Aereo precipitato: morto il pilota dei paracadutisti e un altro che prendeva lezioni

Una delle vittime lavorava per l’associazione Pull Out ma non era un volo di lanci. Incidente a poca distanza dall’aeroporto Novelli da dove erano decollati e dove sarebbero tornati. Velivolo distrutto dalle fiamme. La procura indaga per disastro aviatorio. Si attende l’ispezione dell’Enac

IMG 1915Le due vittime dell’incidente aereo avvenuto poco dopo le 12 di oggi,14 maggio, nei pressi di Ravenna, tra Borgo Faina e Fosso Ghiaia, sono il pilota dell’associazione di paracadutismo Pull Out e un altro pilota proveniente da fuori città che stava prendendo lezioni dal primo. A bordo non c’erano altre persone. Questo si apprende da membri dello staff della stessa associazione che ha sede all’aeroporto “Novelli”, da dove erano decollati e dove sarebbero dovuti rientrare, che si trova a poche centinaia di metri in linea d’aria dal punto dove il velivolo è precipitato.

Al momento il riconoscimento ufficiale dei corpi non è ancora avvenuto: per rimuovere i resti carbonizzati delle vittime e i rottami dell’aereo, un Pilatus Pc-6 che viene utilizzato per portare i paracadutisti in quota per i lanci, si attende l’arrivo da Roma di un ispettore dell’ente nazionale dell’aviazione civile (Enac) che aprirà la sua inchiesta per ricostruire la dinamica, le cause e le eventuali responsabilità. Quello che rimane del mezzo sarà poi trasportato all’aeroporto militare di Pisignano a disposizione degli inquirenti.

IMG 1917La procura ha aperto un fascicolo per disastro aviatorio. Il procuratore capo Daniele Barberini, intervenuto sul posto, ha sintetizzato le prossime mosse degli investigatori: «L’ispezione dell’Enac con la collocazione dei vari rottami sul luogo dell’incidente sarà fondamentale per avere i primi elementi utili. Al momento non possiamo fare ipotesi di nessuno tipo. Cercheremo di raccogliere elementi utili da chi ha dato l’allarme».

I carabinieri stanno ascoltando una donna. Al momento non è chiaro se abbia visto le ultime fasi di volo o solamente il fumo dell’incendio. La zona è quella delle campagne compresa tra la statale 16 Adriatica e via Dismano. Il velivolo ha colpito il suolo in un primo punto nei pressi del canale Fosso Ghiaia e ha poi proseguito la corsa fino alle vicinanze di un capannone agricolo in piena campagna. Diversi rottami sono finiti a decine di metri dal luogo di impatto. L’aereo, come detto, è un Pilatus Pc-6: produzione svizzera, motore a turbo elica, undici metri di lunghezza, 15 metri di apertura alare, capacità dieci passeggeri.

«È come se oggi avessimo perso un fratello», sono le poche parole commosse pronunciate da uno dei membri dell’associazione Pull Out dove il pilota era conosciuto. Da tempo infatti l’uomo lavorava per loro e aveva grande esperienza di volo su quel Pilatus.

Dieci anni fa l’ultimo incidente aereo di rilievo nella zona. In quell’occasione cadde un aereo carico di paracadutisti pronti per lanciarsi. L’aereo finì nei campi causando il ferimento di undici persone. Nel 2010 invece la tragedia della soldatessa che durante un corso di formazione finì con il paracadute nel lago di una vicina cava e morì annegata.

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