Con l’esecuzione di un mandato di cattura europeo in Spagna, la squadra mobile di Forlì ha definitivamente smantellato un giro di prostitute originarie di paesi dell’ex Unione Sovietica e gestito da due coniugi, tra Forlì, Cesena, Imola, Ravenna e Bologna.
Il marito, uno spagnolo di 59 anni, era stato arrestato nel 2015 in un albergo di Forlì ed è già stato condannato, mentre la moglie, una russa 54enne, è stata rintracciata il 17 luglio all’aeroporto di Madrid.
Una dozzina le donne identificate nel corso dell’indagine “Golden Gate”, arrivate in Italia con semplice visto turistico.
L’arrestata teneva i contatti con loro, le sistemava negli appartamenti e ne gestiva impegni e inserzioni per un giro d’affari di 15mila euro al mese. Le straniere sfruttate erano consenzienti, casalinghe o disoccupate che avevano trovato nell’agenzia un modo per superare le difficoltà economiche, facendo turni di due-tre settimane in Italia e poi tornavano in Spagna in attesa di una nuova convocazione. (fonte Ansa.it)