mercoledì
13 Agosto 2025

Cento monopattini elettrici a noleggio: costo 15 cent/minuto, velocità 20 km orari

Accordo tra il Comune e la società Bit Mobility. Per l’utilizzo serve una app sul telefonino con carta di credito

Bit Mobility Srl 2A Cervia arriva una flotta di cento monopattini elettrici a noleggio. Il Comune ha concluso un accordo con la società Bit Mobility che fornisce i mezzi e, sulla base dei percorsi più trafficati dai cittadini nei giorni feriali, sono stati individuati venti punti del territorio dove posizionare gli stalli di servizio.

Per l’utilizzo bisogna scaricare una app sul telefonino, registrarsi con una mail e una password e inserire una carta di credito e/o carta prepagata. La mappa presente all’interno dell’app consente di trovare il monopattino più vicino: inquadrando il codice Qr si attiva il mezzo. Alla fine dell’utilizzo va lasciato dove non intralcia ma è consigliato parcheggiare all’interno delle rastrelliere per le biciclette o negli spazi dedicati ai ciclomotori.

La tariffa standard prevede un euro per lo sblocco, 15 centesimi al minuto durante il viaggio e 5 centesimi durante la messa in pausa. Sono disponibili abbonamenti. Tre formule disponibili: da 4 euro al giorno a 25 euro al mese. Alla prima registrazione 15 minuti di utilizzo saranno gratuiti inserendo il codice promo Cerviabit.

A Cervia è a disposizione il modello di monopattino elettrico S1: ruote in materiale composito (non si forano e non si rompono); freno a tamburo; led posteriore rosso per freno e visibilità posteriore; led frontale ad alta visibilità; campanello per avviso acustico; limitazione 20 km/h.

«La mobilità sostenibile e la città elettrica – hanno dichiarato il sindaco di Cervia Massimo Medri e l’assessore Enrico Mazzolani – è un progetto che ha l’ambizione di approdare a una città a bassissime emissioni inquinanti. Cervia è una città sensibile alla tutela del territorio e attenta ad uno sviluppo sostenibile, per il buon vivere e la qualità della vita».

Bit Mobility è l’azienda nata nel 2019 a Bussolengo, in provincia di Verona, attiva nel settore della sharing mobility. «Grazie all’esperienza fatta in altre città di mare come La Spezia, Cattolica e Misano Adriatico – afferma Martina Crivellente, socia fondatrice di BIT Mobility – abbiamo creato un gruppo di esperti che supporta l’amministrazione locale per lo sviluppo e l’attuazione di piani di mobilità in grado di rispondere alle nuove esigenze».

Fatture gonfiate per sponsorizzazioni calcistiche: 60 denunciati per frode fiscale

Sequestrati 200mila euro. Indagine su tre associazioni sportive dilettantistiche: restituivano in nero una parte dell’importo incassato facendo figurare rimborsi spese a giocatori e accompagnatori

19736 Foto 3La società di calcio concordava la cifra per la sponsorizzazione dell’azienda ma fatturava un importo maggiore, per far avere deduzioni di costi superiori a quelli reali e una detrazione indebita dell’Iva, e poi restituiva una parte dei soldi incassati facendoli figurare come rimborsi spese destinati ai giocatori o agli accompagnatori delle squadre che in realtà non riscuotevano nulla. Sarebbe questo il sistema che secondo la guardia di finanza avevano messo in piedi tre associazioni sportive dilettantistiche nel comune di Ravenna.

Le indagini hanno consentito di quantificare in oltre un milione e mezzo di euro l’importo delle fatture gonfiate emesse complessivamente dalle associazioni sportive: 60 persone, tra cui i responsabili delle società dilettantistiche nonché i titolari delle imprese sponsor, sono state denunciate per frode fiscale e il giudice per le indagini preliminari ha disposto il sequestro preventivo dei beni delle associazioni sportive per un ammontare di oltre 200mila euro.

Dagli elementi raccolti dalle Fiamme Gialle, è risultato che il sistema andava avanti da diverso tempo con una organizzazione ben strutturata e metodica che includeva imprese di varie dimensioni tra gli sponsor, in alcuni casi anche solo per piccoli importi ma sempre maggiorati rispetto al reale accordo per l’affissione di striscioni pubblicitari nei campi di gioco e sulle divise dei giocatori.

«Falle nell’argine del canale Nuovo Carrarino, troppa acqua a Punte Alberete»

La segnalazione del consigliere comunale Ancisi (Lpr) per l’oasi a nord di Ravenna che vive il problema opposto rispetto alla valle della Canna

Oasi Punte Alberete
Punte Alberete

«Troppa acqua a Punte Alberete, così si danneggia la foresta allagata nella palude dolce a nord di Ravenna». È la segnalazione di Alvaro Ancisi, consigliere comunale di Lpr e presidente delle commissione consiliare Ambiente, che rivolge un’interrogazione al sindaco su come si intenda affrontare l’emergenza. La situazione di Punte Alberete è emersa nei giorni scorsi contestualmente al dibattito su Valle della Canna, ambiente gemello separato dal corso del Lamone, dove invece il problema è il livello troppo basso dell’acqua.

