mercoledì
10 Settembre 2025

Flop Ravenna: nel 2021 non ha ancora vinto. In Italia peggio solo Parma e Vibonese

I giallorossi penultimi in classifica, a breve sono attesi dal derby con il Cesena

Mister ColucciLa sconfitta casalinga di ieri contro il Matelica ha rappresentato la dodicesima partita consecutiva senza vittorie per il Ravenna Football Club, penultima in classifica nel girone B del campionato di serie C. Nel 2021 non ha mai vinto.

Un piccolo record negativo per i campionati di calcio professionistico in Italia, superato solo dalla Vibonese nel girone C, sempre del campionato di C (con ben 16 partite senza vittoria) e dal Parma, penultimo in serie A (con 15 gare senza successi).

L’ultima vittoria del Ravenna risale al 19 dicembre, quando i giallorossi sconfissero 3-2 l’Imolese.

Al momento la squadra giallorossa occupa come detto la penultima posizione con 20 punti, 3 in più dell’Arezzo. La salvezza diretta, senza play-out, dista 7 punti (il sestultimo posto è della Vis Pesaro, a quota 27).  Ma obiettivo principale, al momento, è quello di evitare l’ultimo posto, che significa retrocessione diretta in serie D.

E in vista c’è il derby contro il Cesena, in programma il 14 marzo, la partita più attesa dai tifosi, soprattutto dopo che all’andata il Ravenna perse 4-0, provocando anche alcune contestazioni in città.

Il Ravenna, sul campo, finì in serie D già al termine della passata stagione (fortemente condizionata dal Covid), perdendo i play-out. Ma ottenendo poi il ripescaggio tra i professionisti in estate.

Gli Extraliscio sul palco di Sanremo (con ballerini) – IL VIDEO – Sono 19esimi

Con il lughese Mauro Ferrara. Pubblicato anche il videoclip ufficiale di “Bianca luce nera”

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In primo piano Mauro Ferrara sul palco con gli Extraliscio a Sanremo

Sono al momento 19esimi (su 26 concorrenti) nella classifica provvisoria (guidata da Ermal Meta) ma la loro performance sul palco del Festival di Sanremo non è passata certo inosservata – con tanti apprezzamenti sui social – grazie anche alla presenza di Davide Toffolo come ospite “mascherato” e anche alla coppia di ballerini intervenuta durante l’esecuzione del brano.

Loro sono gli Extraliscio, progetto tutto romagnolo di Mirco Mariani, che vede tra i protagonisti anche il lughese Mauro Ferrara, la storica voce di “Romagna Mia” nel mondo (A QUESTO LINK LA NOSTRA INTERVISTA). Ferrara è impegnato solamente ai cori, mentre sarà protagonista con la sua inconfondibile voce nella serata delle cover.

La canzone in gara si chiama “Bianca luce nera” e qui sotto pubblichiamo il video della performance per chi se la fosse persa.

Qui sotto invece il videoclip ufficale della canzone, pubblicato sui social il giorno dopo l’esibizione di Sanremo.

Il cordoglio di Legacoop per la morte di Franco Buzzi, ex presidente anche di Cmc

Per anni è stato al vertice dell’Associazione Nazionale Cooperative Produzione Lavoro. In pensione ha guidato l’Atm

Attachment (4)I cooperatori di Legacoop Romagna esprimono «il più sentito cordoglio» per la scomparsa di Franco Buzzi, «dirigente cooperativo di altissimo valore».

La sua esperienza professionale si è sviluppata per gran parte all’interno del movimento cooperativo ravennate e nazionale, ricoprendo importanti incarichi, a cominciare dalla presidenza della Cmc. Per lunghi anni è stato poi al vertice dell’Associazione Nazionale Cooperative Produzione Lavoro (Ancpl). Nella sua prestigiosa carriera Buzzi è stato anche presidente del consiglio di sorveglianza del Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna. Dopo il pensionamento ha prestato servizio come presidente dell’Atm di Ravenna.

«Di lui ricordiamo i principi morali, la competenza in ogni settore in cui ha agito, la dedizione al lavoro e la capacità critica che lo spingeva ad essere un innovatore, attento alle dinamiche di cambiamento delle imprese e dei mercati. Un vero cooperatore. Ci stringiamo alla moglie, alla figlie, ai nipoti e ai tantissimi che lo hanno conosciuto e stimato«, dichiara il presidente di Legacoop Romagna, Mario Mazzotti.

