venerdì
15 Agosto 2025

«In farmacia può fare il tampone solo chi non ha sintomi»

Il promemoria della presidente di Ravenna Farmacie ora che i test rapidi antigenici sono considerati validi a tutti gli effetti in caso di positività senza bisogno di conferma con molecolare

Farmacia«Nelle farmacie possono fare i tamponi solo le persone che non hanno alcun sintomo». La raccomandazione è di Bruna Baldassarri, presidente di Ravenna Farmacie, la catena di negozi a controllo pubblico. La precisazione arriva dopo che il ministero ha reso validi i test rapidi antigenici in caso di positività senza bisogno di conferma con tampone molecolare. I risultati vengono trasmessi alle aziende sanitarie dai laboratori autorizzati e dalle farmacie convenzionate e il dipartimento di Sanità Pubblica procederà direttamente alla presa in carico del caso procedendo ai relativi provvedimenti di isolamento, senza necessità che il medico di medicina generale lo richieda. I medici di medicina generale continueranno ad inviare al Drive Through esclusivamente i propri assistiti che presentano sintomi sospetti. «È di fondamentale importanza ridurre le richieste di tampone – sottolinea Baldassarri –: con difficoltà riusciamo a soddisfare la grande richiesta di tamponi».

Ferrero (Fdi) mostra test anticorpi: «Il vaccino era vero, ridatemi il green pass»

Il certificato verde del capogruppo del primo partito di opposizione in consiglio comunale a Ravenna è tra i duecento sequestrati nell’indagine sulle presunte somministrazioni simulate a no vax. Il politico aveva assicurato la sua buona fede

Sierologico
L’esito del test anticorpale di Alberto Ferrero

«L’esame degli anticorpi dimostra inequivocabilmente che sono stato sottoposto al vaccino. Ho dato mandato al mio avvocato di fare richiesta di dissequestro del green pass». Il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale a Ravenna, Alberto Ferrero, ha inviato alla stampa l’esito del test di laboratorio per l’individuazione degli anticorpi contro il Covid-19 dopo che il suo certificato verde era stato sequestrato come quello di altre circa duecento persone che erano state vaccinate da Mauro Passarini, medico sotto indagine per presunte vaccinazioni simulate a no vax in modo da far ottenere loro comunque il Qr code.

Ferrero si era detto disponibile a fare il test immediatamente dopo il sequestro. Il capogruppo di Fdi aveva conosciuto Passarini in palestra e aveva scelto di farsi vaccinare da lui per evitare la scorsa estate le file sotto il sole nell’hub vaccinale, «nella convinzione che quello che mi veniva somministrato fosse un vero vaccino».

Per il politico di destra si è tratta di una speculazione per il ruolo politico ricoperto che «dimostra una specifica volontà, portata avanti da una certa stampa, di attaccare l’unica attuale forza di opposizione nel Paese. Attraverso me si è voluto colpire il partito che rappresento, mettendo in discussione la mia serietà e correttezza. Questa situazione ha dato voce a tanti leoni da tastiera che nulla rappresentano nella vita reale».

Trova la casa invasa dal fumo e la compagna di 47 anni morta a terra

Tragedia a Montaletto: un uomo è rientrato nella propria abitazione in tarda mattinata e ha trovato la donna deceduta per le conseguenze di un incendio partito forse dal piano cucina

WhatsApp Image 2021 12 29 At 16.29.27L’appartamento invaso dal fumo, sul pavimento il corpo senza vita della compagna di 47 anni. È la scena che si è trovato di fronte nella tarda mattinata di stamani, 29 dicembre, un uomo residente in una palazzina a Montaletto di Cervia. Immediata la richiesta di soccorso al 118 ma era già troppo tardi. Fatali per la donna sembrano essere state le esalazioni di un principio di incendio originatosi sul piano cottura. Quando i vigili del fuoco sono intervenuti, infatti, non c’erano fiamme nei locali ma i segni di un incendio ormai estinto. Il fumo ha causato il decesso anche di un gatto e un cane che vivevano nell’appartamento. I carabinieri si stanno occupando dei rilievi: immobile sotto sequestro.

