Celebrare una Messa in ricordo di Ettore Muti, come richiesto dagli organizzatori della manifestazione in programma il 27 agosto al cimitero di Ravenna, sarebbe soltanto politica. Questa in sintesi la posizione della curia che rifiuta «strumentalizzazioni di qualsiasi genere della Messa in suffragio di defunti».
Questo il principio per il quale la diocesi ha deciso di non celebrare la Messa. «Tutto nasce – ricorda la diocesi – dalla scelta della famiglia di Muti di esumare e allontanare dal cimitero di Ravenna le spoglie mortali del suo congiunto. In assenza dei resti mortali sui quali pregare la manifestazione assume una natura essenzialmente politica, un contesto nel quale una celebrazione eucaristica non ha alcuna ragione d’essere e rischia di essere strumentalizzata. Con questa scelta la diocesi vuole innanzitutto rispettare le decisioni della famiglia. Come per tutti gli altri defunti, se i familiari chiederanno la celebrazione di Messe in suffragio di Ettore Muti, la diocesi e i suoi sacerdoti si renderanno disponibili in altre chiese o in altre date».