Licenziato tre volte: l’azienda condannata a pagare all’ex manager 50mila euro

Era stato accusato di essere ladro e hacker: secondo il giudice del lavoro erano ingiurie

Cfs Europe

Lo stabilimento di Cfs Europe

Il giudice del lavoro ha condannato la Cfs Europe, importante azienda del petrolchimico ravennate, a pagare 60mila euro (50mila euro di danni morali e 10mila di spese legali) a un ex dipendente per «licenziamento ingiurioso».

L’uomo, un 55enne ex manager informatico dell’azienda, ne aveva chiesti 150mila.

La notizia, con ulteriori dettagli, è riportata su entrambi i quotidiani locali in edicola oggi, giovedì 2 febbraio.

I fatti risalgono al 2018, quando nell’arco di quattro mesi il dipendente era stato raggiunto da tre lettere di licenziamento, tutte annullate dal giudice del lavoro. L’uomo aveva comunque poi deciso di non approfittare del reintegro e non tornare a lavorare per l’azienda, che poi ha deciso di querelare.

Il giudice ora ha ritenuto i tentativi di licenziamenti appunto ingiuriosi, in quanto l’uomo era stato accusato di essere un ladro, un distrattore e un hacker, senza riuscire a provarlo concretamente. A pesare è stato poi anche il fatto che le accuse siano circolate rapidamente tra i lavoratori del polo chimico, compromettendo la reputazione dell’ex manager.

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