Come progettare e realizzare impianti di case energeticamente qualificate

Ce ne parla il tecnico Massimo Baroncini, esperto di innovative soluzioni sul campo

Risparmio EnergeticoDal 2005, Idrotermica Baroncini di Conselice si occupa di impiantistica termico-idraulica e di riqualificazione energetica delle case per migliorare la qualità dell’abitare. A parlare di innovazione in materia in materia di impianti di riscaldamento, caldaie e sistema a basso impatto ambientale e risparmio energetico, è il titolare Massimo Baroncini.

Baroncini, cosa accade in una casa energeticamente qualificata?
«Non c’è più bisogno di ricorrere alla classica apertura di finestra mattutina, con cui si va a disperdere aria calda d’inverno e aria fresca d’estate, perché l’abitazione è già programmata per effettuare un ricambio dell’aria in base alla metratura, recuperando così l’80 per cento dell’energia termica».

Com’è possibile questo ricambio d’aria?
«Grazie alla Vgm, ventilazione meccanica controllata che può essere di due tipi: puntuale o centralizzata. Nel primo caso, il ricambio viene fatto stanza per stanza, grazie a un preciso sensore che rileva il livello di umidità. Se si supera la soglia prefissata, il sistema si accende. D’altra parte la sensazione di dover ventilare la stanza, viene proprio dall’umidità. Ma mentre l’uomo è in grado di percepire i cambiamenti con uno sbalzo minimo di un grado, l’elettronica invece previene tale sensazione perché “sensibile” a 0,2 gradi. Nel caso, invece, di una ventilazione centralizzata, il ricambio “investe” tutta al casa».

Dunque l’impiantista idraulico, oggi come oggi, deve sempre più essere esperto di elettronica?
«Sì, perché ora non basta più comprare una buona caldaia o un impianto di riscaldamento di un marchio prestigioso se, a monte, non c’è una buona gestione elettronica. L’obiettivo deve essere il massimo comfort e risparmio energetico al prezzo giusto. Anche 10 watt in più o in meno possono fare la differenza».

Com’è l’approccio della clientela verso tutta questa innovazione?
«C’è ancora bisogno di cultura nel settore perché molti partono dalla bontà di tali principi, poi però si stupiscono che i costi di tali componenti siano più alti rispetto alla classica caldaia o impianto a pavimento. Non bisogna dimenticare che poi, se la casa è gestita bene, il costo delle bollette – il vero “mutuo” a vita – si azzera. E lasciare una casa non energivora ai propri figli e nipoti, che hanno stipendi più magri di quelli di un tempo, può essere un bel regalo».

Come si arriva alla scelta della giusta impiantistica?
«Dopo un’attenta valutazione delle esigenze del cliente. Per questo, sono solito fare molte domande. Non c’è qualcosa di fatto meglio, l’impiantistica nella casa è un abito sartoriale che va costruito addosso al proprietario».

Può fare qualche esempio?
«Se si ristruttura una villa con pavimenti di pregio e soffitti molto alti, consiglio un impianto radiante a soffitto che consentirà anche di abbassare l’altezza a 2 metri e 70 cm, in modo da rendere ottimale l’ambiente. L’impianto può essere fatto sia caldo sia freddo, senza dover metter split a vista. Viceversa, in un casa di altezza normale in cui è necessario rifare i pavimenti, consiglierei un il riscaldamento a pavimento che consente di risparmiare il 20-30 per cento rispetto a quello a soffitto. Per le case di nuova costruzione, infine, si prediligono gli impianti a pannelli a pavimento caldo/freddo con una Vgm centralizzata».

Fino a che classe energetica si può arrivare?
«Dipende dalla struttura della casa. Per arrivare alla A++++ servono una muratura a cappotto di 60 cm o, in alternativa, una struttura in legno di 43 cm. Quanto si consuma? Appena 100 watt in estate se fuori ci sono 36 gradi mentre in casa 23, mentre 700 in inverno se fuori ci sono -2 gradi e in casa 22».

Lei è l’unico in regione ad avere, nella sede di via Puntiroli a Conselice, un vero e proprio laboratorio tecnico dove le varie impiantistiche sono in mostra funzionanti, pronte per qualsiasi tipo di dimostrazione…
«È il nostro fiore all’occhiello e ne siamo molto orgogliosi. Dimostra la nostra volontà di informare i privati e di formare i progettisti. Chiunque entri, ne rimane stupito. Il laboratorio ha una camera sensoriale in cui poter provare la qualità del benessere di impianti a pavimento, a parete e a soffitto, sia in caldo che in freddo. Tengo inoltre a precisare che, di tutti i marchi disponibili in mostra, ho la responsabilità tecnica, il che significa avere la massima conoscenza di ciò che si va a montare nelle abitazioni».

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