Rossi (Ap): «La cassa Nadep si può svuotare». Obiettivo: bando escavi in novembre

Il presidente dell’Autorità portuale alla riunione del Propeller per la prima uscita pubblica con segretario e direttore tecnico dopo l’annullamento della sospensione. Non si potrà fare manutenzione ordinaria ai fondali del Candiano se non parte il Progettone Hub. Per il terminal crociere si farà un bando

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Da sinistra Eugenio Fusignani (vicesindaco di Ravenna), Daniele Rossi (presidente Ap), Simone Bassi (presidente Propeller), Paolo Ferrandino (segretario Ap), Fabio Maletti (direttore tecnico Ap)

Le vicende giudiziare che hanno determinato la sospensione (poi annullata) dei vertici dell’Autorità portuale di Ravenna hanno fatto perdere 40-50 giorni di tempo nella marcia verso l’apertura della gara da 250 milioni di euro per l’approfondimento dei fondali del Candiano e ora l’obiettivo è di pubblicare il bando entro novembre. È quanto emerge dalle parole del presidente di Ap, Daniele Rossi, rilasciate nei momenti ufficiali e nel backstage di due appuntamenti in programma ieri, 30 ottobre. Il massimo dirigente ha visitato la nave da crociera Msc Opera attraccata a Porto Corsini e in serata ha preso parte alla riunione del club Propeller.

È stato proprio di fronte alla platea dei tanti operatori del porto ravennate che Rossi ha preso il microfono e ha fatto il punto della situazione. Ufficialmente non ha fornito nuove tempistiche ma si apprende che l’obiettivo dei vertici è per novembre. Al momento c’è da registrare che è arrivata l’autorizzazione per lo svuotamento della cassa di colmata Nadep, il vero e proprio fulcro attorno a cui ruota tutto il progetto di approfondimento dei fondali. «Abbiamo ricevuto il provvedimento autorizzativo da Arpae, il cosiddetto 208. Ora ne mancano altri due per aree Sapir funzionali al progetto: solo quando ci saranno tutte le autorizzazioni si può emanare il bando perché il general contractor deve poter contare sulla disponibilità degli spazi». Questo comporta anche il completamente delle acquisizioni di aree da privati, «non ci saranno contenziosi e si faranno accordi con tutti».

Le notizie sulla Nadep significano che si potrà anche fare manutenzione ordinaria ma non a breve. Al momento non ci sono spazi dove collocare e fanghi e solo l’avviamento del Progettone aprirebbe queste possibilità. Una notizia che non può far piacere agli operatori. Soprattutto perché va cancellata anche l’ipotesi di livellamenti, cioè spostamenti di sabbie sul fondo per ridurre i dislivelli nei punti dove si formano gli accumoli. «Non possiamo perché stiamo facendo le caratterizzazioni dei fondali, esaminando il tipo di materiale in aree di 50-100 mq per stabilire la destinazione possibile per quei materiali. Livellare vorrebbe dire mischiare e mettere tutto da capo».

Solo in avamporto, al terminal crociere, si potrà intervenire con livellamenti perché lì la composizione dei materiali risulta piuttosto uniforme. E arrivando a parlare dell’area crociere, Rossi ha colto l’occasione per dire che verrà preparato un bando per la gestione della stazione marittima sull’approdo di Porto Corsini (il 31 dicembre 2020 scade l’attuale concessione): «Potrà partecipare chi vuole e noi cercheremo di far partire il progetto per il parco delle dune che dovrà trasformare l’area antistante all’attracco, offrendo ben altro biglietto da visita per chi scende dalle navi. E le nostre informazioni ci dicono che è possibile recuperare passeggeri».

Nel pomeriggio, a bordo della Msc, il direttore della società Rtp che gestisce il terminal crociere, Antonio Di Monte, aveva ribadito il suo auspicio affinché Ap prolunghi la concessione senza un bando: «Ci sono gli strumenti giuridici per poterlo fare nel rispetto delle norme. Le compagnie si stanno muovendo per definire i traffici dei prossimi anni e Ravenna potrebbe dire la sua con i problemi di Venezia, facendo del nostro scalo un porto di partenza e arrivo, non solo di transito. Questo vorrebbe dire avere passeggeri di grande interesse per il territorio. Ma una mole di transiti così elevata richiede una struttura migliore e più ampia dei 500 mq che abbiamo ora. Siamo disponibili a investire un milione di euro per la nuova stazione marittima, ma possiamo farlo solo se avremo il rinnovo della concessione».

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