lunedì
11 Agosto 2025

Differenziata, Legambiente: «Bassa Romagna lontana dagli obiettivi per il 2020»

Il circolo Cederna di Fusignano commenta i dati diffusi dalla Regione

Plastica«Non bastano le campagne di sensibilizzazione per sollecitare i cittadini ad essere più bravi, per innescare un circolo virtuoso è necessario applicare il principio “chi inquina paga” con la raccolta porta a porta, la tariffazione puntuale, in cui si pagano i rifiuti effettivamente prodotti e stanare i “furbetti del cassonetto”». Lo afferma Yuri Rambelli, presidente del circolo Legambiente “Cederna” di Fusignano dopo che nei giorni scorsi sono stati resi noti i dati sulla raccolta rifiuti in Emilia-Romagna che vedono la provincia di Ravenna e la Bassa Romagna fanalino di coda per le percentuali di raccolta differenziata.

Il piano regionale pone come obiettivo al 2020 una riduzione dei rifiuti urbani pro-capite di almeno il 20-25 percento rispetto al 2011 e una raccolta differenziata al 73 percento. Un terzo dei comuni dell’Emilia-Romagna e ben 4 province hanno già raggiunto l’obiettivo per la raccolta differenziata. «Ben diversa purtroppo la situazione nel Ravennate, che si ferma ad un poco soddisfacente 59,3 percento. Se analizziamo poi nel dettaglio i risultati che riguardano la Bassa Romagna, sia per quanto riguarda la percentuale di raccolta differenziata, che per il totale di rifiuti prodotti, i risultati sono molto al di sotto degli obiettivi regionali per il 2020. L’unico comune che si avvicina al 73 percento di raccolta differenziata è Massa Lombarda, con il 71,06, seguono tutti gli altri con percentuali tra il 67 e il 55, con incrementi modesti rispetto all’anno precedente».

Ma ancora prima della raccolta differenziata è importante ridurre la quantità di rifiuti urbani prodotti: con l’unica eccezione di Lugo, che resta sostanzialmente stabile, i comuni della Bassa Romagna fanno addirittura registrare un deciso incremento delle quantità di rifiuti rispetto al 2018, collocandosi tutti tra i 624 kg per abitante di Bagnara di Romagna e gli addirittura 820 kg/abitante di Massa Lombarda.

Secondo Rambelli l’obiettivo prioritario della riduzione dei rifiuti si potrebbe raggiungere penalizzando l’eccesso di imballaggi, ma anche responsabilizzando le imprese produttrici e distributrici. «Tra le misure possibili ci può essere la vendita di bevande in contenitori da restituire su cauzione, come si faceva fino a pochi anni fa, mentre la stessa raccolta differenziata dovrebbe essere finalizzata all’effettivo riciclaggio tramite conferimento premiato nelle isole ecologiche».

Sette anni fa moriva il cardinale Tonini a 99 anni: messa in duomo per ricordarlo

Alle 8 del 28 luglio la celebrazione nella cattedrale tenuta dal vescovo Ghizzoni

CARD.ERSILIO TONINIIl 28 luglio 2020 saranno passati sette anni dalla morte del 99enne cardinale Ersilio Tonini e quel giorno, nella cattedrale di Ravenna alle 8, l’arcivescovo Lorenzo Ghizzoni celebrerà la messa per l’anniversario.

Tonini viene chiamato il 22 novembre del 1975 a reggere l’archidiocesi di Ravenna e la diocesi di Cervia (poi unite il 30 settembre 1986): proveniente dalla diocesi di Macerata, è succedendo a monsignor Salvatore Baldassarri. Con un gesto che colpì profondamente i suoi nuovi concittadini, lascia il suo appartamento nello splendido Palazzo arcivescovile a un nucleo di tossicodipendenti e si ritira nell’Istituto Santa Teresa del Bambino Gesù dove da allora ha vissuto fino alla morte.

