venerdì
15 Agosto 2025

Ravenna, tremendo schianto nella notte in via Canale Molinetto: muore un 31enne

L’auto si ribalta dopo aver colpito un muretto. La vittima si chiamava Andrea Leoni

È morto poco prima di arrivare in ospedale a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente il 31enne che si è schiantato nella tarda serata di ieri (19 ottobre) in via Canale Molinetto.

La vittima si chiamava Andrea Leoni, classe 1990.

Per cause ancora in corso di accertamento, stava percorrendo la strada da Ravenna direzione Punta Marina quando, intorno alle 22, ha perso il controllo della sua Peugeot, colpendo un muretto sulla sinistra e carambolando in mezzo alla carreggiata, dove l’auto si è ribaltata, finendo semidistrutta.

I vigili del fuoco hanno estratto l’automobilista dalle lamiere e i sanitari del 118 hanno tentato disperate manovre di rianimazione, ma il 31enne è morto poco dopo.

Covid, 20 nuovi casi in provincia di Ravenna. E due morti: una 79enne e un 83enne

 

Sono 20 (su circa 1.500 tamponi) i nuovi casi di positività al coronavirus registrati in provincia di Ravenna nelle ultime 24 ore (dati aggiornati alle 12 di oggi, 19 ottobre). Un nuovo ricovero, mentre si registrano altri due decessi in provincia: una donna di 79 e un uomo di 83 anni.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 19 OTTOBRE

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 428.236 casi di positività, 161 in più rispetto a ieri, su un totale di 35.685 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 0,45%.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 766 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 401.625. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 13.073 (-610). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 12.741 (-608), il 97,5% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano cinque decessi: due in provincia di Piacenza (entrambi uomini, rispettivamente di 55 e 65 anni), uno in provincia di Bologna (una donna di 91 anni); due nella provincia di Ravenna (una donna di 79 e un uomo di 83 anni).
In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 13.538.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 29 (-3 rispetto a ieri), 303 quelli negli altri reparti Covid (+1).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Piacenza (-1); 2 a Parma (numero invariato rispetto a ieri); 2 a Modena (-1); 13 a Bologna (invariato); 3 a Imola (invariato); 3 a Ravenna (invariato); 1 a Forlì (-1); 1 a Cesena (invariato); 1 a Rimini (invariato). Nessun ricovero a Reggio Emilia e a Ferrara (come ieri).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 26.444 a Piacenza (+4 rispetto a ieri, di cui 2 sintomatici), 32.856 a Parma (+7, nessuno di questi sintomatico), 51.381 a Reggio Emilia (+18, di cui 17 sintomatici), 72.262 a Modena (+26, di cui 16 sintomatici), 89.789 a Bologna (+44, di cui 36 sintomatici), 13.590 casi a Imola (+1, sintomatico), 25.780 a Ferrara (+4 di cui 2 sintomatici ), 34.226 a Ravenna (+20, di cui 19 sintomatici), 18.826 a Forlì (+10, di cui 6 sintomatici), 21.546 a Cesena (+4, di cui 2 sintomatici) e 41.536 a Rimini (+23, di cui 19 sintomatici).

Riempiono il carrello e poi scappano in auto con mille euro di articoli rubati

È successo allo “Z&H” di Ravenna. Il titolare: «Non è la prima volta, sono sempre le stesse persone»

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L’auto con i ladri, ripresa dalle telecamere

Hanno fatto la spesa indisturbati, riempiendo il carrello con articoli vari (da quelli per cucina alle piante e agli accessori d’abbigliamento) del valore di circa mille euro. E poi sono usciti senza pagare, in fretta e furia, tentando pure di investire (in retromarcia) uno degli addetti del negozio che stava cercando di fermarli.

È successo nei giorni scorsi al “Z&H Store” di via Faentina, alle porte di Ravenna. «Non è la prima volta che capita, le stesse persone erano già venute a rubare in passato nel nostro negozio», ci dice il titolare, denuncia alla mano.

