lunedì
18 Agosto 2025

Una cittadina onoraria di Conselice sarà portabandiera dell’Italia alle Olimpiadi

Jessica Rossi è stata scelta dal Coni con Elia Viviani per Tokyo: nata a Cento, la 29enne si è formata nel tiro a volo sui campi del comune ravennate che le diede le chiavi della città nel 2012 dopo l’oro ai Giochi di Londra 2012

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Jessica Rossi

Alla cerimonia inaugurale delle imminenti Olimpiadi di Tokyo, rinviate dal 2020 per la pandemia, l’Italia avrà due portabandiera e una di loro è cittadina onoraria di Conselice dove si è formata sportivamente nel tiro a volo. La 29enne Jessica Rossi infatti è stata scelta dal Coni, con il ciclista Elia Viviani, per portare il tricolore ai Giochi.

Rossi è originaria di Cento ma da Conselice è partita per esordire, in campo internazionale, nel campionato mondiale di tiro a volo del 2007, ed a soli diciassette anni ha vinto il campionato italiano, il campionato europeo e il campionato mondiale di tiro, conquistando inoltre due secondi posti nella Coppa del mondo di tiro del 2009. Vincitrice della medaglia di bronzo nel tiro a volo nel campionato mondiale di tiro del 2010, si è classificata al ventiduesimo posto agli Europei dello stesso anno e nel 2011 ha vinto la coppa del mondo di tiro e si è classificata al diciottesimo posto ai Mondiali di Belgrado. A Londra 2012 conquistò l’oro.

L’Ansa ha raccolto alcune battute della tiratrice: «Provo una gioia infinita, sono felice, è una cosa fantastica. Per ogni atleta l’apice della carriera è gareggiare all’Olimpiade e io adesso farò la portabandiera. Credo sia il massimo».

Anche Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna, è soddisfatto: «Per tutti noi sarà una vera emozione osservare la bandiera italiana portata da una nostra concittadina emiliano-romagnola. Nel 2017 premiammo Jessica in Regione per la vittoria della medaglia iridata ai Mondiali di Mosca».

Riapre la spiaggia nudista: bagnini, divieto di fumo, duna off-limits, wc al camping

Per il secondo anno consecutivo firmata l’ordinanza del sindaco che regola la pratica naturista. Si parte dal 29 maggio. Un secondo tratto sarà accessibile da luglio, finita la nidificazione delle specie protette

21 05 20 Planimetria Spiaggia NaturistaRiapre la spiaggia nudista di Ravenna. Il sindaco Michele de Pascale ha firmato l’ordinanza: dal 29 maggio al 12 settembre è consentito il naturismo in un tratto di litorale a sud di Lido di Dante, con inizio a 50 metri dalla perpendicolare alla battigia dello stradello pinetale esistente per 400 metri circa. Un’ulteriore porzione di arenile (area 2) sarà disponibile dal 15 luglio o 1 agosto a seconda dell’andamento stagionale delle nidificazioni di avifauna protetta (nella foto sono individuate le aree).

L’area dove sarà possibile stare nudi sarà delimitata e segnalata da apposita cartellonistica relativa sia alle informazioni previste dalla legge regionale sulla valorizzazione del turismo naturista, che alle prescrizioni e misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19.

L’accesso all’area dovrà avvenire utilizzando esclusivamente l’arenile o gli stradelli, vietando conseguentemente, al fine di preservare l’ecosistema dunoso, l’occupazione, il passaggio e l’attraversamento della duna costiera, al di fuori degli stradelli. Nell’area 2 (come da planimetria) resta inoltre vigente il divieto di attendamento, campeggio e ombreggio con ombrelloni o altre strutture temporanee anche realizzate con legname spiaggiato.

21 05 20 Spiaggia Lido Di Dante2Il Comune di Ravenna ha incluso l’area individuata fra quelle oggetto di copertura da parte del servizio di salvamento che sarà attivato nelle spiagge libere dal 29 maggio al 12 settembre. Il Camping Classe si impegna a mettere a disposizione, a titolo non oneroso, idonei servizi igienici per i fruitori di quel tratto di arenile.