Il comune di Ravenna è il primo tra i 328 della regione per suolo cementificato

I dati del rapporto Ispra: in totale 6.911 ettari urbanizzati (il dieci percento della superficie totale), cresciuti di dieci nell’ultimo anno

RAVENNA 14/12/04. FOTO AEREE DI RAVENNA
Una foto aerea di Ravenna

Con dieci ettari di nuove urbanizzazioni in più nel 2019 rispetto all’anno precedente, il comune di Ravenna arriva a un totale di 6.911 ettari consumati ed è il primo comune tra i 328 dell’Emilia-Romagna e il sesto tra gli ottomila italiani per valore assoluto di superficie cementificata. Il dato è contenuto nell’ultimo rapporto dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), ente pubblico sotto la vigilanza del ministero per l’Ambiente.

Data la grande estensione del comune ravennate, il secondo in Italia dopo Roma per superficie, la sua percentuale di suolo urbanizzato è la più bassa tra i nove capoluoghi di provincia in regione: 10,58 percento, comunque superiore alla media regionale (8,9) e nazionale (7,1).

Allargando lo sguardo anche agli altri 17 comuni ravennati per considerare il totale provinciale, nel 2019 sono stati consumati 21 ettari che portano al 10 la percentuale totale.

Di Marco
Foto di Paolo Genovesi. 2.10.2011 Ravenna Ditta di marco gru in elevazione con piattaforma, gru istallata in piazza sighinolfi . foto panoramiche aeree di ravenna

«Siamo di fronte a valori ancora insostenibili, che non manifestano rallentamenti rilevanti in discontinuità con le pianificazioni del passato – afferma Legambiente –. La preoccupazione però è che molto ancora debba concretizzarsi in termini di nuove urbanizzazioni». L’associazione verde guarda ai cantieri per nuovi centri commerciali, nuovi insediamenti abitativi anche sulla costa e nuove strade: «Citiamo un elenco sicuramente non esaustivo: il Pua di Lido di Classe e del quartiere San Giuseppe, nuove urbanizzazioni a Casalborsetti, ulteriori lottizzazioni a Lido di Savio per strade ed appartamenti e la recente proposta di collegamento stradale tra Ravenna e Venezia. Alcune di queste pianificazioni sono sicuramente eredità del passato, ma nulla si sta facendo per ostacolarle».

L’appello di Legambiente è quindi rivolto alla politica locale a non procrastinare gli impegni per il raggiungimento del consumo di suolo a saldo zero: «Un percorso che deve essere accelerato dalla definizione del nuovo Pug e l’abbandono dei vecchi progetti non in linea con l’idea di un’urbanistica resiliente agli effetti dell’emergenza climatica».

Anche Articolo Uno è critico su questi numeri: «Tali dati sono figli di una stagione urbanistica ispirata all’idea che, a fronte della riduzione delle attività  manifatturiere, l’attività immobiliare costituisse in Italia e in Europa il principale motore dello sviluppo economico e finanziario, che ha dato vita a una bolla speculativa, nettamente al di sopra dei bisogni reali della comunità, che come è noto è totalmente saltata con la crisi del 2008. Per l’effetto di trascinamento dei vecchi piani urbanistici e dei loro strumenti attuativi, ancora oggi ovunque, e anche a Ravenna, si continua a costruire per abitazioni di cui non c’è bisogno, per nuovi centri commerciali e per altre attività terziarie già abbondantemente sature».

Il partito che esprime l’assessore all’Ambiente (Gianandrea Baroncini) in giunta comunale a Ravenna, ed è rappresentato in consiglio comunale da Mariella Mantovani, chiede all’Amministrazione di avviare da settembre «la più ampia discussione sul territorio con i cittadini e con le forze economiche, sociali, ambientaliste sui criteri e gli obiettivi fondamentali del nuovo Pug».

L’Edera vuole un ente ravennate per le zone umide indipendente dal Parco del Delta

La proposta del Partito repubblicano in occasione della scelta di un nuovo membro del cda dell’ente che unisce anche Ferrara

Fenicotteri Valle Canna
I fenicotteri nella Valle della Canna

Il Partito repubblicano di Ravenna torna a proporre lo sganciamento delle aree umide ravennati dalla gestione del Parco del Delta del Po con l’istituzione di un nuovo ente provinciale indipendente da Ferrara. La proposta del Pri arriva dopo le lamentele per la probabile elezione del nuovo membro del cda del parco senza confronto fra gli enti.

