mercoledì
13 Agosto 2025

La pallavolista: «Un uomo si masturbava vicino a me in spiaggia». Arriva la polizia

Una giocatrice della Teodora denuncia l’episodio su Instagram per invitare tutte a segnalare qualunque caso simile: «Lasciando da parte l’immoralità del gesto, mi disgusta di non sentirmi libera di rilassarmi in costume in una spiaggia pubblica»

Fagnani Spiaggia Marina Di RavennaUn uomo è stato scoperto mentre si stava masturbando dietro a un albero nei pressi di una ragazza in costume sulla spiaggia di Marina di Ravenna nel pomeriggio di oggi, 20 aprile. Sul posto è intervenuta la polizia. L’episodio è stato reso noto dalla ragazza stessa, una pallavolista della Teodora Ravenna, che ha voluto usare il suo profilo Instagram per raccontare quanto vissuto e invitare tutte a denunciare vicende simili senza indugi. «Chiunque – ha scritto la ventunenne in una storia – ha il diritto di sentirsi libero di stare in costume senza aver paura di essere utilizzato come un oggetto sessuale».

Secondo il suo racconto, è stata un’altra persona ad accorgersi di quanto stava accadendo perché la giocatrice stava dormendo: «Sono stata svegliata da una ragazza che urlava con una pala in mano». L’uomo era poco distante. «Lasciando da parte l’immoralità del gesto – ha concluso la sportiva –, la cosa che più mi disgusta è di non essermi sentita libera di rilassarmi al mare, in costume, in una spiaggia pubblica. Non è una novità che queste cose succedano e questo non è normale».

Covid, in regione “solo” 740 nuovi casi. E oltre 2mila malati in meno in un giorno

 

Sono 64 i nuovi casi di positività registrati in 24 ore in provincia di Ravenna (dati aggiornati alle 12 di oggi, 20 aprile). Si tratta di 29 maschi e 35 femmine; 28 asintomatici e 36 con sintomi; 62 in isolamento domiciliare e 2 ricoverati.

I tamponi eseguiti sono stati 1.182. Sono state comunicate circa 206 guarigioni.

Altri cinque, invece, i decessi: due pazienti di sesso maschile di 72 e 74 anni e tre pazienti di sesso femminile di 77, 90 e 106.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 20 APRILE

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 359.941 casi di positività, 740 in più rispetto a ieri, su un totale di 28.134 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 2,6%.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 3.032 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 286.311.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 60.963 (-2.319 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 58.501 (-2.230), il 96% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 27 nuovi decessi: 7 a Bologna (4 uomini di 75, 83, 86 e 87 anni e 3 donne di 73, 78 e 83 anni), 5 a Ravenna (3 donne di 77, 90 e 106 anni e 2 uomini di 72 e 74 anni), 4 a Modena (3 donne di 76, 89 e 94 anni e 1 uomo di 72 anni), 3 a Ferrara (2 uomini di 66 e 69 anni e 1 donna di 90 anni), 3 in provincia di Forlì-Cesena (3 uomini di 75, 77 e 92 anni), 3 a Parma (3 uomini di 64, 84 e 98 anni) e 2 a Reggio Emilia (1 donna di 81 anni e 1 uomo di 64 anni). Non si registrano decessi in provincia di Piacenza e di Rimini.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.667.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 291 (-5 rispetto a ieri), 2.171 quelli negli altri reparti Covid (-84).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 12 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 30 a Parma (-2), 28 a Reggio Emilia (-3), 48 a Modena (-2), 82 a Bologna (+5), 11 a Imola (invariato), 35 a Ferrara (+2), 10 a Ravenna (-2), 7 a Forlì (-1), 4 a Cesena (invariato) e 24 a Rimini (-1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 22.532 a Piacenza (+47 rispetto a ieri, di cui 29 sintomatici), 25.318 a Parma (+76, di cui 33 sintomatici), 43.352 a Reggio Emilia (+93, di cui 50 sintomatici), 61.470 a Modena (+135, di cui 51 sintomatici), 77.175 a Bologna (+128, di cui 89 sintomatici), 12.103 casi a Imola (+8, di cui 2 sintomatici), 22.116 a Ferrara (+30, di cui 7 sintomatici), 28.413 a Ravenna (+64, di cui 36 sintomatici), 15.386 a Forlì (+31, di cui 21 sintomatici), 18.022 a Cesena (+60, di cui 47 sintomatici) e 34.054 a Rimini (+68, di cui 20 sintomatici).