Gli utilizzatori dovranno provvedere a tenere pulito lo spazio utilizzato portando via ogni rifiuto e dovranno conferire correttamente i rifiuti prodotti negli appositi contenitori. Nell’area vige, inoltre, il divieto di fumo sulla battigia e di abbandono di rifiuti prodotti da fumo.

21 05 20 Spiaggia Lido Di Dante«Il naturismo – dichiarano il sindaco Michele de Pascale e l’assessore al Turismo Giacomo Costantini – è un modo di vivere in armonia con le leggi della natura e il rispetto dell’ambiente. Inoltre, la sua costante diffusione rappresenta un’importante ricaduta turistica. L’essere riusciti l’anno scorso a dare una risposta strutturata e ben regolamentata, istituendo una delle prime aree ufficiali in Italia per la stagione 2020, ci consente di mettere a disposizione anche quest’anno una delle spiagge del nostro bellissimo litorale e di permetterne la fruizione evitando episodi che esulano dall’esperienza balneare. Questo grazie alla collaborazione di Regione Emilia-Romagna, Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Punta Marina e Parco del Delta del Po, sempre con l’obiettivo del rispetto della natura e di uno dei luoghi più suggestivi del nostro territorio. Ringraziamo inoltre la pro loco di Lido di Dante, che si occuperà del conferimento dei rifiuti della raccolta differenziata in un punto concordato con Hera; in questo modo sarà possibile fare la raccolta differenziata evitando l’ingresso di mezzi meccanici, a tutela di un’area di grande valore naturalistico e ambientale».

Zeffirelli e Morricone per il varo nel 1990, ora il Moro di Venezia 1 è in Canada

In Laguna evento kolossal voluto da Raul Gardini per lanciare la campagna di Coppa America 1992: duecento gondole affittate per gli invitati. L’attuale proprietario provò a venderlo nel 2018 per 375mila dollari ma non arrivarono offerte

IMG 5591Per curare la regia dell’evento arrivò Franco Zeffirelli da New York, dove era impegnato con le riprese di Amleto; la colonna sonora fu scritta da Ennio Morricone; per gli invitati vennero affittate oltre duecento gondole. Alla vigilia il Corriere della Sera titolava: “Kolossal per il doge Raul”. Andò così il varo del primo Moro di Venezia l’11 marzo 1990 nella città lagunare, battezzato con la rottura dello champagne sulla prua da Maria Speranza, figlia di Gardini. Il giorno stesso, parlando con la stampa, il presidente della Montedison già annunciava il previsto varo del Moro 2 per qualche mese dopo (arrivò in agosto).

E adesso quella barca dove si trova? Che fine ha fatto il primo dei cinque scafi rossi? Quel primo Moro, da cui tutto cominciò, oggi si trova a Vancouver (Canada). È di proprietà del 68enne Paul Cheung che ci racconta qualcosa via email: lo comprò a San Francisco nel 2008 per 375mila dollari da John Sweeney, membro del team Bmw Oracle nell’edizione della Coppa America 2003 (lo stesso team dell’armatore Larry Ellison vinse il trofeo nel 2010 a Valencia con il ravennate Matteo Plazzi a bordo come navigatore). «Sweeney l’aveva dipinta bianca e verde – scrive Cheung –, io l’ho riportata ai colori originali con il leone dorato e ho installato un motore Volvo da 80hp. La usavo più o meno tre volte all’anno con gli amici, abbiamo partecipato a un paio di regate locali».

IMG 5594Nel 2018 il tentativo di rivenderla «perché pensavo che qualcuno potesse usarla meglio di me». Con un viaggio di 50-55 ore in compagnia di altre quattro persone, letteralmente campeggiando in tenda sul ponte della barca, Paul ha navigato fino a San Francisco: prezzo di vendita ancora 375mila dollari. Nessuna offerta arrivò e così la barca a settembre 2020 ha fatto ritorno a Vancouver: «La usiamo un paio di volte all’anno, è divertente perché tutti vogliono battere il Moro nelle regate e ammetto che il più delle volte succede perché con i miei amici dell’equipaggio non siamo grandi velisti».