«Non si tratta di lotte di campanile – assicurano dall’Edera – ma di una diversa conformazione dei luoghi del grande fiume rispetto a paludi costiere formatesi con l’avanzamento della linea di costa e la piantumazione nel corso dei secoli delle nostre pinete». Zone che andrebbero gestite diversamente, secondo il Pri, con un ente leggere dal punto di vista amministrativo.

I repubblicani si dicono al fianco del sindaco per chiedere un confronto politico prima dell’elezione del nuovo membro del cda in sostituzione dell’ex sindaco di Comacchio.

Altri 5 casi positivi: in totale a luglio sono 98, più di giugno (23) e maggio (46)

Dall’inizio dell’epidemia diagnosticati 1.148 contagi: più di 950 sono guariti, 89 sono morti

Person In Black Shirt Holding White Plastic Tube 3974140Altri cinque nuovi casi di positività al coronavirus diagnosticati in provincia di Ravenna e così al 26 del mese il totale dei casi di luglio arriva a 98, un numero maggiore della somma fra giugno (23) e maggio (46). Il totale dall’inizio della pandemia (primo caso a fine febbraio) è di 1.148 di cui 950 guariti e 89 morti (l’ultimo decesso è del 30 giugno).

I cinque nuovi casi odierni sono due donne e tre uomini: due sono asintomatici e tre hanno lievi sintomi, tutti sono in isolamento domiciliare; sono stati individuati a seguito di contact tracing ed uno per rientro dall’estero. Si registrano anche tre guarigioni complete.

La distribuzione dei casi sul territorio provinciale è la seguente:
537 Ravenna
142 Faenza
86 Cervia
70 Lugo
62 Russi
44 Bagnacavallo
31 Alfonsine
23 Castelbolognese
22 Fusignano
17 Massa Lombarda
16 Cotignola
11 Brisighella
8 Conselice
8 Riolo Terme
6 Solarolo
4 Sant’Agata sul Santerno
2 Casola Valsenio
1 Bagnara
58 residenti al di fuori della provincia di Ravenna ma diagnosticati in provincia perché rivoltisi alle strutture sanitarie del territorio.

Il quadro regionale dice che dall’inizio dell’epidemia in Emilia-Romagna si sono registrati 29.552 casi di positività (i nuovi di oggi sono 61, di cui 40 persone asintomatiche individuate nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali). Dei 61 nuovi casi, 56 (il 92%) sono stati intercettati dalla sanità pubblica o perché erano già in isolamento (25 le persone a cui il tampone è stato fatto quando già erano state poste in sicurezza), contatti di casi già noti, rientri dall’estero (per i quali in Emilia-Romagna la Regione ha previsto due tamponi naso faringei durante l’isolamento fiduciario se in arrivo da Paesi extra Schengen), controlli a tappeto, tuttora in corso, nei comparti della logistica e della lavorazione carni (voluti sempre dalla Regione). Dei 61 nuovi casi, 24 si registrano nella provincia di Bologna, 18 asintomatici. Dei 24, 12 sono collegati a focolai noti in aziende della logistica o dovuti ai controlli avviati nel comparto, 2 al focolaio isolato sempre nei giorni scorsi in una Casa residenza anziani del capoluogo, gli altri a focolai familiari o casi sporadici. Degli 8 in provincia di Modena, 4 sono rientri dall’estero, 3 collegati al focolaio individuato in un prosciuttificio nei giorni scorsi e uno dai controlli nel comparto macellazione.

I guariti salgono a 23.793 (+15), l’81% dei contagiati da inizio crisi. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 1.444 (45 in più di quelli registrati ieri). Si registra un nuovo decesso: una donna del territorio forlivese.

Il sindaco: «In due anni si può fare un nuovo stadio da 16mila posti per il Bologna»

De Pascale esprime la disponibilità del Comune a sostenere l’intervento per ospitare i rossoblù per un biennio ma solo se ci sarà una alleanza strategica tra società e città

Lo stadio Benelli di Ravenna

Il Comune di Ravenna è disposto a costruire un nuovo stadio di calcio da 16mila posti in un’area a ridosso della città per ospitare le partite del Bologna nel biennio 2022-2024 in cui l’impianto dei rossoblù sarà inagibile per ristrutturazione, a patto che la società emiliana stringa una collaborazione strutturata e consistente con i giallorossi di casa, appena retrocessi tra i dilettanti della serie D, con ricadute a beneficio di tutto il territorio. È la sintesi di quanto riportato sulle pagine odierne, 26 luglio, dei quotidiani Il Resto del Carlino e La Repubblica che hanno raccolto le parole del sindaco Michele de Pascale.

