Coldiretti: «Allagamenti a Riolo perché la Regione non ha ancora pulito i fiumi»

L’associazione di categoria segnala i disagi della notte tra il 2 e il 3 novembre. Nell’alveo del Senio non è stata ancora rimossa la passerella crollata il giorno del collaudo

Legname FiumeNella nottata tra il 2 e il 3 novembre numerose aree agricole e alcune zone abitate tra Borgo Rivola e Riolo Terme (zona Isola, Terme, Cuffiano) sono finite nuovamente sott’acqua per le esondazioni del Senio.

La Coldiretti parla di alvei del fiume che ancora attendevano di essere puliti e di varchi arginali mai completamente ripristinati dall’alluvione della scorsa primavera. «A complicare una situazione già critica – afferma Mattia Baldassarri, presidente di Coldiretti Riolo Terme-Casola Valsenio – ci si è messa di mezzo anche la tristemente nota passerella pedonale, mai rimossa dal letto del fiume dopo il crollo avvenuto durante il collaudo e questo nonostante il dissequestro sia avvenuto già da due settimane». Il manufatto, insieme ai detriti, al fango e al legname trasportato dalla piena, ha finito così per fare da tappo bloccando lo scorrere dell’acqua:

Frana Baffadi«Gli agricoltori del territorio di Riolo hanno pagato nuovamente dazio – aggiunge Baldassarri – e così sarà sempre fino a quando non verranno puliti i fiumi a monte della via Emilia. Dove la manutenzione è stata fatta, ad esempio sul Sintria al confine con Brisighella, l’acqua scorreva infatti regolarmente».

Anche a Casola Valsenio il maltempo ha provocato nuovi danni con allagamenti e cedimenti di strade comunali e vicinali. Ci sono stati problemi alla circolazione per via dei fossi maestri comunali non ancora ripristinati dopo quanto accaduto la scorsa primavera, con la Provinciale Casolana riaperta nella mattinata del 3 novembre, e aziende agricole parzialmente isolate in zona Baffadi per via di nuovi movimenti franosi. Il Senio ha inoltre rotto l’argine in alcuni punti comportando l’allagamento di alcuni allevamenti con gli animali che sono stati salvati dalla furia delle acque grazie all’intervento dei vigili del fuoco.

«Sulla pulizia e manutenzione dei fiumi non si può più tergiversare, non è possibile assistere ancora a questa pericolosa “melina” e al tentativo di scaricare su altri responsabilità che sono esclusivamente dell’ente regionale di competenza – afferma Assuero Zampini, direttore di Coldiretti Ravenna – ente che deve agire subito perché non è lanciando le allerte meteo che si risolve il problema, l’allerta serve ma non a compensare l’inerzia relativa alla manutenzione a monte della via Emilia, necessaria peraltro a garantire la sicurezza anche in pianura».

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