Linus e Patty Pravo saranno premiati al festival dantesco di Ravenna

Tra gli ospiti della rassegna di Fondazione Cassa e Accademia della Crusca anche Giancarlo Giannini, Maurizio Ferrini e il direttore generale della Banca d’Italia. Il programma dal 13 al 17 settembre

07 09 2012 Dante 2021A DANTE TESTIMONE PER L'ETERNITÀ Incontro Con Carlo Ossola Con La Partecipazione Di Silvio Orlando

Torna a Ravenna l’unico festival interamente dedicato al Poeta: dal 13 al 17 settembre è in scena Prospettiva Dante, nuova veste e XII edizione della manifestazione promossa (inizialmente con il nome Dante 2021) dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna con il sostegno della direzione scientifica dell’Accademia della Crusca.

Sotto il verso «mentre che la speranza ha fior del verde» (Purgatorio III, v. 135) – chiaro riferimento alla ripartenza post alluvione – si raccolgono cinque giorni di incontri e spettacoli a ingresso libero, intreccio di ricerca, alta divulgazione e arti. Casa del festival gli Antichi Chiostri Francescani, ma il calendario include una giornata al Mercato Coperto, una serata al Teatro Alighieri e un incontro alla Casa Matha.

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Giancarlo Giannini

L’apertura del festival è mercoledì 13 settembre, alle 17.30 agli Antichi Chiostri Francescani, con i saluti di apertura della manifestazione affidati a Ernesto Giuseppe Alfieri (presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna), Paolo D’Achille (presidente dell’Accademia della Crusca) e Domenico De Martino (direttore di Prospettiva Dante). Le parole del Poeta risuoneranno grazie a un ospite del calibro di Giancarlo Giannini, tra i più amati e premiati interpreti del cinema, del teatro e della televisione italiani.

Segue l’incontro con Innocenzo Cipolletta, presidente di Confindustria Cultura che fra i passati incarichi conta quello di direttore generale di Confindustria, presidente de Il Sole 24 Ore e dirigente dell’Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico). Con l’ironico e dubitativo titolo “Impresa e cultura: questo matrimonio (non) s’ha da fare”, la riflessione si sviluppa a partire dal riconoscimento del valore educativo, formativo e anche ricreativo della cultura, a cui si accompagna la capacità di generare ricchezza, impiego e innovazione, con importanti ricadute sul tessuto sociale del Paese e sull’immagine dell’Italia all’estero. Partecipano alla conversazione Filippo Vaghetti di Confindustria Ravenna e l’imprenditore Antonio Serena Monghini.

Alle 21.30 Maurizio Ferrini incontra Dante: il comico che ha conquistato il pubblico del piccolo schermo con il personaggio della Signora Coriandoli si confronta con l’immaginario del Sommo Poeta.

Giovedì 14 settembre la seconda giornata del festival si apre con il dialogo tra Luigi Federico Signorini, direttore generale della Banca d’Italia, e Antonio Patuelli, presidente della Cassa di Ravenna S.p.A. e di Abi – Associazione Bancaria Italiana. Sotto il titolo «legge, moneta, officio e costume» (Purgatorio VI, v. 146), alcuni passi della Commedia diventano lo spunto per ragionare, da diversi punti di vista, non solo di moneta ed economia ma, come nel verso dantesco, di leggi, di istituzioni e di morale e comportamenti. Coordina l’incontro Agnese Pini, direttrice di QN Quotidiano Nazionale, La Nazione, il Resto del Carlino e Il Giorno.

Alle 21 l’appuntamento «Ma Paolo e Francesca, quelli io me li ricordo bene…» è con Davide Guerra, autore della ricerca – di cui è in uscita la seconda edizione per Biblion – dedicata agli echi danteschi nella canzone italiana del XX e XXI secolo. Complici del percorso sono Alessandro Di Puccio (direttore del Dipartimento Jazz dell’Accademia Musicale di Firenze), che ha arrangiato i pezzi ed è al pianoforte, e NicoNote, al secolo Nicoletta Magalotti, cantante riminese che si muove disinvolta nei territori di musica, teatro e installazioni.