Subito dopo la Coppa America vela del 1992, il Moro Venezia 1 era stato noleggiato dal San Pietroburgo Yacht Club: per la prima volta i russi partecipavano alla competizione velica e, in attesa della costruzione di una loro barca, avevano trovato nel cantiere Discoll di San Diego il bestione di 25 metri che era servito per i primi allenamenti della squadra di Gardini. Con San Pietroburgo partecipò alla seconda (e ultima) edizione del mondiale per classe Iacc nel 1994 ma non alla Louis Vuitton Cup del 1995. Dopo l’acquisto da parte di un imprenditore di Chicago è finita un paio di volte in mano alle banche fino all’acquisto nel 2001 da parte di Sweeney.

A questo link potete sfogliare il numero del settimanale in cui abbiamo ricostruito l’attuale situazione di tutte le cinque barche.

Che fine hanno fatto i Mori di Venezia?

Il Moro di Venezia che nel 1992 a San Diego vinse la Louis Vuitton Cup si trova ora smontato, sotto agli alberi e coperto da un telo nell’angolo di un prato in un villaggio di quattromila anime a un’ora da Boston. Si tratta del giardino del miliardario americano Bill Koch, l’armatore di America 3 che sconfisse il Moro 4-1. Tutta la storia nell’articolo “Il Moro di Venezia della Coppa America ’92 è nel giardino di un miliardario a Boston“.

A questi link la storia e l’attuale situazione delle altre barche: Moro 3Moro 4.

Frutteti colpiti dal gelo di primavera, le ventole anti-brina hanno ridotto i danni

Visita dell’assessore regionale Mammi in due aziende agricole socie della cooperativa Agrintesa

I sistemi anti-brina attivati dagli agricoltori durante le gelate tardive di fine marzo e inizio aprile hanno sortito effetti positivi, salvaguardando quote di produzione. Ma si tratta di interventi limitati che ancora non riescono a proteggere la maggior parte della produzione, per questo vanno incentivati insieme ad altre azioni a tutela della frutticoltura regionale. È quanto emerso nel corso della visita di ieri pomeriggio, 19 maggio, organizzata da Confcooperative FedAgriPesca Emilia Romagna in due aziende agricole (Mariani Mauro e Balducci Maurizio) di Castel Bolognese, socie di Agrintesa.

Ospiti d’eccezione l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi, il direttore regionale dell’assessorato Valtiero Mazzotti e la presidente della Commissione Politiche economiche Manuela Rontini che, accompagnati dal presidente della Federazione Carlo Piccinini, dai vertici della Cooperativa e dai rappresentanti delle organizzazioni agricole provinciali, hanno toccato con mano l’efficacia delle ventole anti-brina nel proteggere le fioriture dei frutteti. In particolare, la produzione si è salvata laddove l’attivazione tempestiva delle ventole (che solitamente superano i 10 metri di altezza e intervengono in un raggio di alcuni ettari) ha mitigato la temperatura durante le ondate notturne di freddo, grazie allo spostamento di aria più calda dall’alto verso il basso.

«Dopo le gelate del 2020, abbiamo deciso in collaborazione con le associazioni agricole e cooperative, di realizzare un bando per i sistemi antibrina e questi sono i primi risultati, e sono risultati molto positivi e incoraggianti per la nostra Regione – ha dichiarato l’assessore Alessio Mammi -. Proprio per questa ragione lo ripeteremo nel 2021, mettendo nuove risorse per tutelare le produzioni dal gelo e dai cambiamenti climatici. Vedere gli effetti in maniera così tangibile è motivo di soddisfazione, che premia il notevole sforzo fatto per individuare le risorse necessarie, con le quali si è finanziato il 70% delle spese sostenute da coloro che hanno deciso di introdurre questi impianti.

