martedì
12 Agosto 2025

Il 26 ottobre si insedia il nuovo consiglio comunale di Ravenna: ecco i 32 nomi

Sono 22 i consiglieri di maggioranza e 10 quelli di minoranza

Consiglio Comunale
Foto di repertorio

Martedì 26 ottobre alle 17 in municipio a Ravenna è in programma la seduta di insediamento del nuovo consiglio comunale, visibile anche sulla pagina facebook del Comune e il giorno successivo sul sito all’indirizzo http://bit.ly/archivio-sedute-cc

All’ordine del giorno l’esame della condizione degli eletti a consigliere comunale, proclamati a seguito delle consultazioni elettorali del 3 e 4 ottobre e relative surroghe; il giuramento del sindaco Michele de Pascale; l’elezione del presidente e del vice presidente del consiglio comunale; la comunicazione del sindaco al consiglio comunale circa la nomina dei componenti la giunta comunale, tra cui il vice sindaco, con relative deleghe.

Di seguito l’elenco degli eletti, aggiornato al momento attuale, suddivisi in base alla denominazione che assumeranno i vari gruppi. Sono 22 quelli di maggioranza (di cui 15 del Pd, primo partito alle ultime elezioni) e 10 quelli di minoranza.

Consiglieri di maggioranza

  • Partito Democratico: Ouidad Bakkali, Massimo Cameliani, Gianmarco Buzzi, Marco Montanari (subentrato a Federica Del Conte nominata assessore), Alessandra Folli (subentrata a Giacomo Costantini nominato assessore), Stefania Beccari (subentrata a Federica Moschini nominata assessore), Fabio Bazzocchi, Idio Baldrati, Maria Gloria Natali, Rudy Gatta, Cinzia Valbonesi (subentrata a Livia Molducci nominata assessore), Igor Bombardi, Lorenzo Margotti, Fiorenza Campidelli, Renald Haxhibeku.
  • Lista de Pascale: Daniele Perini, Davide Buonocore
  • Ravenna Coraggiosa: Francesca Impellizzeri (subentrata a Gianandrea Baroncini nominato assessore), Luca Cortesi.
  • Partito Repubblicano Italiano: Chiara Francesconi, Andrea Vasi (subentrato a Giannantonio Mingozzi rinunciatario subentrato ad Eugenio Fusignani nominato vicesindaco).
  • Movimento 5 stelle: Giancarlo Schiano (subentrato a Igor Gallonetto nominato assessore).

Consiglieri di opposizione

  • Fratelli d’Italia: Alberto Ferrero, Angelo Nicola Di Pasquale, Renato Esposito.
  • Lega Salvini premier: Gianfilippo Nicola Rolando, Giacomo Ercolani.
  • Viva Ravenna: Filippo Donati, Nicola Grandi.
  • Lista per Ravenna – Polo civico popolare: Alvaro Ancisi.
  • La Pigna – Città, forese e lidi: Veronica Verlicchi.
  • Forza Italia Berlusconi per Ancarani – Primavera Ravenna: Alberto Ancarani.

La “rivoluzione” arriva anche a Russi, Godo e San Pancrazio: via al porta a porta

In arrivo le lettere ai cittadini e assemblee pubbliche di Hera. Si parte in gennaio

Hera Porta A Porta RifiutiParte lunedì 25 ottobre la consegna delle lettere inviate da Hera ai cittadini russiani per fornire maggiori informazioni sulla partenza del nuovo servizio di raccolta rifiuti porta a porta.

Nel centro storico e nella zona residenziale di Russi, Godo e San Pancrazio la raccolta stradale dei rifiuti urbani sarà infatti trasformata in porta a porta “misto”, che prevede la raccolta a domicilio di indifferenziato e organico in giorni e orari prestabiliti, mentre nella zona artigianale-industriale e nel forese sarà di tipo “integrale”, ovvero che prevede la raccolta domiciliare di tutti i tipi di rifiuti.