72616358 2465255540256239 5000896689230315520 NLa Repubblica ha intervistato il primo cittadino sulle pagine della cronaca bolognese. Il titolo lascia poco spazio all’immaginazione con un virgolettato che riassume il pensiero di De Pascale: «Stadio qui in due anni e sposiamo Saputo», con riferimento al presidente canadese dei rossoblù. Il sindaco parla di «joint venture tra la città di Ravenna e il Bologna Calcio». Sui tempi si sbilancia ipotizzando due anni sufficienti per costruire da zero un nuovo catino: «L’idea di ristrutturare il Benelli è tramontata. La nostra idea è di procedere con un intervento diretto dell’amministrazione cittadina», per evitare le lungaggini sui tempi della legge per gli stadi. Tutto con una visione ben precisa: «Il Ravenna potrebbe diventare la squadra B del Bologna».

È sul Carlino dove invece si ragiona già sulle aree potenziali per la costruzione. De Pascale parla di riflessioni già avviate negli uffici comunali che riguardano aree a ridosso della città: scartate ipotesi come lidi e Standiana.

Sesso orale in spiaggia tra i bagnanti: sanzione da ventimila euro per una coppia

Nell’area nudista un 47enne e una 40enne circondati da un capannello di persone intente a masturbarsi, poi l’arrivo della polizia locale

WhatsApp Image 2020 07 05 At 17.17.35Un pomeriggio di esibizionismo sulla spiaggia nudista di Lido di Dante, con un rapporto orale consumato tra altri bagnanti, rischia di costare ventimila euro per una coppia di turisti. Un 47enne e una 40enne sono chiamati a rispondere di atti osceni. È successo verso le 16.30 di ieri, 25 luglio, nel tratto di litorale dove quest’anno per la prima volta un’ordinanza comunale consente il naturismo.

Secondo il racconto di un testimone, ascoltato dalla polizia locale che è intervenuta sul posto, la donna stava facendo una fellatio all’uomo e attorno si era creato un capannello di persone intente a masturbarsi. L’uomo, sostenendo che in quella spiaggia i rapporti sono consentiti, ha allontanato un bagnante che aveva chiesto di interrompere lo spettacolo.

La sanzione per i due esibizionisti è stata staccata da una pattuglia dell’ufficio antiabusivismo commerciale che presidia il litorale.

La Notte Rosa rilancia: diventa Settimana Rosa (3-9 agosto), ecco il programma

Concerti, escursioni, spettacoli, comicità sulla riviera, nei borghi sulle colline e nelle piazze di alcune città

Nell’estate post-pandemica la Notte Rosa si espande: per la quindicesima edizione non più un solo weekend ma un’intera settimana. Dal 3 al 9 agosto in Romagna, soprattutto sulla riviera ma non solo, sarà Pink Week. Lungo i 110 chilometri di spiaggia e poi ancora nelle piazze di alcune città, nei borghi sulle colline dell’entroterra, si svolgerà un programma diffuso di eventi. Gli organizzatori parlano di «una settimana all’insegna del romanticismo, di ritmi e atmosfere slow, di suggestioni che coloreranno tutta la Romagna, dall’entroterra al mare, tutto nel segno della sicurezza».

Non mancheranno i grandi nomi che si esibiranno all’aperto, in location e contesti inusuali: a Rimini venerdì 7 agosto all’Arena Lido San Giuliano torna in scena Alex Britti accompagnato dalla sua band per un concerto dal sapore blues e jazz. Giovanni Allevi, il celeberrimo compositore e pianista, si esibirà sabato all’alba, sulla spiaggia. Dal Belvedere di piazzale Kennedy l’8 agosto sale sul palco Francesco Gabbani con il nuovo singolo “Il sudore si appiccica”. Nello storico Grand Hotel un ciclo di incontri con personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura contemporanea, intervistati dal giornalista Giovanni Terzi: il Principe Alberto di Monaco, Simona Ventura (compagna di Terzi), Gigi D’Alessio, Albano Carrisi, Paola Perego, Alfonso Signorini, Andrea Berton, Ludovico di Meo saranno tra gli ospiti di Terrazza Dolce Vita.