 

Centro socio-riabilitativo intitolato ai coniugi Zaccagnini, in corso l’ampliamento

La struttura è gestita dalla coop La Pieve che sostiene le spese dell’intervento per arrivare a 16 posti da undici. Alla cerimonia la figlia del politico e il presidente della Regione

Il centro socio-riabilitativo di San Michele, gestito dalla cooperativa La Pieve, è stato intitolato ai coniugi Benigno Zaccagnini e Anna Busignani. La cerimonia si è svolta il 12 maggio alla presenza del sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, della figlia dei coniugi, Livia Zaccagnini, del presidente della coop, Idio Baldrati, oltre all’arcivescovo Lorenzo Ghizzoni.

Attiva dal 1993, si tratta di una struttura accreditata al servizio sanitario regionale, che accoglie in regime residenziale persone adulte affette da disabilità fisiche e/o psichiche gravi e gravissime. Attualmente ospita undici persone, che saliranno a 16 dopo la conclusione dei lavori di ampliamento dell’edificio in cui ha sede, totalmente finanziati dalla cooperativa di Ravenna. Il centro garantisce agli ospiti assistenza continua, giorno e notte, e offre percorsi riabilitativi personalizzati grazie all’impiego di personale altamente specializzato, tra medici, operatori socio-sanitari ed educatori.

«Intitolare questa struttura a Benigno e Anna Zaccagnini è un gesto di riconoscenza significativo nei confronti di un grande uomo politico che ha fatto la storia di questo Paese e, da medico, insieme alla sua compagna di vita si è sempre prodigato nei confronti delle persone più fragili – ha sottolineato Bonaccini –. Quella che da oggi porterà il nome di questi due coniugi straordinari, è certamente una residenza all’avanguardia, con servizi al passo coi tempi, in grado di rispondere ai bisogni di assistenza delle persone disabili di questo territorio. Ma è anche un esempio di collaborazione tra pubblico e privato sociale per la costruzione del bene comune, che è il tratto distintivo della nostra regione».

Il primo cittadino ha ricordato il legame del territorio con i Zaccagnini, «figure di riferimento che hanno profondamente influenzato i valori alla base della nostra comunità: la cooperazione, la sicurezza sociale, il rispetto per dignità umana, la solidarietà.L’intitolazione a loro di questa struttura che rappresenta la sintesi di tutti questi principi, è un tributo che mi rende particolarmente felice e orgoglioso e sono certo che renderebbe felice anche Anna e Benigno».

La diffusione del virus è scesa ai livelli della fine della prima ondata

A metà maggio 250 casi settimanali in provincia dopo aver toccato il picco di 1700 a marzo. Tra gli over 80 copertura vaccinale all’85 percento

Scientist Using Microscope 3938022I dati dicono che la pandemia in provincia di Ravenna attualmente si sta diffondendo con una velocità paragonabile a quella di un anno fa quando la possibilità di vivere di più all’aperto, in coincidenza con le temperature primaverili, aveva di fatto chiuso la prima ondata. La settimana dal 10 al 16 maggio infatti ha contato 253 nuovi casi, sui livelli della fine di marzo 2020. Da quel momento la situazione migliorò ulteriormente fino alla fine di ottobre quando le positività ripresero ad aumentare toccando il picco di 1649 nei sette giorni 8-14 marzo 2021.

La media mobile su sette giorni dei nuovi contagi è scesa fino a 29 contagi quotidiani il 19 maggio scorso dopo essere stata 253 a metà marzo e 190 all’inizio di gennaio. Tra i parametri significativi anche l’incidenza dei nuovi casi ogni centomila abitanti: dopo il picco di 454 lo scorso 16 marzo, dall’8 maggio è sotto a cento. Quest’ultimo parametro è particolarmente importante perché da ora in poi (su base regionale) avrà un peso determinante nell’attribuzione delle fasce di colore (vedi pagina 4). Da due mesi si assiste anche a un costante calo dei casi attivi, cioè il numero di persone con una diagnosi di positività al Covid-19: dai 4.762 del 22 marzo ai 791 del 17 maggio. Stabile la percentuale di ricoverati tra il 6 e l’8 ma ovviamente essendo inferiore il totale dei contagiati significa minore pressione sul sistema sanitario: oggi 79 ospedalizzati, a marzo erano 257.