Foto Video ZhSi tratta di cinque persone: due donne e un uomo sono entrate nel negozio per fare “rifornimento” e al momento di uscire hanno caricato in fretta e furia la merce su un’auto dove ad aspettarli c’erano altre due persone. Tutto (targa comprese) ripreso dalle telecamere di sicurezza.

Anche la tecnica con la quale le due donne hanno distratto i dipendenti vicino all’uscita, permettendo al terzo “cliente” di lasciare il carrello pieno ai due complici all’esterno, e poi di uscire indisturbato (insieme alle due amiche) come se non avesse davvero preso nulla dagli scaffali.

Dopo un anno di “pausa”, torna la festa di Halloween di Borgo Montone

Nella frazione alle porte di Ravenna “dolcetto o scherzetto” nelle abitazioni illuminate e animazioni di strada

Borgo Montone HalloweenDopo l’annullamento dell’anno scorso a causa della pandemia, torna il 31 ottobre a Borgo Montone, la festa di Halloween più frequentata della zona, organizzata dal comitato cittadino.

Con punti ristoro e animazione lungo le strade e il classico “dolcetto o scherzetto” in tutte le abitazioni illuminate (sempre molte, a Borgo Montone) che parteciperanno anche a un concorso a premi per gli addobbi più belli.

Tra le animazioni, anche “Dante e i suoi diavoletti” dall’Inferno.

Vietato l’uso di botti e fumogeni.

Lutto nel mondo del giornalismo: morto Antonio Graziani, storico corrispondente Rai

Il ricordo dei colleghi: «Un vulcano di idee, grazie per le emozioni»

Antonio GrazianiCordoglio nel Ravennate, e non solo, per la morte di Antonio Graziani, storico corrispondente Rai per la provincia di Ravenna, e direttore dalla sua fondazione di Ravegnana Radio.

Graziani è morto ieri (18 ottobre) a Lugo dopo una lunga malattia, all’età di 87 anni. Lascia la moglie e due figlie, Claudia (in passato collaboratrice del nostro giornale) e Caterina, a cui vanno le condoglianze anche della redazione di Ravennaedintorni.it.

I funerali si svolgeranno giovedì con partenza dalle 14 dalla camera mortuaria e la celebrazione delle esequie alle 14.30 a Santa Maria Maggiore.

Tra i messaggi di cordoglio, particolarmente toccanti quelli dei colleghi. «Me lo ricordo con il microfono in mano e lo sguardo acceso – commenta sui social per esempio la giornalista Rai Giovanna Greco -. Un vulcano di idee, sempre gentile e sorridente. Resta per me l’unico corrispondente della Rai da Ravenna».

«Da Ravenna Antonio Graziani. Quante volte lo abbiamo sentito in radio e in televisione – ricorda invece il giornalista e conduttore televisivo Fabrizio Binacchi -. È stato corrispondente Rai per una vita e insieme uomo di ricerca delle tradizioni e della cultura popolare, che spesso è più alta di quella ritenuta Alta. Grazie Antonio per quello che ci hai trasmesso e per quello che ci hai insegnato, grazie per le emozioni che i tuoi racconti ci suscitavano, a voce e per immagini. Buon viaggio, collega buono e caro».

Chiedeva il pizzo al titolare di un bagno: 9.300 euro in 20 giorni, arrestato 25enne

Operazione della guardia di finanza. Il giovane ha ricevuto denaro per quattro volte, con pretese sempre in aumento

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Le fasi dell’arresto del taglieggiatore di Milano Marittima

Pretendeva soldi dal titolare di uno stabilimento balneare di Milano Marittima in cambio di protezione, con la minaccia di ritorsioni sui familiari se non avesse pagato. In venti giorni ha ottenuto 9.300 euro in un avido crescendo continuo: dai 500 euro della prima volta ai cinquemila chiesti alla quarta occasione quando però sono scattate le manette. Il 12 ottobre scorso, appena ricevuta una busta con i contanti dall’imprenditore taglieggiato, un 25enne originario di Salerno ma domiciliato a Lido di Savio è stato arrestato dalla guardia di finanza. Il giovane con precedenti per furto e spaccio dovrà rispondere di estorsione: il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere. Un alloggio ben diverso da quello che si era concesso nella settimana precedente alla cattura: due notti in un quattro stelle e quattro notti in un cinque stelle.

