Raccolta fondi per restaurare un libro di 178 fogli del ‘700: servono 7.300 euro

Una campagna di raccolta fondi mira a raggiungere 7.300 euro per il recupero dell’antica Iconografia Camaldolese rilegata da un monaco nel ‘700 e conservata nella biblioteca Classense di Ravenna. Chi dona almeno mille euro può andare nel laboratorio di restauro

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È partita una raccolta fondi online per il restauro dell’Iconografia Camaldolese, un antico volume illustrato conservato alla biblioteca Classense di Ravenna, completato molto probabilmente alla fine del ‘700 e contenente anche alcune immagini risalenti a secoli precedenti.

L’iniziativa è stata lanciata dall’Associazione degli Amici della Biblioteca Classense, in collaborazione con la biblioteca stessa ed è possibile contribuire al finanziamento collettivo con una donazione sulla piattaforma ideaginger.it entro il 10 aprile. La formula per la raccolta fondi è all-or-nothing (“tutto o niente”): questo significa che il restauro verrà realizzato solo al raggiungimento del budget stabilito, ossia 7.300 euro. All’eventuale raggiungimento dell’obiettivo la piattaforma web trasferirà i fondi raccolti alla biblioteca, diversamente li restituirà ai sostenitori. Qualora venissero superati i 5.840 euro di colletta, la banca Bcc devolverà alla causa un importo pari al 20% dell’obiettivo di raccolta.

“Icones Ad Camaldulenses Spectantes”, questo il nome esatto del volume, un racconto per immagini della storia della Congregazione Camaldolese e, in particolare, del suo legame con la città di Ravenna. Un libro di grande formato, 178 fogli di 45×30 centimetri rilegati in cuoio, frutto di un lavoro di raccolta e di assemblaggio svolto probabilmente da un monaco camaldolese residente nell’Abbazia di Classe di Ravenna, l’odierna biblioteca in centro città. È composto da 178 carte (quindi di 356 facciate) e raccoglie in totale circa 850 stampe, le cui dimensioni vanno dalle immagini sacre di piccolo formato alle grandi tavole ripiegate.

L’opera presenta danni che per la maggior parte sono dovuti proprio alla sua particolare composizione. Per questo motivo, l’intervento di restauro è indispensabile per rendere possibile una migliore fruizione del volume o anche la sua consultazione da remoto grazie alla digitalizzazione, la valorizzazione attraverso momenti espositivi, e per tramandare questo manufatto, memoria della storia della città, alle generazioni future.

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Per incentivare i donatori, sono previste varie ricompense, il cui valore varia a seconda dell’entità dell’offerta fatta: dal caffè con un membro dell’Associazione Amici della Classense, che illustrerà il progetto di raccolta fondi, a una visita alla Sala Dantesca; dall’incontro con le bibliotecarie della Classense a quello ancora più esclusivo con le restauratrici nel loro laboratorio. L’iniziativa intende in questo modo coinvolgere chiunque voglia dare il suo supporto al restauro di un interessante e prezioso bene pubblico.

«Il restauro dell’Iconografia Camaldolese – aggiungono Patrizia Ravagli e Silvia Masi, presidente e direttrice dell’Istituzione Biblioteca Classense – consentirà il recupero di un importante frammento della memoria ravennate, valorizzando il legame tra la biblioteca, la città e la sua storia. La formula stessa del crowdfunding sollecita la partecipazione della comunità ravennate e di tutti coloro che intendono contribuire ad un’operazione culturale di alto profilo».

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