“Asylum”, il dramma dei profughi in scena con la Kibbutz Company

Il 4 e 5 marzo, sipario al teatro Alighieri sulle “travolgenti” coreografie dell’israeliano Rami Be’er

Asylum Kibbutz Company

Una scena da “Asylum” (foto Eyal Hirsch)

Sul palcoscenico del teatro Alighieri di Ravenna Rami Be’er porta Asylum, la coreografia creata per la compagnia di cui è direttore artistico. Sabato 4 marzo, alle 20.30, e domenica 5, alle 15.30, la travolgente energia degli interpreti della Kibbutz Contemporary Dance Company saranno incanalate in un lavoro che, interrogandosi sul destino di coloro che richiedono asilo, esamina concetti quali identità ed estraneità, senso di appartenenza e libertà su musiche di Ólafur Arnalds, Bon Iver, Ludovico Einaudi, Teho Teardo.

La compagnia israeliana che Yehudit Arnon, sopravvissuta ad Auschwitz, fondò nel 1973 in un kibbutz sulle colline della Galilea (dove ha ancora sede e accoglie artisti da ogni parte del globo) è considerata uno dei migliori centri di danza al mondo, anche grazie alle distintive coreografie di Be’er, che ne sono diventate il marchio di fabbrica.

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