Dalle marionette della Carlo Colla a Is Mascareddas, due giornate di festival

Mascareddas

Is Mascareddas

In programma anche convegni e, tra i tanti, anche gli spettacoli di Laura Kibel, Teatro delle Briciole e Rocamora

Anche oggi, domenica 23 settembre sarà una lunga giornata di spettacoli con Arrivano Dal Mare a Ravenna. Si comincia alle 10 al  Foyer Teatro Rasi  con CTA  “A spasso con Olivia” spettacolo per bimbi a  partire dai 18 mesi che dura mezz’ora.
Alle 11 al Teatro Rasi va in scena la  Compagnia Marionettistica Carlo Colla e Figli- produzione Associazione Grupporiani –  Marionette che passione – di Eugenio Monti Colla per adulti e bambini dagli otto anni. Ci sono poche occasione di vedere la Compagnia Marionettistica Carlo Colla e Figli in giro per l’Italia fuori Milano, perché i loro spettacoli sono grandiosi e complessi da spostare dalla loro “casa”. “Marionette che passione” è una dimostrazione-spettacolo, della durata di circa 70 minuti, pensata proprio per gli spettatori di Arrivano dal Mare. Conoscere i segreti della baracca dei burattini e vedere i manovratori all’opera nello spazio dei pupazzi per dare loro vita, osservare le abili dita del marionettista che, come un provetto musicista “solletica” i fili del personaggio che si muove sul palcoscenico sotto di lui, e seguire le diverse fasi attraverso cui un pezzo di legno è diventato lentamente un attore dotato di costume, di calzature, di parrucca, di gioielli e di armi; restare affascinati dalla fonte luminosa che proietta sullo schermo le inafferrabili ombre che danzano nell’aria o giocare al gioco del teatro con marionette in miniatura, giocattoli dei bambini di altri tempi.In un mondo popolato da marionette, burattini, pupazzi, fra baracche e piccoli palcoscenici si entra nel mondo incantato del Teatro di figura, dove dominano incontrastate l’illusione e la magia, a scoprire e sperimentare le diverse tecniche di animazione, ad occupare gli spazi in cui vivono gli attori di legno e di cartapesta insieme a quelli in carne ed ossa.
Il percorso affronta i diversi linguaggi del Teatro di animazione rivelando le origini, le evoluzioni, le differenti tecniche, le problematiche culturali, storiche e sociali che hanno caratterizzato la storia del Teatro di figura.
Si riprende alle 15 al Museo La Casa delle Marionette  con la presentazione dell “Almanacco UNIMA Italia: strumenti e azioni per la promozione e valorizzazione del teatro di Figura” a cura del Centro Unima Italia.
Alle 17 al Teatro Rasi il Teatro delle Briciole mette in scena il classico “Gretel e Hansel” per  bambini a partire dai 4 anni.
La sera dalle 18.30 si prosegue alle  Artificerie Almagia’ con il Laborincolo “Somari” per bambini a partire dai 8 anni , a cui seguirà alle  20,30  Claudio Cinelli con “Scretch”.

La lunga giornata si chiuderà al teatro Rasi alle 22 con  Rocamora Teatre “Identitaz”.

Domani, lunedì 24 settembre, la quarta giornata di festival si apre con il convegno internazionale “Per una scuola nazionale di Teatro di Figura” dalle Ore 10,00 alle ore 17,30  alla Sala Convegni Autorità Portuale. Dalle ore 18 alle Artificerie Almagia’ iniziano gli spettacoli: Le Strologhe con “Dance Box”,

Teater Fusentast con “The Parisian pillow case” e David Zuazola con “The game of time”, 7 storie. 7 minuti l’una. 7 registi da 7 differenti paesi da tutto il mondo. Una sola performance. I sette differenti stili di regia di ciascuna storia alla fine convergono in un unico spettacolo. È una bellissima e inquietante storia piena di fantasia che parla di come ciascuna persona sia in grado di uscir da situazioni complicate.

Dopo una pausa riprenderanno gli spettacoli dalle 21, sempre all’Almagià, con Is Mascareddas “Venti Contrari” Una marionetta appesa a pochi fili. Una figura elegante che avanza fino a prenderle le mani. Inizia così il cammino solitario di due sorelle, riproduzioni dei pupazzi-autoritratto delle artiste cagliaritane Giuseppina e Albina Coroneo, e con loro altri personaggi che le sorelle costruirono e che la compagnia Is Mascareddas fa rivivere a teatro.

Alle 22 Laura Kibel con “A piede libero”. Il teatro dei piedi, a metà strada tra il mimo e i burattini, è stato valorizzato e reinventato dall’artista veronese Laura Kibel che ne ha sviluppato le tecniche e i contenuti. I piedi, che si vestono di mille accessori, diventano i protagonisti dello spettacolo incarnando personaggi ironici o drammatici che raccontano storie di ieri e di oggi. Al centro della scena la Kibel, tutta in nero, veste di elementi da lei stessa costruiti, i propri piedi, che divengono a poco a poco delle creature vive con un’identità, pronte a narrare fantastiche vicende.

 

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