Tra tartufo e formaggio di fossa: le sagre di novembre in giro per la Romagna

Tradizioni antichissime che rivivono ogni anno

Fossa

Il formaggio di fossa in una foto della pro loco di Sogliano

Tempo di sagre in Romagna. Aspettando quelle prettamente natalizie (dal 1° dicembre, per esempio, parte il rinomato Paese del Natale di Sant’Agata Feltria…), in novembre l’appuntamento è con i prodotti tipici. Primo su tutti, visto il periodo, il formaggio di fossa che viene celebrato a Sogliano al Rubicone con la 49esima edizione della fiera, diventata ormai un appuntamento rinomato a livello nazionale, che animerà le piazze e i vicoli del centro storico durante le domeniche del 17 e 24 novembre e del 1° dicembre.

Per quei pochi che non lo conoscono, il formaggio di fossa è sicuramente il simbolo gastronomico di Sogliano al Rubicone, tanto che nel 2009 è riuscito a ottenere il marchio Dop con la denominazione “Formaggio di Fossa di Sogliano Dop”. Il processo necessario per ottenerlo è lungo e complesso – citiamo qui la descrizione della pro loco di Sogliano. In osservanza al rigido disciplinare di produzione, il formaggio di partenza, già parzialmente stagionato, deve provenire esclusivamente da latte ovino, vaccino o misto di alta qualità (il caprino non è ammesso dalla Dop), prodotto negli allevamenti dei territori collinari e montani delle Marche e della Romagna. Le forme vengono deposte in antiche fosse a forma di fiasco, scavate nella roccia arenaria per una profondità di circa tre metri. Questa tradizione nacque in epoca medioevale: i contadini soglianesi, alla fine della primavera, venivano in paese per affidare i loro formaggi agli infossatori, affinché li conservassero durante l’estate; in novembre tornavano poi a ritirare le forme e, in tal modo, potevano far fronte alle ristrettezze dell’inverno. L’apertura tradizionale delle fosse, il 25 novembre, giorno di Santa Caterina d’Alessandria, anticamente era una ricorrenza molto sentita dalla popolazione soglianese. La fiera di Sogliano sarà l’occasione perfetta per degustare e acquistare anche altri prodotti tipici soglianesi come il savòr, la saba, le teglie in argilla di Montetiffi (ideali per la cottura della piadina), miele, salumi. Ma non mancheranno anche altre eccellenze enogastronomiche, come vini e formaggi, provenienti da diverse regioni d’Italia. In piazza ci saranno cinque ristoratori soglianesi ed è in programma un percorso di degustazione a base di formaggio di fossa ed abbinamento con vini presso le cinque fosse presenti in centro storico. Non mancherà, infine, come di consueto il tradizionale pranzo/ristoro nei locali della Pro Loco di Sogliano. Molti gli eventi collaterali che faranno da contorno al contenuto gastronomico della fiera.

Ballo

Una foto da una passata edizione della sagra “Fossa Tartufo e Venere” di Mondaino

“Sua Maestà il tartufo bianco e nero” sarà il protagonista d’eccellenza di domenica 17 novembre, a cui faranno da corona il tradizionale mercato dei produttori e degli ambulanti. Domenica 24 novembre, infine, a Brisighella appuntamento con la sagra dell’Olio e dell’Ulivo celebrerà il pregiato olio extra vergine, frutto del raccolto di un’annata di eccezionale qualità e quantità. Tamburi Medioevali e Banda del Passatore, gruppi storici brisighellesi, animeranno la giornata dedicata all’ultima sagra di novembre.

Il tartufo è protagonista anche alla seconda e ultima domenica, il 17 novembre, della sagra del “Tartufo bianco pregiato” della Valle del Bidente, in centro a Cusercoli.

A unire il pregiato fungo e il formaggio di cui parlavamo all’inizio ci pensa invece Mondaino, dove il 17 e il 24 novembre si celebrano i prodotti tipici del territorio nella manifestazione “Fossa Tartufo e Venere”, giunta alla 22esima edizione. Il tartufo bianco pregiatoTuber Magnatum Pico – e il formaggio di fossa delle colline riminesi.

Una particolare declinazione del formaggio di fossa è poi l’Ambra di Talamello, nome dato da Tonino Guerra a questa unica delizia che riposa per tre mesi (agosto-novembre) all’interno di fosse scavate in roccia arenaria, nelle quali
subisce una trasformazione. Il 23 e 24 novembre l’appuntamento è con la 38esima edizione della fiera, nel Riminese, a Talamello appunto.

A completare le rassegne di novembre, torna la tradizionale Antica Fiera di Sant’Andrea a Galeata con la Festa del Sangiovese e Sagra del Tortello nella Lastra, domenica 24 novembre. Il tortello alla lastra è un prodotto agroalimentare tipico dell’Appennino tosco-romagnolo. Numerose in Romagna le sagre che lo celebrano, sorta di crescione molto apprezzato, con ripieno di zucca e patate oppure alle erbe.

Sempre domenica 17 novembre, nel cuore di Terra del Sole torna la “Fugarena”, antica sagra popolare, con stand gastronomici, mostre e degustazione di vini e prodotti del territorio. L’evento clou è l’accensione in piazza della “fugarena”, con i rami potati degli alberi, con cui secondo remote tradizioni si voleva ringraziare le divinità agresti al termine di tutti i raccolti, dopo la vendemmia e la raccolta delle olive.

Infine, da segnalare sempre il 17 novembre “Non solo kiwi”, a Modigliana, occasione per mostrare i modi in cui si può consumare e cucinare questo gustoso frutto, largamente coltivato a Modigliana. Durante la manifestazione si potrà anche assaggiare pasticceria a base di kiwi realizzata dai forni locali.

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