martedì
26 Agosto 2025

Cambia la raccolta rifiuti a Borgo Montone, Classe, Ponte Nuovo, Fornace e porto

Dal 30 novembre porta a porta misto o integrale per 6.200 utenze. Distribuiti i contenitori da utilizzare

PAP 2Cambia il sistema di raccolta dei rifiuti in alcune zone di Ravenna. A Borgo Montone, Classe e nella zona residenziale di Ponte Nuovo da lunedì 30 novembre parte il cosiddetto “porta a porta misto”: raccolta domiciliare di indifferenziato e organico in giorni e orari prestabiliti, conferimento di carta, plastica, vetro/lattine e sfalci nelle isole ecologiche di base (Ieb) che raggruppano cassonetti in strada.

Dalla stessa data nelle zone di Fornace Zarattini, Consar, Porto e zona artigianale di Ponte Nuovo si avvia invece il porta a porta integrale, con la raccolta domiciliare di tutte le tipologie di rifiuti (quindi indifferenziato, organico, carta/cartone, plastica, vetro/lattine).

La riorganizzazione del servizio ha l’obiettivo di aumentare la raccolta differenziata, per recuperare quantità sempre maggiori di materiali riciclabili, come organico, plastica, vetro, carta, che restano risorse preziose per l’ambiente. Attualmente nel territorio comunale di Ravenna la percentuale di raccolta è al 61 percento circa, e il Piano Regionale dei Rifiuti prevede di raggiungere il 70.

Le utenze interessate complessivamente da questi nuovi servizi sono circa 6.200, di cui un migliaio non domestiche. Nel mese di ottobre il personale incaricato da Hera ha consegnato a tutte le famiglie il kit standard (composto da contenitori e calendario) per fare la raccolta differenziata porta a porta, e alle attività e condomini sono stati consegnati i contenitori definiti in base alla tipologia di utenza e alle verifiche effettuate. In novembre sono stati organizzati anche alcuni infopoint per il ritiro diretto dei materiali. Chi non ne è ancora in possesso può ritirarlo in particolare alle stazioni ecologiche di Ravenna Nord, in via Albe Steiner, zona Bassette (aperta il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 14.40, il martedì e giovedì dalle 11.30 alle 17.30, il sabato dalle 7.30 alle 19.30, la domenica dalle 9.30 alle 12.30) e Ravenna Sud, in via Don Carlo Sala (aperta il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 11.30 alle 17.30, il martedì e giovedì dalle 8.30 alle 14.30, il sabato dalle 7.30 alle 19.30, la domenica dalle 9.30 alle 12.30).

Per quanto riguarda l’indifferenziato verranno svuotati solo i contenitori distribuiti. Uno o più sacchi depositati in strada non saranno prelevati e verranno considerati a tutti gli effetti scarichi abusivi come da Regolamento Comunale. Per recuperare la maggiore quantità di materiali riciclabili, nel contenitore dei rifiuti indifferenziati va conferito solo ciò che rimane dopo aver separato bene tutti i rifiuti differenziabili.

Per eventuali richieste di chiarimenti sui nuovi servizi è sempre possibile contattare il numero verde dedicato gratuito 800.862.328 o scrivere alla mail differenziataravenna2021@gruppohera.it; agli stessi canali di contatto e alla stazione ecologica  è possibile richiedere contenitori dedicati, ad esempio per nuclei familiari numerosi o per esigenze particolari certificate.

«A Ravenna un allevamento di visoni: rischio sanitario, diffondono il coronavirus»

I manifesti dell’organizzazione Essere Animali, che chiede la chiusura definitiva

Manifesti visoni Essere AnimaliDopo i casi documentati di visoni con infezioni da coronavirus rilevati in diverse nazioni, anche in Italia, a Ravenna e negli altri comuni in cui sono situati questi allevamenti sono comparse decine di manifesti recanti la scritta “Rischio sanitario: in paese c’è un allevamento di visoni, il coronavirus mutato si diffonde dai visoni all’essere umano”.