Ancisi: «Il videomapping costa 102mila euro. Funziona per richiamare visitatori?»

Il consigliere comunale di opposizione non contesta il fascino scenografico o la complessità tecnologica degli spettacoli sulle basiliche di San Francesco e San Vitale, ma si chiede se sia ancora un veicolo di attrazione visto che non è più una novità per molte città italiane

Vale la pena spendere 102mila euro di soldi pubblici per realizzare venti giorni di videomapping su due basiliche di Ravenna come veicolo di promozione turistica durante le festività natalizie? È la domanda che si pone Alvaro Ancisi, consigliere comunale di Lista per Ravenna.  Il decano dell’opposizione fa riferimento alla rassegna curata da Andrea Bernabini iniziata il 18 dicembre e in programma fino al 9 gennaio sulla facciata di San Francesco e sul lato di San Vitale. Sulla Basilica di San Vitale le proiezioni si effettuano dalle 17.30 alle 22 e si tratta di “II dono dell’imperatrice”, spettacolo già visto negli anni passati. Sulla Basilica di San Francesco, dalle 18.30 alle 22, il nuovo video “La luce delle parole”.

La spesa a carico del bilancio comunale viene da un fondo destinato a “iniziative di promozione turistica locale”. «Non si intende negarne la valenza culturale, né la complessità tecnologica, né il fascino scenografico – scrive Ancisi –, pur escludendone l’originalità, dato che da anni il videomapping non è più una novità in molte città italiane».

Il consigliere che alle ultime elezioni comunali era candidato sindaco, invita «le persone attente alla spesa pubblica alimentata dai cittadini contribuenti» a fare una riflessione: «L’entità di questo investimento può giustificarsi sotto l’aspetto della promozione turistica? Cioè, questi video sono capaci di richiamare a Ravenna turisti intenzionati a soggiornarvi almeno una notte, a prescindere dalle altre straordinarie attrazioni, storico-artistiche, culturali, naturalistiche, che la nostra città può largamente e tangibilmente offrire? Considerandoli invece come elementi di animazione del centro storico urbano nel periodo natalizio, in realtà molto scarsa quest’anno, non si sarebbe potuto finanziare con questa somma attività, pur compatibili con le limitazioni imposte dalla pandemia, di maggiore e vario interesse per i residenti e i visitatori?».

Si insedia il nuovo consiglio provinciale. Il presidente: «Serve piena operatività»

Dopo le elezioni del 18 dicembre con la conferma di Michele de Pascale, entrano in carica i dodici consiglieri

De Pascale Presidente ProvinciaSi è insediato stamani, 29 dicembre, il nuovo consiglio provinciale di Ravenna, dopo le elezioni di secondo grado del 18 dicembre. La riunione si è aperta con la convalida degli eletti alla carica di presidente della Provincia e di consiglieri provinciali (dieci consiglieri per la lista “Insieme per la Provincia” e due consiglieri per la lista “Ravenna per la Romagna”).

«La Provincia è un ente con una storia importante che per molti decenni ha rappresentato la sede principale di pianificazione sociale e di sviluppo – ha dichiarato in apertura di seduta Michele de Pascale, riconfermato alla guida della Provincia e presidente dell’Upi. – In seguito ha attraversato anni complessi e difficili collegati al tentativo, naufragato, di riforma costituzionale, ma negli ultimi 5 anni ha riacquistato competenze e capacità di investimento, con un ruolo importante durante la pandemia, in quanto tavolo e sede di coordinamento dei Comuni. Oggi, a causa del particolare momento che stiamo vivendo, c’è la necessità di una piena e assoluta operatività della Provincia di Ravenna. Sono stati infatti emessi dal ministero diversi avvisi riguardanti l’edilizia scolastica e anche la Regione Emilia-Romagna sta avviando un percorso verso la destinazione di Fondi di sviluppo e coesione, che potranno riguardare anche le infrastrutture stradali. Inoltre sono in uscita bandi sulla ciclabilità e sulle aree di parco, quindi era assolutamente necessaria la piena e immediata operatività dell’ente. Per questo nei giorni scorsi ho lavorato per poter attribuire, già in questa prima seduta, le deleghe ai consiglieri. Ho deciso di coinvolgere molti di loro sia su funzioni proprie delle Province sia su altre tematiche che nel corso degli anni abbiamo strutturato o sulle quali i Comuni ci hanno richiesto di svolgere funzioni di coordinamento, ci saranno quindi anche deleghe a seguire progetti specifici o a rappresentare l’ente in seno a consessi dove dobbiamo essere rappresentati».