Il “No Paura Day” con no mask e negazionisti arriva a Faenza

Domenica 25 aprile in piazza. Invitato anche il sindaco Isola

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Il “No Paura Day” a Bergamo

Ha fatto scalpore la manifestazione di qualche giorno fa a Bergamo di quelli che sono stati definiti “negazionisti” e “no mask”. Ora il No Paura Day arriva anche in provincia di Ravenna.

L’appuntamento è per domenica 25 aprile dalle 11 alle 12.30 in piazza del Popolo.

Interverranno come relatori “stimati ed esperti professionisti in campo medico, legale ed editoriale”, si legge nella nota inviata alla stampa dagli organizaztori – “per testimoniare esperienze di terapia domiciliare contro il Covid-19 e chiarire gli aspetti legali inerenti i provvedimenti adottati dal Governo in materia di contenimento dei contagi”.

Alla manifestazione – a cui parteciperà il medico Fabio Milani – è stato invitato a partecipare anche il sindaco Massimo Isola.

Gli organizzatori assicurano che verrà svolta “in forma statica e richiedendo il rispetto delle vigenti norme anti-contagio”.

L’assessora Bakkali contro Grillo: «Un omuncolo. Alimenta la cultura dello stupro»

Fa discutere anche a Ravenna il video con cui il comico difende il figlio indagato

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Ouidad Bakkali in una foto di questi giorni in cui esprime il proprio sostegno al Ddl Zan contro l’omofobia

Anche l’assessora alle Politiche di genere del Comune di Ravenna interviene sul caso del video di Beppe Grillo, con il quale ha difeso nei giorni scorsi il figlio Ciro, 20 anni, indagato insieme ad altre tre persone dalla procura di Tempio Pausania per violenza sessuale di gruppo nei confronti di una coetanea conosciuta in vacanza.

Nel video, pubblicato sul suo blog e sui social, Grillo ha difeso in modo piuttosto concitato il figlio Ciro, sostenendo che lo stupro non sia mai avvenuto e che i rapporti con la donna siano stati consensuali (citando anche l’esistenza di un video che lo proverebbe).

«Cultura dello stupro, questo emerge dal video violento e abusante di Beppe Grillo, che come lo definisce Michela Murgia oggi nel suo editoriale si rivela “manettaro da politico e garantista da genitore”», attacca l’assessora Ouidad Bakkali.

«Urla, sentenzia, decide che la sua sia una verità assoluta e la scaglia addosso a tutte noi e soprattutto a colei che quella violenza l’ha subita e denunciata. 8 giorni, questo il tempo trascorso tra lo stupro e la denuncia. Troppi per Grillo, “non è vero niente” tuona! Si vede che non c’è violenza, si vede. Quello che non si vede e che dobbiamo difendere – continua Bakkali – è la forza di chi denuncia una violenza, nonostante la paura di non essere credute, di essere giudicate, di avere magari davanti “un figlio di” che agirà tutto il potere e la visibilità per schiacciare chi oserà. Ecco, tutte, tutti ora dobbiamo proteggerla questa donna, rispedire nell’angolo quell’omuncolo di Grillo e tutti coloro che alimentano il pensiero e la cultura dello stupro e far valere la giustizia e un cambio culturale non più rimandabile».

Centrodestra, Ancarani ancora contro Donati: «È un esponente del sistema Pd»

Il coordinamento regionale di Forza Italia ha confermato la posizione del consigliere comunale

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Alberto Ancarani

Continua il dibattito all’interno del centrodestra in vista della elezioni amministrative in programma a Ravenna il prossimo ottobre.

Se da una parte il candidato “in pectore” di Lega e Fratelli d’Italia Filippo Donati continua a lanciare segnali importanti sulla propria disponibilità (l’ultimo al termine dell’incontro con il ministro del Turismo Garavaglia), una parte importante della coalizione continua allo stesso modo a esprimere la propria contrarietà.