Il nuovo servizio partirà dal 17 gennaio e saranno coinvolte circa 6.300 utenze, fra domestiche e non domestiche con una grande novità: le lattine andranno raccolte assieme alla plastica, mentre il vetro andrà raccolto separatamente.

Dai primi di novembre il personale incaricato da Hera consegnerà il materiale (composto da contenitori e calendario) per l’avvio del porta a porta. Per la consegna casa per casa delle attrezzature, gli operatori incaricati da Hera saranno dotati di un tesserino nominativo e non chiederanno mai né di entrare in casa né denaro.

Al termine della distribuzione, alle utenze non presenti verrà lasciato un avviso con tutte le indicazioni per ritirare direttamente il kit.

Per avere maggiori informazioni sulla modifica del sistema di raccolta rifiuti, l’Amministrazione Comunale ed Hera invitano a partecipare a una delle seguenti assemblee in presenza: lunedì 8 novembre alle ore 20:30 e lunedì 15 novembre alle ore 20:30 presso Teatro Comunale in via Cavour, n. 10 oppure in modalità online mercoledì 10 novembre dalle 18:30 alle 20:00.

«La finalità del progetto è di migliorare la raccolta differenziata per recuperare quantità sempre maggiori di materiali riciclabili che restano risorse preziose per l’ambiente – precisa il sindaco di Russi Valentina Palli -. Attualmente nel territorio comunale di Russi la percentuale di raccolta è di circa il 60% mentre l’obiettivo da raggiungere è il 79%, come previsto dal Piano Regionale dei Rifiuti».

Per eventuali richieste di chiarimenti sull’avvio dei nuovi servizi è possibile inviare una mail a differenziatarussi2021@gruppohera.it oppure contattare il numero del servizio clienti famiglie 800.999.500 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18).

L’Antimafia ha confiscato un patrimonio da 50 milioni di euro al “re del vino”

Si tratta dell’imprenditore russiano Vincenzo Secondo Melandri, già condannato per associazione per delinquere e riciclaggio

Dia Re Del VinoDopo il sequestro (quindi temporaneo) di un anno fa, ora arriva la confisca (definitiva). Si tratta di un patrimonio di un valore di oltre 50 milioni di euro, che comprende partecipazioni societarie e 9 compendi aziendali attivi nel settore vitivinicolo in provincia di Ravenna, 74 beni immobili tra le provincie di Ravenna, Forlì e Brescia, 6 automezzi d’epoca e 3 rapporti bancari e assicurativi di cui un conto corrente acceso presso un istituto bancario di San Marino. Tutto confiscato dalla Dia, la Direzione Investigativa Antimafia, ai danni del cosiddetto “re del vino”, l’imprenditore Vincenzo Secondo Melandri, classe ‘69 di Russi, rimasto coinvolto nel 2012 nell’operazione “Baccus”, coordinata dalla Dda di Bari, insieme ad alcuni malviventi legati alla criminalità organizzaata cerignolana.

Melandri è stato condannato dalla Corte di Appello del capoluogo pugliese a 4 anni di reclusione per associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata e a reati fiscali. Inoltre, più di recente è stato condannato in primo grado a 9 anni e mezzo di reclusione per associazione per delinquere, riciclaggio e autoriciclaggio a conclusione delle indagini eseguite dalla Dia di Bologna, coordinate dalla Procura di Ravenna e sfociate nell’Operazione “Malavigna”.

Il provvedimento di confisca, come detto, fa seguito a quello di sequestro già eseguito dalla Dia nel 2020, quando il giudice aveva ritenuto sussistente, tra l’altro, “la sproporzione tra i redditi dichiarati e i beni nella disponibilità del proposto e del suo nucleo familiare”.

