sabato
05 Luglio 2025

Loriana, una piadina da 13 milioni di euro: Deco vende il marchio a Valsoia

Accordo preliminare tra la cooperativa di Bagnacavallo e l’azienda di Bologna: trasferimento effettivo dal 31 dicembre 2020. Il ramo d’azienda fattura 9 milioni all’anno

Piada
Uno scatto negli stabilimenti della Deco in cui si produce la piadina

La cooperativa Deco Industrie di Bagnacavallo ha concluso un accordo preliminare con la Valsoia per la cessione del marchio Loriana, il ramo d’azienda per la produzione industriale di piadine. Il controvalore definito è di 12,98 milioni di euro oltre al capitale circolante netto a servizio del ramo. L’operazione avrà efficacia dal 31 dicembre 2020, fino a quel momento l’attività di distribuzione dei prodotti proseguirà in capo al venditore ed alla sua rete commerciale.

Loriana, lanciata sul mercato agli inizi degli anni ’70, vanta una presenza consolidata nel mercato italiano con un fatturato previsionale di fine 2020 in crescita e superiore ai 9 milioni di euro.

L’accordo tra Deco e l’azienda di Bologna prevede che la produzione della piadina Loriana proseguirà negli attuali stabilimenti della Deco a Forlì, mantenendo inalterata l’esistente filiera di approvvigionamento, interamente tracciata.

L’operazione, che non prevede la cessione di crediti o debiti finanziari, è integralmente finanziata con risorse già disponibili di Valsoia: per tale motivo non si prevede alcuna forma di assistenza finanziaria.

Francesco Canè, amministratore delegato di Deco Industrie, ha dichiarato: «La cessione del marchio Loriana prevede la continuità della produzione e di occupazione grazie ad un accordo pluriennale siglato tra le aziende. Una vera e propria partnership che ci permetterà di focalizzarci e investire sul nostro core business, aprendo al contempo nuove opportunità di sviluppo e di crescita».

Deco Industrie è nata nel 1951 nel settore della detergenza per poi ampliarsi dal 1995 al settore alimentare, nei 5 stabilimenti dislocati in Emilia-Romagna – Bagnacavallo e San Michele in provincia di Ravenna, Forlì, Bondeno nel Ferrarese e Imola – progetta, realizza e confeziona detergenti per la cura della casa e della persona e prodotti da forno, dolci e salati.

Covid: a Ravenna 205 contagi, 4 morti e 3 persone in più in terapia intensiva

 

Ancora sopra i 200 i nuovi contagi in provincia di Ravenna. Sono quelli accertati nel bollettino Covid di oggi, 23 novembre. Nel dettaglio, si tratta di 205 casi: 111 asintomatici e 94 con sintomi; 195 in isolamento domiciliare e 10 ricoverati.

La Regione ha comunicato anche 4 decessi per il territorio provinciale: si tratta di 2 pazienti di sesso maschile di 82 e 83 anni e 2 pazienti di sesso femminile di 58 e 92 anni.

Il bollettino regionale (aggiornato alle 12 del 23 novembre)

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 108.073 casi di positività, 2.347 in più rispetto a ieri, su un totale di 11.558 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è oggi del 20,3%, stabile rispetto a ieri.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 1.160 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 327 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 557 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 46,1 anni.

I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 69.380 (2.109 in più di ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 66.394 (+2.038 rispetto a ieri), il 95,7% del totale dei casi attivi.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 248 (-1 rispetto a ieri), 2.738 quelli in altri reparti Covid (+72).  Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 13 a Piacenza (-1   rispetto a ieri), 13 a Parma (-1 rispetto a ieri), 30 a Reggio Emilia (+1 rispetto a ieri), 64 a Modena (numero ricoveri invariato rispetto a ieri), 58 a Bologna (-2), 4 a Imola (invariato), 19 a Ferrara (-1), 15 a Ravenna (+3), 6 a Forlì (invariato), 1 a Cesena (invariato) e 25 a Rimini (invariato).

