venerdì
15 Agosto 2025

Il Comune ha regalato ai sanitari impegnati contro il Covid lo show di Gene Gnocchi

Operatori e volontari al Masini per assistere alle prove del nuovo spettacolo del comico

Gene Gnocchi Faenza SanitariColpo d’occhio importante con i mille colori del volontariato quello di giovedì sera al teatro Masini di Faenza dove era in programma la prova generale, anteprima della nuova veste teatrale dello spettacolo Se non ci pensa Dio, ci penso Io, una produzione della International Music and Arts per la regia di Marco Caronna, interpretato da Gene Gnocchi.

La serata è stata dedicata dall’amministrazione manfreda agli operatori sanitari, sociali, volontari e membri di associazioni che, negli ultimi diciotto mesi, si sono messi al servizio della comunità, al fianco delle istituzioni, per contrastare l’emergenza sanitaria.

Sanitari Faenza Gene Gnocchi«Da diversi mesi – ha detto il sindaco Massimo Isola, affiancato dalla giunta, dal presidente del Consiglio Comunale e dalla consigliera regionale Manuela Rontini – stiamo viaggiando insieme affrontando tante tappe pubbliche della vita sociale. In questi mesi si è cercato di tenere uniti due aspetti: una vita di comunità legato al lavoro e all’impegno per l’emergenza, ma anche momenti di ringraziamento per il lavoro fatto. Abbiamo affrontato questo periodo con grande spirito di comunità, pur in un momento così difficile. Questi momenti servono per costruire un percorso di una collettività che ne esce sicuramente più forte perché consapevole di aver raggiunto degli obiettivi grazie al lavoro di squadra tra amministrazione, Regione, l’Ausl e voi, i protagonisti della vita sociosanitaria, il mondo della sanità e gli animatori del tessuto sociale del volontariato, coloro i quali hanno deciso di donare il loro lavoro, un pezzo del loro cuore, alla società, a noi tutti, per dare una risposta alle necessità».

Con il sindaco Isola anche Donatina Cilla, responsabile del Distretto Sanitario di Faenza. «Questa serata – ha sottolineato -, per qualche ora, ci allontana dalle giornate e dalle consuetudini che stiamo conoscendo da quasi due anni. Mesi difficili, passati a lavorare per la comunità, informare, consolare, rassicurare. Noi siamo stati un po’ il punto di raccordo tra il mondo della sanità, l’amministrazione e il volontariato. Diciotto mesi lunghissimi e che ancora non ci regalano una sicurezza. Ci sono stati però momenti, come quello di stasera, che l’amministrazione ha regalato a quel mondo impegnato in questa dura battaglia nei quali ci si voleva far sentire fuori da questa morsa».

L’iniziativa di giovedì sera arriva gli appuntamenti estivi che l’amministrazione ha organizzato a Villa Orestina e in piazza Nenni.

Eurocompany paga il premio produzione anche se gli obiettivi sono stati mancati

L’azienda di Godo conta 400 dipendenti e ha riconosciuto un bonus da mille euro per l’impegno dimostrato che ha permesso di raggiungere risultati positivi nell’esercizio 2020-21

2021 DJI 0463Gli obiettivi prefissati per ottenere il premio produzione non sono stati raggiunti ma l’Euro Company di Godo ha deciso di pagare comunque il bonus di mille euro ai suoi lavoratori, tenendo conto che lo scenario imprevedibile da fronteggiare ha reso impossibile la missione ma non è mancato l’impegno e l’esercizio 2020-21 è stato positivo. L’azienda, importante realtà nel campo del confezionamento di frutta secca e alimenti, ha voluto dare un segno di riconoscenza verso la propria comunità, con una ricaduta economica sull’intero territorio ravennate, considerando la residenza in zona di gran parte dei dipendenti.

«Il contributo dei nostri collaboratori è stato indispensabile per affrontare questi mesi cruciali di ripartenza, permettendoci di guardare con ottimismo al futuro. Per questo, abbiamo voluto gratificare la loro passione, consci che al di là dell’aspetto numerico, l’impegno vada sempre riconosciuto». Queste le parole di Mario Zani, direttore generale di Euro Company.