«Non si tratta di una provocazione – commenta Simone Montuschi, presidente di Essere Animali, l’organizzazione che ha commissionato le affissioni – l’allevamento di visoni situato a San Marco di Ravenna non rappresenta solo una crudeltà nei confronti degli animali, ma è anche un problema per la salute pubblica. È necessario chiuderlo e vietare su tutto il territorio nazionale la produzione di pellicce».

«Abbiamo scritto a tutti i primi cittadini dei Comuni con allevamenti di visoni – continua Montuschi – per chiedere loro di fare pressione sul Governo affinché sia introdotto un divieto nazionale. Questa è l’unica vera rassicurazione che possono fornire alla popolazione. Infatti, la recente ordinanza del Ministero della Salute che sospende l’attività degli allevamenti fino a febbraio rinvia solo il problema, in quanto le riproduzioni dei visoni avvengono a marzo. Se saranno consentite, l’anno prossimo nasceranno 60.000 visoni che potranno infettarsi e trasmettere il virus agli esseri umani. Siamo curiosi di vedere quale istituzione autorizzerà un simile rischio».

Essere Animali chiede da tempo un divieto di allevamento di animali da pelliccia, obiettivo della campagna Visoni Liberi. Attraverso tre video indagini l’organizzazione ha documentato più volte le condizioni dei visoni negli allevamenti italiani, «filmando – si legge in una nota inviata alla stampa – animali feriti, con comportamenti stereotipati e una gestione degli allevamenti che inevitabilmente agevola la diffusione di un eventuale virus, essendo le gabbie disposte una a fianco all’altra, con i visoni rinchiusi a stretto contatto fra loro. 16 Paesi europei hanno vietato gli allevamenti da pelliccia, l’ultima in ordine di tempo l’Ungheria che, pur non avendo strutture attive, ha imposto un divieto per evitare che allevatori provenienti da nazioni che stanno vietando gli allevamenti possano insediarsi nel territorio magiaro».

Visoni positivi al coronavirus – ricorda Essere Animali – sono stati rilevati in allevamenti situati in Olanda, Danimarca, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Italia, Grecia, Francia, Polonia e Lituania, mentre sette Paesi segnalano infezioni da coronavirus con mutazioni legate al visone in esseri umani, in Olanda, Danimarca, Svizzera, Sud Africa, Russia, Stati Uniti e Isole Faroe.

A Ravenna non ci sono più centri diurni di accoglienza per senzatetto

Da marzo è chiuso quello di via Cavour. Maresi (Progetto Crescita): «Servono spazi in città e a costi bassi, speriamo nel 2021…»

PoveriA Ravenna al momento non c’è più un centro di accoglienza diurna a bassa soglia. Un luogo (in aggiunta ai dormitori) dove chi non ha una casa possa trovare rifugio, come lo era, fino allo scorso marzo “Tracce”, in via Cavour, vicino alla chiesa di San Domenico. Un luogo con servizi igienici, biblioteca, sala polifunzionale, postazioni internet, gestito dalla stessa cooperativa (La Casa, poi confluita in Progetto Crescita) che al momento si occupa di dormitorio e albergo sociale in via Torre.

Il referente, Fausto Maresi, ci conferma che “Tracce” è chiuso dall’inizio della pandemia. «Da marzo a maggio abbiamo però tenuto aperto il dormitorio tutto il giorno. Successivamente non siamo più riusciti ad aprire un centro diurno. Si tratta di un servizio con il Covid ad altissimo rischio. E la Curia, che è proprietaria dello stabile di via Cavour, aveva già deciso di riprendersi gradualmente gli spazi che ospitavano “Tracce”. Il tutto in maniera consensuale. Ora però c’è naturalmente grande difficoltà a reperire spazi adeguati per questo tipo di servizio. Servirebbero in città e a prezzi di affitto accessibili».

Anche il piccolo centro diurno della fondazione San Rocco, in piena epidemia, non è più attivo. «Stiamo valutando anche insieme ai Servizi sociali come procedere per risolvere la situazione, magari a partire già dall’anno nuovo», conclude Maresi.