Purtroppo, si registrano 34 nuovi decessi: 13 in provincia di Modena (6 uomini di 66, 71,73,77,82 e 88 anni; 7 donne rispettivamente di 65 anni, due di 82 e le rimanenti di 83, 84, 93 e 102 anni), 6 a Reggio Emilia (5 uomini di 81, 82, 85, 87 e 91 anni; una donna di 79 anni), 6 a Piacenza (due uomini di 76 anni, 1 di 77 e 1 di 84;  due donne rispettivamente di 79 e 89 anni), 4 a Ravenna (di cui due uomini di 82 e 83 anni; due donne di 58 e 92 anni), 2 a Bologna (un uomo di 91 anni e una donna, a Imola, di 95), 2 a Forlì-Cesena (un uomo di 85 e una donna di 89 anni, entrambi a Cesena), 1 a Ferrara (un uomo di 88 anni). Non si sono verificati decessi nelle province di Parma e Rimini.  Dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus, in Emilia-Romagna i decessi sono complessivamente 5.384.

Le persone complessivamente guarite salgono a 33.309 (+204 rispetto a ieri).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 11.347 a Piacenza (+155 rispetto a ieri, di cui 42 sintomatici), 9.231 a Parma (+204, di cui 129 sintomatici), 15.717 a Reggio Emilia (+300, di cui 236 sintomatici), 19.632 a Modena (+480, di cui 231 sintomatici), 21.393 a Bologna (+350, di cui 155 sintomatici), 2.797 casi a Imola (+121, di cui 58 sintomatici), 5.196 a Ferrara (+105 , di cui 23 sintomatici), 6.752  a Ravenna (+205, di cui 94 sintomatici), 4.000 a Forlì (+75, di cui 50 sintomatici), 3.355 a Cesena (+80 , di cui 58 sintomatici) e 8.653 a Rimini (+272, di cui 111 sintomatici).

«Mio padre in pronto soccorso 50 ore senza cure: se non sei Covid non sei nessuno»

La vicenda vissuta da un 75enne con cenni di instabilità di memoria. La figlia ha fatto una segnalazione all’Ausl e ha informato la politica e la stampa: «Dopo aver consultato medico di base e geriatra, abbiamo prenotato privatamente una visita neurologica e un ecodoppler»

10 05 2012 Operativitˆ Nuovo Pronto Soccorso Ravenna«Se non sei Covid, non sei nessuno. Se non sei un paziente Covid non vieni curato adeguatamente, ma semplicemente sedato». È l’amaro sfogo di una 43enne dopo l’odissea del padre 75enne che ha trascorso 50 ore in pronto soccorso a Ravenna ma per avere una diagnosi effettiva ha dovuto prenotare una visita privata. La vicenda è diventata di dominio pubblico dopo che la donna ha informato il consigliere comunale Alvaro Ancisi (Lpr) di aver fatto una segnalazione all’Urp dell’Ausl e lo ha autorizzato a divulgare la cosa a mezzo stampa acconsentendo anche a rendere pubblico il nome (che noi preferiamo comunque omettere vista la delicatezza del caso).

I fatti sono iniziati nel pomeriggio dell’11 novembre: di fronte a cenni di peggioramento delle condizioni di salute dell’uomo, i familiari hanno chiamato il 118 e alle 17.30 circa l’anziano è salito con le proprie gambe sull’ambulanza. Peraltro fino al giorno prima era andato in auto all’edicola a comprare il giornale. In ospedale il 75enne è stato sedato per trascorrere la notte in attesa dell’esito del tampone che arriva alle 12 del 12 novembre. «Alle 18 finalmente ci contattano per andare a riprenderlo. Ritrovo mio padre che non riesce ad alzarsi dalla barella e quando comunque in piedi non riesce a reggersi. Sono l’effetto dei calmanti, ci viene ribadito più volte. Basita, ripeto che lui era entrato con le sue gambe. Ci rifiutiamo di portarlo a casa in quelle condizioni, con la sola diagnosi di una psichiatra che dichiara: disturbo neurocognitivo da curare con medicinale per schizofrenia. Ci viene risposto che avrebbero chiesto un consulto neurochirurgico, ma che, ad ogni modo, l’indomani avremmo dovuto portarlo a casa in tale stato». Alle 9 del 13 novembre viene stabilito il ricovero per visita neurologica ed ecodoppler, al fine di escludere ischemie. «Alle 19.30, non  essendo stati contattati per tutto il pomeriggio, andiamo al pronto soccorso e troviamo mio padre in piedi a girare per il pronto soccorso dando evidenti segni di squilibrio. La dottoressa di turno ci comunica che non c’è più nessun ricovero in lista e che pertanto mio padre è da dimettere. In alternativa avrebbero chiamato gli assistenti sociali. Diagnosi: “disturbo neurocognitivo in peggioramento” e “seguire la cura psichiatrica a domicilio”». A quel punto la donna consulta il medico di base e il geriatra e prenota gli accertamenti fatti il 19 e il 21 novembre.