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Una veduta aerea delo stabilimento dell’Eurocompany in via Faentina a Godo

Euro Company è costantemente impegnata nello sviluppo di progetti dedicati agli oltre 400 dipendenti, seguendo la prima radice della propria mission, ovvero offrire loro un ambiente etico e stimolante nel quale essere felici, confrontarsi, crescere e realizzarsi. Anche per il 2022 sono attese sorprese: l’azienda sta infatti già lavorando a nuove iniziative di welfare e benefit per tutti i collaboratori che verranno svelate nei prossimi mesi.

Trovata tomba di una neonata di 10mila anni fa, un prof di Ravenna tra i ricercatori

Stefano Benazzi del dipartimento di Beni culturali dell’Unibo è nel team che ha lavorato in una grotta in Liguria: è la sepoltura di una neonata più antica mai scoperta in Europa

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In una grotta nell’entroterra di Albenga, in provincia di Savona, un gruppo internazionale di ricercatori archeologici ha scoperto la più antica sepoltura di una neonata mai documentata in Europa: una bambina vissuta circa diecimila anni fa e morta quando aveva 40-50 giorni. Tra i coordinatori dello studio – presentato il 14 dicembre su Scientific Reports, rivista del gruppo Nature – compare Stefano Benazzi, professore al dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna nel campus di Ravenna.

«Capire come i nostri antenati trattassero i loro morti ha un enorme significato culturale – spiega Benazzi – e ci consente di indagare sia i loro aspetti comportamentali che quelli ideologici. Questa scoperta permette di indagare un eccezionale rito funerario della prima fase del Mesolitico, un’epoca di cui sono note poche sepolture, e testimonia come tutti i membri della comunità, anche piccole neonate, erano riconosciute come persone a pieno titolo e godevano in apparenza di un trattamento egualitario.

Il Mesolitico è un periodo che ha segnato probabilmente grandi cambiamenti sociali nelle popolazioni umane, legati agli adattamenti dovuti alla fine dell’ultima era glaciale. «La scoperta – continua Benazzi – ci aiuterà a colmare le tante lacune ancora presenti, gettando luce sull’antica struttura sociale e sul comportamento funerario e rituale di questi nostri antenati».

L’analisi del genoma e dell’amelogenina, una proteina presente nelle gemme dentarie, ha rivelato che il neonato – soprannominato Neve – era di sesso femminile e apparteneva a un lignaggio di donne europee noto come aplogruppo U5b2b. Sempre a partire dalle gemme dentarie, lo studio del carbonio e dell’azoto ha evidenziato che la madre di Neve si nutriva seguendo una dieta a base di prodotti derivanti da risorse terrestri (come ad esempio animali cacciati) e non marine (come la pesca o la raccolta di molluschi).

Anche lo studio degli ornamenti che componevano il corredo funerario ha rivelato informazioni rilevanti. Sono state ritrovate più di 60 perline lavorate a partire da conchiglie, che erano probabilmente cucite su un abitino o un fagotto in pelle: elementi che indicano una particolare cura e attenzione rivolta alla sepoltura. Diversi di questi ornamenti, inoltre, mostrano un’usura che testimonia come fossero stati prima indossati per lungo tempo dai membri del gruppo e solo successivamente fossero poi stati impiegati per adornare la veste della neonata.

La sepoltura è venuta inizialmente alla luce nell’estate del 2017, ma è stata poi scavata completamente solo nel luglio dell’anno successivo. Luogo del ritrovamento è Arma Veirana, una cavità lunga una quarantina di metri e dalla curiosa forma a capanna che si trova nel comune ligure di Erli, nella val Neva. Trovandosi lontana dalla costa e non essendo di facile accesso, per lungo tempo la grotta non è stata oggetto di indagini archeologiche programmate. Solo alcuni scavatori clandestini ne avevano compreso l’importanza, mettendo in luce manufatti litici e fauna riferibili a frequentazioni umane del Paleolitico medio (uomo di Neanderthal) e del tardo Paleolitico superiore (Homo sapiens). La svolta arrivò a partire dal 2006, quando Giuseppe Vicino, ex-conservatore del Museo Archeologico del Finale, raccolse alcuni reperti nella terra rimaneggiata derivante dagli scassi dei clandestini, consegnandoli alla Soprintendenza e facendo così conoscere il sito alla comunità scientifica.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Scientific Reports con il titolo “An infant burial from Arma Veirana in northwestern Italy provides insights into funerary practices and femle personhood in early Mesolithic Europe”. Per l’Università di Bologna hanno partecipato Stefano Benazzi, Simona Arrighi, Luca Bondioli, Federico Lugli, Matteo Romandini, Sara Silvestrini del Dipartimento di Beni Culturali, insieme a Sahra Talamo del Dipartimento di Chimica “Giacomo Ciamician”.