Sul miglioramento generale non può che incidere la progressione della campagna vaccinale. Gli ultimi dati dicono che 125mila persone hanno avuto la prima dose, la metà anche la seconda. Insomma più di uno su quattro dei 390mila abitanti in provincia ha una qualche forma di immunità. Più interessante il dato per fasce di età: l’85 percento degli over 80 ha completato il ciclo, l’82 percento dei 70-79enni ha iniziato la copertura. Al momento la campagna prevede che gli over 60 possano prenotarsi. Per 40enne e 50enni invece è possibile una candidatura a cui seguirà una chiamata ma al momento non ci sono previsioni sui tempi.

Lo zoo riapre ai visitatori. C’è anche Dante, la piccola zebra che celebra il Poeta

Il giardino zoologico di Fosso Ghiaia torna operativo dal 22 maggio: la direzione ha scelto di dare precedenza a madri e donne per il personale che tornerà sui 120mila mq

Zebrina (2)Allo zoo safari di Ravenna è nata una zebra ed è stata battezzata Dante per celebrare il settimo centenario delle morte di Alighieri. Il giovane quadrupede bianconero è solo una delle novità del giardino zoologico che riapre al pubblico dal 22 maggio. Diverse le nascite registrate in queste ultime settimane: Fabiola, una piccola di alpaca, Lillo, cucciolo di giraffa, Checco il cammellino. Inoltre una nuova area destinata ad accogliere quattro esemplari di coccodrillo del Nilo all’interno della zona pedonale. L’apertura già da ora e non dal 15 giugno come per i parchi divertimenti è dovuta all’inquadramento come giardino zoologico.

La visita del parco a Fosso Ghiaia si svolge all’aperto in una superficie di oltre 120mila mq. All’ingresso e nella mobilità interna al Parco vengono osservate le normative previste al fine di evitare il contagio da Covid-19.

«Sebbene il momento complesso non abbia consentito una facile gestione, abbiamo continuato ad investire – dichiara Osvaldo Paci, Direttore Safari Ravenna –. Diversi i programmi volti a preservare la conservazione di specie minacciate in cattività, attraverso il regolare scambio tra giardini zoologici. Siamo felici di poter finalmente dare avvio a questa stagione, in particolare per tutti i nostri dipendenti che non vedevano l’ora di poter tornare a lavorare. Sono infatti circa 80 tra dipendenti e collaboratori esterni, le persone coinvolte per l’avvio della stagione e tra questi, abbiamo volutamente scelto di dare precedenza alle donne e madri, che sono state tra le categorie più colpite dall’emergenza sanitaria legate al covid-19. Vedere durante i nostri colloqui la gratitudine nei loro occhi è stato motivo di orgoglio e speriamo solo che questa possibilità possa crescere ancora».

Inaugurazione al bosco urbano di Conselice dopo gli interventi di valorizzazione

Si tratta di un raro esempio di bosco di pianura, protetto dalla Regione

Bosco ConseliceI lavori erano terminati ormai da tempo, ma la situazione sanitaria ha spinto l’amministrazione a ritardare la cerimonia ufficiale di inaugurazione. L’appuntamento è per sabato 22 maggio, a partire dalle 9.30, quando verranno ufficialmente inaugurati gli interventi di valorizzazione naturalistica, conoscenza e fruizione pubblica del Bosco Urbano di Conselice, in via Dalle Vacche.

