Pensionamenti e trasferimenti: se ne vanno 20 poliziotti. Sindacati preoccupati

L’organico della questura su tutta la provincia conta 320 persone. Lettera inviata al prefetto Gabrielli: «Senza rimpiazzi sarà difficile coprire i servizi di ordine pubblico e le pattuglie della Volante»

La polizia ha denunciato una donna

Entro qualche mese la questura di Ravenna, con un organico già al minimo di 320 persone, perderà una ventina di poliziotti tra pensionamenti e trasferimenti. Se non verrà rimpiazzata almeno la metà, sostengono i sindacati, si rischiano concrete difficoltà per garantire le attività di polizia, in particolare i turni di pattuglia della squadra volante e i servizi di ordine pubblico. Tutte le cinque più importanti sigle sindacali presenti tra le divise – riunite in una iniziativa comune per la prima volta, a testimonianza di quanto sia concreta la preoccupazione – hanno preso carta e penna per scrivere al capo della polizia Franco Gabrielli. Una lettera in cui si chiedono nuove assegnazioni in occasione dei prossimi pensionamenti e, nel frattempo, di aggregare il reparto prevenzione crimine stabilmente in ausilio alla Volante per la copertura dei turni di controllo del territorio su ventiquattro ore.

I 320 poliziotti attualmente in servizio sono ripartiti tra la questura di Ravenna (circa 250) e i commissariati di Faenza (una trentina) e Lugo (una ventina): dieci andranno in pensione e dieci andranno in altre sedi perché hanno vinto il concorso da vice ispettore ma la pianta organica ministeriale per il territorio ravennate è già coperta in questo ruolo.

Tenendo conto che già oggi dei 320 ce ne sono 33 appartenenti all’amministrazone civile e 23 al personale tecnico, quindi non impiegabili all’esterno degli uffici, il risultato è che a Lugo la volante è in servizio solo dalle 8 alle 20 e a Faenza non c’è la pattuglia notturna lasciando il servizio solo ai carabinieri. E in città a Ravenna la seconda pattuglia è ancora presente solo grazie all’impiego di personale proveniente da altre divisioni di Viale Berlinguer, una scelta fatta per necessità ma che frammenta la continuità del lavoro. Inoltre l’apertura del presidio estivo a Pinarella di Cervia ha richiesto un ulteriore dispendio di energie. «Gli operatori stanno facendo tutti il massimo con grande dedizione e sacrificio capendo che la situazione è di emergenza – affermano in coro Herrol Benedetti (Siulp), Enzo Fiorentino (Sap), Fabio Rossi (Silp), Caterina Durante (Ugl) e Luigi Sorrentino (Consap-Anip) – ma stanno raggiungendo livelli di sopportazione operativa psicofisica intollerabili».

A spremere la polizia sono soprattutto le occasioni di ordine pubblico che si moltiplicano, in particolare con le manifestazioni sportive. Una su tutte basta per rendere bene l’idea dell’impiego di risorse: il passaggio del Ravenna Calcio dai dilettanti della D ai professionisti della C ha cambiato gli standard richiesti alla questura dal ministero passando dai tre poliziotti sufficienti fino all’anno scorso a una trentina necessari quest’anno (a cui andavano e vanno sommati le altre forze dell’ordine).

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