A Riccione ritorna Radio Deejay con Deejay on Stage, che, fra contest e dirette radio, porta sul palcoscenico non solo aspiranti protagonisti dell’estate musicale, ma anche volti noti come Rudy Zerbi, La Pina, Andrea & Michele e Linus.

E poi, tra i tanti eventi: La notte Rosa dei Bambini a Bellaria-Igea Marina, passeggiate e SUP (Stand Up Paddle) al chiar di luna a Lido di Volano e nelle Valli di Comacchio, itinerari sulle orme di Dante a Ravenna, le fontane di Lido Adriano che danzano a ritmo di musica, concerti all’alba nelle spiagge, l’attore Ivano Marescotti con il suo show “Andrà tutto stretto” al museo di Classis di Ravenna, il tour in bici nei luoghi di Summertime (la tv serie dell’estate 2020) a Marina di Ravenna, le sonorità etniche e fusion dei concerto di Spiagge Soul sul litorale ravennate, escursioni in pinete, in diga, nelle saline, nei boschi e riserve naturali nelle ore più belle, la vis comica e l’ars retorica di Claudio Bisio e Gigio Alberti, Paolo Cevoli, Giuseppe Giacobazzi, Maurizio Lastrico, e dei “locali” Roberto Mercadini e Denis Campitelli.

Per i più romantici invece i “calici sotto i tre colli” a Brisighella e “Calici Santarcangelo”, per i cinefili il Fellini inedito raccontato dalle foto di scena di Paul Ronald (a Cesena) e i le tante imperdibili pellicole proiettate nelle accoglienti arene della Romagna.

E ancora l’esposizione di due splendidi codici realizzati espressamente per Malatesta Novello a metà del XV secolo, gli appuntamenti con la Milanesiana di Elisabetta e Vittorio Sgarbi e le commedie di Plauto a Sarsina, le celebrazioni per i 200 anni dalla nascita di Pellegrino Artusi nella sua Forlimpopoli, le acrobazie e le risate del Circo Paniko, gli incontri serali sulla Rimini tra antico e presente, lo yoga all’alba. E, ad unire tutti i territori e gli ospiti di questa Notte Rosa “diffusa”, la magia dei fuochi d’artificio, da sempre uno dei momenti più attesi ed emozionanti del Capodanno dell’Estate Italiana, e dei monumenti turistici della Romagna illuminati di rosa per l’occasione.

Per il programma dettagliato è disponibile il sito della manifestazione. Per il programma degli eventi nel comune di Ravenna si può scaricare un pdf a questo link.

Da ottobre 2021 al porto di Ravenna in funzione il primo deposito di Gnl in Italia

Investimento da 100 milioni di Edison e Pir: capacità 20mila mc, 40 posti di lavoro. Alla costruzione stanno partecipando 60 aziende e circa mille persone

GnlIl primo deposito di gas naturale liquefatto (Gnl) in Italia sarà operativo a Ravenna, sulla sponda sinistra del canale Candiano, da ottobre 2021. È l’ultimo aggiornamento sui tempi del progetto da cento milioni di euro sostenuto dalla Depositi Italiani Gnl, società creata per l’investimento e detenuta al 49 percento da Edison (gruppo francese Edf) e al 51 percento dal gruppo Pir (famiglia Ottolenghi).

L’avanzamento lavori è al 60 percento: dovrebbero concludersi a luglio prossimo – impiegando in totale circa mille persone di cui 400 progettisti da 60 diverse imprese – e poi serviranno due-tre mesi per i test e l’avviamento. La capacità totale di stoccaggio sarà di 20mila metri cubi. In totale, fra diretti e indiretti, circa 40 posti di lavoro.

«Saremo i primi in assoluto in Italia e tra i primi in Europa dove al momento ci sono impianti simili in Norvegia, Belgio e Spagna – spiega Alessandro Gentile, amministratore delegato della Depositi Italiani Gnl –. In Italia non ci sono altre proposte a buon punto. Essere i primi comporta una serie di incognite ma può dare dei vantaggi. Noi speriamo ovviamente soprattutto nei secondi».