«Mio padre è stato 50 ore al pronto soccorso in situazione di collasso. Il secondo giorno ha contratto le placche in gola. Noi siamo dovuti andare a prenderlo personalmente all’interno, entrando nell’area comune a tutti i pazienti, dove peraltro una dottoressa non indossava la mascherina. Questa segnalazione la ritengo opportuna per far conoscere all’Ausl cosa accade esattamente al pronto soccorso, non capendo peraltro perché non compare scritto da alcuna parte che il medico in servizio la mattina di venerdì aveva richiesto il ricovero in neurologia e una visita neurologica».

Il sindaco di Faenza è il nuovo presidente dell’Unione della Romagna faentina

Isola è stato eletto con un voto contrario. Assegnate le deleghe ai sei componenti della giunta dell’ente pubblico di secondo livello che conta 90mila abitanti

16992475 10212086394144026 5632746231611770394 O
Da sinistra Massimo Isola e Giovanni Malpezzi

Il sindaco di Faenza, Massimo Isola, è il nuovo presidente dell’Unione della Romagna faentina (sei comuni, 90mila abitanti circa). Il primo cittadino manfredo è stato eletto stamani, 23 novembre, nella riunione via streaming della giunta dell’Unione. Oltre a Isola, erano collegati la vicesindaca di Brisighella Marta Farolfi e i sindaci Giorgio Sagrini di Casola Valsenio, Luca Della Godenza di Castel Bolognese, Alfonso Nicolardi di Riolo Terme, Stefano Briccolani di Solarolo. Un solo voto contrario all’elezione di Isola.

Il presidente dell’Unione, da Statuto, rimane in carica fino a quando non c’è un cambio al vertice dell’amministrazione dei singoli Comuni che compongono l’ente. Successivamente ad ogni consultazione elettorale amministrativa nei singoli Comuni è infatti necessaria la nuova elezione di presidente e vice presidente.

«Sono felice per la nomina – dice Isola – tra l’altro coincisa con una seduta di Giunta nella quale abbiamo approvato misure urgenti a sostegno delle famiglie penalizzate dall’emergenza Covid per un totale di quasi 230mila euro con un progetto che coinvolge tutti i sei comuni, che dimostra le grandi potenzialità dell’Unione nel coordinare interventi efficaci e tempestivi per tutto il territorio. L’Unione non è perfetta, ne siamo consapevoli, perciò deve essere oggetto di un lavoro costante, come fossimo degli artigiani, per modellarla e renderla più efficiente, in particolare nei servizi ai cittadini».

Della Godenza è il vicepresidente e in questi mesi di transizione ha ricoperto il ruolo di presidente facente funzione in quanto più giovane tra i sindaci: «L’Unione può e deve pensare ad una nuova fase di slancio. In questi ultimi due mesi abbiamo comunque sempre lavorato in piena operatività a garanzia del fatto che il bene delle istituzioni e dei cittadini debba sempre prevalere rispetto alla dialettica fra forze politiche anche di diverso schieramento».

Nella riunione di giunta del 19 novembre erano state accordate le deleghe.

A Della Godenza sono state assegnate le deleghe a Comunicazione, Urbanistica e territorio, Personale e organizzazione, Pianificazione strategica, Polizia locale, Sicurezza, Lavori pubblici, Viabilità, Verde urbano e Mobilità pubblica.

A Isola vanno le deleghe delle Attività istituzionali e legali, Turismo e cultura, Politiche giovanili, Protezione civile, Sanità, Servizi educativi-istruzione e Sport.

A Briccolani sono state affidate le deleghe nelle materie di Bilancio e tributi, Organismi partecipati, Patrimonio, Programmazione e Servizi ambientali.

A Nicolardi, vanno le deleghe dei Servizi sociali, Parchi, Politiche abitative, Politiche di genere, Politiche per l’integrazione, Demografia-statistica e Sistemi informatici.

A Sagrini sono andate le materie relative a Demanio, Partecipazione e associazionismo, Politiche forestali e Politiche per la montagna.

A Farolfi le deleghe già di Massimiliano Pederzoli: Attività produttive, Politiche agricole e risorse idriche, Politiche europee e gemellaggi.