Il team di studiosi responsabile del ritrovamento e dell’analisi dei resti è coordinato da ricercatori italiani – Stefano Benazzi (Università di Bologna), Fabio Negrino (Università di Genova) e Marco Peresani (Univerisità di Ferrara) – e comprende anche studiosi della University of Colorado Denver (USA), dell’Università di Montreal (Canada), della Washington University (USA), dell’Università di Tubinga (Germania) e dell’Institute of Human Origins dell’Arizona State University (USA).

Muti con la polmonite (non da Covid): al suo posto all’Alighieri i suoi allievi

Il maestro lascia suo malgrado il posto per il Nabucco a quattro giovani direttori della Opera Academy

Attachment (8)Il maestro Riccardo Muti, a seguito di una diagnosi di polmonite che ha escluso un’infezione da Covid-19, ha dovuto suo malgrado rinunciare al concerto del 20 dicembre al teatro Alighieri di Ravenna (e a quello previsto due giorni prima alla Sagra Musicale Malatestiana di Rimini).

Saranno così i giovani direttori che Muti stesso ha recentemente guidato nel percorso di studio della VII edizione della Riccardo Muti Italian Opera Academy, appena conclusasi alla Fondazione Prada di Milano, a sostituirlo sul podio della sua Orchestra Giovanile Luigi Cherubini per una selezione di brani da Nabucco.

AllieviOperaAcademy2021Giuseppe Famularo ha trent’anni, è nato in Sicilia dove si è diplomato in pianoforte, a Palermo, per poi formarsi come direttore a Milano; il venticinquenne Henry Kennedy si è recentemente diplomato alla Royal Academy of Music di Londra e CJ Wu, 35 anni da Taiwan, si è dedicata al violino prima di studiare direzione a Manchester; mentre è a Vienna che il ventitreenne moldavo Cristian Spătaru, anche compositore, ha completato i propri studi: sono loro i quattro giovani che si alterneranno sul podio a Rimini e Ravenna.

Accanto alla Cherubini sarà impegnato il Coro Cremona Antiqua preparato da Antonio Greco e un cast vocale che include Serban Vasile nei panni di Nabucco, Gabriëlle Mouhlen e Francesca di Sauro rispettivamente come Abigaille e Fenena, Azer Zada (Ismaele), Riccardo Zanellato (Zaccaria), Giacomo Leone (Abdallo), Vittoria Magnarello (Anna) e Andrea Vittorio De Campo (Il Gran Sacerdote di Belo).

Info: 0544 249244

Cambia il quiz per la patente. Nel 2020 in provincia 28 bocciati ogni cento

Dal 20 dicembre il test passa da 40 a 30 domande da svolgere in 20 minuti (3 errori concessi invece di 4). Sondaggio di Autoscout24 e Egaf tra i guidatori patentati da almeno 5 anni: in Emilia-Romagna solo uno su dieci riuscirebbe a superare la prova di nuovo

Pexels Photo 163945Alle prove di teoria per la patente di guida nel 2020 in provincia di Ravenna la percentuale dei bocciati è stata 28,1. Il dato è leggermente superiore alla media regionale (27): tra le nove province solo Rimini e Piacenza fanno peggio. Il dato è diffuso dal sito internet Autoscout24 alla vigilia della riforma dell’esame. Dal 20 dicembre, infatti, il test a quiz passerà da 40 a 30 domande da svolgere in un tempo massimo di 20 minuti (adesso sono 30 minuti) e tre errori concessi (attualmente sono 4).