A Castel Bolognese al via la riqualificazione della piazzetta della biblioteca

Intervento da 225mila euro. Il progetto prevede di mettere in evidenza le vecchie mura

Piazzale Poggi Castel Bolognese
Il piazzale come si presenta oggi

A inizio novembre a Castel Bolognese prenderanno il via i lavori di riqualificazione di Piazzale Poggi, la piazzetta di fronte alla Biblioteca comunale “Luigi Dal Pane”.

«L’obiettivo – si legge in una nota dell’Amministrazione – è quello di rendere il piazzale uno spazio aperto a tutti, completamente accessibile e, come già fatto con Piazza Fanti e Piazza Bernardi, su di un unico livello.  Area verde, nuova illuminazione con videosorveglianza e nuova pavimentazione per un’identità di socialità ed inclusione».

Render Piazzale Poggi
Un rendering del progetto di riqualificazione del piazzale

I lavori avranno un costo di 225.000 euro, finanziati per 140.000 euro dal Governo. Nella parte iniziale dei lavori interverrà Hera per i sottoservizi.

L’accessibilità alla biblioteca e alle abitazioni sarà garantita e i banchi del mercato di solito presenti nella zona si sposteranno temporaneamente in Piazzale Roma.

Lo studio Mainardi Lambertini si è occupato della progettazione e in particolare della cura dei dettagli storici. Saranno infatti messe in evidenza le vecchie mura con apposita pavimentazione e verrà realizzata un’opera di street art che ricorderà la “fonda”.

Nelle prossime settimane verrà inoltre individuata in forma partecipata la soluzione per gli arredi urbani che completeranno il piazzale.

Le Albe in Senegal per mettere in scena la Divina Commedia con attori della banlieue

Alessandro Argnani al lavoro su Dante con trenta giovani a Dakar

Argnani Senegal TeatroDopo la traduzione in lingua wolof del Canto I della Divina Commedia, commissionata dall’Istituto Italiano di Cultura di Dakar e realizzata dal poeta Pap Khouma, il Teatro delle Albe di Ravenna è tornato in Senegal per mettere in scena il poema di Dante nella periferia della capitale senegalese.

In occasione della 21esima Settimana della lingua italiana nel mondo, è in particolare l’attore e co-direttore di Ravenna Teatro, Alessandro Argnani, a trovarsi in Senegal per un laboratorio con trenta giovani attrici e attori di Pikine – città-quartiere nella banlieue di Dakar –, grazie alla collaborazione con l’attore senegalese Laity Fall e al Complexe Culturel Léopold Sédar Senghor di Pikine da lui diretto e KËR Théâtre Mandiaye N’diaye, partner ormai imprescindibile nei progetti del Teatro delle Albe in Senegal.

Argnani SenegalDomani, sabato 23 ottobre alle 18.30 al Complexe Culturel L.S.S. di Pikine si terrà l’esito finale di questo breve ma intenso percorso artistico.

Insieme ad Argnani è a Dakar anche Graziano Graziani, documentarista e giornalista di Radio3 Rai, che realizzerà un podcast radiofonico.

“Valigia buco chiavi”: un promemoria sul telefono di Nanni prova la premeditazione?

Udienza 2 / In corte d’assise i dettagli delle indagini su messaggi e vocali scambiati fra l’ex marito della vittima e il sicario reo confesso. L’auto del killer era a Faenza 45 minuti prima del delitto

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Pierluigi Barbieri, reo confesso dell’omicidio di Ilenia Fabbri a Faenza il 6 febbraio 2021

“Valigia buco chiavi”. Le tre parole sono in un promemoria del 10 ottobre 2020 sul telefonino di Claudio Nanni e per la procura di Ravenna assomigliano tanto a un indizio della premeditazione per uccidere l’ex moglie Ilenia Fabbri. Ne ha parlato il dirigente della squadra mobile di Ravenna, Claudio Cagnini, che ha coordinato le indagini sul delitto di Faenza e ieri, 21 ottobre 2021, è stato ascoltato in corte d’assise al processo che vede alla sbarra Nanni e Pierluigi Barbieri, inquadrati rispettivamente come mandante e killer con un movente economico.

