Le esportazioni di Ravenna crescono del 15,5 per cento nei primi sei mesi dell’anno

La città occupa il 37esimo posto nazionale delle province esportatrici. La maggior parte delle esportazioni provinciali diretta verso l’Unione Europea

ContainerCresce l’export ravennate: nel periodo gennaio-giugno 2017 c’è stato un incremento del 15,5 per cento, pari a 274,5 milioni rispetto al 2016. Anche a livello regionale e nazionale il 2017 si è aperto con un incremento delle vendite all’estero del 6,4% per l’Emilia-Romagna e dell’8,0% per Italia. In questi primi sei mesi, con lo 0,91% dell’export nazionale, Ravenna occupa il 37° posto nella graduatoria delle province esportatrici, guadagnando 6 posizioni rispetto alla media del 2016.

Fra i principali settori di esportazione delle imprese di Ravenna, nel periodo considerato, i prodotti chimici occupano il primo posto con una quota del 21,3%, seguono i macchinari e le apparecchiature generiche che rappresentano il 18,3% e i prodotti della metallurgia con il 17,5%.

Il mercati di di destinazione In merito alle principali destinazioni, crescono le esportazioni provinciali dirette verso l’Unione Europea (+219 milioni pari a +18,3%), il Medio Oriente (+26,2 mln, +47,3%), l’America settentrionale (+16,8 mln, +17,5%), l’Europa non UE (+11,7 mln, +7,6%), l’America centro meridionale (+8,6 mln, +20,3%), l’Asia orientale (+4,5 mln, +4,4%) e l’Oceania (+1,2 mln, +10,6%). Al contrario, continua la flessione delle esportazioni dirette verso l’Africa settentrionale (-6,6 mln, -12,5%), l’Asia centrale (-4,1 mln, -18,1%) e gli altri paesi africani (-1,9 mln, -6,2%).
L’Unione Europea rimane il principale mercato di riferimento, con una quota dell’export provinciale che ha raggiunto il 69,3%. Seguono a distanza l’Europa non UE (8,1%), l’America settentrionale (5,5%) e l’Asia orientale (5,3%). La Germania rimane il paese più importante per le imprese ravennati, assorbendo da sola il 14,0% delle esportazioni provinciali. Seguono la Francia con il 10,7%, la Spagna (7,8%), la Polonia (6,4%) gli Stati Uniti (4,8%).

I settori Gli incrementi più rilevanti, fra le prime dieci destinazioni, si registrano, in termini assoluti, verso la Polonia (+39,9 mln, +47,9%), Germania (+39,9 mln, +16,2%), Spagna (+36,2 milioni pari a +29,3%), Francia (+29,5 mln, +15,6%) e Romania (22,1 mln, +39,6%). Solo il Regno Unito registra una variazione negativa, di 26,5 milioni (pari al -22,9%).

Alla ripresa dell’export ravennate nel primo semestre del 2017, hanno contribuito prevalentemente il settore dei prodotti in metallo (+121,2 milioni, pari al +51,2%), quello dei prodotti chimici (+52,1 mln, +13,6%) e delle apparecchiature elettriche (+46,5 mln, +37,8%). Crescono gli scambi di prodotti alimentari, di macchinari, di bevande, di articoli in gomma e plastica, di materiali per l’edilizia e di prodotti agricoli.
Unica voce negativa, fra gli altri prodotti, la flessione più consistente riguarda i prodotti farmaceutici (-10,2 mln, -26,2%).

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