Ferrero (Fdi) mostra test anticorpi: «Il vaccino era vero, ridatemi il green pass»

Il certificato verde del capogruppo del primo partito di opposizione in consiglio comunale a Ravenna è tra i duecento sequestrati nell’indagine sulle presunte somministrazioni simulate a no vax. Il politico aveva assicurato la sua buona fede

Sierologico

L’esito del test anticorpale di Alberto Ferrero

«L’esame degli anticorpi dimostra inequivocabilmente che sono stato sottoposto al vaccino. Ho dato mandato al mio avvocato di fare richiesta di dissequestro del green pass». Il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale a Ravenna, Alberto Ferrero, ha inviato alla stampa l’esito del test di laboratorio per l’individuazione degli anticorpi contro il Covid-19 dopo che il suo certificato verde era stato sequestrato come quello di altre circa duecento persone che erano state vaccinate da Mauro Passarini, medico sotto indagine per presunte vaccinazioni simulate a no vax in modo da far ottenere loro comunque il Qr code.

Ferrero si era detto disponibile a fare il test immediatamente dopo il sequestro. Il capogruppo di Fdi aveva conosciuto Passarini in palestra e aveva scelto di farsi vaccinare da lui per evitare la scorsa estate le file sotto il sole nell’hub vaccinale, «nella convinzione che quello che mi veniva somministrato fosse un vero vaccino».

Per il politico di destra si è tratta di una speculazione per il ruolo politico ricoperto che «dimostra una specifica volontà, portata avanti da una certa stampa, di attaccare l’unica attuale forza di opposizione nel Paese. Attraverso me si è voluto colpire il partito che rappresento, mettendo in discussione la mia serietà e correttezza. Questa situazione ha dato voce a tanti leoni da tastiera che nulla rappresentano nella vita reale».

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