I serbatoi sono realizzati dalla Paresa di Cesena mentre le opere civili sono in capo alla Rcm-Rainone di Salerno. Quest’ultima è anche nella cordata che si è aggiudicata il bando da 250 milioni per l’escavo dei fondali. «Per le scelte delle aziende abbiamo fatto delle gare quasi come se fossero appalti pubblici. Ci siamo affidati alla struttura di Edison per questo aspetto. Rcm sta dimostrando di avere competenze nel settore: oggi ha cantieri in quasi tutti i porti italiani ed è stata una delle poche capaci di garantire una fidejussione bancaria a prima richiesta».

L’utilizzo del Gnl è limitato all’alimentazione dei motori di camion e navi: «La previsione è rispettivamente 70-30 percento». Il rifornimento del deposito avverrà via mare con le gasiere e il combustibile verrà poi conferito alla rete di distributori stradali (al momento ancora poche unità) tramite autobotti (circa 60 al giorno la previsione della movimentazione). Oggi l’Italia importa tutto su gomma da Barcellona. «Il mercato italiano è piccolo ma in crescita, anche se a ritmi ridotti. Serviranno tre-quattro anni per andare a regime».

L’infrastruttura portuale non ha bisogno di particolare profondità dei fondali ma Gentile non ha dubbi nel commentare i lavori di dra- gaggio che nei prossimi anni dovranno portare il pescaggio da 10,5 a 12,5 metri: «Sono sempre utili. Bisogna ragionare anche in ottica indiretta. Maggiore profondità vuol dire porto accessibile a navi più grandi e quindi più possibilità di navi che dovranno fare rifornimento».

Il primo deposito di Gnl e, in un prossimo futuro, anche il più grande sito stoccaggio di CO2 del mondo. È il segnale della rinascita del porto di Ravenna? «È la dimostrazione che Ravenna non è un porto solo commerciale. Non rischiamo di assistere a quello che è successo da poco a Taranto dove è stato realizzato un piazzale da 300-400mila mq per il terminal container e ora rischia di restare abbandonato perché l’azienda ha lasciato l’area. Quando si realizza un impianto industriale è difficile che resti abban- donato perché un acquirente c’è e nell’economia del petrolchimico ogni impianto realizza un sottoprodotto che serve ad altri impianti. Così se un’isola si ferma, le altre non sono costrette a fermarsi ma possono trovare altri fornitori».

“DNA”, a ritmo di rock psichedelico il racconto della scienza in scena a Lugo

Appuntamento stasera 26 luglio al Pavaglione con il singolare spettacolo dei Deproducer

Deproducer DnaFra gli spettacoli proposti da Ravenna Festival al Pavaglione di Lugo c’è anche il singolare DNA, che intreccia divulgazione scientifica, brani musicali inediti, immagini suggestive e una scenografia costruita ad hoc, sotto l’etichetta Deproducer, collettivo di artisti fondato da Vittorio Cosma (già PFM e storico collaboratore di Elio e le Storie Tese), in una produzione realizzata in collaborazione con la Fondazione AIRC.

In scena veste i panni del front-man l’eminente filosofo ed evoluzionista Telmo Pievani, titolare, presso l’Università di Padova, della prima cattedra italiana di Filosofia delle Scienze Biologiche. A questo narratore d’eccezione si affiancano lo stesso Vittorio Cosma alle tastiere, Roberto Angelini voce e chitarra, Luca Cognetti alla chitarra, Gianni Maroccolo al basso e Simone Filippi alla batteria, uniti nella missione di «parlare delle cose che ci circondano, pur in un mondo che ci spinge continuamente a non pensare – spiega Cosma – La scienza custodisce concetti di grande poesia: partendo dal dato scientifico per arrivare ad associazioni emotive ed etiche, proponiamo uno spettacolo psichedelico e super pop».

Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org.

L’evento è visibile anche in diretta streaming su www.ravennafestival.live

Coronavirus: il totale in provincia cresce di 2 e arriva a 1.143 in 4 mesi

In tutta la regione i nuovi contagi sono 49, restano 4 persone in terapia intensiva

Il totale dei casi di coronavirus accertati in provincia di Ravenna cresce di altre due persone nella giornata di oggi, 25 luglio, rispetto a ieri e arriva 1.143 in quattro mesi (di cui più di 950 guariti e 89 morti).

