«Il ministero vuole smantellare la squadra antiterrorismo di primo intervento»

L’allarme del sindacato di polizia Sap per la decisione che coinvolge anche Ravenna: l’unità operativa sarà accorpata al reparto prevenzione crimine «diventando utili per azioni di impatto mediatico»

Il dipartimento della pubblica sicurezza al ministero dell’Interno ha deciso di riorganizzare le unità operative di primo intervento (Uopi), le squadre antiterrorismo istituite circa tre anni fa in una ventina di città italiane tra cui Ravenna ritenute più sensibili al rischio di attentati, scegliendo di ricollocarle nei reparti prevenzione crimine o in sezioni distaccate di questi. Lo rende noto il sindacato autonomo di polizia (Sap): «Sarà stravolta la natura di queste unità in quanto sarà sottratto il dispositivo in questione dalla disponibilità dei questori di quei capoluoghi già individuati come i più soggetti a possibili attentati». Il sindacato intende scrivere e informare i sindaci delle città interessate «affinché possano far presente la questione all’interno del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica».

Stefano Paoloni, segretario generale del Sap: «Questa è una vera e propria operazione di smantellamento delle Uopi. Così facendo, non si fa altro che privare i cosiddetti obiettivi sensibili di efficienti unità di controllo che, in questi anni, hanno registrato risultati positivissimi. Tutto ciò rende le grandi città molto vulnerabili, compromettendo seriamente la sicurezza. Anziché allargare questo modello vincente alle città che attualmente ne sono prive si preferisce inspiegabilmente virare su di una sorta di pronto intervento specifico, da collocare di volta in volta, in questo o quello scenario di pericolo, anche prescindendo dal rischio di attentati eversivi. Uno strumento funzionante, in continua crescita che andrebbe perciò a perdere la sua caratteristica più utile a vantaggio di una duttilità di certo più funzionale alle logiche di risparmio e di immagine, che non all’efficacia nella protezione delle città. Di fatto, diventeranno unità itineranti da spendere per azioni di impatto mediatico. In buona sostanza l’attività di prevenzione e pronto intervento antiterroristico avverrà a giorni alterni. Ma che senso ha tutto ciò?».

Saranno assorbite dal reparto prevenzione crimine, le Uopi di Torino con sezione distaccata a Cuneo; Milano con sezione distaccata a Bolzano; Padova con sezioni distaccate a Trieste, Venezia e Verona; Genova; Bologna con sezione distaccata a Ravenna e Modena; Firenze con sezione distaccata a Livorno e Ancona; Roma; Napoli; Abbasanta con sezione distaccata a Cagliari; Lecce e Palermo.

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