«La morte di un uomo poco apprezzabile fa più notizia della violenza sulle donne»

Lo sfogo di Laura Pausini su Instagram per la copertura data dai media al decesso di Maradona e alle vittime di abusi nella giornata internazionale contro la violenza di genere

Laura Pausini critica la copertura mediatica della morte di Maradona«In Italia fa più notizia l’addio di un uomo sicuramente bravissimo a giocare al pallone, ma davvero poco apprezzabile per mille cose personali diventate pubbliche, piuttosto che l’addio a tante donne maltrattate, violentate, abusate». Così Laura Pausini, la celeberrima cantante di Solarolo, ha scritto su Instagram facendo un parallelismo tra la copertura mediatica della morte di Diego Armando Maradona e quella della violenza di genere. Lo sfogo dell’artista, particolarmente celebrata in Sudamerica, ha scatenato molte reazioni contrastanti.

L’accostamento è legato al fatto che il decesso del Pibe de Oro sia venuto il 25 novembre, giornata da tempo scelta per le campagne di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne.

Proprio in questa occasione la stessa Pausini aveva fatto un post sul tema: «Le nostre case, che stiamo vivendo tutti come unico posto sicuro, per molte donne ora possono essere il più pericoloso del mondo. È una paura che nessuna donna al mondo merita di provare e sapere che durante il lockdown il numero di donne vittime di violenza da parte dei loro conviventi sia aumentato, mi fa ancora più rabbia. Questa giornata serve per incoraggiare tutte le donne (ma anche amici e parenti che conoscono la situazione) a denunciare sempre qualsiasi atto di violenza, abuso o stalking. Mettiamo al primo posto noi stesse e il rispetto della nostra dignità e dei nostri valori. Diciamo stop alla violenza sulle donne! Fatevi sentire forte!».

I mosaici e i luoghi di Dante a Ravenna in tv nella puntata di Bellitalia su Rai 3

La trasmissione settimanale della Tgr in onda il 28 novembre alle 11. L’assessore al Turismo: «Quest’anno già venti produzioni televisive sono venute a Ravenna negli ultimi mesi in occasione del settecentenario dantesco»

Blub Dante RavennaLa trasmissione televisiva Bellitalia, in onda su Rai 3, dedica una puntata a Ravenna che sarà trasmessa alle 11 di sabato 28 novembre. Il programma condotto da Luana Mazza è l’appuntamento settimanale della Tgr dedicato ai beni culturali, ai musei e ai restauri, ma anche al paesaggio, ai centri urbani, alle tradizioni, a personaggi e curiosità collegati alla storia e alla cultura del Paese.

La redazione di Bellitalia ha scelto i luoghi danteschi e i mosaici dei monumenti Unesco di Ravenna per girare la puntata dedicata al Sommo Poeta nell’anno di apertura delle Celebrazioni dantesche.

«Grazie all’apertura delle celebrazioni dantesche e al prezioso lavoro svolto – dichiara l’assessore al Turismo Giacomo Costantini – quest’anno Ravenna ha visto un crescente aumento dell’interesse delle reti nazionali nei suoi confronti. Oltre al videoclip di Paolo Conte “Via con me” firmato da Stefano Salvati e presentato alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e alla seconda stagione di “Summertime” di Netflix, sono state circa venti le produzioni venute a Ravenna negli ultimi mesi, da Sky Arte a Linea Verde, da Cake Star di Real Time a La Divina Commedia Opera edition, da Enit Tokio a Florence TV, per cintarne solo alcune. Produzioni che hanno potuto contare sul nostro servizio turismo che già da qualche anno ha investito su figure professionali che si sono specializzate nell’accoglienza delle tv e delle produzioni video, supportandole in tutte le fasi di lavoro, dal primo contatto alla messa in onda, passando per la scelta delle location e il coordinamento logistico».

Covid-19: i nuovi contagi giornalieri sono 182. Altri quattro morti

L’andamento dell’epidemia in provincia di Ravenna

Il coronavirus contagia altre 182 persone in provincia di Ravenna oggi, 26 novembre. Quelli con sintomi sono 77. Il totale delle positività dall’inizio dell’epidemia è 7.287. La Regione comunica anche il decesso di quattro donne: una di 74 anni, due di 87 e una di 97. Il totale dei morti in provincia è quasi 180.