Il noto marketplace automotive online e Egaf edizioni – gruppo editoriale da oltre 40 anni protagonista dell’informazione professionale su circolazione stradale, motorizzazione e trasporti – si sono chiesti cosa accadrebbe se i guidatori emiliano-romagnoli che hanno conseguito la patente B da oltre cinque anni ripetessero il quiz? Quanti errori commetterebbero? Sono aggiornati sulle tante riforme del codice della strada che negli ultimi anni si sono succedute?

Image002AutoScout24 e Egaf hanno simulato un test attraverso una survey di 20 quiz emanati dal Ministero (la metà dell’attuale esame ufficiale di 40 domande) agli utenti. Considerando in rapporto un massimo di due errori per superare il test (10 percento rispetto ai quiz), il risultato è sorprendente: pur non trattandosi di una bocciatura completa, dato che gli utenti hanno risposto in media correttamente a 17 domande su 20 (la media nazionale è di 16,4), solo poco meno di un emiliano-romagnolo su dieci (9,2%) oggi supererebbe l’esame a pieno titolo.

Un dato che posiziona la regione al 13° posto per tasso di promossi. I valori salgono al 15,2% per i cittadini piemontesi e toccano i minimi tra gli abruzzesi (6,1%) e i friulani (6,7%). Tra gli errori più comuni si segnalano i quiz su segnaletiche, incroci e limiti di velocità.

Biglietti esauriti in pochi giorni per il concerto di Capodanno del teatro Alighieri

L’evento verrà trasmesso in streaming. «Un’occasione anche per baristi, ristoratori e albergatori»

Christmas Soul
Il concerto del 2019

Sono andati esauriti in pochissimi giorni i biglietti per “Christmas Soul” di Emmanuel Djob & Gospel Reunion, il concerto gratuito del 1° gennaio alle 18 al Teatro Alighieri, l’evento di saluto al nuovo anno del Comune di Ravenna con la direzione artistica di Francesco Plazzi di Spiagge Soul, in compartecipazione con la Fondazione Ravenna Manifestazioni.

Il concerto sarà visibile anche on line sul sito di Ravenna Festival e sui canali social di Ravenna Tourism.

«La decisione di trasmettere anche on line era già stata programmata proprio per dare la possibilità a tutti di partecipare al concerto di inizio anno dal palcoscenico dello splendido Teatro Alighieri – afferma l’assessore al Turismo Giacomo Costantini –. Un’occasione anche per baristi, ristoratori e albergatori di sintonizzare i propri schermi e dispositivi condividendo col proprio staff e clientela il saluto al nuovo anno, con la forza prorompente del Gospel di Ravenna Christmas Soul».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Via al porta a porta integrale nelle zone del forese, artigianali e industriali

Il nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti riguarda circa diecimila utenze. La novità principale è l’unione di lattine e plastica (vetro separato)

Plastica 3Nelle zone del forese, artigianali e industriali della Bassa Romagna da lunedì 20 dicembre parte il nuovo servizio di raccolta rifiuti porta a porta integrale che coinvolgerà oltre diecimila utenze (8.600 domestiche e 1.500 non domestiche). Il nuovo calendario di raccolta è stato distribuito dagli incaricati di Hera nelle scorse settimane sia alle utenze già servite dal porta a porta integrale, sia a quelle che precedentemente utilizzavano il sistema stradale, che da lunedì dovranno quindi esporre i contenitori consegnati loro in febbraio e marzo secondo il calendario recapitato in buchetta.

Il porta a porta integrale prevede la raccolta a domicilio di tutte le tipologie di rifiuti, ovvero di indifferenziato, organico, carta, plastica/lattine e vetro, con una grande novità: le lattine andranno raccolte assieme alla plastica, mentre il vetro andrà raccolto separatamente.

Per avere maggiori informazioni sulla modifica del sistema di raccolta rifiuti, le amministrazioni comunali e Hera invitano a partecipare all’incontro in  modalità online che si terrà venerdì 17 dicembre dalle 18.30 alle 20: ci si potrà collegare da casa, attraverso il proprio computer tablet o cellulare, a questo link dove sono pubblicate le informazioni per accedere ai meeting.