Linus

Linus

Venerdì 15 settembre, il festival conquista il Mercato Coperto, dalle 18, con una serie di performance che uniscono musica, recitazione e danza, con particolare attenzione al mondo giovanile. In scena la Q Dance Company (direzione artistica di Carlotta Silvagni, coreografie di Sara Buratti) con Arianne Lafita Gonzalvez e Vittorio Galloro, la soprano Vittoria Magnarello, Lorenzo D’Alessio all’arpa, Marco Saccardin alla tiorba, l’attore Amerigo Fontani e GRV Italia. L’intero evento prevede l’interazione con radio RSE Live Streaming di Ravenna.

Alle 21 è tempo per uno dei più attesi appuntamenti della tradizione del festival: quest’anno il Premio Dante-Ravenna è attribuito a Linus, direttore artistico di Radio Deejay e direttore editoriale del polo radiofonico del gruppo Gedi, tra i maggiori protagonisti della storia della radio italiana degli ultimi decenni. La premiazione sarà introdotta dall’intervento di Nicoletta Maraschio, presidente onoraria dell’Accademia della Crusca, su “La lingua della radio”.

Alle 22.30 appuntamento con Cricca, giovanissimo cantante di Riccione che si è fatto notare nel talent show Amici; al suo fianco la Q Dance Company. La serata si conclude con il dj set con Artemis di RSE Live Streaming.

Sabato 16 settembre si ritorna agli Antichi Chiostri Francescani in compagnia di Carmine Abate, scrittore di etnia arbëresche (italo-albanese) che per romanzi e racconti spesso attinge alle tradizioni delle origini e all’esperienza come emigrato in Germania per riflettere sul possibile e necessario dialogo fra culture. Vincitore del Premio Campiello nel 2012 e in lista per il Premio Strega nel 2022, Abate ha scelto di raccontare «lo pane altrui» (Paradiso XVII, v. 59), mettendo in dialogo i versi con cui l’avo Cacciaguida predice a Dante il doloroso esilio da Firenze – il sapore amaro del «pane altrui» di cui dovrà nutrirsi – alla propria esperienza di “esule” migrante tra culture diverse. La tessitura musicale dell’appuntamento è affidata all’Ensemble Mosaici Sonori.

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Patty Pravo

Alle 21 al Teatro Alighieri, la performance di Amerigo Fontani e Vincenzo De Angelis dal titolo Guido, i’ vorrei (il dialogo di Dante con «il primo de li miei amici») precede un momento immancabile di ogni edizione: il Premio Parole e Musica 2023 è per Patty Pravo, icona della canzone nata sotto la stella di Dante. Nicoletta Strambelli scelse infatti il nome d’arte al termine di una serata al leggendario Piper di Roma, quando – circondata da ragazze inglesi che si chiamavano quasi tutte Patty – citò il grido di Caronte «Guai a voi, anime prave!» (Inferno III, v. 84), ricordo degli studi al Conservatorio di Venezia con l’indimenticato professor Chiarini.

A introdurre la premiazione Un saluto per Patty con il critico letterario Franco Zabagli (Gabinetto Vieusseux di Firenze).

Domenica 17 settembre, alle 11 l’appuntamento di chiusura del festival è alla Casa Matha con Emanuele Banfi (Università di Milano Bicocca, Accademia della Crusca). Glottologo e linguista, si è dedicato allo studio del greco moderno, delle lingue dei Balcani e dell’Estremo Oriente.

Dal 14 al 16 settembre, il cammino di Prospettiva Dante si intreccia a L’ora che volge il disìo, la lettura perpetua della Commedia alla Tomba di Dante: per tre giorni, sempre alle 17, saranno infatti tre “voci” del festival – rispettivamente Domenico De Martino, Linus e Amerigo Fontani – a rinnovare l’incontro con il capolavoro.

Info e programma dettagliato: www.prospettivadante.it

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