Dal Comune di Cervia 250mila euro per uffici e servizi igienici del parco naturale

Nuovo fabbricato nel 2021. Sostituirà quello danneggiato dalla tromba marina

Rendering Uffici Parco Naturale CerviaÈ previsto per il 2021 il nuovo fabbricato per gli uffici a servizio del Parco Naturale a Cervia, che andrà a sostituire quello esistente gravemente danneggiato dalla tromba marina abbattutasi a Milano Marittima il 10 luglio 2019.

Il nuovo fabbricato, finanziato dall’Amministrazione per un importo complessivo di 250.000 euro, è progettato per ospitare gli uffici del personale addetto alla gestione del parco e i servizi igienici a servizio del pubblico ed è frutto di uno studio generale del contesto ambientale in cui il parco e il vicino Canale Mesola sono gli elementi determinanti, nella geometria e nell’orientamento della pianta e nei materiali naturali utilizzati per la sua costruzione.

L’edificio, pensato ad alta sostenibilità ambientale e ad energia quasi zero (nZeb) grazie all’utilizzo di fonti di energia rinnovabili e a un involucro a bassa trasmittanza termica, «richiama il tema arcaico della “capanna”, del rifugio sicuro dove riposarsi – si legge nella nota stampa inviata dal Comune –, ripreso dalla forma rettangolare della pianta, dalle falde a padiglione, dalla struttura in elevazione totalmente in legno, realizzata a telaio tipo Platform frame e “appoggiata” al terreno tramite fondazione in acciaio sopraelevata e palificazioni avvitate, a sottolineare l’integrazione profonda con la natura circostante e il rispetto per essa».

«Il rivestimento esterno, realizzato interamente in doghe di legno – termina la nota stampa del Comune di Cervia –, evoca i rami degli alberi, interrotti in un piccolo margine della parete da una porzione di specchio cielo-terra che riflette l’ambiente naturale circostante e lo “assorbe”, e che moltiplica e dilata lo spazio naturale esterno all’infinito».

Il saluto di “Jack” Sintini al fratello: «Sei sempre stato il mio esempio»

La commovente lettera dell’ex pallavolista: «Che ricordi, quelle meravigliose mattine di Natale, quando eravamo piccoli…»

Tommaso Sintini
Tommaso Sintini

Nel weekend è stato dato l’ultimo saluto a Tommaso Sintini, veterinario ed ex pallavolista molto noto a Ravenna, morto a 44 anni.

Pubblichiamo qui il commovente messaggio pubblicato sui social dal fratello, Giacomo “Jack” Sintini, ex pallavolista di alto livello che, dopo aver sconfitto il cancro, ha dato anche vita a un’associazione che porta il suo nome con lo scopo di raccogliere fondi per la ricerca su leucemie e linfomi e per l’assistenza in campo onco-ematologico.

«Ciao Tom.
In questi giorni tristi mi sono venute in mente molte cose e ho rivissuto tanti, tanti momenti. Qualcuno che pensavo addirittura di aver dimenticato.
Le nostre serate passate a giocare con le macchinine sotto le coperte, quando tutti credevano dormissimo, i salti dal letto a castello a Lido Adriano, la nascita dei nostri bambini, le vacanze a Leuca, i nostri matrimoni, le memorabili partite di calcio con Mattia nel nostro amato giardino, con la porta tra due alberi. Le tante vittorie sui campi di pallavolo, il viaggio a New York solo noi tre, la mia malattia vissuta a testa alta, come tutte le altre difficili prove che abbiamo affrontato insieme. Ho ricordato quando hai convinto il babbo a portare a casa Yoghi e quando mangiavi in un secondo un enorme piatto di tagliatelle della mamma. Ho rivisto i loro visi pieni di orgoglio nel giorno in cui ti sei laureato e ripensato ad interi pranzi, nella nostra cucina, passati a parlare solo ed esclusivamente con battute prese dai film di Fantozzi.
Ma il più bel ricordo, il più ricorrente in queste ore buie sai qual’è stato? La mattina di Natale. Quelle meravigliose mattine di Natale, quando eravamo piccoli, in cui scendevamo le scale tutti eccitati e speranzosi di trovare i regali sotto l’albero. Io e Mattia non trovavamo il coraggio per guardare per primi, troppa paura di poter rimanere delusi: “Sarà passato Babbo Natale? Saremo stati abbastanza buoni?”.
Tu andavi avanti ogni volta, ti facevi forza per tutti e tre, accendevi la luce del salotto e poi gridavi con tutto il fiato che avevi in copro: “Ci sono, ci sono!!”
Era un’esplosione di gioia, cominciavamo a saltare tutti in cerchio, ad abbracciare il babbo e la mamma e poi ci buttavamo sui nostri pacchetti. Era splendido vedere la faccia di ognuno di noi che trovava ciò che aveva tanto desiderato. Era felicità allo stato puro. Per me era il paradiso».

