L’area verde di via Nizza è salva, la scuola si farà altrove

Si lavora a un’ipotesi alternativa ai cittadini. E il parco di via Agro Pontino è destinato ad ampliarsi

Parco Via Nizza Foto 2Una petizione che in pochi giorni ha superato le duemila firme e un intero quartiere che si mobilita per evitare di perdere un’area verde in cui il Comune anni fa aveva previsto di costruire una scuola. Una questione che è diventata rapidamente anche politica perché la battaglia per salvare il parco è stata indetta pure dall’opposizione con Lista per Ravenna in testa, con prese di posizione anche di Ravenna in Comune. E per la quale si è mossa, neanche a dirlo, anche Legambiente. E che ora potrebbe avere un finale a lieto fine. Siamo al cosiddetto “villaggio Nullo Baldini” e più precisamente in via Talamone dove un riquadro di verde di oltre 5mila mq era rimasto vergine dall’edificazione (vedi foto satellitare). Qui un vecchio piano urbanistico prevedeva la possibilità di dedicarne una parte alla realizzazione di un scuola. E l’Amministrazione comunale è decisa a realizzare nel breve periodo proprio una scuola, finanziata per i due terzi del quasi milione di euro da fondi europei gestiti dalla Regione. «In quell’area – ci spiega il sindaco De Pascale – ci sono tre asili nido che hanno bisogno di importanti lavori di adeguamento sismico, lavori che ne comporterebbero la chiusura. Per questo abbiamo pensato di realizzare un complesso nuovo. A chi dice che c’è un calo demografico che quelle necessità potrebbero essere superate, rispondo che mantenere i posti di asili nido a fronte di un calo delle nascita significa aumentare la copertura di posti rispetto alla popolazione in quella fascia di età, uno dei nostri obiettivi da sempre. E poi si tratterebbe di organizzare meglio l’offerta sulla scuola materna pubblica». Dunque la scuola serve, ma forse non deve necessariamente sorgere su via Talamone. «Gli uffici correttamente hanno per prima individuato l’area prevista dal piano regolatore, ma poi sulla base anche di alcune riflessioni emerse in queste settimane abbiamo studiato anche soluzioni alternative che non includano quell’area. Per quanto l’intervento non avrebbe occupato più di un quinto del lotto». Appare quindi chiaro ormai che l’area di via Talamone non solo sia salva, ma possa aspirare in un futuro nemmeno troppo remoto a diventare addirittura un vero parco con tanto di arredi. Quale sia il “piano b” del sindaco lo si scoprirà all’incontro a breve con i cittadini promotori della petizione. Si dovrebbe trattare di un’area in zona oggi non fruibile al pubblico, ma di certo non del recupero auspicato di alcuni dell’ex scuola infermieri che sorge dentro il parco di via Agro Pontino. «Il recupero di strutture per farne scuole – spiega il sindaco – è quanto mai complicato per ragioni di sicurezza sismica i cui standard sono al massimo. Non è come riconvertire un edificio per uso uffici o appartamenti». A questo si aggiunga che l’ex scuola infermieri è oggi accessibile solo da una strada chiusa e presenta quindi una viabilità complessa. Ma il futuro di quella struttura immaginato dall’Amministrazione non dovrebbe certo scontentare gli ambientalisti: l’edificio dovrebbe infatti essere raso al suolo per un ampliamento del parco in cui sorge.

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