Foto 2 GdFI Finanzieri della tenenza di Cervia stavano seguendo il 25enne nell’ambito di un’indagine per spaccio, settore della criminalità a cui il giovane è stato da sempre più vicino. I frequenti incontri con l’imprenditore turistico, notoriamente estraneo al mondo degli stupefacenti, hanno attirato l’interesse delle Fiamme Gialle. Che hanno preso contatti con il gestore del bagno. Non senza imbarazzo, l’uomo ha ammesso di essere vittima di estorsione: aveva già pagato 5.300 euro in tre occasioni e aveva raccolto altri quattromila euro per un’ulteriore consegna prevista per il giorno seguente (il saldo dell’ultima richiesta da cinquemila euro). A quel punto è nato il piano per incastrare l’estorsore. Gli investigatori hanno fotocopiato le banconote preparate e si sono appostati nella zona. Appena il ragazzo ha preso la busta ed è salito in auto, è scattato il blitz con l’arresto in flagranza.

Foto 1 GdFL’operazione ha portato anche a un secondo arresto, di un 39enne ravennate domiciliato a Cervia, con precedenti per droga e sospettato di essere un sodale del 25enne nei suoi traffici illeciti. L’uomo era in un’auto nei paraggi dello stabilimento balneare: addosso aveva due dosi di cocaina per 1,2 grammi circa, la successiva perquisizione dell’auto e del domicilio a Pinarella consentiva di ritrovare ulteriori 22 grammi. Il 39enne si trova ora ai domiciliari.

L’ipotesi investigativa della Finanza è che il 25enne non agisse da solo nell’attività di estorsione e quello stabilimento balneare non fosse l’unica vittima delle sue minacce. Le indagini quindi proseguono ora per ampliare il quadro e individuare i contorni.

Dopo le proteste: «Oltre il 90% dei portuali ha il green pass e vuole lavorare»

Lo scalo ravennate è tornato operativo. Compagnia Portuale e sindaco attaccano i manifestanti

Porto Ravenna 19 Ottobre
La piccola manifestazione del 19 ottobre in via Baiona

Anche questa mattina (19 ottobre) è in corso una manifestazione (non autorizzata) al porto di Ravenna (in via Baiona) contro l’obbligatorietà del green pass sui luoghi di lavoro e a sostegno della protesta dei portuali di Trieste.

Pochi, al momento, i partecipanti, sorvegliati dalle forze dell’ordine, che non stanno creando disagi. Dopo il blocco di alcune ore di ieri, quindi, il porto è potuto tornare alla piena operatività.

«Oltre il 90 percento dei lavoratori della Compagnia Portuale ha il green pass – ha dichiarato in queste ore in un video di Porto Ravenna News il direttore Denis Di Martino -,  noi vogliamo lavorare e continuare a sfruttare al meglio la ripresa economica. In particolare i lavoratori interinali hanno vissuto un anno di grande crisi e ora stanno di nuovo lavorando, le proteste di questi giorni fanno male soprattutto a loro, che non hanno potuto svolgere il proprio servizio, perché qualcuno, in nome della “libertà”, ha pensato bene di privare della libertà (di lavorare o di tornare a casa) la stragrande maggioranza dei portuali».

Anche il presidente della Compagnia, Luca Grilli, ha stigmatizzato le proteste, sottolineando come fossero a manifestare al porto ieri soprattutto persone provenienti da fuori Ravenna e che non avevano nulla a che fare con la portualità.

