Quindicenne finge di essere stato abbandonato per accedere al welfare italiano

Il ragazzo, di origine albanese, era in realtà entrato in Italia con la madre che poi era tornato in patria. Entrambi sono stati denunciati

Foto CommissariatoLa Polizia di Stato ha indagato due persone, rispettivamente madre e figlio 15enne per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato.
Qualche mese fa un minore di origine albanese si è presentato al Commissariato di Faenza privo di documenti di identificazione dichiarando di trovarsi in stato di abbandono. Gli accertamenti effettuati dagli agenti del Commissariato hanno permesso di verificare che il 15enne, accompagnato dalla madre, era entrato in Italia attraverso la frontiera marittima di Bari dove i due sono stati identificati grazie ai rispettivi passaporti albanesi.

Dopo aver condotto il figlio su un mezzo di trasporto diretto al nord, la madre ha fatto rientro in Albania. I poliziotti del Commissariato hanno in più occasioni verificato che spesso minori stranieri, specialmente di etnia albanese, dopo essere entrati nel Territorio Nazionale originariamente muniti di regolare passaporto e spesso accompagnati dagli stessi genitori o parenti, si sono poi presentati presso il Commissariato asserendo il loro stato di abbandono consapevoli dei meccanismi di tutela a loro favore.

In tale stato il minore ha infatti diritto ad essere accolto in strutture del territorio che provvederanno a garantirne l’accesso ai servizi scolastici e sovente anche all’apprendimento di una professione. Pertanto, madre e figlio sono stati denunciati per il reato di truffa aggravata in concorso per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

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