«La scomparsa di Franco Buzzi, a lungo presidente nazionale della cooperazione di produzione e lavoro, addolora profondamente. In Buzzi i valori della solidarietà e della dignità del lavoro facevano parte del bagaglio umano ancora prima che di quello professionale. Non dimenticherò il suo calore, l’umanità che permeava ogni sua azione. Anche a nome della presidenza regionale di Legacoop e di Legacoop Produzione e Servizi mi stringo ai suoi cari in questo momento tanto doloroso»: così il presidente di Legacoop Emilia-Romagna Giovanni Monti.

A Faenza un fascio di luce rossa in piazza per ricordare Ilenia Fabbri

L’iniziativa dopo l’arresto dell’ex marito, tutte le sere fino all’8 marzo

Da ieri sera (mercoledì 3) e fino all’8 marzo, Giornata internazionale della Donna, il centro di Piazza del Popolo di Faenza verrà illuminato, tra le 18 e le 23, da un fascio di luce di colore rosso, simbolo della lotta contro la violenza di genere.

L’iniziativa è voluta dall’assessora alle Pari Opportunità, Milena Barzaglia, e dall’associazione SOS Donna, nella giornata in cui la Polizia di Stato, su disposizione della Procura della Repubblica di Ravenna, ha terminato le indagini sull’omicidio di Ilenia Fabbri, arrestando l’ex marito.

«Ci troviamo di fronte all’ennesimo femminicidio – dice Milena Barzaglia – e sia come donna che in qualità di amministratore pubblico, provo grande dolore e un forte senso di impotenza. L’omicidio di Ilenia ha sconvolto la nostra comunità e ci impone ancora una volta di non dimenticare di impegnarsi, come persone e come istituzioni, a combattere, giorno per giorno, la violenza sulle donne attraverso azioni culturali ma anche attraverso una protezione attiva. Invito le donne che ogni giorno subiscono violenze, fisiche o psicologiche, a rivolgersi senza alcun timore al nostro sportello donna. Il fascio di luce rossa nella nostra piazza principale vuol essere un segnale in ricordo di Ilenia e di tutte le vittime di femminicidio».

«La violenza sulle donne, fenomeno sistemico – dicono dal centro antiviolenza Fe.n.ice SOS Donna – è una cartina tornasole di ciò che è l’asimmetria del rapporto tra i generi. Ci stringiamo alle persone care a Ilenia promettendo di mantenere viva la sua memoria».

Covid, 268 nuovi casi in 24 ore in provincia di Ravenna. E altri tre morti

 

Sono 268 i nuovi casi di positività registrati in 24 ore in provincia di Ravenna, alle 12 di oggi, 3 marzo. Si tratta di 147 maschi e 121 femmine; 97 asintomatici e 171 con sintomi; 263 in isolamento domiciliare e 5 ricoverati.

I tamponi eseguiti sono stati 1.410. Oggi la Regione ha comunicato 3 decessi per il territorio provinciale: due pazienti di sesso femminile di 79 e 73 anni e un paziente di sesso maschile di 81 anni. Sono state comunicate circa 74 guarigioni.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 3 MARZO

