Il “notturno” dell’arte nella nuova grande mostra della Cna ai Magazzini del Sale

“Sogno o son desto?”, a cura di Claudio Spadoni, inaugura venerdì 22 luglio

Sogno O Son Desto Cna Mostra Cervia

La presentazione alla stampa della mostra della Cna

Verrà inaugurata venerdì 22 luglio, alle ore 18.30 ai Magazzini del Sale, la tradizionale mostra promossa dalla Cna. Quest’anno si intitola “Sogno o son desto?”, è curata ancora una volta da Claudio Spadoni, e propone opere di una quarantina di artisti di diverse generazioni, che coprono oltre un secolo di storia dell’arte.

A presentare l’esposizione è lo stesso Spadoni. «La mostra affronta il tema del “notturno”, ovvero della dimensione onirica ma anche della visionarietà ad occhi aperti intesa nelle più diverse accezioni, così come è stata interpretata da una campionatura di oltre trenta artisti». In mostra alcuni grandi protagonisti del primo ‘900 italiano come Mario Sironi, Giorgio de Chirico, Gerardo Dottori, Albero Savinio, Osvaldo Licini, e figure di primo piano delle generazioni successive, come Sebastian Matta, Mattia Moreni, Emilio Scanavino, Franco Francese, Ennio Morlotti, Sergio Vacchi, Carlo Mattioli, Sergio Romiti, Ilario Rossi. E ancora Enrico Baj, Giosetta Fioroni, Mario Schifano, Concetto Pozzati, Luigi Ontani, Gino de Dominicis, Enzo Cucchi, Mimmo Paladino. Per giungere ad artisti attivi da fine secolo a oggi, come Massimo Pulini, Antonio Violetta, Graziano Pompili, Silvano d’Ambroso, Davide Rivalta, Enrico Lombardi, Lucia Nanni, Enrico Minguzzi, Marco Neri, Franco Pozzi.

L’esposizione sarà organizzata in tre sezioni: la sezione Notturni offre una panoramica delle rappresentazioni della notte in senso proprio, con immagini paesaggistiche, figure nel buio, sogni o incubi. Segue la sezione che riprende il titolo della mostra, con opere che spaziano dalla visione allucinata a paesaggi sconvolti, evocazioni mitologiche, apparizioni misteriose, ma anche immagini di una memoria infantile  o di un gioco concettuale di ambigue identità. L’ultima sezione, “Il sogno dell’antico, l’immaginario contemporaneo”, propone artisti che guardano al passato riprendendone motivi linguistici o con dichiarati omaggi ad alcuni grandi maestri, mentre alcuni esponenti dell’ultima generazione, pur sempre sul pensiero guida di motivi o generi artistici storici, li interpretano con soluzioni tecniche del tutto nuove.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo con un testo introduttivo del curatore, e la riproduzione delle opere esposte.

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