«Tom, tu sei sempre stato il mio esempio. Sei sempre stato parte della mia vita. Sei sempre stato il mio fratellone. Dal primo istante in cui mi sono affacciato a questa vita tu sei stato con me. Per imparare ad andare in bici ho guardato te. A tavola, per capire come stare composto, ho studiato te. Quando ti ho visto correre ti sono venuto dietro e quando ti ho visto nuotare mi sono fidato. Anche la pallavolo non l’avremmo mai scoperta se non fosse stato per te.
Ho sempre voluto imitarti, ho sempre cercato di seguirti, ho sempre voluto fare tutto come lo facevi tu. So di averti rotto le scatole qualche volta, ma non mi hai mai escluso, mi hai sempre aiutato a crescere e io ti ho amato per questo.
Mi piace pensare che anche questa volta tu abbia voluto fare il fratello maggiore, sei andato avanti a vedere cosa c’è, sei andato avanti a vedere che sia tutto ok, perché io e Mattia non si possa rimanere delusi. Forse un giorno ci ritroveremo tutti, magari in cielo, e salteremo di gioia ancora una volta, abbracciandoci forte, come la mattina di Natale.
Ti voglio bene Tom, mancherai a tutti».

«Leggere ci rende migliori, ma anche “diversi”. Cerchiamo di renderlo un piacere»

Il direttore della Classense sull’importanza della lettura

Tarantino2Perché è importante leggere? Lo abbiamo chiesto al dirigente della Cultura del Comune di Ravenna, Maurizio Tarantino, in qualità anche di direttore di una delle biblioteche più prestigiose d’Italia, la Classense, in questo periodo in cui si moltiplicano i servizi di consegna di libri a domicilio.

«Facile! – è la sua risposta – Per essere più consapevoli e creativi; in sostanza per essere persone migliori. Però c’è il trucco. Uno dei più acuti studiosi del tema della lettura, Giovanni Solimine, in un suo libro di dieci anni fa, dopo aver analizzato e confrontato migliaia di dati statistici, arrivava a questa conclusione, non priva di una sfumatura inquietante: i lettori “forti” sono le persone migliori di un paese; ma sono anche percepite come “anormali”, “piccoli Leopardi” che sudano sulle carte e si ritrovano inadatti alla vita “reale”, buoni tutt’al più a fornire lo spunto per il personaggio di un film o di un romanzo».

«Le attività delle biblioteche e di tante istituzioni volte alla promozione della lettura, buone e giuste, tutti gli appelli che leggiamo sui social o nelle “pubblicità progresso”, fantasiosi e accattivanti (c’è un bellissimo sito web che ha raccolto decine di immagini pubblicitarie di tutto il mondo), tendono quasi sempre a nascondere questa triste verità: leggere, per documentarsi e capire meglio la realtà che ci circonda, o per entrare nel mondo immaginario di uno scrittore e riviverne le cento vite, costa tempo e fatica, e ci rende un po’ “diversi”».

«Con quali mezzi si può spingere una popolazione a dedicarsi a un’attività così necessaria ma che porta con sé tali “effetti collaterali”? Come “vendere” la lettura senza incorrere nell’errore, messo in luce dai guru del “Cluetrain Manifesto”, di non “conversare” con l’acquirente, di esaltare i pregi del “prodotto” occultandone i difetti? La risposta, ovviamente – conclude Tarantino –, non è facile. Ma va cercata in quello spazio intermedio tra il mondo della scuola e dell’università, dove leggere è una necessità e un dovere, e il mondo delle biblioteche e delle librerie, dove leggere è una possibilità e un piacere. La biblioteca “comunalscolastica” di Piangipane vi dice niente?»

Una nuova scultura contra la violenza sulle donne e per ricordare Giulia Ballestri

L’inaugurazione a Ravenna in piazzetta Serra

Giulia Ballestri FemminicidioÈ stato installato un nuovo fiore al monumento dedicato alle vittime di femminicidio che si trova in piazzetta Serra, a Ravenna. Un’iniziativa di Linea Rosa, Udi e Casa delle Donne (nell’ambito della rassegna “Una società per relazioni”) per ricordare Giulia Ballestri, a quattro anni dall’omicidio che vede in carcere il marito, Matteo Cagnoni.

