La 24enne bresciana è accusata di omicidio stradale per le 3 vittime su via Bollana nella notte tra il 5 e il 6 agosto. Gli esami dicono che aveva un tasso alcolemico doppio rispetto al limite. La difesa sostiene che potrebbe essere a causa di un farmaco

Si è svolta ieri, 9 agosto, in tribunale a Ravenna l’udienza di convalida per l’arresto della 24enne bresciana accusata di omicidio stradale plurimo e lesioni stradali aggravati dalla guida in stato di ebrezza per l’incidente avvenuto nella notte tra il 5 e il 6 agosto a Pinarella di Cervia con tre morti. La giovane è in stato di fermo dal pomeriggio del 6 agosto, una volta arrivati gli esiti delle analisi tossicologiche (alcolemia doppia rispetto al limite consentito) ed è ai domiciliari in un appartamento di Cervia che aveva preso in affitto per le vacanze.

Dalla lettura delle edizioni odierne dei quotidiani locali, Resto del Carlino e Corriere Romagna, si apprende che la procura (pm Cristina D’Aniello) ha chiesto la custodia cautelare in carcere per un ipotetico rischio di reiterazione del reato. La difesa chiede invece la permanenza domiciliare a casa dei genitori, sostenendo che non ci siano rischi di inquinamento probatorio stante il sequestro di cellulare e resti dell’auto.

Davanti al giudice la ragazza è rimasta in silenzio, avvalendosi della facoltà di non rispondere. La sua versione dei fatti è affidata a una memoria scritta: non era ubriaca (in un primo momento aveva parlato di due bicchiere di vino a cena con una amica), il tasso alcolemico potrebbe essere stato alterato da un farmaco che assume per problemi di salute, non era al cellulare mentre guidava, non ha invaso la corsia opposta ma al contrario ha scartato verso sinistra nel tentativo di evitare l’altra vettura che aveva invaso la sua corsia. Il giudici scioglierà la riserva oggi.