17 giovani famiglie si trasferiscono in collina grazie ai contributi della Regione

I dati della provincia di Ravenna. Mezzo milione di euro di incentivi per prendere la residenza a Brisighella e Casola Valsenio

Brisighella Colli E ULIVI

Una veduta di Brisighella

Andare a vivere in Appennino: un’opportunità che per 341 giovani coppie o famiglie dell’Emilia-Romgna è diventata realtà, grazie anche all’aiuto della Regione per comprare o ristrutturare una casa. Di 28.500 euro l’importo medio assegnato a fondo perduto, a beneficio di nuclei con figli nell’80% dei casi, per un’età media di 32,5 anni.

È la prima tranche di domande finanziate grazie al Bando Montagna, uscito il 15 settembre scorso: 10 milioni di euro le risorse stanziate dalla Giunta regionale per contributi a coppie e famiglie che hanno deciso di risiedere stabilmente in uno dei 119 comuni appenninici dell’Emilia-Romagna. Un finanziamento che potrà mobilitare investimenti per almeno altri 10 milioni di euro: dunque, anche un’iniezione significativa di risorse a beneficio dell’economia dei territori montani, grazie ai cantieri che si apriranno per gli interventi necessari, nel 93% dei casi realizzati da imprese locali.

Ma altri 10 milioni di euro sono già previsti per il 2021, inseriti nel Bilancio di previsione varato nei giorni scorsi dall’esecutivo regionale. L’obiettivo: dare risposta ad un’altra fetta cospicua delle tante domande arrivate: 2.310 in totale quelle ammissibili. Numeri che confermano il forte interesse in atto per l’Appennino. Un’inversione di tendenza da parte soprattutto dei giovani su cui può aver influito anche l’emergenza Covid, ma che più in generale rivela la ricerca di uno stile di vita più sostenibile.

Sui 341 interventi al momento finanziati, 17 sono nei comuni della provincia di Ravenna (10 a Brisighella e 7 a Casola Valsenio), per 502.061 euro di contributi regionali corrispondenti. Altre 99 le domande ammissibili arrivate dalla provincia di Ravenna, con appunto nuovi fondi in arrivo.

A Brisighella e Casola Valsenio sono stati finanziati 12 interventi di acquisto (che in regione sono il 49 percento del totale), 3 di ristrutturazione e 2 che prevedono un mix tra acquisto e recupero.

Tra gli obiettivi del bando anche quello di contrastare lo spopolamento dell’Appennino.  Per questo il bando prevede per tutti i beneficiari del contributo – sia coloro che già vivono in montagna che quanti intendono trasferirsi – l’obbligo della residenza nel comune montano per almeno cinque anni, residenza che va comunque presa entro sei mesi dalla sottoscrizione dell’atto di acquisto o dalla data di ultimazione dei lavori di recupero.

Il bando ha previsto contributi a fondo perduto da un minimo di 10 mila euro, a un massimo di 30 mila euro e comunque non superiori al 50% delle spese sostenute in caso di acquisto dell’immobile e, in caso di ristrutturazione, al 50% dell’importo lavori e alla somma non portata in detrazione fiscale.

Destinatari: nuclei famigliari in cui almeno uno dei componenti (ad esclusione dei figli) sia nato dopo il 1^ gennaio 1980 (età massima 40 anni) e abbia la residenza anagrafica in Emilia-Romagna o comunque svolga un’attività lavorativa esclusiva o principale nel territorio regionale. Tra i requisiti anche l’Isee inferiore a 50mila euro se relativo a un nucleo già formato, e fino a 60 mila per nuclei da formare.

Aperto il 15 settembre e chiuso il 30 ottobre il bando prevede che l’intervento sia concluso entro 9 mesi (in caso di acquisto dell’immobile) o di 24 mesi (in caso di recupero, con fine dei lavori).  Già alla fine di gennaio si aprirà la fase di rendicontazione e di successiva liquidazione dei contributi.

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