Durante l’inaugurazione sono stati letti brani tratti dal libro “Ombre di un processo” (sul processo Cagnoni) di Carla Baroncelli, che ha donato alla Casa delle Donne i proventi della vendita, utilizzati anche per realizzare la nuova scultura.

L’installazione rientra nel programma legato al 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.

Inaugurazione Piazzetta SerraA realizzare il fiore sono stati alunni del liceo artistico di Ravenna (Dafne Morigi, Vincenzina Ignini, Michela Betti, Alessia Perra, Gaia Pescosolido e Glenis Xhuveli), con il contributo delle proffessoresse Marinella Tassinari ed Elena Pagani.

Il restauro completo dell’opera è stato realizzato dall’associazione Dis-Ordine costituita da ex-allievi e insegnanti delle Scuole d’Arte di Ravenna e ha visto il coinvolgimento delle ex allieve del Liceo Artistico Sofia Laghi, Chiara Sansoni, Martina Di Mattia, Giulia Baschetti e Beatrice Santi.

Al monumento sarà affiancato un leggio esplicativo della scultura, in modo che residenti e turisti ne possano conoscere il progetto. Il leggio è stato commissionato alla ditta Venturi Umberto Snc che ha deciso di donarlo alla città come segno di adesione e contributo alle azioni contro la violenza sulle donne. Il leggio sarà installato non appena possibile.

Sempre oltre 200 i casi positivi in provincia di Ravenna, e quattro i morti

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva a tuttoggi sono 12, uno in più di ieri

42 Virus010920 Covid Mascherina Tampone Tamponi 02Nel territorio provinciale di Ravenna oggi si sono registrati 214 casi: si tratta di 99 maschi e 115 femmine; 136 asintomatici e 78 con sintomi; 205 in isolamento domiciliare e 9  ricoverati.
Nel dettaglio i rilievi riguardano 130 persone da contact tracing; 57 per sintomi; 23 per test privati, 1 per test di ospedalizzazione, 3 per test di categoria.
Si registrano anche 4 decessi: si tratta di 2 pazienti di sesso maschile di 82 e 91 anni e 2 pazienti di sesso femminile di 71 e 76 anni.
D’altra parte sono state cpomunicate anche 68 guarigioni complete.
I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel Ravennate, aggiornati alla mattinata di oggi, ammontano a 6.548.

In Emilia-Romagna il dato complessivo dei contagi da inizio pandemia tocca quota 105.729 con , 2.665 casi in più rispetto a ieri, su un totale di 13.114 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di nuovi tamponi fatti è oggi dell’20,3%. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 45,4 anni.

La situazione dei contagi nelle province dell’Emilia-Romagna vede Bologna con 562 nuovi casi, Modena con 471, Reggio Emilia con 353, poi Rimini (340), Ravenna (214), Piacenza (183), Parma (129), e Ferrara (112). L’area di Forlì (102), Imola (107) e Cesena (92).

Si registrano peraltro 38 nuovi decessi: 16 in provincia di Modena (12 uomini di 73, 74, 80, 85, 86, 87, 91, 95 e 96 anni e 4 donne di 84, 91, 93 e 100 anni) 5 in quella di Bologna, tutti nell’imolese (uomini di 45, 77, 78, 85 e 92 anni), 4 in quella di Reggio Emilia (4 uomini di 72, 79, 85 e 86 anni),  4 in quella di Ravenna (due uomini di 82 e 91 anni e due donne di 71 e 76 anni), 4 in quella di Ferrara (due uomini di 76 e 88 anni e due donne di 80 e 82 anni), 2 in quella di Piacenza (due donne di 60 e 91 anni),  2 a Parma (2 uomini di 81 e 83 anni), un decesso a Rimini (un uomo di 77 anni), nessun decesso è stato rilevato in provincia di Forlì-Cesena.
Dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus, in Emilia-Romagna le vittime ora sono complessivamente 5.350.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 249 (+ 8 rispetto a ieri), 2.666 quelli in altri reparti Covid (+72).
Sul territorio regionale i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 14 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 14 a Parma (+1 rispetto a ieri), 29 a Reggio Emilia (+1), 64 a Modena (invariato), 60 a Bologna (+1), 4 a Imola (invariato), 20 a Ferrara (+3),12 a Ravenna (+1), 6 a Forlì (invariato), 1 a Cesena (invariato) e 25 a Rimini (+2).