«Ma perché sei finita a Lido Adriano?», lo stupore di Bruno Barbieri a Masterchef 11

Una 55enne ravennate tra gli aspiranti chef del talent di Sky

AttachmentC’è anche una casalinga di Lido Adriano tra i cuochi amatoriali che hanno superato la prima fase eliminatoria di Masterchef, il celebre talent di cucina, la cui 11esima edizione è iniziata ieri sera (16 dicembre) su Sky Uno.

Si chiama Elena Morlacchi, ha 55 anni ed è di origini milanesi.

«Ma perché sei finita a Lido Adriano, che è una roba allucinante?», le ha chiesto chef Bruno Barbieri, sottolineando la vicinanza con la Bassona e con una fantomatica comunità hippie. «Adesso ci sono i nudisti», ha sottolineato la concorrente – ex addetta alle pubbliche relazioni di un’azienda di abbigliamento, con un figlio di 25 anni in Germania – senza far ancora trapelare molto sulla sua vita a Lido Adriano.

Ora Morlacchi – grazie a dei ravioli ripieni di branzino che hanno ottenuto l’approvazione dello stesso Barbieri e di Giorgio Locatelli (ininfluente il “no” del terzo giudice, Antonino Cannavacciuolo) – per entrare nella vera e propria cucina di Masterechef dovrà affrontare alcune prove di abilità, nella puntata che verrà trasmessa il 23 dicembre.

Il Trofeo Bandini a Domenicali e Rivola. A Brisighella anche una safety car

Appuntamenti il 20 e 21 dicembre con un convegno sulla Formula 1 e la cerimonia di premiazione

Safety Car F1Il 21 dicembre torna a Brisighella il Trofeo Bandini, nel giorno del compleanno del compianto pilota della Ferrari Lorenzo Bandini, originario del brisighellese, morto in un tragico incidente sul circuito di Montecarlo nel 1967. Nel 1992, per rendere omaggio al pilota, fu istituito il Trofeo, da assegnarsi a personalità della Formula 1.

Quest’anno sono due i vincitori: Stefano Domenicali, presidente e amministratore delegato della Formula 1, e il faentino Massimo Rivola, amministratore delegato della squadra Aprilia in Moto GP.
La manifestazione, che si è aperta con un corso di guida sicura rivolta agli studenti di quinta dell’Alberghiero parteciperanno prevede lunedì 20 dicembre lo svolgimento del convegno “Dalla Formula 1 alla strada di tutti i giorni”. Infine il 21 dicembre è in programma la cerimonia di premiazione con Domenicali e Rivola che si svolgerà a partire dalle 11.30 in piazza Caduti di Nassiriya.
Riconiscimenti andranno anche, tra gli altri a Giusto Ferronato (Gazzetta dello Sport), Jarno Zaffelli (progettista dell’autodromo di Zandvoort in Olanda), Gianni Cancellieri (telecronista Rai), Matteo Nannini (pilota di Formula 2), Matteo Bonciani (capo comunicazione Fia), Umberto Zapelloni (Sky), Bernard Maylander (pilota safety car), Davide Camicioli (Tv 8) e Luca Gresini (Team Gresini Moto Gp).

Come in passato, un’automobile partirà dalla piazza del Popolo di Faenza e dopo aver percorso la provinciale brisighellese arriverà a Brisighella. Quest’anno a percorrere la distanza sarà una safety car inviata dalla Mercedes di Stoccarda, che verrà scortata da una Lamborghini della Polstrada.