Concetto sottolineato anche dal sindaco Michele de Pascale in serata. «Ho aspettato la conclusione della manifestazione dei finti portuali a Ravenna per esprimere la mia più assoluta solidarietà a tutti i lavoratori e le lavoratrici del porto, agli autotrasportatori, alle forze dell’ordine e a tutti i cittadini e le cittadine che a causa del comportamento irresponsabile di poche persone, di cui diverse provenienti da fuori Ravenna, hanno vissuto ore di disagio e problemi nell’esercizio del proprio lavoro. I manifestanti non hanno minimamente rispettato le prescrizioni date dall’autorità di pubblica sicurezza e hanno creato enormi problemi alla viabilità del porto e di tutta la città. Città e porto che, torno a ribadire, in molti casi nemmeno conoscevano».

«Solo grazie alla professionalità degli uomini e delle donne delle forze dell’ordine e di polizia si sono evitati problemi più seri e si è riusciti infine a ripristinare la piena accessibilità dell’area portuale. L’auspicio di tutti i cittadini e le cittadine per bene, a prescindere dalle opinioni politiche o persino sul green pass, non può che essere che chiunque abbia commesso illeciti sia tempestivamente identificato e segnalato all’autorità giudiziaria per i diversi profili di reato verificatisi. Il messaggio chiaro che va mandato a tutta Italia e al mercato della logistica è che i lavoratori e le lavoratrici del Porto di Ravenna sono state le vittime di questi comportamenti e non certo i loro artefici, e che il Porto è pienamente operativo e accessibile con la consueta e riconosciuta efficienza e professionalità».

Il sindaco ha poi attaccato direttamente il consigliere della Lega Rolando, tra i manifestanti, così come aveva già fatto nel pomeriggio il segretario del Pd Barattoni, chiedendo alla Lega di prendere una posizione chiara contro i manifestanti, essendo il Carroccio tra i partiti che a Roma hanno votato a favore del green pass obbligatorio.

La rapina e poi l’arresto in via De Gasperi: il video di Ligabue girato a Ravenna

Presentata al Festival di Roma la clip di “Sogni di rock and roll”

È stato presentato nel weekend alla Festa del Cinema di Roma ed è ora on line il videoclip di “Sogni di rock and roll”, storica canzone scritta da Ligabue ormai più di 20 anni fa.

Canzone che ora ha anche un videoclip ufficiale, girato a Ravenna lo scorso luglio, nell’ambito delle celebrazioni dantesche (la tomba di Dante è tra i “protagonisti” del breve cortometraggio) e del progetto “Capolavori Immaginati”.

Il videoclip è diretto da Fabrizio Moro e Alessio De Leonardis, vede la partecipazione dello stesso Ligabue (in giro in più zone di Ravenna) ed è stato prodotto da Raffaella Tommasi e Stefano Salvati per IMAGinACTION Festival Internazionale del Videoclip.

Il breve cortometraggio parte con una rapina in piazza del Popolo e finisce con l’arresto del protagonista tra via De Gasperi e piazza Caduti…

Importavano droga dal nord Europa: 14 arresti. Indagine nata da una rapina in banca

Comunicazioni su Whatsapp e Telegram, uno del gruppo ha continuato a spacciare anche in ospedale durante un ricovero. A gennaio 2020 sequestrati 7 kg di cocaina e eroina

IMG 20211018 WA0005Dalle indagini su una tentata rapina in banca a Ravenna è emerso un giro di narcotraffico con importazione di droga dall’estero per lo spaccio locale. È la sintesi estrema dell’operazione “Greppia”, soprannome dell’uomo al vertice del presunto sodalizio criminale: i carabinieri del nucleo investigativo all’alba di oggi, 18 ottobre, hanno catturato 14 persone (dodici uomini e due donne; due albanesi, due marocchini e il resto italiani) eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere (gip Corrado Schiaretti, pm Lucrezia Ciriello). Il provvedimento è l’esito di nove mesi di indagini chiuse a gennaio 2020 con il sequestro di cinque panetti di cocaina, per un totale di sette kg, trovati nel cruscotto di una Mercedes fermata al casello di Lugo al ritorno dall’Olanda. Altre due persone sono indagate: una nel frattempo è deceduta per cause naturali e l’altra è ancora ricercata. I dettagli dell’inchiesta sono stati forniti dagli inquirenti nel corso di una conferenza stampa in procura.