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 267.630 casi di positività, 2.456 in più (di cui circa mille asintomatici) rispetto a ieri, su un totale di 40.815 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 6%.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.525in più rispetto a ieri e raggiungono quota 210.282.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 46. 698 (+891 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 43.919 (+822), il 94 % del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 40 nuovi decessi: 2 a Parma (due uomini: di 80 e 88 anni);3 nella provincia di Reggio Emilia (una donna di 73 anni e due uomini di 69 e 73 anni); 6 nella provincia di Modena (una donna di 81 e cinque uomini: di 47, 80, 81, 83 e 93 anni); 19 nella provincia di Bologna (8 donne: quattro di 85 anni, una di 90, due di 92 e una di 94 anni; e 11 uomini- uno di 73, uno di 77, uno di 82, due di 83, uno di 86, uno di 89, uno di 92- e tre nell’imolese: un uomo di 69 anni e due di 89 anni); 2 nel ferrarese (una donna di 86 e un uomo di 81 anni); 3 in provincia di Ravenna (due donne di 73 e 79 anni, e un uomo di 81 anni); 5 in provincia di Forlì-Cesena (due donne di 89 e 92 anni; tre uomini di 76, 77 e 97 anni. Nessun decesso nelle province di Piacenza e Rimini.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.650.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 251 (+12 rispetto a ieri), 2.528 quelli negli altri reparti Covid (+57).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 14 a Parma (+2), 20 a Reggio Emilia (+2), 53 a Modena (+2), 68 a Bologna (+1), 23 a Imola (+3),24 a Ferrara (invariato), 7 a Ravenna (-3), 5 a Forlì (+1), 7 a Cesena (+1) e 20 a Rimini (+3).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 20.178 a Piacenza (+64 rispetto a ieri, di cui 28 sintomatici), 18.244 a Parma (+118, di cui 72 sintomatici), 33.964 a Reggio Emilia (+293, di cui 178 sintomatici), 46.559 a Modena (+224, di cui 153 sintomatici), 55.384 a Bologna (+746, di cui 427 sintomatici), 9.497 casi a Imola (+72, di cui 41 sintomatici), 15.411 a Ferrara (+134, di cui 38 sintomatici), 20.386 a Ravenna (+268, di cui 171 sintomatici),10.163 a Forlì (+115, di cui 96 sintomatici), 12.467 a Cesena (+181, di cui 122 sintomatici) e 25.377 a Rimini (+241, di cui 104 sintomatici).

«Tutta l’Emilia-Romagna potrebbe diventare zona rossa a partire da lunedì»

Lo dice il Presidente Bonaccini presentando le nuove misure per Bologna e Modena

Bonaccini WebVenerdì l’analisi della cabina di regia nazionale «potrebbe portare tutta l’Emilia-Romagna in zona rossa». Lo sottolinea il presidente Stefano Bonaccini, che ha deciso di “anticipare” quella decisione per Bologna e Modena, mentre altre aree della regione (come la provincia di Ravenna) sono in “arancione scuro”.

Una eventuale zona rossa regionale «avverrebbe da lunedì, oggi non lo possiamo sapere. Ma noi non possiamo aspettare, anche perchè il ministero registra dati già vecchi» e la realtà «è già peggiore di quei dati».

Delitto Fabbri, l’accusa: l’ex marito pagò un amico uscito di prigione per ucciderla

Tra i due una conoscenza di vecchia data per la comune passione delle motociclette. Il killer era in cella per il pestaggio di un disabile. La pianificazione dell’omicidio cominciò sei mesi prima, negli ultimi quindici giorni tre incontri fra i due uomini

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Claudio Nanni

La coltellata fatale per Ilenia Fabbri, la 46enne trovata morta lo scorso 6 febbraio nella sua abitazione di Faenza con la gola tagliata, sarebbe partita dalla mano di Pierluigi Barbieri, un 53enne di Rubiera (Reggio Emilia) con diversi precedenti, assoldato dall’ex marito Claudio Nanni. Di questo sono convinti gli inquirenti: all’alba di oggi, 3 marzo, i due sono stati arrestati in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il movente sarebbe di natura economica: la donna aveva portato in tribunale l’ex coniuge chiedendo centomila euro come risarcimento per presunte mancate retribuzioni nel periodo in cui aveva lavorato come impiegata nell’officina meccanica di Nanni a Faenza.

La conoscenza tra i due uomini è di vecchia data, nata dalla comune passione per le motociclette. La pianificazione della spedizione punitiva nell’abitazione di via Corbara, dove la donna viveva con la figlia 21enne, sarebbe iniziata la scorsa estate, appena Barbieri uscì di prigione dove aveva trascorso alcuni mesi per un episodio analogo. A febbraio 2020 a Predappio aveva partecipato con altre persone a un pestaggio per rapina ai danni di un disabile.

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L’officina di Claudio Nanni

Gli elementi raccolti dagli investigatori dimostrerebbero che i presunti killer e mandante si sarebbero incontrati almeno tre volte nei quindici giorni precedenti, probabilmente per definire i dettagli del piano. Il 19 gennaio il telefonino di Nanni è stato localizzato nei pressi dell’abitazione di Barbieri in Emilia, il 20 e 29 gennaio l’auto di Barbieri è stata ripresa dalle telecamere ai varchi di accesso di Faenza e la videosorveglianza nei pressi dell’officina di Nanni li riprende mentre si incontrano.