Durante il coordinamento regionale di Forza Italia, infatti, è stata confermata dal partito la posizione del consigliere comunale uscente Alberto Ancarani, che fin da subito ha manifestato la propria contrarietà al nome di Donati quale candidato sindaco.

«Al momento – conferma Ancarani, da noi interpellato – prendo atto a livello di mera cronaca che i due partiti più sovranisti e anti sistema dell’area del centrodestra stanno puntando su un esponente del sistema consolidato di questa città a guida Pd. Mi sembra ci sia qualcosa che non quadra».

Superlega, Arrigo Sacchi: «Va contro lo sport. Spero che venga accantonata»

L’ex allenatore di Fusignano alla. Gazzetta: «Solo una questione di business e bilanci in rosso»

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Arrigo Sacchi

Anche Arrigo Sacchi stronca la nuova Superlega del calcio, il progetto di cui si sta parlando in queste ore che vedrebbe la nascita di una sorta di campionato riservato in particolare a 12 big europee (tra cui Juve, Milan e Inter) a fianco di quelli nazionali e di fatto al posto dell’attuale Champions League.

Un progetto che secondo l’ex allenatore di Fusignano «va contro lo sport e contro il calcio» e «può diventare un circo».

Sacchi ne ha parlato in un’intervista alla Gazzetta dello Sport: «La Superlega non mi piace perché il calcio è così bello per la sua universalità», ha dichiarato, sottolineando come però il calcio abbia tre grandi avversari: «il divismo, il business e i bilanci in rosso. Sono tre elementi che trasformano tutto. Le istituzioni sono state poco severe verso i bilanci in rosso. Chi governa il calcio deve accorgersi che, pur di aumentare i profitti a discapito dello spettacolo, è cresciuto esponenzialmente il numero delle partite ed è diminuito drasticamente il tempo dedicato agli allenamenti».

Alla domanda del giornalista sul futuro del calcio, Sacchi risponde augurandosi «che il progetto della Superlega venga accantonato. Bisogna sfruttare l’occasione per ripartire da altre basi».

Torna la pedalata del 25 aprile a Ravenna, con Qr Code e filmati sulla Resistenza

Organizzano Fiab e Anpi: percorso da 40 km da svolgere in autonomia

PedalataTorna la pedalata del 25 aprile a Ravenna, lungo i luoghi della Resistenza, anche se non potrà essere “collettiva” come da abitudine.

A organizzare è la Fiab, insieme all’Anpi di Ravenna. L’itinerario – ideato per poter essere percorso in autonomia – prevede sei stazioni dove è presente l’installazione temporanea di sei pannelli informativi: inquadrando il QRCode, si potrà vedere un breve filmato sul sito a cui è dedicata la sosta.

Per la realizzazione dei filmati gli organizzatori si sono avvalsi della collaborazione di Guido Ceroni, presidente dell’Istituto Storico della Resistenza di Ravenna, e di Pierpaolo Zoffoli di 05 Quarto Atto.

Il percorso è di circa 40 km: parte in Piazza del Popolo dal Monumento ai Caduti dove è posto il primo dei pannelli informativi e, dopo aver toccato il cippo del Vicolo dei Francesi, arriva a Punta Marina, nella zona degli sbarramenti anticarro noti come “Denti di drago” e dei bunker; qui si trova il terzo pannello informativo. Quindi si procede verso nord dove si trovano le altre tre stazioni, quella sulla battaglia di Porto Corsini, quella sull’Isola degli Spinaroni, visibile pedalando lungo la Pialassa Baiona e quella con i riferimenti storici di via Gattolo, che si incontra proseguendo lungo la ciclabile delle Mandriole.

Il percorso, creato per la Festa della Liberazione, resta valido sempre, associato al suo tracciato gpx e ai filmati che ne raccontano i punti più importanti e che saranno visibili anche sul canale YouTube di Fiab.