Quattro mesi dopo quel promemoria, la 46enne è stata ammazzata in casa da un sicario. Barbieri ha confessato e le sue parole danno un senso al promemoria “Valigia buco chiavi”. Il sicario dice di aver ricevuto una copia delle chiavi per entrare nell’abitazione e ha fatto ritrovare nel ripostiglio dell’officina di Nanni due taniche di acido solforico, una vanga e una valigia. Una volta sciolto, avrebbero messo il cadavere nel trolley per interrarlo in una buca già pronta vicino a un pilone della ferrovia, individuata dagli investigatori grazie alle indicazioni disegnate da Barbieri su un foglio durante l’interrogatorio del 17 marzo 2021. Insomma in quella buca già pronta – larga un metro per 40 cm e profonda 50 cm come le dimensioni della valigia – ora sembra cadere la versione di Nanni secondo cui l’incarico a Barbieri non era di uccidere ma solo di minacciare l’ex compagna che gli chiedeva 500mila euro in una causa di lavoro e avrebbe avuto la casa nella spartizione dei beni con la separazione. A che serviva la buca se la donna non doveva morire?

IMG 4721Sulle informazioni estrapolate dallo smartphone dell’imputato si è soffermato a lungo Cagnini, interrogato dal pm Angela Scorza nella seconda udienza. Oltre al file audio registrato mentre Nanni era in auto con la figlia Arianna la mattina dell’omicidio, di particolare utilità per le indagini è stato il setaccio di tutta la messaggistica già contenuta (testi e vocali), recuperata nelle prime ore dopo il delitto (tre giorni dopo il telefono si presentava svuotato). Perché se la casa non aveva segni di effrazione, se all’interno non c’erano segni di un furto, se l’omicidio si è consumato in una manciata di minuti (alle 6 la figlia esce di casa, alle 6.08 la figlia riceve la chiamata dalla fidanzata che in casa sente trambusto e vede un uomo per le scale, alle 6.15-20 arriva la volante della polizia e trova il cadavere), allora il killer era qualcuno nei pressi dell’abitazione e doveva avere collegamenti con la famiglia.

Il 10 dicembre 2020 Nanni invia un vocale in cui si lamenta della noia in quarantena per il Covid e chiude l’audio dicendo «dai, una volta che esco facciamo tutte le cose da fare». Parla rivolgendosi a un certo “Pier”. Nella rubrica c’è un “Pier Bar” ed è il numero in uso a Barbieri che ha dei precedenti specifici: a febbraio 2020 ha pestato un disabile a Predappio partecipando a una spedizione punitiva per un mancato pagamento. A quel punto c’è un sospettato e gli inquirenti si mettono al lavoro per individuare altri punti in comune tra Nanni e Barbieri.

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L’aula di corte d’assise a Ravenna durante il processo per l’omicidio di Ilenia Fabbri

Ad esempio non sfugge che i loro cellulari sono collegati alla stessa cella telefonica di Rubiera, in provincia di Reggio Emilia dove vive Barbieri, il 9 ottobre 2020 e il giorno dopo Nanni si farà quell’appunto di tre parole. E l’auto in uso al killer reo confesso, una Toyota Yaris intestata alla compagna, viene ripresa dalle telecamere cittadine di Faenza il 20 e il 29 gennaio e alle 5.16 del 6 febbraio. E appare singolare che da agosto 2020, quando Barbieri esce dal carcere dove era stato in custodia cautelare per il pestaggio di Predappio, ci sono 38 contatti telefonici fra i due di cui quattro nel gennaio 2021 (i giorni 9, 19, 20 e 29) ma dopo il giorno del delitto non ce ne saranno più. Quel 6 febbraio il telefonino di Barbieri è collegato a Rubier fino alle 3.03, alle 3.58 si aggancia a Bologna e poi si spegne per agganciare di nuovo Ruberia alle 10.35.