Covid: 38 morti negli ultimi 45 giorni, nello stesso periodo 2020 erano stati 256

Il confronto a livello provinciale fra la quarta ondata in corso (con l’86 percento della popolazione vaccinata) e la seconda quando il farmaco non esisteva. In totale somministrate 657mila dosi finora

Il contatore delle dosi di vaccino anti-Covid somministrate in provincia di Ravenna è arrivato a 657mila il 12 dicembre. In base al trend dell’ultimo periodo è facile ipotizzare che al 27 dicembre, quando sarà passato un anno dalla prima inoculazione in assoluto all’infermiera Giovanna Giubelli, saranno più di 700mila. Il totale somma prime, seconde, terze dosi distribuite negli hub e quelle iniettate negli ambulatori dei medici di base. Alla data del 13 dicembre, ultimo aggiornamento ufficiale fornito dall’Ausl, risulta immunizzato l’86 percento della popolazione provinciale con più di 12 anni (la media regionale è 89 percento). Da oggi, 16 dicembre, cominciano le iniezioni nella fascia di età 5-11.

Dal dato sui vaccini, è inevitabile passare a quello che riguarda i decessi collegati al coronavirus facendo un confronto fra la quarta ondata in corso e la seconda ondata che si diffuse dodici mesi fa. Dall’1 novembre al 15 dicembre del 2021 in provincia ci sono stati 38 morti. Nello stesso periodo dell’anno scorso furono 256. Anche sul fronte dei contagi il numero è più basso: quest’anno 5.512, il 26 percento in meno rispetto al 2020. Attualmente il totale delle positività accertate in provincia da inizio pandemia è di poco superiore a 40mila.

Ogni giorno l’Ausl nella comunicazione dei nuovi contagiati specifica quanti hanno avuto bisogno di ricovero ospedaliero. Negli ultimi 45 giorni questo numero è 68. Nello stesso intervallo di tempo del 2020 furono invece 361. Insomma il confronto mostra quanto gli esperti hanno sempre detto a proposito del vaccino: riduce i rischi di contagio ma soprattutto è efficace contro i decorsi più gravi della malattia.

Altro dato importante per fotografare il momento attuale dell’epidemia è l’incidenza dei nuovi casi in sette giorni ogni centomila abitanti. Il dato aggiornato a ieri dice 351. Non si viaggiava a questi livelli dalla fine di marzo, quindi nove mesi fa. Del resto proprio ieri, 15 dicembre, i nuovi positivi emersi in provincia sono risultati 306: solamente in altre tre giornate negli ultimi 22 mesi si era andati oltre trecento.

È in aumento sensibile il tasso di positività dei tamponi. Da circa un mese in provincia vengono fatti più di 15mila test a settimana. Tra il 6 e il 12 dicembre ne sono risultati positivi 7 ogni cento. Tra settembre e ottobre il numero non arrivava a tre.

Lettura e integrazione: in biblioteca 108 libri in 26 lingue per la fascia 0-6 anni

Il progetto Mammalingua ha coinvolto il territorio per favorire la conoscenza delle comunità più present in Italia

Da Sx, Sonia Casotti, Lisa Nani, Antonietta Di Carluccio
Da sinistra Sonia Casotti, Lisa Nani, Antonietta Di Carluccio

La diffusione di libri per bambini in età prescolare nelle lingue maggiormente parlate in Italia, per valorizzare e riconoscere le lingue d’origine in quanto strumento fondamentale per l’integrazione, è lo scopo del progetto “Mammalingua” nato nel 2015 a cui hanno aderito le nove biblioteche nell’Unione della Bassa Romagna

Il progetto si rivolge infatti alle famiglie con bambini da zero a sei anni delle più numerose comunità straniere del nostro Paese; ente capofila è l’Associazione italiana biblioteche (Aib), in rappresentanza delle biblioteche e dei bibliotecari e tra i promotori del programma nazionale Nati per leggere. È stato individuato un presidio per ogni territorio regionale e per l’Emilia-Romagna è stata individuata proprio la Bassa Romagna.

Sono coinvolti bibliotecari, pediatri di famiglia, pediatri ospedalieri e di comunità, educatori, docenti, pedagogisti, mediatori culturali, associazioni linguistiche e culturali, con i quali nel corso del 2021 si è avviata una collaborazione attiva e partecipata.

Sono stati investiti 6.650 euro per l’acquisto da parte delle biblioteche dell’Unione di libri 0/6 anni in 26 lingue differenti, 108 titoli selezionati a livello nazionale dal progetto. Questa azione ha permesso la creazione o l’aggiornamento di una sezione multilingue in tutte le biblioteche comunali della Bassa Romagna.