Biblioteche Ravennati: anche i libri arrivano a domicilio, oppure c’è il take-away

Nuove modalità di prestito attivate un po’ in tutta la provincia dopo la chiusura per il Dpcm

Biblioteche Prestito DomicilioChiuse al pubblico dall’ultimo Dpcm, le biblioteche della provincia di Ravenna si stanno riorganizzando per poter essere comunque vicine ai propri lettori. In particolare con il servizio di consegna a domicilio.
Recentemente è stato attivato nelle biblioteche del Sistema bibliotecario urbano di Ravenna (in via sperimentale fino al 30 dicembre).

Ravenna. Oltre alla Classense sono coinvolte tutte le biblioteche del territorio – Oriani, Casa Vignuzzi, Piangipane, Santo Stefano, Castiglione di Ravenna, Marina di Ravenna, Sant’Alberto – alle quali sarà possibile richiedere libri in prestito utilizzando i numeri di telefono e gli indirizzi email di ogni struttura, presenti sul sito www.classense.ra.it. Per la Classense i numeri sono 0544 482124 e 482117, mentre l’email è domicilio@classense.ra.it. Sono prenotabili fino a 12 documenti di vario genere, come libri, Dvd, riviste e audiolibri. Le restituzioni potranno avvenire solo tramite i box presenti davanti ad ogni biblioteca, ma rimane inteso che tutti i prestiti vengono automaticamente prorogati fino a fine emergenza Covid-19.
Per quanto riguarda la biblioteca di storia contemporanea Oriani, il catalogo può essere consultato tramite la paittaforma della rete romagnola Scoprirete oppure rivolgendosi al numero 0544 214767 (lunedì, mercoledì, giovedì 8.30-13.30 e 15.00-18.30; martedì, venerdì 8.30-13.30 o inviando una mail all’indirizzo informazioni@bibliotecaoriani.it. Chi non fosse iscritto alla biblioteca, può farlo online rivolgendosi agli stessi contatti. È possibile richiedere fino a 6 documenti (libri o dvd) e la durata del prestito è di 45 giorni. La consegna, previo accordo con l’utente, verrà effettuata in busta chiusa, ogni mercoledì dalle 13 alle 18 seguendo tutti i protocolli di sicurezza. In attesa che la Biblioteca Oriani si doti di un box esterno per la restituzione dei libri, la riconsegna dei prestiti avverrà presso la libreria Dante in via A. Diaz 39.

Russi. È disponibile il servizio di book delivery anche alla comunale di Russi (biblioteca@comune.russi.ra.it oppure allo 0544 587640, ogni venerdì dalle 8.30 alle 13.30).

Faenza. La biblioteca comunale Manfrediana ha deciso di riattivare la procedura del prestito a domicilio, grazie a una nuova disponibilità dei Rioni faentini che, come per il precedente periodo di lockdown, metteranno a disposizione i propri volontari. Basterà inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica: manfrediana@romagnafaentina.it nella quale scrivere nome, cognome e numero di tessera della Biblioteca di chi richiede il prestito (se non si ricorda il numero di tessera basta aggiungere la data di nascita), l’indirizzo al quale consegnare il materiale e ovviamente il titolo libro o del dvd che si vuol ricevere. Si può consultare il catalogo all’indirizzo internet: www.manfrediana.it/cataloghi/.

Cervia. Dall’11 novembre sono state attivate due nuove formule alternative del servizio di prestito dei libri della biblioteca comunale di Cervia. Con la formula “take away” sarà possibile ritirare i libri, dvd o cd direttamente all’ingresso della biblioteca, previo appuntamento. Sarà possibile inoltre richiedere la consegna direttamente a domicilio, servizio gratuito a disposizione delle persone over 65 e di coloro che per problemi di salute sono impossibilitati a recarsi personalmente in biblioteca. Info e prenotazioni 328 1505916 (anche whatsapp); biblioteca@comunecervia.it.

Classense Libri A DomicilioLugo. Da lunedì 16 novembre è partito il servizio di prestito a domicilio della Trisi, rivolto agli iscritti alla biblioteca (ci si può iscrivere con il modulo scaricabile dal sito oppure richiederlo via mail). Si possono richiedere libri, dvd, cd, riviste, audiolibri e prestiti interbibliotecari, si può richiedere il presito tra telefono, mail, WhatsApp, Facebook, Instagram.