Notte d’Oro: aperture speciali di negozi, musei e monumenti. Il programma

Tour e visite guidate in centro a Ravenna e a Classe. Ingresso gratuito alle mostre in corso, dal Mar alla Classense, fino ai nuovi spazi della zona dantesca. Per partecipare serve il green pass o il referto negativo del tampone

Mar Pop
La mostra del Mar su Dante “Epopea Pop”

Oggi, venerdì 22 ottobre, a Ravenna torna la Notte d’Oro, anche se in una versione molto diversa rispetto a quelle pre pandemia, senza il concertone in piazza. Con il sottotitolo “Spazi aperti”, il programma prevede, oltre all’apertura serale dei negozi che aderiranno, itinerari e visite guidate alla scoperta dei luoghi più suggestivi di Ravenna.

Il primo tour a partire è quello dalle 20 alla basilica di San Vitale, al mausoleo di Galla Placidia, a Sant’Apollinare Nuovo e alla mostra “La bellezza ch’io vidi. La Divina Commedia e i mosaici di Ravenna” (a pagamento e su prenotazione). Il secondo, dalle 21 sempre a pagamento e su prenotazione, conduce alla Domus dei tappeti di pietra e al Museo Nazionale di Ravenna, mentre il terzo, gratuito e senza bisogno di prenotazione, dalle 21 è dedicato alla Basilica di Sant’Apollinare in Classe.

Inoltre restano aperti dalle 19.30 alle 23.30 ad ingresso gratuito anche il Museo Nazionale, il Battistero degli Ariani e la Basilica di Sant’Apollinare in Classe. Dalle 18 alle 22 sarà possibile, eccezionalmente a ingresso libero, visitare la mostra Un’Epopea Pop al Mar -Museo d’Arte della città di Ravenna. Alla Biblioteca Classense, dalle 19 alle 22, aperte sempre ad ingresso libero le mostre “In su’l lito di Chiassi. Tesori danteschi nelle Biblioteche e negli archivi di Ravenna” e “Distendere la mano a colorare. Dante nelle figure e alla sala del Mosaico”. Previste anche visite guidate gratuite alle mostre dalle 19, su prenotazione.
La Tomba di Dante, il Museo Dante e Casa Dante saranno visitabili ad ingresso gratuito dalle 17,30 alle 22.

Domus dei Tappeti di Pietra (ingresso a pagamento con tariffa agevolata anche per le presentazioni in programma) e la Cripta Rasponi (ingresso gratuito) saranno aperte dalle 20.30 alle 22.30. Palazzo Rasponi dalle Teste sarà visitabile fino alle 22 ad ingresso libero, con la mostra “Sai andare in bici”, a cura dell’associazione Italia-Germania. Durante la serata sono in programma delle visite guidate, dalle 19.15 a pagamento e su prenotazione, che si concludono con con lo spettacolo di tango Chiacchiere sul tango tra musica e ballo. Sempre a Palazzo Rasponi, alle 21.15, nel salone Nobile, verranno presentati i progetti vincitori al concorso di idee di Hack the City a cura del Laboratorio Aperto Ravenna.

Aperto per l’occasione anche Palazzo Baronio, con degli appuntamenti di visita guidata al Palazzo e alla mostra Nudi del maestro Paolo Roversi con visite ogni 30 minuti a partire dalle 18 ultima visita alle 21.30 (a pagamento).
Nella sala Nullo Baldini del Palazzo della Provincia (ingresso dai Giardini) alle 19,30 è in programma la presentazione di Un Alloro per Dante – Omaggio collettivo a Ravenna, l’installazione site specific, di Luisa Bocchietto, architetto e designer, realizzata da Regenesi. A seguire alle 21 la proiezione del video girato a Ravenna “Sogni di Rock’n’Roll” di Ligabue, regia di Fabrizio Moro e Alessio
De Leonardis, prodotto da Raffaella Tommasi e Stefano Salvati per Diamond Film.