L’aspetto rilevante del gruppo è dato dall’organizzazione ben strutturata. La sostituta procuratrice Ciriello parla di «criminali avveduti». C’era chi veniva retribuito con un fisso mensile per i suoi compiti, chi è stato capace di continuare a spacciare anche nella corsia del reparto di ospedale dove si trovava ricoverato, chi andava ad acquistare le partite di droga nel nord Europa (Olanda o Belgio) per poi frazionarle e rifornire vari livelli dello spaccio sul territorio ravennate usando dei simboli sui panetti per riconoscere più in fretta i pesi. E le comunicazioni viaggiavano su Whatsapp e Telegram, canali più complessi per le intercettazioni. Del resto la coppia di coniugi italiani al vertice può vantare il coinvolgimento in numerose inchieste sul traffico di droga locale. In una erano coinvolti anche due carabinieri finiti in manette.

L’indagine è nata a marzo 2019. Alla Credem di Ravenna viene sventata una rapina perché i malviventi in azione hanno la sfortuna di trovare nella filiale di via San Gaetanino un carabiniere in borghese che stava indagando su un tentativo di truffa ai danni di un’anziana. Le due vicende, apparse in un primo momento fra loro connesse, erano in realtà del tutto slegate, ma il militare negli uffici cattura uno dei banditi. Le indagini per individuare il secondo hanno scovato la rete di spaccio.

Covid, nessun nuovo ricovero a Ravenna. 32 in Rianimazione in tutta la regione

 

Sono 34 (su circa 550 tamponi) i nuovi casi di positività al coronavirus registrati in 24 ore in provincia di Ravenna. Nessun nuovo ricovero, mentre si registra il decesso di un 87enne.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 18 OTTOBRE

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 428.076 casi di positività, 209 in più rispetto a ieri, su un totale di 15.981 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’1,3%, un valore non indicativo dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 720 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 400.859. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 13.684 (-512). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 13.350 (-518), il 97,5% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registra un decesso, in provincia di Ravenna: un uomo di 87 anni.

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 13.533.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 32 (stabili rispetto a ieri), 302 quelli negli altri reparti Covid (+6).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri); 2 a Parma (invariato); 3 a Modena (invariato); 13 a Bologna (+1); 3 a Imola (invariato); 3 a Ravenna (invariato); 2 a Forlì (invariato); 1 a Cesena (invariato); 1 a Rimini (invariato). Nessun ricovero a Reggio Emilia (come ieri), né a Ferrara (-1 rispetto a ieri).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 26.440 a Piacenza (+8 rispetto a ieri, di cui 3 sintomatici), 32.849 a Parma (+28 di cui 17 sintomatici), 51.363 a Reggio Emilia (+11, di cui 8 sintomatici), 72.237 a Modena (+25, di cui 18 sintomatici), 89.745 a Bologna (+35, di cui 28 sintomatici), 13.589 casi a Imola (+12, di cui 9 sintomatici), 25.776 a Ferrara (+11, di cui 6 sintomatici ), 34.206 a Ravenna (+34, di cui 15 sintomatici), 18.816 a Forlì (+16, di cui 12 sintomatici), 21.542 a Cesena (+11, di cui 8 sintomatici) e 41.513 a Rimini (+18, di cui 13 sintomatici).