Conselice. La biblioteca comunale riprende il servizio di prestito di libri a domicilio a Conselice e nelle frazioni di Lavezzola e San Patrizio. Le consegne avverranno nella giornata di giovedì in due fasce orarie. Per richiedere i libri desiderati, è possibile scrivere una mail all’indirizzo biblioteca@comune.conselice.ra.it oppure chiamare lo 0545 986930 – 28 entro le ore 13 del mercoledì.

Massa Lombarda. Anche al centro culturale “Carlo Venturini” i prestiti non si fermano. I lettori, residenti o domiciliati nel Comune di Massa Lombarda e iscritti alla biblioteca, possono richiedere a prestito fino a quattro libri e fino a un dvd per un massimo di 31 giorni (vale anche per i dvd, che solitamente prevedono un prestito di 15 giorni). La richiesta può avvenire tramite una delle seguenti modalità: via telefono al numero 0545 985812; via mail a biblioteca@comune.massalombarda.ra.it oppure tramite la piattaforma Scoprirete. Una volta che il libro o dvd sarà preparato, la bibliotecaria contatterà il lettore via mail o telefono, confermando la disponibilità del volume/dvd richiesto e il momento dal quale potrà essere ritirato. A quel punto il lettore potrà andare all’Urp per il ritiro, indicativamente dal giorno successivo alla conferma ed entro tre giorni dall’avviso. Tutti i materiali presi in prestito, compresi quelli già a casa degli utenti, potranno essere restituiti senza fretta direttamente alla riapertura della biblioteca. Anche gli incontri del gruppo di lettura Venturiniani proseguiranno con modalità online

Bagnacavallo. La biblioteca garantisce un servizio in modalità take-away: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.30 al numero 0545 280912 risponderà un operatore a cui poter prenotare un volume disponibile in biblioteca, concordando con lo stesso modalità e tempi per il ritiro.

 

Cento alberi in zona Pala De André per onorare i morti Ravennati per Covid

L’iniziativa è del club Lions Padusa, in collaborazione con il Comune di Ravenna e la Fiab

Alberi Pala De André Lions ClubCrescerà un boschetto di cento alberi nell’area verde fra il canale Lama e il Pala De Andrè, in ricordo delle vittime Ravennati del Covid. L’iniziativa è un service del club Lions Padusa di Ravenna, realizzata in collaborazione con l’assessorato all’ambiente del Comune di Ravenna e Fiab, l’associazione ambientalista che promuove l’uso della bicicletta come mezzo ecologico per la mobilità.

Il primo albero della piantagione è stato messo a dimora il 21 novembre, in occasione della Giornata Nazionale degli Alberi, si tratta (come tutti gli altri che seguiranno) di un leccio (Quercus ilex), albero sempreverde autoctono della pianura padana e dell’area mediterranea.
Al temine della prossima settimana saranno messi a dimora, anche grazie alla collaborazione con il Vivaio Landi di Mezzano, i 100 alberi previsti.

 

Tampona un camion sulla Ravegnana a Longana, muore un trentasettenne

Lo scontro nel pomeriggio sulla statale, nonostante l’elisoccorso verso Cesena l’uomo è deceduto per le ferite gravissime

Incidente Ravegnana Longana 1
foto di Massimo Argnani

Un piccolo camion che trasporta ramaglie si immette, alle quattro circa di questo pomeriggio, da via Santuzzi a Longana sulla Ravegnana verso Ravenna. In un attimo, sulla strada, proveniente da Forlì,  sopraggiunge una Fiat 500 guidata, forse a notevole velocità,  da un uomo di 37 anni…
Prova e frenare ma l’impatto fra l’utilitaria e il mezzo pesante risulta inevitabile e catastrofico, tanto che entrambi i mezzi si impennano anche sull’argine del fiume Ronco. Una volta arrivati i soccorsi – due ambulanze, l’elicottero del 118 e i Vigili del Fuoco di Ravenna – il conducente della 500 viene estratto dalle lamiere con gravissime ferite alla testa. Una volta stabilizzato e trasportato con l’elisoccorso verso il Bufalini di Cesena l’uomo è deceduto senza riprendere conoscenza.
Per l’autista del camion invece sono risultate solo lievi ferite.

Sul posto, per i rilievi di legge sulla dinamica dell’incidente, la Polizia Locale di Ravenna. La viabilità sulla Ravegnana è rimasta interrotta per più di un’ora per permettere i soccorsi e, in seguito, si è protratta a senso alternato fino a sera.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi