Vent’anni senza SK Parte 1

Stranamore Kubrik

Scena finale (tagliata) da “Il dottor Stranamore”

L’autore di questa semplice e sedicente rubrica si dichiara cinematograficamente monoteista e afferma di amare Stanley Kubrick, di cui ricorre in questi giorni il ventennale della morte, sopra ogni altro autore cinematografico vissuto, vivente e futuro. Con un elenco squisitamente sgangherato, tralasciando le critiche alle sue opere immortali (che sarebbero esclusivamente elogi), raccontiamo il Sommo tramite alcune curiosità, probabilmente già lette, che più negli anni hanno fatto stampare il suo nome in cima all’immaginario collettivo di ogni appassionato della settima arte.

• SK è americano, ma ha vissuto la maggior parte del suo tempo nella periferia di Londra, dove ha ricreato tutti i set principali dei suoi capolavori e dove è morto di infarto a 70 anni il 7 marzo 1999. Era noto il suo carattere chiuso e l’eccessiva e maniacale pignoleria nel suo lavoro, che lo ha portato a numerose difficoltà con i suoi attori. Inoltre, non viaggiava mai.

• Dopo aver lavorato come fotografo per la rivista “Look” e realizzato due cortometraggi, SK realizza il suo primo film Paura e desiderio (1953), da lui presto rinnegato impendendone la diffusione, in quanto non lo riteneva all’altezza delle sue opere successive. Aveva ragione. Il film è uscito, restaurato, nel 2012.

• Se, come me, siete appassionati de Le iene di Quentin Tarantino, spero abbiate visto Rapina a mano armata del 1956, vero capostipite di film su rapina e massacro (quest’ultimo titolo originale del film, The Killing).

• Da The Killing in poi, SK ha curato personalmente la traduzione delle sue opere nei paesi non anglofoni, lasciando il titolo originale o traducendo letteralmente. Il regista curava anche gli adattamenti dei dialoghi, e resterà famosa la versione italiana di Shining che faceva scrivere «Il mattino ha l’oro in bocca» anziché «All work and no play makes Jack a dull boy», tutta farina del suo sacco. A proposito di Shining, il film è tratto da un romanzo di Stephen King, piuttosto bistrattato dal regista; lo scrittore ha ricambiato stroncando il film e realizzando una (bruttina) miniserie televisiva nel 1997.

• SK era solito presentare una prima versione dei suoi film a un ristretto pubblico di persone fidate per poi tagliare e montare definitivamente il film, senza possibilità di recupero. Il rammarico di ciò che è perduto è enorme, soprattutto per la scena finale tagliata de Il dottor Stranamore in cui i protagonisti si prendono a torte in faccia (vedi foto), forse si dice a causa del recente assassinio del Presidente Kennedy. L’unico film dove si è recuperata la versione precedente è Shining: dopo la sua morte è uscito negli Usa una versione più lunga di mezz’ora, con il risultato di farci apprezzare ulteriormente la versione ufficiale del regista e di far imbestialire la famiglia.

• SK ha spaziato su tutti i generi senza mai ripetersi, a eccezione del genere bellico, protagonista in Orizzonti di gloria, Full Metal Jacket e presente come minaccia ne Il dottor Stranamore.

• Il peplum storico Spartacus è l’unico film realizzato su commissione, non suo: a riprese iniziate fu chiamato dall’amico attore Kirk Douglas, che aveva recitato con lui in Orizzonti di gloria, e che aveva (in quanto produttore) licenziato Anthony Mann dalla regia. Regista e attore, dopo questo film, non hanno più lavorato insieme.

• Alzi la mano chi, senza l’aiuto di internet, conosca a memoria il nome dei due protagonisti di 2001: Odissea nello spazio.
[Fine prima parte]

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