Operazione antidroga: 14 arresti, uno spacciava in ospedale durante un ricovero

Inchiesta “Greppia” del nucleo investigativo: nove mesi di indagini, 7 kg sequestrati, ai vertici due coniugi già noti alle forze dell’ordine

IMG 4701Per un periodo è stato ricoverato in ospedale ma  è riuscito a non interrompere i contatti con i clienti e in corsia ha portato avanti l’attività di spaccio di droga. È un episodio che emerge dall’inchiesta “Greppia” condotta dal nucleo investigativo dei carabinieri di Ravenna: 14 arresti stamani, 18 ottobre, per un’ordinanza di custodia cautelare in carcere (pm Lucrezia Ciriello, gip Corrado Schiaretti), epilogo di un’attività di indagine andata avanti per nove mesi fino a gennaio 2020. In totale sono stati sequestrati 7 kg di stupefacenti (500 grammi di eroina e il resto cocaina) che gli investigatori stimano avrebbe potuto fruttare un milione di euro sul mercato.

La circostanza dello spaccio portato avanti durante il ricovero non ha avuto riscontri visivi durante le indagini ma è qualcosa emerso dalle intercettazioni: in più occasioni se ne è parlato apertamente come qualcosa che avveniva con certezza. Al vertice dell’organizzazione una coppia di coniugi italiani residenti a Cervia già noti alle cronache locali per vicende simili. Il gruppo era ben organizzato: la droga veniva importata da Olanda e Belgio in auto e poi veniva smerciata sul mercato locale. Tra gli arrestati due albanesi, due marocchini e il resto di nazionalità italiana. I destinatari complessivi dell’ordinanza sono 16: uno è risultato deceduto per cause naturali a luglio 2020, un altro è tuttora ricercato.

Qui l’articolo completo.

Caos al porto: «La Lega ha votato per il green pass a Roma e protesta a Ravenna?»

Il segretario provinciale del Pd attacca il consigliere del Carroccio che esulta per il blocco dello scalo ravennate

Corteo Porto RavennaNella zona del porto di Ravenna sta defluendo un gruppo di lavoratori che questa mattina si sono dati appuntamento per manifestare in solidarietà ai colleghi di Trieste.

Il corteo ha causato qualche rallentamento per l’ingresso dei camion al porto ma l’operatività dello scalo non risulta compromessa – si legge in un’agenzia dell’Ansa – mentre i manifestanti vengono scortati dalle forze dell’ordine a un paio di chilometri, nel luogo in cui avrebbero parcheggiato le auto. Non si registrano tensioni.

Tra i manifestanti anche il consigliere della Lega Gianfilippo Nicola Rolando, che in tarda mattinata esultava per un presunto «blocco» del porto di Ravenna. A lui è rivolta l’accusa del segretario provinciale del Pd, Alessandro Barattoni.

«Giorni fa il consigliere Rolando della Lega ha invocato i lavoratori di Ravenna a prendere esempio dai portuali di Trieste. Oggi festeggia il blocco del porto. Noi chiediamo con forza alla Lega Romagna di prendere posizione sia rispetto al green pass sia rispetto al blocco del porto. Sono un partito di governo e hanno votato le nostre stesse misure in Consiglio dei Ministri e in Parlamento. Vogliamo capire che posizioni ha la Lega romagnola su questi temi perché non si tratta di semplice bagarre politica ma di esprimersi sulle infrastrutture chiave per lo sviluppo della città. È favorevole al blocco del porto quando il blocco nel nostro scalo non è perpetrato dai lavoratori portuali ma è tentato in maniera strumentale da persone che con il porto non c’entrano nulla? Sarebbe davvero irresponsabile ma è quello che afferma il consigliere Rolando, consigliere comunale della Lega Ravenna!».

«Il rischio di blocco delle attività va assolutamente scongiurato – continua Barattoni -, è una protesta che rischia di avere effetti gravissimi sul lavoro e sull’economia del territorio. Va garantito il diritto di manifestare da parte dei cittadini così come quello dei lavoratori di poter lavorare, ma questo non è il momento della tensione ma della responsabilità, soprattutto da parte di chi ricopre cariche nel Governo e vota provvedimenti a Roma per poi strumentalizzarli a Ravenna. È ora di chiarire definitivamente».

 

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