Veterinario indagato, appello Facebook: cerca testimoni del soccorso al cane Balto

Il medico di Sant’Antonio è accusato di uccisione di animali per l’eutanasia su un labrador senza averlo visitato. Contestata anche una presunta evasione fiscale da un milione di euro in cinque anni

Contanti Sequestrati Veterinario

I contanti ritrovati nel garage del veterinario

Un appello lanciato via Facebook per cercare testimoni che possano scagionarlo dall’accusa di uccisione di animali. È l’iniziativa del 47enne Mauro Guerra, noto veterinario di Sant’Antonio al centro di un’inchiesta che appunto lo vede indagato per la presunta eutanasia di un cane labrador di nome Balto.

Ma la magistratura lo ritiene responsabile, tra le altre cose, anche una maxi evasione fiscale da un milione di euro in cinque anni. E i 600mila euro in contanti trovati dalla guardia di finanza in una scatola di polistirolo in garage sarebbero, secondo gli inquirenti, un tesoretto accumulato con prestazioni in nero.

Gli eventi che hanno portato la procura a contestare il reato di uccisione di animali risalgono al 19 agosto scorso. Guerra dal suo profilo Facebook scrive: «Chiedo di contattarmi in privato a chiunque fosse presente nel mio ambulatorio o nell’adiacente parcheggio a metà pomeriggio di quel giorno e mi abbia visto uscire dall’ambulatorio per prestare soccorso a un anziano cane labrador nel bagagliaio di un’auto».

Quel labrador è Balto che ha dato il nome a tutta l’indagine, partita dalla morte di un cane e arrivata ad altro. Secondo l’accusa il medico avrebbe soppresso l’animale, per volere dei proprietari, senza necessità e senza averlo visitato. Secondo gli inquirenti il vecchio Balto era malconcio perché abbandonato per giorni al caldo senza acqua e cibo e, pur con un disturbo dell’andatura, riusciva ancora a camminare da solo e aveva bisogno solo di cure.

Il post di Guerra, pubblicato alle 9 di ieri 17 gennaio, ha raccolto più di 250 commenti. Ma pochi di potenziali testi utili ai fini processuali: nella maggior parte dei casi si tratta di sostegno incondizionato e solidarietà all’indagato. Da quando la notizia si è diffusa sono infatti tanti i clienti e gli amici che lo stanno difendendo sui social. È stato anche creato un gruppo privato su Fb chiamato “Io sto con Mauro Guerra l’amico degli animali”.

Come riportato nei giorni scorsi da Il Corriere Romagna, il veterinario al momento non è stato sospeso dal suo ordine professionale e ha facoltà di portare avanti la propria professione.

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