Al porto di Ravenna inaugura il primo deposito in Italia di gas naturale liquefatto

Il 26 ottobre taglio del nastro dell’impianto costato cento milioni di euro

GnlIl primo deposito di gas naturale liquefatto (Gnl) in Italia sarà inaugurato a Ravenna, nell’area industriale sulla sponda sinistra del porto, il 26 ottobre.

L’investimento da circa cento milioni di euro è della Depositi Italiani Gnl (Dig), controllata al 51 percento dalla Pir della famiglia Ottolenghi (gruppo che fornisce servizi logistici di stoccaggio e movimentazione di prodotti chimici e petroliferi e commercia prodotti petroliferi), per il 30 percento da Edison e per il 19 percento da Scale Gas Solutions (del gruppo spagnolo Enagás).

Il nuovo deposito di Ravenna avrà una capacità di movimentazione annua di oltre un milione di metri cubi di gas ed una capacità di stoccaggio di 20mila mc.

La realizzazione dell’impianto è stata fatta da Rcm Costruzioni del gruppo Rainone che ha vinto anche il bando di gara da 230 milioni di euro dell’Autorità portuale per fondali e banchine.

L’11 ottobre al porto si è tenuta la cerimonia di battesimo della nave metaniera Ravenna Knutsen che garantirà l’approvvigionamento del deposito: può trasportare fino a 30mila mc di Gnl. Con una larghezza di 28 metri, un’altezza di venti metri e una lunghezza di 180 metri, la bettolina può raggiungere una velocità di 15 nodi.

Alla vigilia dell’inaugurazione, Legambiente interviene per contestare il progetto, come accade sin dalle fasi iniziali dell’iter di autorizzazione anche con una raccolta firme: «È stata un’assurdità inserire l’impianto in un contesto già a rischio incidenti rilevanti elevato ed oltretutto così vicino al centro abitato. La riteniamo una scelta motivata solo da interessi economici dei proponenti e senza un reale beneficio per la comunità».

L’associazione ambientalista fa riferimento a un recente studio dell’associazione Transport & Environment secondo cui i camion alimentati a Gnl, mezzi su cui prevalentemente verrà destinata la risorsa, «emetterebbero 37 volte più particolato atmosferico dei veicoli a diesel, 2-5 volte in più di NOx ed il 26% in più di gas climalteranti considerando tutta la filiera del combustibile». Il tema centrale sono infatti i gas climalteranti: «Nel 2030 il Piano d’azione per l’energia sostenibile ed il clima (Paesc) del Comune di Ravenna si propone di tagliare del 60 percento l’emissione di gas climalteranti, ma intanto sul territorio si promuovono progetti che le incrementano».

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