lunedì
30 Giugno 2025

Uno dei film più originali dell’anno, con un finale controverso

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Il Buco Film

Il buco (di Galder Gaztelu-Urrutia, 2019)
A meno che non fosse già tutto programmato, la furba Netflix anziché sconti e promozioni, lancia la patata bollente, il film che probabilmente ci farà discutere nelle videochat delle prossime settimane.  è ambientato in uno strano edificio composto da un numero imprecisato di piani che possiamo chiamare livelli, in ciascuno dei quali c’è una stanza, spoglia di arredamento eccetto due letti e sanitari, dove “risiedono” due persone.

I prigionieri di questa sorta di torre sono coloro che devono scontare una qualche pena o volontari come il protagonista Goreng, entratoci di sua sponte per smettere di fumare; a tutti è permesso di entrare con un oggetto a scelta. Al piano 0 alcuni chef preparano un carrello verticale coi cibi preferiti dei detenuti, i quali avranno pochissimo tempo per mangiare, visto che il carrello prosegue poi la sua discesa.

Presentato e premiato dal pubblico a Toronto, presentato a Torino con altrettanto successo e un premio (minore), il fanta/horror spagnolo (il regista è basco) ha una struttura originale e innovativa pur con qualche somiglianza al bellissimo Snowpiercer (di Bong, Mr. Oscar) e colpisce lo spettatore fin da subito per la sua ambientazione e scenografia.

Lo sviluppo è mozzafiato, le situazioni estreme e condite da un forte tasso di violenza, sia visiva che psicologica, e la curiosità unita alla suspense col passare dei minuti aumenta e crea un autentico vortice di aspettative per il controverso finale. Che a chi scrive è piaciuto talmente poco da mettere in discussione tutto il film, il suo significato, la sua fino a lì magnifica allegoria di una società costretta a vivere in ambienti chiusi e pressoché priva di contatti, tanto da farvi venire alla mente qualcosa. Un micro-mondo che somiglia dannatamente a questo periodo, un elogio che in realtà è un attacco frontale all’individualismo, alla violenza e all’estremo egoismo che è la vera prigione dell’essere umano.

Un film che dà una serie così ampia di spunti deve essere amato fino in fondo e qua la fiducia è venuta meno; ma chi scrive di cinema non può fare come i protagonisti del film, chiusi in loro stessi ed ebbri del proprio ego e del proprio sostentamento. Una buona recensione deve dire che Il buco è un film che è piaciuto a molti, che ha avuto riconoscimenti da parte di un’ampia fetta di spettatori, e pur con questo finale che dividerà inevitabilmente, resta uno dei film più originali dell’anno, con inoltre la certezza che a differenza delle serie tv non ci toccherà rivedere la solita seconda stagione… A meno che non traggano dal film stesso una serie!

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