In Emilia-Romagna si sono registrati 2.157 casi in più rispetto a ieri, su un totale di 17.264 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi è del 12,5 percento. Dall’inizio dell’epidemia 114.855 casi di positività.

Sui 961 asintomatici, 469 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 78 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 5 con gli screening sierologici, 22 tramite i test pre-ricovero. Per 387 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

Questi, dunque, i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Sceso in modo significativo il numero dei casi attivi, cioè dei malati effettivi: a oggi sono 71.472 (-1.052 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 68.535 (-977), il 95,8% del totale dei casi attivi.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 258 (+9 rispetto a ieri), in calo quelli in altri reparti Covid: 2.679 (-84). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 16 a Piacenza (+4), 14 a Parma (+2), 33 a Reggio Emilia (+1), 65 a Modena (+2), 56 a Bologna (-1 rispetto a ieri), 6 a Imola (invariato), 22a Ferrara (+2),15 a Ravenna (+1), 4 a Forlì (invariato), 1 a Cesena (invariato) e 26 a Rimini (-2).

Caporalato in due case famiglia per anziani: condanne per 9 anni ai titolari

Moglie e marito gestivano una struttura a Mezzano e una a Bagnacavallo: turni massacranti per il personale senza riposo

Guardia Di FinanzaGestivano due case famiglia per anziani costringendo il personale a turni di lavoro massacranti senza adeguati riposi in cambio di stipendi inadeguati e in parte pagati in nero. I titolari de La Reale di Mezzano e Filo di Arianna a Bagnacavallo erano moglie e marito, arrestati a giugno 2019 con l’accusa di caporalato: ora sono arrivate per entrambi le condanne in primo grado, tre anni e mezzo per la 45enne Michela Antonella Tassinari e cinque anni e quattro mesi per il 47enne Denis Gualandi. La notizia è riportata dai quotidiani locali in edicola oggi, Resto del Carlino e Corriere Romagna.

I dettagli di quanto emerso dall’indagine della guardia di finanza sono in questo articolo, pubblicato al momento degli arresti.

All’epoca dei fatti il consigliere comunale Alvaro Ancisi (Lpr) chiese come fosse stato possibile scoprire fatti così gravi solo con un’indagine giudiziaria di carattere penale, visto che un regolamento del Comune di Ravenna, fatto proprio da tutti i Comuni della provincia, prevede controlli di quattro servizi pubblici: Sportello Unico per le Attività Produttive, polizia municipale, Ausl e Servizi Sociali. Nel 2019 il consiglio comunale modificò il regolamento introducendo l’obbligo che la segnalazione di avvio di ogni nuova casa famiglia sia fatta prima che inizi l’attività, e non più entro sei mesi. «Resta perciò necessario che questo regolamento sia rivisto per introdurvi obblighi, controlli e sanzioni seri, effettivi ed efficaci, tuttora mancanti, capaci da un lato di far lavorare bene e senza inutili cavilli burocratici le molte case famiglie “buone”, ingiustamente penalizzate dal discredito che le incapacità dell’amministrazione pubblica riversano immeritatamente su di loro».

Trasporto pubblico: 7 milioni dal ministero al Comune per comprare 14 bus ecologici

Il contributo rientra tra le risorse assegnate alle città meno in linea con il rispetto dei parametri di misurazione dell’inquinamento

Autobus RavennaIl Comune di Ravenna acquisterà 14 nuovi autobus ecologici (elettrici o idrogeno) destinati al servizio di trasporto pubblico. L’investimento sarà possibile grazie ad un contributo di 7,3 milioni di euro previsto dal decreto 234/2020 del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto col ministero dello Sviluppo Economico e col ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha assegnato risorse alle città meno in linea con il rispetto dei parametri di misurazione dell’inquinamento. Il contributo servirà anche per la realizzazione delle infrastrutture di ricarica. Il numero dei mezzi è stato ipotizzato in relazione alle attuali disponibilità del mercato. Attualmente tutti gli autobus del parco mezzi cittadino sono già a metano.