A monte, sta un finanziamento erogato lo scorso anno dalla Regione Emilia-Romagna all’interno di un importante investimento di tutela dei boschi, per 5 milioni e mezzo di euro complessivi (risorse del PSR). Il Comune di Conselice è rientrato fra gli interventi finanziati – con la cifra complessiva dei lavori svolti, ovvero 55 mila euro – per riqualificare il bosco di via Dalle Vacche: un raro esempio di bosco di pianura, protetto dalla stessa Regione, e facente parte della rete Natura 2000.

Il progetto presentato dal Comune prevedeva una valorizzazione naturalistica di protezione (perché si tratta di un bosco urbano, visto che è inserito all’interno del perimetro urbano di Conselice, e fu costruito alla fine degli anni 90 proprio a questo scopo). I principali interventi previsti hanno riguardato la protezione e la corretta fruizione del bosco: con l’inserimento di nidi artificiali per l’avifauna e cataste rifugio per la fauna minore; con interventi sul bosco (che è di impianto artificiale), volti a farlo maturare verso un ecosistema più stabile e duraturo; e con segnaletica adeguata per guidare i percorsi di fruizione da parte del pubblico (ad esempio pannelli informativi e divulgativi, segnaletica di avvertimento e cartelli dissuasori e staccionate).

Uno degli obiettivi per la fruizione riguarda l’organizzazione di visite guidate con esperti ed eventi per la scoperta della biodiversità forestale; già nella giornata inaugurale sono previste al mattino iniziative di outdoor educational organizzate dal Ceas Bassa Romagna mentre al pomeriggio sono previste visite in tre turni pomeridiani (c’è ancora posto per la visita delle 17, mentre le altre sono già esaurite). In considerazione della grande richiesta di partecipazione ai momenti educativi proposti, è prevista una seconda data domenica 30 maggio quando si terranno due visite guidate (sempre su prenotazione): la prima alle 17.30 sugli uccelli forestali, con l’ornitologo Roberto Tinarelli; la seconda alle 20 sui mammiferi notturni (con l’utilizzo del bat detector) con il faunista Massimo Bertozzi.

Per informazioni e contatti per le prenotazioni: 0545-986928.

Corrono 100 km da Firenze a Faenza (anche) per raccogliere fondi per i disabili

L’impresa di due runner, sul tracciato del Passatore. Un sostegno per lo stabilimento Insieme a te

LauraSpada SamueleBattelliLaura Spada e Samuele Battelli sono due tesserati di Ravenna Runners Club, amici da tempo. Lei romagnola d’adozione nata nel 1974 nella provincia di Brescia, lui ravennate doc classe 1975. Laura e Samuele condividono diverse passioni e sono spesso impegnati come volontari in progetti mirati ad aiutare il prossimo; adorano gli animali e in particolare i cani, tanto che negli ultimi anni sono stati fra i promotori, nel contesto della Maratona di Ravenna, della “Dogs & Run – Maratonina a 6 Zampe”. Laura poi, è anche atleta della nazionale italiana di Canicross, dove corre con la sua amata Elsa.

Laura e Samuele, da veri runner, sono appassionati anche della regina delle Ultramaratone: la 100 Km del Passatore. E dopo un anno senza 100 Km, per il 2021 hanno deciso di non rinunciare ancora a questa esperienza e, nonostante il Passatore si sia trasferito temporaneamente nel circuito di Imola, dove si correrà sabato 22 come Campionato Italiano 100Km su Strada, Laura e Samuele, hanno scelto di organizzarsi in autonomia e in maniera assolutamente originale, sempre al fine di fare sport, divertirsi insieme, ma soprattutto fare del bene.