Per ogni partner territoriale la formazione ha coinvolto operatori dei comparti culturale, educativo e socio sanitario, oltre a mediatori culturali e linguistici e volontari. I corsi, organizzati sia a livello nazionale, sia locale, sono stati rivolti a un gruppo di partecipanti individuati come referenti per lo sviluppo del progetto.

Sono stati realizzati anche due incontri formativi rivolti ai genitori a cura di formatori nazionali del programma “Nati per leggere” sull’importanza della lettura precoce nel bilinguismo in famiglia.

Si sono tenute 12 letture multilingui rivolte al pubblico di famiglie e bambini da 0 a 6 anni, presso strutture sanitarie, biblioteche, Centro per le famiglie dell’Ucbr e altri luoghi della città frequentati dalle famiglie come parchi e giardini.

Hanno partecipato alle iniziative 123 adulti (genitori, nonni, zii, eccetera) e 142 bambini da 0 a 6 anni, mentre le lingue rappresentate sono state 14: wolof, marocchino, tunisino, francese, inglese, albanese, rumeno, polacco, russo, ucraino, spagnolo, portoghese, finlandese, e ovviamente italiano. È inoltre in corso una mostra itinerante in tutte le biblioteche dell’Unione per presentare i 108 “libri in valigia” donati da Aib a ogni partner regionale.

«Il progetto è formalmente concluso, ma di fatto prosegue con le tappe della mostra già previste fino alla fine di febbraio 2022 – hanno spiegato Antonietta Di Carluccio, Lisa Nani e Sonia Casotti, coordinatrici del progetto per la Bassa Romagna. Alcune delle azioni future riguardano incontri dedicati al potenziamento della lettura in lingua italiana rivolti a donne con italiano come seconda lingua, un corso di lettura ad alta voce per nuovi volontari NpL, corsi di aggiornamento su libri 0-6 anni in lingua per volontari NpL già attivi, iniziative legate alla Giornata internazionale della lingua madre (21 febbraio) e il costante incremento bibliografico delle sezioni di libri in lingua».

Il giardino tra via Vicoli e via Leopardi aumenta di un ettaro con 82 alberi

L’area era stata scelta per costruire una scuola ma il progetto è stato bocciato da Arpae. Ampliato anche lo spazio per i cani

Area Polo ScolasticoL’area verde compresa tra via Leopardi e via Vicoli a Ravenna sarà ampliata grazie a un intervento di riqualificazione che prevede l’aumento della superficie del giardino comunale esistente dagli attuali 19mila metri quadri a 31mila, compresa la realizzazione di un percorso pedonale in calcestruzzo largo due metri e mezzo e illuminato, oltre al completo riallestimento dell’area di sgambamento per i cani. La giunta comunale ha approvato il relativo progetto definitivo-esecutivo nel corso di una delle ultime sedute.

L’intervento muoverà dal raccordo e dall’integrazione con il giardino comunale adiacente; saranno adeguati e completati i collegamenti ciclo-pedonali, rinnovati gli arredi, tombato il fosso stradale lungo via Vicoli, con inserimento di sistema di drenaggio, nonché piantate 82 alberature (parte delle quali anche nell’area sgambamento cani) che saranno irrigate tramite un impianto a goccia che ne garantirà l’attecchimento e la crescita.

L’area in questione è quella che il Comune di Ravenna aveva individuato per la realizzazione di una scuola, dopo aver abbandonato l’ipotesi di utilizzare un’altro spazio verde in via Nizza. Il progetto poi è stato bocciato dall’Arpae per la posizione, troppo esposta all’inquinamento del traffico sulla statale Adriatica.

«L’intervento – commenta l’assessore al Verde pubblico e riforestazione Igor Gallonetto – si inserisce nell’ambito del completamento della cintura verde del nostro Comune, cui l’Amministrazione comunale tiene in particolar modo. Un ulteriore passaggio, non solo per aumentare il patrimonio di verde pubblico della nostra città, ma per renderlo ancora più fruibile dai cittadini».

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