Dall’inizio dell’epidemia in Emilia-Romagna si sono registrati 29.461 casi di positività, 49 in più rispetto a ieri (inclusi i due ravennati), di cui 32 persone asintomatiche individuate nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali.

La gran parte dei casi è riconducibile a focolai o casi già noti. In particolare, in merito alle due province nelle quali oggi si registrano più casi, in quella di Modena, degli 11 nuovi casi, in gran parte asintomatici (8), 4 sono collegati al noto caso di positività riscontrato a Riccione, la giovane turista modenese poi rientrata in città, 3 al focolaio individuato sempre nei giorni scorsi in un prosciuttificio e uno relativo a una persona rientrata dall’estero. In provincia di Piacenza, poi, dei 9 nuovi casi, anche qui in gran parte asintomatici (7), 3 sono relativi ai controlli nel comparto della lavorazione carni, 2 da tracciamento di casi precedenti e uno dal tampone che la Regione ha reso obbligatorio prima di essere ricoverati (in questo caso in una casa di cura). Tutti casi nei quali le persone sono già in isolamento.

I guariti salgono a 23.778 (+20), quasi l’81% dei contagiati da inizio crisi. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 1.399 (27 in più di quelli registrati ieri). Si registra un nuovo decesso: una donna in provincia di Ferrara.

Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.317 (+28 rispetto a ieri). Restano complessivamente 4 i pazienti in terapia intensiva, scendono a 78 (-1) quelli ricoverati negli altri reparti Covid.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.588 a Piacenza (+9, di cui 1 sintomatico), 3.756 a Parma (+2 ), 5.079 a Reggio Emilia (+4, di cui 3 sintomatici), 4.095 a Modena (+11 di cui 3 sintomatici), 5.213 a Bologna (+ 6, di cui 3 sintomatici); 421 a Imola (+3, di cui 2 sintomatici),1.081 a Ferrara (+2, di cui 1 sintomatico); 1.143 a Ravenna (+2, di cui 1 sintomatico), 986 a Forlì (+6, di cui 3 sintomatici), 829 a Cesena (+2) e 2.270 a Rimini (+2).

Promo-commercializzazione, 3 mln dalla Regione: 13 progetti ravennati in graduatoria

In totale le proposte sono 71. I contributi saranno calcolati in base alla fascia di valutazione attribuita a ogni singolo progetto. Modifiche per semplificare le procedure e agevolare il comparto già rallentato dagli effetti del lockdown

Galla Placidia TuristaBenessere, musica, fitness, sport, gusto e altro ancora. Sono solo alcuni dei temi al centro delle proposte pensate per promuovere e valorizzare le destinazioni turistiche dell’Emilia-Romagna. La Giunta regionale ha approvato la graduatoria dei progetti di promo-commercializzazione turistica presentati dalle imprese, in forma singola e associata, ammissibili al contributo regionale per l’anno 2020 previsto dal bando in attuazione della legge sull’“Ordinamento turistico regionale – Sistema Organizzativo e politiche di sostegno alla valorizzazione e promo-commercializzazione turistica” (n. 4 del 2016).

Le iniziative inserite in graduatoria sono 71 e i finanziamenti complessivi ammontano a 2,9 milioni di euro, che verranno ripartiti con una percentuale massima di finanziamento in base alla fascia di valutazione attribuita al singolo progetto e che tiene conto della capacità di raggiungere gli obiettivi prefissati dalle Linee guida triennali regionali 2018-2020: ai progetti inseriti in fascia “alta” andrà un contributo pari al 35% della spesa ammessa, a quelli in fascia “media” il 25%, e ai progetti in fascia “bassa” il  20%.

La ripartizione sulle destinazioni turistiche dei 71 progetti è la seguente: 11 le iniziative di promo-commercializzazione per le aree di Bologna e Modena, 52 per la Destinazione Romagna (di cui 13 in provincia di Ravenna) e 8 per la Destinazione Emilia. A questo link la graduatoria completa con i proponenti del progetto.

Inoltre, per far fronte alle difficoltà e ai rallentamenti causati dall’emergenza sanitaria e dare un aiuto concreto al sistema delle imprese del comparto in sofferenza,sono state semplificate le disposizioni regionali previste dal bando apportando alcune modifiche e integrazioni alle procedure di rendicontazione.

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