«Da sempre – dichiara il sindaco Michele de Pascale – come amministrazione comunale rivolgiamo una particolare attenzione ai temi ambientali, per garantire scenari di vivibilità sempre più sostenibili. Il bacino padano per una serie di motivi morfologici è più vulnerabile alle problematiche legate all’inquinamento, sulle quali stiamo lavorando costantemente attraverso la messa in campo di diversi strumenti e azioni. Tra questi rientra anche il Piano urbano della mobilità sostenibile, che prevede tra le altre cose il miglioramento e il potenziamento del trasporto pubblico e una più efficace organizzazione delle linee. Attraverso queste nuove dotazioni si andrà a rendere ancora più efficiente la flotta circolante, all’insegna di un futuro sempre più sostenibile per la città».

Una struttura temporanea di 170 mq per ampliare il pronto soccorso di Faenza

Saranno installati dei moduli prefabbricati per i pazienti non sospetti Covid e l’attività di pre-triage

Il pronto soccorso dell’ospedale di Faenza verrà ampliato con una struttura temporanea per aumentare gli spazi attualmente a disposizione per l’attesa dei pazienti non sospetti Covid e per l’attività di pre-triage. La  superficie complessiva dell’intervento è di circa 170 metri quadrati. Lo rende noto l’Ausl Romagna.

La nuova struttura prefabbricata allestita in esterno, in prossimità dell’attuale camera calda, sarà connessa all’edificio ospedaliero tramite due corridoi, anch’essi realizzati con moduli prefabbricati, di collegamento ai percorsi e distinti per i pazienti sospetti e non sospetti.

Il ravennate Carusi responsabile Cultura per Forza Italia. E Berlusconi lo ringrazia

Il noto musicista originario di Celano ricoprirà l’incarico per l’Abruzzo

Silvio Berlusconi E Nazzareno Carusi © Archivio PrivatoNazzareno Carusi, musicista di fama originario di Celano ma residente da tempo a Ravenna, è il nuovo Responsabile Cultura di Forza Italia in Abruzzo. La nomina è stata proposta ai vertici nazionali ed è avvenuta da parte del Senatore Nazario Pagano, coordinatore regionale del partito.

Il presidente Silvio Berlusconi ha rilasciato in proposito la seguente dichiarazione: «Nazzareno Carusi è un grande musicista e ha il pregio raro di una cultura che va al di là della sua arte. Sentii il suo nome la prima volta da Fedele Confalonieri, molti anni fa, per un giudizio entusiastico nei suoi confronti del Washington Post. Poi, quando un infortunio lo ha costretto a lasciare la vita concertistica, lui ha rivolto ogni suo impegno alle istituzioni culturali, oltre che all’insegnamento cui si dedica da trent’anni, e Gianni Letta mi parla spesso dell’autorevolezza che ha acquisito, della passione che dimostra e dell’equilibrio di visione e mediazione che gli viene da tutti riconosciuto. Carusi siede infatti nei consigli di amministrazione del Teatro alla Scala e della Fondazione Orchestra Regionale Toscana ed è il direttore artistico della Società della Musica “Primo Riccitelli” di Teramo, oltre a ricoprire il ruolo di professore ordinario di Musica da Camera al Conservatorio “Antonio Buzzolla” di Adria ed essere incaricato della stessa materia, per chiara fama, dalla Fondazione Accademia Internazionale di Musica “Incontri col Maestro” di Imola. Non è dunque scontato avere oggi in politica un uomo della sua storia e del suo valore ed è per questo che gli rivolgo il mio ringraziamento e gli auguri più affettuosi di buon lavoro. Nell’emergenza drammatica che viviamo, in cui è il futuro stesso del Paese a chiederci pressantemente le migliori energie di tutti, sono certo che le sue eccezionali qualità potranno recare un contributo fra i più importanti».

Nazzareno Carusi ringrazia «delle parole bellissime e impegnative che ha voluto rivolgermi Berlusconi. Ringrazio e saluto con amicizia il Senatore Pagano, che la mia nomina ha auspicato. E mentre mi accingo al nuovo impegno col senso più forte del dovere, rivolgo un pensiero di infinita riconoscenza a Gianni Letta per la lezione quotidiana di amore verso le Istituzioni, intese nella garanzia che solo esse danno di tutela del vivere civile».