«Era un po’ che ci pensavamo – racconta proprio Laura Spada – e alla fine abbiamo deciso che quest’anno la pandemia non ci poteva togliere ancora la 100km del Passatore. Da qui la decisione di correrla comunque. Il Passatore per noi è linfa vitale, non ne possiamo più fare a meno, e così, sabato 22 maggio saremo a Firenze come da tradizione e da lì partiremo, scortati da altri amici, alla volta di Faenza». Sin qui, l’impresa sportiva, perché 100 km di corsa sono e rimarranno sempre un’impresa sportiva, poi ecco la parte che più tocca la sensibilità di tutti: «Per dare un valore aggiunto a questa nostra follia – prosegue Laura – abbiamo deciso di correre per aiutare l’associazione ‘Insieme a te’, voluta da Debora Donati e da suo marito Dario Alvisi malato di Sla venuto a mancare poco prima che il loro sogno di poter aprire una spiaggia per disabili si concretizzasse». Debora ha proseguito il suo impegno dando vita alla loro idea aprendo a Punta Marina Terme uno stabilimento balneare completamente attrezzato per disabili gravi, dove ogni anno tanti volontari riescono a rendere felici centinaia di ospiti e le loro famiglie. «Anche io, insieme al mio Golden Retriever Elsa, sono una volontaria di questa spiaggia e per questo abbiamo scelto di aiutare l’associazione».

La raccolta fondi legata all’iniziativa di Laura e Samuele servirà per l’acquisto di attrezzature da utilizzare negli spazi di “Insieme a te” e per il sostentamento dell’associazione stessa.

Nella stessa giornata un altro atleta correrà per la stessa raccolta fondi insieme ai due tesserati di Ravenna Runners Club, ma lo farà a distanza proprio nell’autodromo di Imola dove si svolgerà l’edizione straordinaria del Passatore: «Martino Marzari è un nostro amico – spiega Laura Spada – e avrebbe voluto essere con noi a Firenze per questa causa così importante, ma allo stesso tempo è uno degli atleti italiani più forti sulla distanza. Quindi, sarà alla partenza del Campionato Italiano dei 100 Km su strada a Imola, ma a distanza correrà anche al nostro fianco e noi al suo».

Per tutte le donazioni il sito di riferimento è www.insiemeate.org causale “100 Km per Insieme a te”.

Documenti incompleti per duemila giocattoli dalla Cina, container sequestrato

Operazione della guardia di finanza e dell’Agenzia delle Dogane su un carico di droni, automobili, elicotteri radiocomandati

Foto GdFUn container arrivato al porto di Ravenna dalla Cina con 2.196 giocattoli elettrici e radiocomandati (droni, auto, elicotteri e fucili con luci e suoni) è risultato non in regola con le norme per l’importazione: sebbene i giocattoli fossero stati marcati CE, l’importatore esibiva una documentazione tecnica incompleta e non idonea ad attestare la conformità dei prodotti rispetto agli standard comunitari di sicurezza in considerazione della loro destinazione ai più piccoli. L’intera spedizione è stata sequestrata con sospensione dello svincolo doganale, provvedendo nel contempo ad effettuare la segnalazione al Mise quale Autorità di vigilanza sul mercato. Nei confronti dell’importatore italiano, una società con sede nella provincia di Ravenna, è arrivata una sanzione amministrativa. L’operazione è stata condotta dai militari della seconda Compagnia.

Compie 100 anni, dopo due interventi al cuore. Gli auguri del Maria Cecilia Hospital

«Nonostante l’età, desiderava riprendere in mano la propria vita»

Dott. Castriota E Nonna Centenaria Foto Scattata Pre Covid
Foto pre Covid

Compie 100 anni nonna Giulia, una signora della provincia di Ravenna che è stata sottoposta a due interventi cardiaci a Maria Cecilia Hospital di Cotignola, ospedale di Alta Specialità di GVM Care & Research accreditato con il Servizio Sanitario Nazionale.

Il primo, nel 2004, per la sostituzione della valvola aortica a causa di una stenosi aortica severa, il secondo per la sostituzione della valvola biologica precedentemente impiantata a causa della normale usura. Un percorso di cura, durante il quale la signora Giulia è sempre stata seguita dagli specialisti di Maria Cecilia Hospital, e che le ha permesso di festeggiare i suoi 100 anni proprio in questi giorni.