Di seguito le assegnazioni delle deleghe:

Michele de Pascale – Presidente con deleghe a Pianificazione Strategica, Sviluppo Economico e Sociale, Turismo – Destinazione Romagna

Valentina Palli – Vicepresidente con deleghe a Bilancio, Partecipate, Personale, Affari Generali e Affari Legali

Nicola Pasi – Consigliere con deleghe a Strade, Trasporti, Mobilità, Pianificazione Territoriale, Ambiente

Maria Luisa Martinez – Consigliera con deleghe a Istruzione, Edilizia Scolastica, Patrimonio

Giovanni Grandu – Consigliere con deleghe a Sicurezza, Polizia Provinciale, Agricoltura, Caccia e Pesca

Francesca Impellizzeri – Consigliera con deleghe alle pari opportunità e al controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale

Riccardo Francone – Consigliere con deleghe a Cultura, Rete bibliotecaria della Romagna, Università e AFAM

Giancarlo Schiano – Consigliere con deleghe a Politiche Giovanili

Gianmarco Rossato – Consigliere con delega alla Transizione digitale

Andrea Vasi – Delegato a componente del Comitato Esecutivo del Parco del Delta del Po

Fiorenza Campidelli – Consigliera con deleghe al Volontariato e Associazionismo e all’Assemblea di ACER Ravenna

Al di fuori del Consiglio provinciale sono state inoltre confermate le nomine di Davide Ranalli e Alfonso Nicolardi: il primo sarà delegato all’Ufficio di Presidenza della CTSS della Romagna, al secondo spetterà la delega a componente del CE del Parco della Vena dei Gessi.

Abbattuti alcuni ippocastani sulla San Vitale, nuove piante nell’area del Redino

Completamento dei lavori di manutenzione del verde sugli alberi secchi o in condizioni fito-sanitarie compromesse e non recuperabili

Alberi San VitaleNei prossimi giorni alcuni ippocastani ammalorati verranno abbattuti lungo la strada provinciale San Vitale nel tratto cittadino di Bagnacavallo. In parallelo verrà messo a dimora un numero maggiore di piante nell’area del Redino. È la conclusione dell’intervento di abbattimento degli alberi che necessitavano di interventi perché secchi, recanti danni a strutture oppure in condizioni fito-sanitarie compromesse e non più recuperabili. Eseguirà gli interventi la ditta Ecol-Verde.

«Il mese di dicembre – ricorda l’assessora all’Ambiente Caterina Corzani – è stato molto intenso per quanto riguarda la manutenzione del verde pubblico nel territorio bagnacavallese: si è proceduto a numerose potature, sfalci di parchi e sentieri, cura delle fioriere e pulizia dei marciapiedi dalle erbacce. Il Comune di Bagnacavallo dedica infatti particolare attenzione al proprio notevolissimo patrimonio ambientale, fatto di parchi, aree verdi scolastiche, alberature e le siepi lungo strade e viali, aiuole, banchine e camminamenti ciclopedonali, che richiede cure costanti».

Venti postazioni studio e tremila volumi: nuova sezione Antichità alla Classense

Riallestimento realizzato nel corso del 2021. Sugli scaffali testi di letteratura classica, latina e greca

21 12 28 Sezione Antichita ClassenseCon la fine dell’anno la biblioteca Classense di Ravenna apre le porte a una nuova sezione a libero accesso, ospitata in un’apposita sala al secondo piano del complesso monumentale accessibile da via Baccarini. Lo spazio è stato oggetto nel corso dell’anno di un completo intervento di riallestimento, che ha permesso di ampliare sia le postazioni studio, con venti posti, sia i metri lineari a scaffale aperto, che accolgono una vasta raccolta di repertori e testi di letteratura classica, latina e greca.

