“You’re Next” per chi ama l’horror e Polanski al cinema per tutti

Youre Next

Una scena dal film horror “You’re next”

Ci sono due termini che fanno parte del glossario del cinema horror che meritano un approfondimento.
Slasher è quel sottogenere di film che vede come protagonista uno o più maniaci omicidi che uccidono le proprie vittime con armi da taglio: pur non avendo alcun elemento sovrannaturale, questi film vengono spesso catalogati come horror perché estremamente violenti e crudi nelle immagini. Capostipite indiscusso e capolavoro del genere, Reazione a catena di Mario Bava, mentre i titoli più famosi sono gli americani Non aprite quella porta, Halloween e Scream.
Home invasion è un altro filone, più trasversale nei generi, ma sempre ben poco allegro negli intenti, visto che i suoi film più noti sono Arancia meccanica e Funny Games. Recentemente abbiamo parlato di Noi, un (bellissimo) film, contenitore di entrambe le tematiche ma più incentrato sul tema del doppio, ma uno dei più efficaci, freschi, e in qualche modo divertenti esempi del genere è uscito quasi dieci anni fa e giaceva nel dimenticatoio fino a che Amazon Prime non lo ha inserito a catalogo.

You’re Next (di Adam Wingard, 2011)
Nel bel mezzo di una tumultuosa riunione di famiglia (alla Festen, per intenderci), uno dei commensali viene ferito mortalmente da una freccia scagliata dal cortile. Inizia un misterioso e sanguinoso assedio da parte di misteriosi individui mascherati da animali. La trama è questa, ma è lo sviluppo che saprà stupire grazie a una prima parte carica di suspense e a una seconda che vira verso un deciso e azzeccato humor nero. Non stiamo parlando di un film che fa ridere, intendiamoci, la tensione resta papabile, ma il regista ha saputo mantenere il senso della “tensione familiare” per tutta la vicenda, rendendo la “squadra” di coloro che si difendono un gruppetto alquanto… eterogeneo. Film indipendente, distribuito da noi frettolosamente due anni dopo la realizzazione, violento, scorretto, amatissimo dai fan del genere, in qualche modo sia originale che citazionista. L’incipit infatti è molto simile a Scream, nel cast c’è Barbara Crampton protagonista del cult assoluto anni ottanta Re-Animator, e tra le tante scene che strizzano l’occhio ai pionieri della paura, c’è un gustoso omaggio a Shining, che non guasta davvero mai.

E al cinema? Roman Polanski. Non mi piacciono i film storici, non mi incoraggiano i film sopra (di pochissimo) le due ore, tendo a ignorare registi dopo una certa età (loro). Per non parlare del fatto che il tizio in questione abbia ricevuto qualche accusa di troppo. Eppure lui è Polanski, e in qualche modo di questi tempi non si può e non si deve ignorare: separiamo sempre le vicende umane da quelle artistiche. Ah, il film si chiama L’ufficiale e la spia.

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