La mattina dell’omicidio, come noto, l’ex marito caricò la figlia in auto un paio di minuti prima delle 6 per raggiungere Lecco dove ritirare un’auto acquistata da poco. Il telefono di Barbieri quel giorno viaggia da Reggio Emilia a Bologna poi si spegne e viene riacceso solo più tardi quando è di nuovo in provincia di Reggio.

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Ilenia Fabbri e Claudio Nanni

Al momento non sono emersi elementi per quantificare il compenso a favore del presunto omicida. Sono in corso accertamenti bancari, pur nella consapevolezza che l’eventuale pagamento non sarà stato fatto tramite assegni o bonifici che avrebbero lasciato tracce. I magistrati ipotizzano cifre basse, visto il curriculum di Barbieri: nel pestaggio di un anno fa erano in ballo circa cinquecento euro.

A Castel Bolognese festa a sorpresa per Laura Pausini. Celebrata anche a New York…

Dopo la vittoria ai Golden Globe della popstar di Solarolo

Laura Pausini Times Square AdnkGrande emozione e festeggiamento a distanza di sicurezza anti-contagio: Castel Bolognese ha voluto festeggiare il Golden Globe conquistato da Laura Pausini con una sorpresa organizzata dai tecnici che abitualmente lavorano nei suoi spettacoli e che abitano in zona.

Sono stati loro a presentarsi nella casa di famiglia della Pausini, nel piccolo comune in provincia di Ravenna, prelevando letteralmente la popstar e portandola di fronte ad un grande muro del piccolo borgo dove è stato proiettato un videomapping con le immagini delle tappe più importanti della carriera di Laura. Nel gran finale, con una Pausini commossa, un trionfo di fuochi d’artificio.

Nel frattempo a Times Square, a New York, sono apparsi enormi manifesti che festeggiano Laura e la sua vittoria ai Golden Globe. (fonte ADNKRONOS.com)

Omicidio Ilenia Fabbri, arrestati l’ex marito e un suo conoscente

Sono considerati il mandante e l’esecutore materiale del delitto

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Ilenia Fabbri con il marito Claudio Nanni

Due persone sono state arrestate nella notte per l’omicidio di Ilenia Fabbri, la 46enne sgozzata il 6 febbraio nel suo appartamento di Faenza. Si tratta dell’ex marito e di un suo conoscente, ritenuti rispettivamente mandante ed esecutore materiale del delitto e raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale di Ravenna su richiesta dei pm Daniele Barberini e Angela Scorza sulla base delle indagini della squadra mobile di Ravenna e dello Sco.

Il movente è riconducibile, per gli inquirenti, al “profondo astio” che l’ex marito provava nei confronti della donna “a causa delle sue pretese economiche” conseguenti alla separazione del 2018 e ancora pendenti.

L’inchiesta di Procura e polizia, che ha portato a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, ha permesso di acquisire “gravi elementi indiziari” nei confronti dell’uomo e di un conoscente, nato nel Ravennate e residente in Emilia. I due sono indagati in concorso. (ANSA.it).

Nuovo Dpcm, in zona rossa chiusi anche gli asili. Dal 27 riaprono teatri e cinema

 

LA SCUOLA A SCUOLA PIAZZA DEL POPOLO RAVENNAFirmato il nuovo Dpcm anti Covid, il primo a firma Mario Draghi premier e che sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile.

Di seguito una sintesi delle principali novità e delle misure confermate, come da nota del Governo.

Confermate innanzitutto le zone a colori (con tutte le restrizioni che gli italiani hanno ormai imparato a conoscere) e il coprifuoco dalle 22 alle 5, così come il divieto di spostamenti tra regioni fino al 27 marzo.

