Un thriller tra colpi di scena, indagine psicologica e (tanto) sangue

No Exit ThrillerNo Exit (di Damien Power, 2022)
I cinque protagonisti di questo film si ritrovano tutti dentro un prefabbricato della Guardia Forestale perché fuori c’è una tormenta che rende impossibile muoversi con l’auto. Ma Darby, uscita nel parcheggio, nota all’interno di una macchina un particolare terribile, che le suggerisce che uno di loro sia sicuramente un criminale. Che fare, visto che la sosta probabilmente durerà qualche ora?

Tratto dall’omonimo romanzo di Taylor Adams (2017), No Exit è un thriller quasi interamente ambientato in questo stabile isolato e inquietante, e che per le dinamiche ricorda non poco The Eightful Eight di Quentin Tarantino. In No Exit lo spettatore è pienamente coinvolto, e deve capire e suggerire a Darby (l’unica di cui abbiamo la certezza che sia “buona”, nonostante i problemi personali mostrati a inizio film) che cosa fare, se fare finta di nulla o intervenire… ma in che modo? Man mano che si scopre qualcosa, il film mostra un continuo susseguirsi di colpi di scena e di ribaltamenti sia nell’azione che nella natura dei personaggi.

Il gioco è divertente, appassionante e coinvolgente, e lo sviluppo è all’altezza delle premesse, anche se forse preme un po’ troppo il pedale della violenza e del sangue, che si contrappone forse con un po’ di fatica a una prima parte molto psicologica ed estremamente tesa anche se non sembra accadere nulla. La violenza che ne segue può sorprendere, anche in negativo, ma le premesse ci suggeriscono che sarebbe stato impossibile chiudere la vicenda a tarallucci e vino. Un altro elemento a favore della messa in scena è che a un certo punto lo spettatore passa in vantaggio rispetto alla protagonista, perché vengono rivelati nello schermo alcuni indizi inequivocabili sulla natura di certi personaggi, anche se la maggior parte delle sorprese vengono rivelate “in diretta”. Attori non particolarmente noti, con quelli dalla parte dei buoni decisamente più convincenti dei cattivi, che contribuiscono alla buona riuscita di un film non perfetto, con qualche sbandatina narrativa nella seconda parte, teso poi violento, ma che rappresenta una delle migliori uscite direttamente nelle piattaforme streaming, in questo caso Disney+. Per gli amanti del genere, è un film da vedere.

Capitolo arene estive, due segnalazioni. Martedì 21 alla Rocca c’è Una femmina, con il regista Francesco Costabile che presenterà il film candidato a due David di Donatello al pubblico. L’uscita in arena di Ennio, biografia di Morricone a cura di Giuseppe Tornatore, avviene in grande stile e in più luoghi: il 18 è a Ravenna, mentre il 19 e 20 lo potrete vedere a Bagnacavallo.

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