L’ingresso ai monumenti e ai musei e la partecipazione alle visite guidate è consentita esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni anti Covid-19: qualora non in possesso di green pass sarà necessario dimostrare il possesso dei requisiti esibendo il certificato vaccinale o il referto negativo di test antigenico effettuato nelle 48 ore precedenti.

Info e prenotazioni per le visite guidate su http://www.ravennaexperience.it.

Fino a lunedì le domande per diventare autisti di bus. Solo per under 30

Start Romagna proroga il termine di scadenza dell’invio delle candidature. Verranno selezionate 45 persone

Start Romagna BusVisto l’interesse e le richieste in aumento negli ultimi giorni, Start Romagna ha deciso di prorogare a lunedì 25 ottobre il termine per l’invio di candidature a far parte del progetto “Scuderia Start”.

L’avviso di selezione pubblica e tutte le informazioni sono disponibili a questo link.

Il progetto Scuderia Start selezionerà 45 autisti da integrare nell’organico entro i primi mesi del 2022. Il percorso consentirà l’acquisizione delle patenti professionali (D–CQC-E) e contestualmente un percorso formativo interno alla società. Sono previsti, per i candidati selezionati, un contributo a fondo perduto e sostegni per azzerare sostanzialmente i costi di ottenimento delle patenti necessarie ai conducenti di bus.

Tra i requisiti la cittadinanza nell’Unione Europea, l’età tra i 24 e i 29 anni, il diploma di scuola media superiore ei possesso della sola patente B.

I primi 45 candidati con il miglior punteggio, dopo i test psico-fisici e l’acquisizione delle patenti e la frequentazione del percorso di formazione, «saranno avviati ad assunzione», scrive Start.

 

È morto don Giovanni Montanari straordinario studioso della Ravenna antica

Già direttore del Museo e dell’Archivio Arcivescovile, si è spento a 92 anni. Lascia un grande patrimonio di ricerche e pubblicazioni

Don Giovanni MontanariÈ scomparso oggi, all’età di 92 anni, don Giovanni Montanari, originario di Longastrino, ordinato sacerdote nel 1955 nella diocesi di Ravenna-Cervia. Dopo avere compiuto gli studi teologici presso l’Università Lateranense e filosofici nell’Alma Mater di Bologna, in America ha insegnato teologia e filosofia al St. Bernard’s Seminary di Rochester (NY) e alla Gannon University di Erie (Pennsylvania); è stato inoltre docente di filosofia, come Fellow del Pontifical Institute of Medieval Studies, alla York University di Toronto. Già direttore del Museo e dell’Archivio Arcivescovile di Ravenna, ha collaborato con Alfredo Stussi alla pubblicazione della Canzone ravennate, considerata il primo componimento poetico della letteratura italiana in lingua volgare, ritrovato proprio nell’archivio di documenti millenari che Montanari ha custodito e indagato per anni. Per i suoi studi e scritti su Dante Alighieri era stato insignito qualche anno fa con il riconoscimento del “Lauro Dantesco”.

Dotato di una notevole cultura teologica, storica e filosofica di respiro internazionale, spesso originale ed eterodossa, anche rispetto al suo ruolo canonico, Giovanni Montanari lascia un’ampia e ricca biblioteca personale e un’innumerevole serie di ricerche, saggi e articoli divulgativi, frutto di una continuativa attività convegnistica e pubblicistica, che lo pongono fra i più rilevanti studiosi della storia antica di Ravenna di fine Novecento.

San Pier Damiano e San Simone e Giuda diventano una unità pastorale con don Spada

Il 60enne salesiano originario di Monza è il nuovo parroco. Prima messa in darsena il 23 ottobre alle 18 con l’arcivescovo.  Che nel decreto ha scritto: «Dovrà far crescere la comunione tra le comunità»

Luigi SpadaIl salesiano Luigi Spada è il nuovo parroco di San Pier Damiano a Ravenna (prima messa sabato 23 ottobre alle 18 con l’arcivescovo nella parrocchia della darsena). Insieme con San Simone e Giuda costituirà una nuova unità pastorale. L’unione delle due parrocchie è stata comunicata ai fedeli domenica scorsa. Don Spada sarà affiancato da due confratelli salesiani sacerdoti, come viceparroci.