ZONE BIANCHE

Nelle zone bianche, si prevede la cessazione delle misure restrittive previste per la zona gialla, pur continuando ad applicarsi le misure anti-contagio generali (come, per esempio, l’obbligo di indossare la mascherina e quello di mantenere le distanze interpersonali) e i protocolli di settore. Restano sospesi gli eventi che comportano assembramenti (fiere, congressi, discoteche e pubblico negli stadi). Si istituisce un “tavolo permanente” presso il Ministero della salute, con i rappresentanti delle regioni interessate, del Comitato tecnico-scientifico e dell’Istituto superiore di sanità, per monitorare gli effetti dell’allentamento delle misure e verificare la necessità di adottarne eventualmente ulteriori.

SCUOLA

Zone rosse – Dal 6 marzo, si prevede nelle zone rosse la sospensione dell’attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia ed elementari. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
Zone arancioni e gialle – I Presidenti delle regioni potranno disporre la sospensione dell’attività scolastica: 1. nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti; 2. nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni; 3. nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.

MUSEI, TEATRI, CINEMA E IMPIANTI SPORTIVI

Nelle zone gialle si conferma la possibilità per i musei di aprire nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso controllato. Dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, è prevista l’apertura anche il sabato e nei giorni festivi.
Dal 27 marzo, nelle zone gialle si prevede la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala. Restano chiusi palestre, piscine e impianti sciistici.

ATTIVITÀ COMMERCIALI

In tutte le zone è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto.

SERVIZI ALLA PERSONA

Nelle zone rosse, saranno chiusi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici.

SPOSTAMENTI DA E PER L’ESTERO

Si amplia il novero dei Paesi interessati della sperimentazione dei voli cosiddetti “COVID tested”. A chi è stato in Brasile nei 14 giorni precedenti è consentito l’ingresso in Italia anche per raggiungere domicilio, abitazione o residenza dei figli minori.

TAVOLO DI CONFRONTO CON LE REGIONI

È istituito un tavolo di confronto presso il Ministero della salute, con componenti in rappresentanza dell’Istituto superiore di sanità, delle regioni e delle province autonome, del Ministro per gli affari regionali e le autonomie e del Comitato tecnico-scientifico, con il compito di procedere all’eventuale revisione o aggiornamento dei parametri per la valutazione del rischio epidemiologico, in considerazione anche delle nuove varianti.

Tozzi: «Progetti eolici per centinaia di milioni di euro bloccati dalla burocrazia»

L’azienda di Mezzano in attesa da 14 anni delle autorizzazioni per il parco offshore di Cerano di Brindisi: «Conflitti tra ministeri»

Andrea Tozzi
Andrea Tozzi, amministratore delegato di Tozzi Green

Da quattordici anni la Tozzi Green di Mezzano, una delle principali aziende italiane nel settore Fer (fonti di energia rinnovabile) con oltre cinquecento occupati in varie parti del mondo, sta lavorando per realizzare un parco eolico offshore nelle acque antistanti la centrale elettrica a carbone Federico II a Cerano di Brindisi.

«Abbiamo progetti eolici fermi in diverse regioni italiane per centinaia di milioni di euro di investimenti – lamenta Andrea Tozzi, amministratore delegato di Tozzi Green –. Malgrado i progetti abbiano ricevuto tutte le autorizzazioni dal ministero dell’Ambiente e siano in aree prive di vincoli diretti, sono bloccati per conflitti di pareri con il ministero dei Beni Culturali e le Regioni. È un problema che accomuna tutti gli operatori del settore che, come noi, stanno crescendo e investendo in tutto il mondo e hanno progetti bloccati in Italia da decenni».

L’investimento in Puglia ha una potenza complessiva di 108 MW (circa un sesto di quella del progetto Agnes in arrivo a Ravenna): 36 torri alte 85 metri a una distanza tra 4 e 7 km dalla costa meridionale brindisina, di fronte a un tratto lungo undici km. Il lungo iter della proposta Tozzi ha trovato ampio spazio nelle cronache locali pugliesi e sui media nazionali.

Nel 2017 la giunta della Regione aveva deliberato un parere sfavorevole, più che altro un atto politico dato che non si tratta di una posizione vincolante dal punto di vista autorizzativo. Dubbi erano stati espressi anche dai Comuni e da associazioni ambientaliste. La società ravennate, durante la fase Via (valutazione di impatto ambientale), aveva evidenziato che l’impatto visivo delle pale dalla costa, a suo dire, sarebbe limitato e non vi sarebbero pericoli per le piante di posidonia oceanica. Era stato anche presentato uno studio per realizzare un allevamento di pesci all’interno del parco eolico marino. Esattamente un anno fa il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della Tozzi.

