«Cambieremo le abitudini, non i sorrisi. Non vedo l’ora di fare il primo check-in»

L’albergatore Filippo Donati: «Appena potremo riaccenderemo le luci di Ravenna. Gli stranieri? Non si può stare senza l’Italia…»

Abbiamo chiesto una riflessione sul “dopo” coronavirus anche a Filippo Donati, titolare dello storico albergo Diana in centro a Ravenna e presidente regionale di Assohotel e Assoturismo. Il suo è il punto di vista di un operatore che vive soprattutto della città d’arte.

Filippo DonatiNoi albergatori siamo già pronti per il “dopo”, pur non sapendo quando il dopo arriverà. Per noi, che eravamo in attesa e speranzosi di una stagione 2020 al pari di quella del 2019, è stato davvero un grande shock ritrovarci a dover affrontare un simile gigantesco ed inafferrabile problema.

Il nostro lavoro ci ha abituati a essere pronti, duttili e orgogliosi ad ogni evenienza, anche questa volta non ci faremo trovare impreparati e, non appena si potrà, torneremo ad ospitare tutte le persone che verranno in città, per svago, per cultura o per lavoro. Certo, il nostro lavoro non sarà più lo stesso ma allo stesso tempo sarà lo stesso; stessa accoglienza, stessa disponibilità, i nostri sorrisi, i nostri consigli e l’orgoglio di operare in una città ricca di storia e delle sue meravigliose testimonianze non mancheranno, dovremo rispettare nuove formule di fruizione degli spazi, aggiornate alle esigenze che la realtà dell’oggi ci impone; meno assembramenti, spazi comuni meno capienti, maggiore, se ce ne fosse bisogno, attenzione alla manipolazione degli alimenti ed al servizio… cambieremo il modo di pulire le stanze dei nostri ospiti, cambierà il nostro abbigliamento di protezione sul lavoro, cambieremo il modo di accogliere i clienti, non meno caloroso ma più “lontano” ma mai distaccato. Cambieranno anche le abitudini e le richieste dei nostri ospiti, e noi, insieme ai nostri collaboratori, saremo pronti ad accontentarli ed a consigliarli, per il loro comfort e la loro sicurezza.

Donatella, Anneke, Monica, Maurizio, Rinaldo, Giuseppe, Pietro, Nicola, Gianluigi, Fabrizio e tanti altri, miei colleghi, siamo tutti pronti ad una nuova e diversa stagione turistica della nostra Ravenna, che sarà basata sulle attenzioni e sul rispetto delle nuove regole ma non meno interessante dal punto di vista professionale, sarà il momento dei rapporti umani. Io non vedo l’ora di dare il benvenuto o il ben tornato al primo ospite che arriverà al check-in, sarà bellissimo ed emozionante, sarà come proseguire la scrittura di una bellissima lettera interrotta, quella che descrive la nostra città.

Non vediamo l’ora di ripartire, di rivedere persone in città, pronte a visitarla, pronte a camminare per le sue strade ricche di angoli suggestivi, di belle vetrine, di buoni ristoranti e bar ammiccanti.

Ravenna è una bellissima città e appena potremo torneremo ad accenderne le luci e a mostrarci orgoglisamente al mondo intero.

A proposito di mondo intero ho letto e riletto studi e proiezioni sulle difficoltà che avremo nei prossimi mesi con il turismo estero, sicuramente ci sarà una forte contrazione di ospiti provenienti da altri Paesi ma non credo durerà a lungo, non si può stare a lungo senza l’Italia, senza le nostre città, i nostri borghi, le nostre riviere e le nostre montagne e colline…

L’Italia è il Paese di tutti, è il Paese che tutti desiderano visitare, anzi, vivere. L’Italia è per tutti, è patrimonio mondiale e noi dovremo esserne all’altezza.

Filippo Donati

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