In provincia 77 cooperative sociali: 4.300 addetti e 219 milioni di fatturato

Presentato il Rapporto 2018 curato dalla Regione con Unioncamere: in Emilia-Romagna in totale sono 915 con 930mila utenti

Casa Famiglia Per Anziani In Via GermanicoGestiscono nidi e servizi per l’infanzia, operano nell’assistenza alla persona, nell’inclusione sociale e lavorativa dei disabili, nell’integrazione dei cittadini di origine straniera e degli emarginati. Sono le 77 cooperative sociali presenti in provincia di Ravenna, una realtà eterogenea che conta 4.300 addetti e 219 milioni di fatturato. A tracciarne l’identikit, il Rapporto 2018 (dati 2017) realizzato da Regione in collaborazione con Unioncamere e illustrato oggi, 8 marzo, a Bologna nell’aula magna di viale Aldo Moro. In totale in regione le coop sociali sono 915: 43mila addetti, 930mila utenti e un fatturato superiore ai due miliardi di euro.

Il settore dove le cooperative che hanno sede in Emilia-Romagna sono maggiormente impegnate è quello dei servizi destinati alle persone anziane, soprattutto non autosufficienti. Per quanto riguarda i servizi per la prima infanzia, sono 81 i nidi gestiti da cooperative sociali e 16 mila i bambini da 0 a 3 anniiscritti; 65 le scuole d’infanzia (fascia 3-6 anni), frequentate da 15 mila bambini. All’assistenza e all’inclusione sociale e lavorativa delle persone con differenti tipologie e gradi di disabilità è rivolta l’attività di 67 Centri diurni socio-sanitari e socio-riabilitativi affidati a cooperative sociali, per 2.600 utenti; 64 laboratori protetti e centri occupazionali (1.800 persone accolte); 19 Centri diurni socio-sanitari di riabilitazione e cura per le persone affette da patologie psichiatriche (1.200 utenti). Infine, le cooperative sociali operano anche nell’ambito sanitario attraverso servizi che vanno da quelli sanitari a domicilio (23 cooperative e 15.400 utenti), al soccorso e trasporto sanitario (7 cooperative e oltre 300 mila interventi), a cui si aggiungono 19 coop e che svolgono servizi ambulatoriali per 24 mila persone.

Del mondo della cooperazione sociale fanno parte anche le 243 cooperative di tipo B (cioè quelle che offrono servizi socio-sanitari ed educativi finalizzati all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, o che assumono disabili), che possono contare su oltre cinquemila persone con disabilità psichica o fisica inserite con funzioni diverse nei contesti cooperativi.

Le 915 cooperative sociali dell’Emilia-Romagna sono così distribuite sulle altre otto province: 169 a Bologna, che impiegano quasi 10 mila addetti e hanno un fatturato complessivo di oltre 493 milioni di  euro; 115 a Modena (6 mila addetti e 250 milioni di fatturato); 112 a Parma (5.300 addetti e 274 milioni fatturato); 111 a Forlì-Cesena (5.200 addetti e 343 milioni di di fatturato); 107 a Reggio Emilia (5.500 addetti e 333 milioni di fatturato); 95 a Rimini (3.200 addetti e 170 milioni di fatturato); 66 a Ferrara (2.600 addetti 102 milioni di euro di fatturato. Sono infine 63 le cooperative sociali che operano a Piacenza, con 1.600 addetti e un fatturato stimato in 62 milioni di euro.

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