Disoccupato, ricavava uno stipendio da operaio coltivando la marijuana in camera

Un artigiano di 48 anni, insospettabile, è stato sorpreso dai carabinieri. Vendeva sostanze stupefacenti: da due anni guadagnava dai mille ai 1.500 euro al mese

Image004Coltivare marijuana era il lavoro di un 48enne faentino, classico insospettabile. Lo ha confessato lui stesso al giudice davante al quale è finito questa mattina, sabato 1 luglio, dopo che i carabinieri hanno scoperto la sua piantagione di marijuana “indoor”. «Coltivo e vendo la droga per ricavarmi uno stipendio, lo facccio per autosostenermi».

In casa aveva l’impianto di illuminazione e riscaldamento adatta per un buon raccolto. Lui, artigiano ma disoccupato, si è visto bussare alla porta i carabinieri di Faenza. Secondo quanto scrive l’Arma in una nota sarebbe stato l’odore di “erba” proveniente da una finestra semi aperta ad attirare i militari. In camera da letto aveva due serre domestiche con 15 piante adulte alte fino a 70 centimentri e 28 “talee” che il 48enne aveva ritagliato dairami di una pianta madre.

I carabinieri hanno sequestrato fertilizzanti e altri prodotti, oltre al necessario per la pesatura e 1.300 euro in contanti, ritenuti provento dello spaccio. C’erano anche appunti che rappresentavano una sorta di contabilità. L’uomo ha tenuto una certa “professionalità” verso i clienti: nemmeno davanti al giudice ha voluto redere nessuna spiegazione a riguardo. Secondo quanto ha spiegato da quell’attività guadagnava dai mille ai 1.500 euro al mese e la portava avanti da due anni. Uno stipendio fisso. E’ stato rimesso in liberta con la “condizionale” dopo aver patteggiato cinque mesi e dieci giorni. Pagherà una multa di 1.200 euro. Un mese di coltivazione.

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