«Ha ragione Silvio Berlusconi, quando ripete con il Presidente Mattarella che il futuro del nostro Paese ha oggi bisogno di tutte le sue migliori energie – conclude Carusi –. Nessuno può sentirsi escluso o chiamarsi fuori, perché abbiamo tutti il dovere di una nuova consapevolezza tra i diversi campi ideali. Abbiamo il dovere di trasfigurare la tragedia e il dolore, per onorare chi continua a lasciarci senza un abbraccio. Abbiamo il dovere di rinascere. Abbiamo il dovere di immaginare una casa comune più bella e più giusta. E nel rispetto di ognuno, nella sintesi più alta degli ideali di ciascuno di noi, possiamo riuscirci. Dobbiamo riuscirci».

Cervia si prepara alla riapertura: ok all’ampliamento dei locali e sosta gratuita

Il Comune lancia anche una campagna di comunicazione per favorire lo shopping

Cervia Illuminata NataleIl Comune di Cervia si prepara all’annunciata (parziale) riapertura in vista del Natale e vara alcuni provvedimenti.

Il primo riguarda i pubblici esercizi, che potranno aumentare la propria superficie, «con occupazione di spazi pubblici, utilizzando delle strutture “leggere”». In particolare, «sarà possibile attrezzare degli ombrelloni chiusi in tre lati da teli in pvc trasparente, ancorati dagli spigoli a vasche per il verde». Nulla dovrà essere fissato a terra e ancorato, ma solo appoggiato.

È stata prorogata dal Comune anche la possibilità di utilizzare gli ampliamenti fino al 50 per cento dello spazio di occupazione di suolo pubblico. Per i gestori interessati sarà sufficiente inviare al Comune una semplice comunicazione.

Dall’ 8 dicembre al 10 gennaio è stata inoltre istituita la sosta gratuita negli stalli blu nelle zone dei “centri naturali commerciali del territorio”.

Il Comune di Cervia, infine, lancia una nuova campagna di comunicazione: attraverso video dedicati e speciali card a tema (a disposizione dei negozi per promuoversi), diffusi sui canali social della località, si invitano i cittadini allo shopping.

Posticipato il pagamento del canone per le attività in affitto in spazi comunali

L’assessore Cameliani: «Abbiamo deciso di contribuire ad attenuare il peso delle incombenze»

Coronavirus Negozio Chiuso FgIn considerazione della difficile situazione economica legata alla pandemia di coronavirus e alle conseguenti misure per il contenimento della diffusione del Covid-19 la giunta del Comune di Ravenna ha deliberato il differimento, da parte delle attività commerciali in affitto in spazi di proprietà dell’Amministrazione, delle rate di canone di locazioni e delle concessioni patrimoniali.

«Da quando si è ripresentata in maniera più evidente la diffusione del Covid-19 – dichiara l’assessore alle Attività produttive Massimo Cameliani – e, soprattutto, da quando l’Emilia-Romagna è passata in zona arancione la crisi economica si è fatta molto pesante e anche le attività commerciali sono state molto penalizzate. Per questo abbiamo deciso di contribuire ad attenuare il peso delle incombenze posticipando e in alcune situazioni rateizzando il canone di affitto».

Sono state individuate due modalità: le attività che avevano in scadenza entro il 31 ottobre 2020 i canoni di locazione/concessione patrimoniale possono effettuare il pagamento entro il 31 dicembre 2020, senza addebito di spese o interessi di mora; gli esercenti che hanno tali scadenze tra il 1° novembre 2020 e il 31 gennaio 2021 possono effettuare il pagamento entro il 30 aprile 2021 in unica soluzione oppure rateizzandolo, senza addebito di spese o interessi di mora. Le rate dovranno essere mensili, di uguale importo, a partire dalla scadenza e fino al 30 aprile.

Eventuali pagamenti già effettuati sono esclusi da questi meccanismi.

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