All’Alighieri un’opera sul mito di Ulisse, con la firma dell’ex ministro Bianchi

Dalla collaborazione tra Ravenna Teatro e Teatro Comunale di Ferrara nasce Le guerre di Ulisse, uno spettacolo di condanna al conflitto bellico che vedrà in scena Frida Bollani Magoni, la banda giovanile Jhon Lennon e il Coro Accademia Vittore Veneziani

Le Guerre Di Ulisse Ph Marco Caselli Nirmal Teatro Comunale Ferrara YE130 0674 Migliorato NR

«Siamo abituati a vedere Ulisse come un personaggio eroico, invece al centro di quest’opera c’è un uomo che torna a casa dopo vent’anni e scopre che la guerra non è eroica, non lo è mai». Con queste parole Patrizio Bianchi, ex Ministro all’Istruzione e oggi professore emerito dell’Università di Ferrara (di cui è stato rettore dal 2004 al 2010, introduce Le guerre di Ulisse, progetto interdisciplinare che unisce letteratura, musica e recitazione in un’opera moderna, una coproduzione del Teatro Comunale di Ferrara e del Teatro Alighieri di Ravenna.

Lo spettacolo, in scena al Teatro Alighieri mercoledì 7 febbraio alle 20.30 (e in replica il giorno seguente con una matinèe per gli studenti), nasce dalla collaborazione di Bianchi, che firma il libretto dell’opera, con la Fondazione Scuola di Musica Carlo e Guglielmo Andreoli di Mirandola, diretta da Mirco Besutti, e il compositore Marco Somadossi.

Le Guerre Di Ulisse Ph Marco Caselli Nirmal Teatro Comunale Ferrara YE130 0201

Le musiche originali di Somadossi sono affidate alla Banda giovanile “John Lennon”, composta da novanta musicisti fra i 13 e i 25 anni che include persone con disabilità. In scena anche Frida Bollani Magoni come voce solista e pianista (oltre che autrice di alcune parti dello spettacolo). Figlia d’arte, (i genitori sono infatti Petra Magoni e Stefano Bollani) ha cominciato a studiare il pianoforte all’età di sette anni sotto la guida di Paolo Razzuoli, che le ha insegnato la notazione musicale in Braille. Con lei,  l’attore e doppiatore Luca Violini, la cui magistrale voce ripercorre il ritorno di Ulisse a Itaca e  Teresa Auletta a guidare il Coro Accademia Vittore Veneziani.

Inedite macchinazioni: umili, pazienti, micidiali. Questo è quanto ordisce Ulisse, questo porta alle sue guerre. Ma «la guerra non è mai la soluzione – come ricorda Bianchi – del resto è scritto chiaramente nella nostra Costituzione, che la ripudia». Un dramma scorre lungo note musicali dove il ritorno di Ulisse a Itaca diventa un’occasione per riflettere sul presente, una denuncia dell’insensatezza della guerra e un messaggio di speranza in questo nostro complesso momento storico, tra momenti malinconici dal sapore jazz, episodi epici, eroici e marziali accompagnati da un coro che fa da eco a tragedie e disillusioni ineluttabili.

Il testo sceglie il punto di vista di Penelope, nel momento del ritorno a casa dello sposo. Nel suo lungo viaggio Ulisse prende coscienza di quanto sia inutile far uso della violenza per regolare i conflitti. «La guerra doveva essere veloce e fatta di gesta su cui costruire leggende eterne e invece è stata lunga e ha portato morte, distruzione e odio», dice in un passaggio fondamentale della nuova opera; una presa di coscienza che oggi suona sinistramente attuale. «Scrivere questa musica – racconta il compositore Marco Somadossi – è stato da un lato sublime ma anche terrificante. Ulisse nel suo viaggio non capisce il dramma che sta vivendo. Io ho cercato di tradurre questo sentimento in musica, come un viaggio dentro noi stessi, alla ricerca delle conseguenze che le nostre azioni hanno sempre sugli altri. Anche noi, come Ulisse, alle volte non capiamo».Le Guerre Di Ulisse Ph Marco Caselli Nirmal Teatro Comunale Ferrara YE130 0396 2

Se infatti nella tradizione omerica Ulisse è un eroe carismatico e saggio, il nuovo spettacolo ce lo svela come un uomo solo e provato dall’esistenza, che rientra in patria dopo vent’anni di assenza e diventa oggetto del risentimento delle famiglie di quanti lo hanno accompagnato in guerra, lusingati dalle promesse di ricchezza e gesta gloriose e mai più tornati. L’antieroe si deve confrontare con il passato, per rendersi conto di essere stato uno strumento per alimentare il conflitto ma soprattutto che la guerra ha solo conseguenze nefaste. In apertura e chiusura dell’opera, Ulisse si rivolge al mare, che da sempre regge la redini del suo destino e, alimentando il suo insaziabile desiderio di conoscenza, lo ha spinto alla scoperta dell’ignoto.

Per acquistare le prevendite dello spettacolo è possibile rivolgersi alla biglietteria del Teatro Alighieri chiamando lo 0544 249244. Il costo dei biglietti è 10 euro per gli adulti e 5 per gli under 18.

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