Il dettaglio del percorso e i video saranno visionabili anche sul sito www.fiabravenna.it

Covid, in provincia di Ravenna 67 casi, 1 morto e oltre 200 guarigioni in un giorno

 

Nel territorio provinciale di Ravenna oggi (19 aprile) si sono registrati 67 casi: si tratta di 39 maschi e 28 femmine; 32 asintomatici e 35 con sintomi; 65 in isolamento domiciliare e 2 ricoverati.  I tamponi eseguiti sono stati 1.139.

Oggi la Regione ha comunicato 1 decesso: un uomo di 79 anni. Sono state comunicate anche circa 237 guarigioni.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 19 APRILE

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 359.206 casi di positività, 877 in più rispetto a ieri, su un totale di 11.045 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 7,9%, non indicativa dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati che la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.443 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 283.279.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 63.287 (-598 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 60.735 (-627), il 96% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 32 nuovi decessi: 1 a Parma (un uomo di 90 anni); 2 nella provincia di Reggio Emilia (entrambi uomini, di 60 e 77 anni); 6 nella provincia di Modena (una donna di 75 anni e cinque uomini di 76, 77, due di 82, 88 anni); 11 in provincia di Bologna (sei donne: di 74, 80, 82 e 84, queste ultime due residenti a Imola, e le altre rispettivamente di 85 e 102 anni; cinque uomini di 57, 66, 68, 77 e 85 anni); 3 nel ferrarese (una donna di 96 anni e due uomini di 54 e 72 anni); 1 in provincia di Ravenna (un uomo di 79 anni); 3 in provincia di Forlì-Cesena (tutti uomini, di 70, 88 e 92 anni); 4 nel riminese (una donna di 83 anni, e tre uomini di 67, 72 e 81 anni). Si segnala inoltre il decesso di un uomo di 56 anni diagnosticato dall’ Ausl di Bologna ma residente nella provincia di Salerno. Nessun decesso nella provincia di Piacenza.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.640.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 296 (-1 rispetto a ieri), 2.256 quelli negli altri reparti Covid (+30).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 13 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 32 a Parma (invariato), 31 a Reggio Emilia (+1), 50 a Modena (-4), 77 a Bologna (+3), 11 a Imola (-2), 33 a Ferrara (-3), 12 a Ravenna (+1), 8 a Forlì (invariato), 4 a Cesena (invariato) e 25 a Rimini (+3).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 22.485 a Piacenza (+23 rispetto a ieri, di cui 13 sintomatici), 25.242 a Parma (+67, di cui 33 sintomatici), 43.259 a Reggio Emilia (+114, di cui 49 sintomatici), 61.336 a Modena (+161, di cui 85 sintomatici), 77.051 a Bologna (+175, di cui 117 sintomatici), 12.095 casi a Imola (+20, di cui 14 sintomatici), 22.086 a Ferrara (+67, di cui 20 sintomatici), 28.349 a Ravenna (+67, di cui 35 sintomatici), 15.355 a Forlì (+47, di cui 29 sintomatici), 17.962 a Cesena (+46, di cui 35 sintomatici) e 33.986 a Rimini (+90, di cui 60 sintomatici).

Con il voucher della Regione acquista un Pc per la Dad del figlio. Ma è una truffa

Il bambino di 10 anni era stato iscritto in una scuola a Faenza, ma in realtà abita con il padre all’estero

African Child Girl Holding Tablet Talking With Teacher On Distance Video Call.Aveva iscritto il figlio di 10 anni in una scuola di Faenza. Nel frattempo aveva chiesto e ottenuto un voucher – messo a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna – per acquistare un notebook da 550 euro, nell’ambito del progetto nato per contrastare il divario digitale nel periodo dell’emergenza sanitaria da Covid, dichiarando che l’attrezzatura sarebbe servita al figlio per seguire le lezioni della didattica a distanza.

Le indagini della polizia locale, partite dopo la segnalazione di abbandono scolastico, hanno però potuto accertare che il figlio della donna, una 41enne, non risulta aver mai frequentato la scuola elementare faentina pur risultandone iscritto, né essersi mai collegato per seguire le lezioni a distanza.

Anzi, i vigili hanno scoperto inoltre che il figlio della 41enne in realtà risulta avere la residenza in Gran Bretagna, dove abita con il padre.

