Hit Parade delle sigle tv, da Carosello a Quark dall’Intervallo all’Eurovisione

L’orchestra nazionale Rai esegue il repertorio musicale di 60 anni di televisione italiana. Fra video e commenti di Massimo Bernardini.

Cinescopio RaiNella Rai in bianco e nero, e a due canali, fra la fine degli anni 50 e il decennio 60 del Novecento, le trasmissioni iniziavano nel tardo pomeriggio con le note del primo atto del “Guglielmo Tell“ di Rossini, sullo sfondo di un traliccio ascendente, popolarmente detti gli “spaghetti”, e finivano prima di mezzanotte con le rarefatte sonorità di “Saturno“, composizione di Roberto Lupi. In mezzo sicuramente c’era l’intervallo, utilizzato per coprire problemi tecnici del palinsesto, che visualizzava una mandria di pecore (oppure monumenti italici) con la colonna sonora della “Toccata in la maggiore per arpa e archi” di Pietro Domenica Paradisi intessuta con altri brani fra cui una Sarabanda di Couperin e una Passacaglia di Händel.

E sono solo alcuni delle musiche che hanno costituito l’immaginario sonoro del piccolo schermo del Paese, che l’Orchestra Nazionale della Rai diretta da Pietro Mianiti – con solista al piano Danilo Rea – proporrano al Pala De André, sabato 20 giugno, in uno dei concerto più attesi del Ravenna Festival 2015. La serata, oltre a notissime sigle televisive, prevede la proiezione di spezzoni video a tema e i commenti del giornalista Massimo Bernardini.
Insomma, un evento di grande suggestione, sia per chi ha vissuto gli anni pioneristici della televisione italiana, sia per le nuove generazioni che potranno riscoprire il grande laboratorio culturale e mediatico, anche in campo musicale, che è stata la televisione pubblica degli anni d’oro.

Orchestra raiLa prima parte del concerto  sarà dedicata alle musiche prese a prestito dal grande repertorio classico, qualche volta riviste e riarrangiate per l’occasione, di sigle o intermezzi “istituzionali”, fra cui, oltre ai già citati inizio, fine trasmissioni e intervallo, la suite n. 3 in re maggiore bwv 1068, Aria di Bach (sigla di Quark) gli estratti da Les Préludes, poema sinfonico di Franz Liszt (sigla di Almanacco) e il Preludio dal Te Deum in re maggiore H 146 di Marc-Antoine Charpentier (sigla dell’Eurovisione). Non mancherà la “tradizionale” sigla del Telegiornale che ha resistito per almeno 20 anni sulle note prorompenti di Egidio Storaci.
 
Massimo BernardiniIn seguito il programma del concerto spazierà fra brani e basi musicali che hanno caratterizzato – tanto quanto le storie e le immagini – trasmissioni di cronaca e di servizio, sceneggiati e serial televisivi, cartoni animati. Si tratta di quattro medley tematici, alternati a libere improvvisazioni al pianoforte di Danilo Rea che comprendono “Il varietà” (Studio uno, Canzonissima, Settevoci, Indietro tutta); “Quiz, Sport, Informazione” (TV7, Rischiatutto, Chi l’ha visto, Almanacco del giorno dopo, Mixer, Tribuna politica, 90esimo minuto); “La Fiction” (Sandokan, Il segno del comando, Pinocchio, Il giornalino di Gian Burrasca, Scaramouche, Ufo robot, Spazio 1999); e infine ancora i cardini del palinsesto cadotico con le sigle di Telegiornale, Carosello, Che tempo fa, La Tv dei ragazzi, Eurovisione, Fine delle trasmissioni, nelle trascrizioni e elaborazioni di Andrea Ravizza.

MAR MOSTRA SALGADO BILLB 15 – 21 04 24
EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
NATURASI BILLB SEMI CECI FAGIOLI 19 – 28 04 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24