La nuova sezione, composta da oltre tremila volumi, nasce con lo scopo di ricomporre e riorganizzare, secondo criteri biblioteconomici univoci e coerenti, opere e materiali di grande pregio e interesse filologico, che fino a questo momento erano rimasti inaccessibili al pubblico o collocati in modo eterogeneo senza intento di prossimità reciproca.

Studiosi, studenti o semplici curiosi amanti della classicità potranno contare non solo su un’ampia varietà di repertori latini e greci a carattere generale (dizionari, thesauri, enciclopedie, storie delle letterature eccetera), ma anche su una grande scelta di edizioni internazionali, fra le più belle e accurate, contenenti opere della classicità latina, greca e bizantina, quali la Bibliotheca Oxoniensis curata dalla Oxford University, la Loeb Classical Library della Harvard University o le collane della casa editrice Les Belles Lettres, solo per citarne alcune.

21 12 28 Sezione Antichita Classense PalchettoDi grande rilievo anche la parte dedicata alla patristica greca e latina, e quindi alle opere dei Padri della Chiesa, rappresentata dall’eminente opera di Jacques-Paul Migne e dal Corpus Christianorum, che di fatto ne costituisce l’aggiornamento.

Gli utenti della sezione di Antichità potranno inoltre avvalersi di una specifica postazione Internet, corredata dai link diretti ai maggiori repertori classici open access, ossia ad accesso libero e gratuito.

Più di cento auto in fila per i tamponi, vigili e protezione civile per la viabilità

Prolungato il percorso nel parcheggio e in caso di necessità viene chiuso il sottopasso ferroviario per lasciare viabilità ai mezzi di soccorso

Con l’aumento esponenziale della richiesta di tamponi, a Lugo è stato attivato il volontariato di protezione civile per supportare la polizia locale nella gestione degli ingressi e del flusso di mezzi che si recano al drive through allestito nel parcheggio dell’ospedale Umberto I. Alcune foto aeree diffuse dalla polizia locale mostrano più di un centinaio di auto incolonnate nel pomeriggio del 28 dicembre.

In accordo con l’Ausl della Romagna è stato prolungato il percorso all’interno del parcheggio, per contenere più auto in attesa; in caso di necessità, le pattuglie possono inoltre chiudere temporaneamente il sottopassaggio, per lasciare libero il passaggio per i mezzi di soccorso e alleggerire il carico di traffico in entrata e in uscita per viale Dante.

In casi particolari, come per esempio gravidanze o situazioni di allettati, è necessario valutare con l’Ausl la possibilità di effettuare il tampone domiciliare.

Baiona chiusa, traghetto gratis per residenti a Porto Corsini fino a fine lavori

Prorogato il provvedimento per tamponare i disagi legati al cantiere che andrà avanti fino a marzo

Foto TraghettoLa gratuità del servizio di traghetto per i nuclei familiari di Porto Corsini che quotidianamente effettuano spostamenti verso e da Ravenna è confermata fino alla fine dei lavori che hanno determinato la chiusura di via Baiona, per il necessario ripristino tecnologico e risanamento strutturale dei ponti A118 e A119, con l’obiettivo di ridurre i disagi determinati da tale provvedimento. La riapertura della strada è attesa per marzo 2022, quando saranno passati circa sei mesi dall’inizio del cantiere.

La gratuità era stata disposta fino a Natale ma la giunta comunale ha deliberato il prolungamento del beneficio nella seduta di oggi, martedì 28 dicembre. Nel dettaglio, le persone residenti e domiciliate a Porto Corsini potranno chiedere e ottenere una tessera da 120 passaggi gratuiti per auto-autocarri fino a 3,5 tonnellate, ulteriore rispetto a quelle già concesse a partire dal 22 ottobre scorso. Sarà possibile rilasciare una ulteriore tessera per ciascun nucleo familiare (chi non ha fatto richiesta quando è stata emessa la prima tranche di tessere potrà comunque averne solo una). Il numero massimo di tessere emettibili è di 500, stimato come congruo dopo aver verificato con Start Romagna, che gestisce il servizio di traghetto, i dati sui titoli venduti a favore dei residenti.