Per la donna è scattata la denuncia per truffa aggravata ai danni di ente pubblico.

Due bufale di S. Apollinare in Classe in mostra in Svizzera. Torneranno in novembre

Le sculture protagoniste a una mostra dell’artista bolognese Davide Rivalta

Sculture Di Bufali AllDue delle sette bufale presenti nel prato adiacente alla basilica di Sant’Apollinare in Classe, partiranno martedì 20 aprile per partecipare a una mostra in Svizzera. Si tratta delle sculture realizzate dall’artista bolognese Davide Rivalta, che esporrà allo Château de Vullierens, vicino a Losanna.

Le due bufale torneranno a Classe a inizio novembre.

« La scultura di Davide Rivalta, fin dal suo clamoroso esordio con i sei Gorilla (1998-2002) di bronzo sovradimensionati per il cortile di accesso per il Tribunale di Ravenna – si legge nella cartella stampa della mostra -, è in stretta relazione con il contesto ambientale in cui è di volta in volta collocata e proprio tale relazione a cui va aggiunta l’esperienza diretta dello spettatore/fruitore costituisce l’essenza dell’opera».

L’Olimpia Teodora ai play-off per la promozione in A1: l’ultima volta fu nel 1997

In campo maschile invece è finita la stagione della Consar Ravenna

Attachment (2)Con la sconfitta nel weekend contro Piacenza è finita la stagione della Consar Ravenna nel massimo campionato nazionale di volley maschile. Conclusa al decimo posto su 12 la stagione regolare, i ravennati sono stati impegnati nei play-off per il quinto posto, che vale un piazzamento in Europa. Senza però riuscire a entrare nei primi quattro posti, che valevano le semifinali.

Soddisfatto comunque coach Bonitta, che ricorda anche i quarti di finale in Coppa Italia disputati e soprattutto la giovane età della squadra.

Entrerà invece nel vivo in maggio la stagione per l’Olimpia Teodora Ravenna (A2 femminile), che ha conquistato in anticipo la qualificazione per i quarti di finale di play-off promozione.

Un traguardo storico per l’Olimpia Teodora, che accede alla post season per la prima volta dal ritorno in Serie A2 (anche se l’anno scorso la qualificazione fu negata solo dalla sospensione del campionato causa Covid). Più in generale era dalla stagione 1996-1997 che Ravenna non conquistava l’accesso ai playoff promozione di serie A2. In quella occasione, peraltro, la squadra giallorossa vinse il torneo ritornando in A1.

Commercio in crisi: dal 2006 in provincia di Ravenna è sparito un negozio su cinque

Per la prima volta sono meno di quattromila le imprese attive nel settore al dettaglio

IMG 1326Un declino inarrestabile che la pandemia non ha fatto altro che accentuare. È l’andamento del settore del commercio in provincia di Ravenna (ma il trend è ovviamente nazionale), stando ai numeri del Registro delle imprese della Camera di Commercio.

A fine 2020 erano 3.938 le imprese attive in provincia nell’ambito del commercio al dettaglio (escluso quello di automobili e di riparazione di beni personali e per la casa), mai così poche praticamente da decenni, per la prima volta nel nuovo secolo sotto la soglia delle 4mila.

Il punto più alto era stato toccato nel 2006, con 4.846 imprese attive. Poi una lenta discesa, che ha portato alla scomparsa quasi quindici anni dopo di un’impresa su cinque.

A causa della pandemia ha toccato il punto più basso anche il dato delle iscrizioni, 116 in un anno, contro le 141 del 2019.

Un trend che ha pesato naturalmente anche sul numero dei lavoratori. Nel 2020 il settore è stato il più colpito, con una riduzione degli occupati di 4.020 persone (ma in questo caso non è disponibile il dato disaggregato e quindi il numero fa riferimento a turismo e commercio presi nel loro complesso), quasi la metà delle 8.200 che hanno perso il lavoro in tutta la provincia l’anno scorso (con un calo del 4,6 percento).

Complessivamente, secondo l’ultimo rapporto Istat, il tasso di disoccupazione in provincia è passato dal 4,6 del 2019 al 6,9 percento di fine 2020.

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