Originario di Monza, il 60enne Spada avrà “il mandato di far crescere la comunione tra le due comunità con un progetto pastorale unitario” , si legge nel decreto dell’arcivescovo. La personalità giuridica delle due parrocchie resta intatta, ma le attività pastorali, soprattutto quella giovanile e le attività formative per i catechisti e gli altri operatori pastorali, “sono chiamate a camminare insieme, sotto la guida del parroco e dei viceparroci”.

Accanto a don Luigi Spada l’arcivescovo ha infatti nominato come viceparroci di San Pier Damiano, don Mario Cassanelli (74 anni, originario di Castel di Serravalle) e don Massimo Dal Ben (59 anni originario di Varese), entrambi con una lunga esperienza pastorale, ma con ruoli diversi: don Mario sarà incaricato per la pastorale generale e don Massimo della pastorale giovanile unitaria e per i due oratori, quello di San Pier Damiano e quello di San Simone e Giuda. Come viceparroco della parrocchia salesiana è stato invece nominato don Achille Minozzi.

“Camminare insieme sarà il compito di tutta la Chiesa nei prossimi tempi – conclude l’arcivescovo nel decreto -, e anche il dono e la responsabilità dell’unità pastorale che potrà crescere nella comunione, nella partecipazione e nella missionarietà solo se tutti i fedeli si lasceranno guidare dallo Spirito di Cristo e metteranno i doni e i ministeri ricevuti a servizio degli altri, nella carità”.

Confcooperative Romagna: 100 ore di consulenza nel 2020 per aiutare 18 gruppi

A Milano Marittima la prima riunione dopo la fusione tra Ravenna-Rimini e Forlì-Cesena: 577 cooperative per un totale di 108mila soci, 39mila occupati e un valore della produzione di oltre 7 miliardi di euro

IMG 1180«I vaccini, ad oggi, sono l’unica risposta valida per un ritorno alla normalità». Lo ha ribadito Mauro Neri, presidente di Confcooperative Romagna in occasione dell’assemblea annuale che si è tenuta oggi, 21 ottobre, al centro congressi di Milano Marittima, la prima dopo la fusione tra le Unioni di Ravenna-Rimini e Forlì-Cesena avvenuta a novembre 2020. L’appuntamento assembleare è stato occasione per presentare il Bilancio di Sostenibilità 2020, un documento che rendiconta gli effetti economici, sociali e ambientali dell’attività di Confcooperative Romagna sul territorio.

Confcooperative Romagna rappresenta 577 cooperative nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini per un totale di 108.000 soci, 39.000 occupati e un valore della produzione di oltre 7 miliardi di euro (dati 2020). «La Romagna di Confcooperative è grande e, nonostante il periodo difficile che stiamo attraversando a causa dell’emergenza sanitaria, ha dimostrato resistenza e flessibilità – ha sottolineato Neri -. Certo, ci sono cooperative che hanno sofferto di più, in particolare quelle dei settori culturale, sportivo, turistico, della ristorazione collettiva, e altre, come le cooperative sociali, che hanno dovuto sostenere sforzi organizzativi immensi per garantire la sicurezza di tutti. Ma la situazione complessiva è di tenuta e di questo non possiamo che dirci soddisfatti e pronti a guardare avanti».