Le nuove tessere, con validità dall’1 gennaio, potranno essere ritirate al Punto Bus di piazzale Farini 9 a partire da venerdì 31 dicembre, giornata nella quale il Punto Bus sarà aperto dalle 7 alle 13, mentre di consueto è aperto dal lunedì al sabato dalle 7 alle 19 (sabato 1, essendo festivo, sarà chiuso). Le tessere già emesse, qualora contengano passaggi non ancora utilizzati, possono continuare a essere usate. Per ottenere la tessera i residenti a Porto Corsini dovranno esibire un documento di identità mentre ai domiciliati sarà richiesta una autocertificazione.

Le tessere saranno valide fino alla fine dei lavori sui ponti della Baiona ed eventuali passaggi residui non potranno essere utilizzati oltre tale data.

Nuove regole: se un tampone rapido è positivo è valido senza conferma del molecolare

La Regione Emilia-Romagna ha recepito la direttiva del ministero della Salute per facilitare l’attività di tracciamento nella quarta ondata con la diffusione della variante Omicron. Chi fa i test informa l’Ausl

Tamponi RapidiI tamponi rapidi antigenici per la diagnosi di Covid-19, in caso di risultato positivo, saranno sufficienti per l’indicazione diagnostica di un’infezione da Sars-Cov-2 senza bisogno della conferma con tampone molecolare come accadeva finora. Cambiano le regole. La Regione Emilia-Romagna recepisce la direttiva del ministero della Salute per far fronte all’attuale fase pandemica della quarta ondata in cui si registra un rilevante e rapido incremento dei casi anche a seguito della variante Omicron che presenta caratteristiche di alta diffusibilità. Una velocità di diffusione che comporta, tra l’altro, una maggiore difficoltà per i dipartimenti di Sanità pubblica a effettuare tempestivamente i test molecolari per confermare le positività rilevate a seguito di test rapidi antigenici.

In presenza di dati trasmessi alle Ausl dai soggetti autorizzati all’effettuazione di tale diagnostica rapida e dalle farmacie convenzionate, non sarà necessario confermare la diagnosi con test molecolare e si procederà direttamente da parte della Sanità Pubblica alla presa in carico del caso.

L’elevato numero di nuovi casi positivi trova in questa nuova modalità uno strumento che assicurerà maggiore velocità di gestione, andando a incidere su tutti i provvedimenti legati alle azioni di sanità pubblica, dall’isolamento alle quarantene, avviando da subito l’iter e riducendo i tempi d’attesa per i cittadini che, fino a oggi, dovevano attendere l’esecuzione e il risultato del successivo tampone molecolare.

Dalla Regione 3 milioni per sostenere l’investimento da 7 milioni di Unitec

Il centro ricerche per automazione e intelligenza artificiale nella raccolta della frutta sorgerà nell’area ex Iter, avrà 30 occupati di cui metà laureati ed è l’unico progetto in provincia di Ravenna ammesso nel bando della legge per l’attrattività

rendering area unitec lugo
Un rendering dell’area ex Iter con la riqualificazione voluta da Unitec

La realizzazione del centro di ricerca Unitec a Lugo, dove sono previsti 30 nuovi occupati (metà laureati) impegnati nell’automazione e ottimizzazione della raccolta di frutta, riceverà un contributo di circa tre milioni di euro dalla Regione. Il progetto è l’unico in provincia di Ravenna tra i 25 in Emilia-Romagna ammessi nella graduatoria 2021 della legge regionale per l’attrattività. In totale i progetti sono stati presentati da 19 gruppi e imprese che saranno sostenuti con quasi 31,5 milioni di euro. Risorse che andranno a generare investimenti per oltre 77 milioni di euro, con l’assunzione di 733 nuovi occupati, di cui 399 laureati.