Il gruppo di Mezzano opera su tutte le fonti: idroelettrico, eolico, fotovoltaico, biomassa e biogas. Negli ultimi 30 anni ha sviluppato e costruito impianti di energie rinnovabili per 700 MW di cui 465 di maxi-eolici: «L’ultimo lo abbiamo terminato due anni fa. Altri progetti sono in fase di sviluppo negli uffici di vari enti. Ci contraddistingue la capacità di integrare in modo completo quella che definiamo l’intera filiera del settore, ossia, sviluppo, costruzione e manutenzione».

Secondo i dati di Anie-Confindustria, nel 2019 la nuova potenza eolica installata in Italia è stata 413 MW, un terzo del totale nazionale da rinnovabili (la classifica è guidata dal fotovoltaico con 737 MW). Il manager ravennate sottolinea il ritardo del settore: «Da diversi anni la nuova potenza installata cresce troppo lentamente: nel 2019 è stata 50MW superiore a quella installata nel 2018, il 4 percento. Dovremmo correre, invece stiamo camminando piano. Il problema, ahimè, come avviene per tanti altri settori economici, risiede in un contesto regolamentare e normativo incerto, lento e lontano dalle reali necessità del settore per potersi sviluppare».

Covid, 98 nuovi positivi in provincia di Ravenna. Morte altre tre anziane

 

Sono 98 (di cui 62 asintomatici) i nuovi casi di positività al coronavirus accertati in 24 ore, alle 12 di oggi (2 marzo), in provincia di Ravenna, dove sono stati accertati altri tre decessi. Oltre 1.400 i tamponi. Otto i nuovi ricoveri.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 2 MARZO

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 265.214 casi di positività, 2.040 in più rispetto a ieri (834 asintomatici), su un totale di 40.171 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 5%.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 407 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 208.757.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 45.847 (+1.589 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 43.132 (+1.483), il 94,1% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 44 nuovi decessi: 2 a Piacenza (un uomo di 89 e una donna di 94 anni) anni); 4 nella provincia di Parma (tre uomini di 82, 79 e 69 anni e una donna di 92 anni); 2 nella provincia di Reggio Emilia (due uomini di 81 e 77 anni); 6 nella provincia di Modena (due uomini di 89 e 78 anni e quattro donne, rispettivamente di 95, 88, 83 e 60 anni); 19 in provincia di Bologna (undici uomini di cui tre di 89 anni, 2 di 87, uno di 86, 85, 81, 80, 69 e 67 anni e otto donne di 96, 92, 91, 88, 83, 80, 71 e 67 anni); 3 nel ferrarese (tre uomini, rispettivamente di 84, 81 e 74 anni) e 3 nel ravennate (tre donne di 96, 94 e 81 anni). Poi 1 in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 71 anni) e, infine, 4 nel riminese (un uomo di 97 anni e tre donne di 90,84 e 83 anni).

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.610.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 239 (+3 rispetto a ieri), 2.476 quelli negli altri reparti Covid (+103).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti:10 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 12.a Parma (-1), 18 a Reggio Emilia (invariato), 51 a Modena (invariato), 67 a Bologna (+3), 20 a Imola (invariato), 24 a Ferrara (invariato), 10 a Ravenna (invariato), 4 a Forlì (invariato), 6 a Cesena (invariato) e 17 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 20.114 a Piacenza (+69 rispetto a ieri, di cui 38 sintomatici), 18.126 a Parma (+74, di cui 37 sintomatici), 33.671 a Reggio Emilia (+163, di cui 102 sintomatici), 46.335 a Modena (+310, di cui 207 sintomatici), 54.678 a Bologna (+791, di cui 674 sintomatici), 9.426 casi a Imola (+101, di cui 87 sintomatici), 15.277 a Ferrara (+87, di cui 79 sintomatici), 20.118 a Ravenna (+98, di cui 36 sintomatici), 10.048 a Forlì (+87, di cui 19 sintomatici), 12.286 a Cesena (+124, di cui 87 sintomatici) e 25.136 a Rimini (+136, di cui 37 sintomatici).

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