Un altro “coming of age movie” da vedere: Banana Split

Riaprono i cinema? Non a Ravenna, al momento e a ragione: i ravennati “vanno al mare” e non si chiudono in sala nelle estati “normali”, figuriamoci in questa (a questo link comunque la panoramica delle arene all’aperto ai nastri di partenza, con la Rocca Brancaleone che dovrà aspettare la fine del Ravenna Festival, e chissà perché non si sono presi in considerazione come alternativa anche altri spazi come giardini pubblici e parco Teodorico, ma non sono abbastanza informato sul tema per approfondire…).

Banana Split Movie Poster 1Banana Split (di Benjamin Kasulke, 2020)
Il film ci introduce una bellissima storia d’amore tra April e Nick, due ragazzi delle scuole superiori, travolti come succede spesso a quell’età da meravigliosa passione che fa compiere i primi passi nell’intricato labirinto di sentimento e sessualità. Quando l’università è alle porte, però, April sceglie una sede lontana e tra i due si rompe qualcosa. Successivamente April nota su Instagram che il suo “ormai ex” esce con una fantomatica Clara, neoarrivata in città, che suscita la rabbiosa curiosità della protagonista che la va ad affrontare a una festa. Risultato: le due in poco tempo diventano amiche per la pelle, vivendo una storia ai limiti del morboso, clandestina, difficile, ancor più travolgente e che pone un severo velo di incertezza sul futuro di tutti.

Come prima cosa, rassicuriamo chi teme che sia stata svelata eccessivamente la trama, perché tutto questo accade nei primi minuti. Banana Split, del debuttante e sconosciuto Kasulke, batte la strada ampiamente già asfaltata dei cosiddetti coming of age movies, tra l’altro recentemente e deliziosamente rappresentata da un bellissimo film con titolo brutto, come La rivincita delle sfigate.

Banana split riesce a ritagliarsi un ruolo grazie al rapporto tra le due protagoniste e alla situazione raccontata con garbo, grazia, realismo e piacevolezza. Si sorride, il film ha ritmo e funziona in ogni suo meccanismo, grazie anche a un cast assortito probabilmente sopra la media: le due protagoniste sono Hanna Marks e Liana Liberato, la prima ha anche co-scritto il film, e sono entrambe credibilissime performer; (non) protagonista maschile è Dylan Sprouse, gemello di Cole di Riverdale, icone post-adolescenziali in patria (curiosità wikipediana, sono nati ad Arezzo).

Tutto scorre senza grossi problemi, all’interno di un genere che negli Usa rappresenta un filone cinematografico tra i più diffusi e che in Italia invece fin dai tempi del post-Juno si tende colpevolmente a ignorare. Dai ragazzi c’è sempre qualcosa da imparare, e soprattutto queste storie avvicinerebbero spettatori più giovani al cinema, e ce ne sarebbe bisogno.

Uscito in streaming, controllate dove su Justwatch.

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