L’investimento di Unitec è stato premiato perché vuole rispondere innanzitutto alla necessità di rendere costante, continuo e avanzato il processo di innovazione non solo nello specifico ambito in cui Unitec opera (macchinari automatici per la selezione della qualità di frutta e verdura), ma, anche per la valenza dell’insieme delle tecnologie integrate, anche nei più vasti campi dell’automazione e della robotica. Contributo totale di 2,9 milioni per un investimento di 6,87.

«La Legge regionale sull’attrattività – afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini – continua a dimostrare la sua piena efficacia, sia per quanto riguarda gli investimenti nell’innovazione di processo e di prodotto, dove al sostegno pubblico si affianca un importante moltiplicatore privato, sia sul versante dell’occupazione, creando nuovo lavoro stabile e di qualità. Abbiamo la conferma di come l’Emilia-Romagna si stia trasformando in una vera e propria piattaforma nazionale ed europea dei big data e dell’alta tecnologica, in grado di accompagnare la nostra economia nel percorso verso la piena sostenibilità e la transizione digitale. Gli investimenti fatti sull’Emilia-Romagna Data Valley, il Tecnopolo di Bologna, con il Centro Meteo Europeo, il supercomputer Leonardo, la sede dell’Agenzia Italia Meteo e dei più importanti enti scientifici e di ricerca nazionali, e più in generale la rete regionale dei Tecnopoli e le nostre Università, ci pongono fra le aree più avanzate a livello internazionale capaci di attrarre imprese di qualità e ad alta specializzazione che, in rete con il territorio, investono nella ricerca finalizzata a una maggiore sostenibilità ambientale, economica e sociale, obiettivo che qui ci siamo dati nel Patto per il Lavoro e per il Clima insieme a tutte le parti sociali».

In sei anni, 76 imprese, tra cui anche grandi gruppi internazionali, leader in ricerca e innovazione, hanno scelto di puntare sull’Emilia-Romagna grazie alla legge 14/2014 sulla promozione degli investimenti, voluta dalla Regione per attrarre eccellenze e promuovere sviluppo. Dal 2016, con 5 bandi, i contributi concessi ammontano a oltre 121,2 milioni di euro e hanno generato investimenti per oltre 727 milioni di euro, creando 2.955 nuovi posti di lavoro.

L’assessore alle Attività Produttive Luciano Tarozzi dichiara quanto segue: «È un segno della capacità di innovazione di questa grande azienda che costituisce un’eccellenza di Lugo e dell’intera Romagna. In particolare, i progetti riguardano il Centro per la ricerca e lo sviluppo e la Robotica e l’intelligenza artificiale applicata al servizio della raccolta della frutta in campo. Si tratta di ambiti molto importanti anche per la relazione che hanno con il futuro corso di laurea in Meccatronica, la cui partenza è prevista nel prossimo anno accademico».

Superbonus 110: lavori per tre milioni di euro a 81 alloggi delle case popolari

Gli appartamenti sono dislocati in tre edifici (Ravenna, Faenza e Castel Bolognese)

Edil6Grazie al cosiddetto Superbonus 110, il provvedimento che per effetto di agevolazioni economiche pubbliche facilita gli interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico degli immobili, più di 80 alloggi di edilizia popolare in provincia di Ravenna avranno una nuova vita. Infatti per 81 appartamenti (dislocati in 3 edifici) l’Azienda Case Emilia-Romagna (Acer) ha attivato una procedura per il restyling per un importo complessivo dei lavori di oltre tre milioni di euro.

I dati provengono da un accesso agli atti ottenuto dalla capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Silvia Piccinini, che ha chiesto alla Regione di fare il punto sui lavori attivati dalle diverse Acer in tutte le province dell’Emilia-Romagna per capire l’impatto che il Superbonus avrà sulla riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico.

Per la provincia di Ravenna, nello specifico, gli edifici interessati dai lavori sono a Faenza (in via Lacchini) con 24 alloggi e lavori per oltre 550mila euro, a Ravenna (in via Patuelli) dove i lavori interesseranno complessivamente 48 alloggi per un ammontare che sfiora i 2 milioni di euro, e a Castel Bolognese (in via Allende) dove i lavori per 470mila euro riguardano in totale 9 alloggi.

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