Profughi al lavoro con la protezione civile per pulire i resti del nubifragio Seguici su Telegram e resta aggiornato Una ventina di richiedenti asilo divisi in quattro squadre impegnati per tre mattine nella raccolta dei rami rimasti a terra Una ventina di immigrati richiedenti protezione internazionale – ragazzi tra i venti e i trent’anni che provengono per la maggior parte da Nigeria, Gambia e Senegal – e otto volontari delle associazioni di protezione civile Mistral e Zarlot, divisi in quattro squadre, si sono messi al lavoro dalle 8 di stamani, 5 luglio, per raccogliere e rimuovere i rami che ancora rimangono ai lati delle strade in alcuni punti del territorio comunale di Ravenna dopo il nubifragio del 28 giugno. Continueranno a lavorare fino a venerdì tutte le mattine. Ma, se dovesse riscontrarsene l’esigenza andranno avanti anche nei giorni successivi. Prima che si mettessero all’opera, sotto il coordinamento della protezione civile, gli assessori Valentina Morigi (Immigrazione) e Gianandrea Baroncini (Protezione civile e Volontariato) hanno voluto salutarli: «È molto bello vedervi qui, tutti assieme, pronti a dare il vostro contributo in questa situazione. Siete un bellissimo esempio di partecipazione civica». I due assessori hanno poi aggiunto il proprio apprezzamento per chi ha reso possibile l’iniziativa: «La disponibilità dei quattro soggetti che si occupano dell’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale a dare una mano è arrivata fin da subito, con quella di tantissime associazioni di volontariato. E ci ha fatto particolarmente piacere sapere che i giovani accolti a Ravenna si sono detti disponibili. Tutto questo dimostra ancora una volta che a Ravenna istituzioni e cittadini hanno a cuore allo stesso modo il bene della comunità e questo è quello che, proprio in situazioni come quella che abbiamo vissuto mercoledì scorso, fa la differenza». Total284 284 0 0 Forse può interessarti... Gruppi elettrogeni per 300 famiglie al buio. Riaperte Ravegnana e Romea Sopralluoghi dei tecnici di protezione civile per la richiesta di stato di emergenza Il vento abbatte la vetrata di un bar, un ferito. Viaggio tra i danni del nubifragio Seguici su Telegram e resta aggiornato