«Nonna Giulia soffriva di una patologia della valvola aortica – racconta il dottor Fausto Castriota, coordinatore dell’Unità Operativa di Emodinamica e Cardiologia Interventistica presso Maria Cecilia Hospital –. Nel caso di pazienti ultranovantenni è spesso sconsigliato procedere con interventi invasivi, proprio per il rischio di una ripresa post operatoria più difficoltosa. Nonostante l’età però la signora desiderava riprendere in mano la propria vita e, ad una prima visita in ambulatorio, mi confessò che non vedeva l’ora di ricominciare con le gite in montagna insieme alle amiche. Abbiamo così deciso di operarla e mai scelta fu migliore. Ancora oggi, dopo ogni vacanza, porta a tutto il reparto prodotti tipici e le sue tagliatelle fatte in casa per ringraziarci».

La signora è riuscita a riprendersi la sua quotidianità, tra una colazione con le amiche e uno spettacolo a teatro. Oggi, all’alba dei 100 anni, è in buone condizioni di salute ed è in attesa che la situazione sanitaria le permetta di tornare a fare le gite in montagna.

«Tutta l’équipe del dott. Castriota, che dopo alcune importanti esperienze in altri ospedali è recentemente rientrato a Maria Cecilia Hospital come coordinatore dell’Unità Operativa di Emodinamica e Cardiologia Interventistica – si legge in una nota – festeggia i 100 anni di Nonna Giulia».

Covid, 38 nuovi casi a Ravenna, poco più di 300 in tutta l’Emilia-Romagna

 

Sono 38 i nuovi casi di positività al coronavirus registrati nel giro di 24 ore in provincia di Ravenna (dati aggiornati alle 12 di oggi, 19 maggio). Si tratta di 17 maschi e 21 femmine; 14 asintomatici e 24 con sintomi; 37 in isolamento domiciliare e 1 ricoverato.

I tamponi eseguiti sono stati 1.180.

Oggi la Regione ha comunicato 2 decessi: un paziente di sesso maschile di 83 e una paziente di sesso femminile di 69 anni. Sono state comunicate 108 guarigioni.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 19 MAGGIO

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 380.569 casi di positività, 328 in più rispetto a ieri, su un totale di 23.121 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’1,4%.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 583 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 345.439.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 22.014 (-264 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 20.932 (-194), il 95% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 9 nuovi decessi: 1 nella provincia di Piacenza (un uomo di 62 anni); 1 nella provincia di Modena (una donna di 69 anni); 1 in provincia di Bologna (un uomo di 68 anni); 2 nel ferrarese (una donna di 73 e un uomo di 85 anni); 2 in provincia di Ravenna (una donna di 69 e un uomo di 83 anni); 2 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 70 e un uomo di 89 anni). Nessun decesso nelle province di Parma, Reggio Emilia e Rimini

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 13.116.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 145 (-4 rispetto a ieri), 937 quelli negli altri reparti Covid (-66).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 7 a Piacenza (-1), 14 a Parma (numero invariato rispetto a ieri),18 a Reggio Emilia (-1), 21 a Modena (-1), 43 a Bologna (-2), 8 a Imola (+1), 11 a Ferrara (+2), 8 a Ravenna (invariato), 2 a Forlì (-2), 3 a Cesena (invariato) e 10 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 23.403 a Piacenza (+17 rispetto a ieri, di cui 10 sintomatici), 27.651 a Parma (+49, di cui 15 sintomatici), 46.337 a Reggio Emilia (+42 , di cui 32 sintomatici), 64.760 a Modena (+23, di cui 16 sintomatici), 81.258 a Bologna (+63, di cui 39 sintomatici), 12.505 casi a Imola (+13, di cui 11 sintomatici), 22.980 a Ferrara (+13, di cui 3 sintomatici), 30.061 a Ravenna (+38, di cui 24 sintomatici), 16.677 a Forlì (+26, di cui 24 sintomatici), 19.182 a Cesena (+11, di cui 6 sintomatici) e 35.755 a Rimini (+33, di cui 17 sintomatici).

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 5 casi, di cui 2 positivi a test antigenico ma non confermati dal tampone molecolare e 3 casi risultati non Covid-19

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