IMG 1181All’interno del Bilancio di Sostenibilità di Confcooperative Romagna, accanto alla parte di rendicontazione dell’attività ordinaria, ampio spazio è dedicato ad alcune tematiche cruciali per il presente e il futuro dell’organizzazione e del territorio. Diversi gli aspetti che hanno caratterizzato il 2020: l’attenzione posta alla tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, con azioni dedicate alla gestione imposta dal Covid; le 100 ore di consulenza per l’accompagnamento a 18 gruppi di potenziali imprenditori cooperativi; la progettualità dedicata alle cooperative di comunità con 8 Comuni coinvolti e 12 laboratori avviati; l’attenzione all’ambiente che si è tradotta in efficientamento e risparmio energetico, mobilità sostenibile e riduzione dei rifiuti. «Stiamo vivendo a livello mondiale una delle crisi più complesse e profonde mai conosciute: la pandemia e la crisi climatica sono uno spartiacque che ci impone cambiamenti rapidi per passare dall’era dell’energia fossile a quella dell’energia rinnovabile – ha commentato il presidente di Confcooperative Romagna -. Le alluvioni in Cina e in Europa, gli incendi in Nord America, Australia e Italia, le temperature record per periodi prolungati ci dimostrano che i cambiamenti climatici sono la più grande minaccia alla sicurezza mondiale: hanno conseguenze su cibo, acqua, salute, migrazioni forzate e disuguaglianze. La transizione energetica richiederà sacrifici, bisogna mettere da parte l’ideologia e con pragmatismo passare da un modello di crescita a spese del pianeta ad un modello per il pianeta».

La responsabilità del modello cooperativo per agevolare questa transizione è centrale: «La crisi economica legata alla pandemia ha acuito i problemi cronici del nostro Paese e c’è ampio margine di crescita: la fiducia dei consumatori sta tornando e gli indici di ripresa del Pil prevedono per il 2021 un +6%. Purtroppo, però, il Pil non misura la sostenibilità: si può crescere e nel contempo distruggere l’ambiente e aumentare le disuguaglianze – ha spiegato Mauro Neri -. In questo senso è proprio la cooperazione ad avere un compito molto difficile ma cruciale: partecipare alla crescita sviluppando un’economia reale e sostenibile».

Covid: per il secondo giorno di fila Ravenna è la provincia con più casi in regione

Le nuove positività tra i diciotto comuni sono 67 (294 in totale in Emilia-Romagna). E c’è anche un decesso: un 74enne

Vaccino AnticovidPer il secondo giorno consecutivo Ravenna è la provincia con più nuovi casi di contagio da Covid-19 in Emilia-Romagna. Nelle 24 ore precedenti al mezzogiorno di oggi, 21 ottobre, sono emerse 67 positività nel Ravennate su 294 totali in regione. E la provincia registra anche un decesso, un uomo di 74 anni.

Dall’inizio dell’epidemia da coronavirus in Emilia-Romagna si sono registrati 428.776 casi di positività, 294 in più rispetto a ieri, su un totale di 30.310 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’1 percento. In provincia di Ravenna i tamponi fatti sono stati 1855 con un tasso di positività del 3,6 percento.

La situazione dei contagi nelle province vede Ravenna con 67 nuovi casi, seguita da Bologna (56) e Rimini (27); poi Reggio Emilia (26), Parma (22), Cesena (19). Quindi, Modena e Forlì (entrambe con 18 nuovi casi), Piacenza (17), il Circondario Imolese (14), e infine Ferrara (10).

In regione si registrano quattro decessi: uno in provincia di Modena (una donna di 83 anni), uno nella provincia di Ravenna (un uomo di 74 anni), e due nel riminese (entrambi uomini, rispettivamente di 83 e 94 anni). In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 13.546.

Invariato, rispetto a ieri, il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva (31); 283 quelli negli altri reparti Covid (-13). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri); 3 a Parma (invariato); 3 a Modena (+1); 12 a Bologna (-1); 3 a Imola (invariato); 2 a Ravenna (-1); 3 a Forlì (+1); 2 a Rimini (+1). Nessun ricovero a Reggio Emilia e Ferrara (come ieri), e a Cesena (-1).

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