Per domenica 19 luglio “Goletta Verde 2020” ha organizzato un’escursione guidata a Punte Alberete. E allora per Ancisi «giova stimolare la conoscenza pubblica e l’attenzione dell’amministrazione comunale sulle condizioni attuali di questa eccezionale attrazione ambientale del nostro territorio».

La causa ecologica del fenomeno del livello elevato a Punte Alberete – spiega il decano dell’opposizione – sta nell’eccessiva formazione di vegetali tipica delle paludi, «la cui degradazione alla fine del ciclo, essendo inferiore alla sua produzione, fa sì che si accumulino quantità smisurate di biomasse che trasformano le zone umide in una fitta boscaglia».

Puntaalberete 1
Punte Alberete

Per una gestione corretta serve «la rimozione delle piante in sovrannumero rispetto alla capacità degradativa del sistema palustre». Ancisi riassume così le operazioni: ogni estate si devono essiccare vaste porzioni delle bassure allagate, sfalciarne la vegetazione valliva ed asportarla dal fondo e farlo nel minor tempo possibile, onde non manomettere troppo pesantemente l’ambiente e disturbare eccessivamente la fauna, anch’essa molto ricca e peculiare. I fondali vallivi, perché li reggano senza farli affondare, devono essere sottoposti ad un adeguato periodo di essiccamento, seguito da una veloce raccolta delle biomasse seccate, imballandole ad uso di mangime per gli allevamenti zootecnici.

Ma c’è un altro aspetto che preoccupa Ancisi: «Il problema attuale di Punte Alberete consiste nel livello idrico eccessivo, fin dai mesi invernali, tale da non permettere più di essiccarne i fondali, allagati ormai da troppo lungo tempo, impedendo quindi di effettuare gli sfalci. La causa specifica di tale anomala situazione va attribuita alla presenza di falle nell’argine del canale Nuovo Carrarino interno all’oasi,  che ai loro tempi venivano rilevate dalla presenza assidua, pressoché quotidiana, dei volontari dell’associazione Arca. Segnalate subito, Romagna Acque provvedeva immediatamente al sollecito ripristino della tenuta arginale, per impedire, doverosamente, la fuoriuscita dalla rete acquedottistica della preziosa acqua potabile, scongiurando al contempo il danno ambientale dovuto all’impossibilità o almeno al ritardo delle operazioni gestionali estive. Oggi peraltro il Nuovo Carrarino mostra un livello troppo elevato di acqua (+127 centimetri), la cui maggiore pressione idrostatica incentiva di fatto delle rotture nell’argine».

Tasse municipali: proposte di agevolazioni della giunta per cittadini e imprese

Le misure degli sgravi per Imu, Tosap e imposta di soggiorno saranno discusse prossimamente in consiglio comunale

Tasse MunicipaliLa giunta del Comune di Ravenna proporrà al prossimo consiglio comunale una serie di delibere – la cui presentazione è stata anticipata recentemente nel corso della commissione consiliare 5 “Bilancio, partecipate, personale, patrimonio” – riguardanti agevolazioni per cittadini e imprese colpite dalla crisi economica e finanziaria determinata dall’emergenza Covid-19. Gli sgravi riguardano le imposizioni fiscali locali Imu, Tosap e Imposta di soggiorno. Tali misure, indirizzate ad agevolare i contribuenti, non determineranno criticità nella situazione di liquidità del Comune, poiché l’attuale dotazione di cassa è ampiamente sufficiente per fronteggiare le necessità di pagamento previste.

Ecco nel dettaglio i provvedimenti proposti.

Imu. Per quanto concerne il versamento dell’Imu, si conferma la decisione dei mesi scorsi di posticiparlo al 16 ottobre 2020 in ragione del fatto che, causa il lockdown, i cittadini/contribuenti si sono trovati nella sostanziale ed oggettiva impossibilità di provvedervi entro la scadenza di legge del 16 giugno, soprattutto a causa dell’evidente impossibilità di reperire conteggi e modelli precompilati di versamento presso Caf e studi professionali. Non saranno pertanto applicati sanzioni e interessi per i versamenti effettuati entro e non oltre il prossimo 16 ottobre.
Per quanto concerne le aliquote Imu 2020 sono determinate in assoluta coerenza e continuità con quelle già applicate per le annualità dal 2014 al 2019.

Tosap. Lo stato di emergenza e la conseguente disposizione della chiusura forzata di molte attività economiche o la decisione di molte aziende di sospendere le attività per cautelare la salute dei propri addetti ha comportato una generalizzata contrazione del fatturato. Inoltre, con la ripresa ordinaria delle attività è ipotizzabile un significativo calo delle entrate rispetto all’anno precedente, ciò a causa della necessità di garantire il distanziamento sociale e le misure minime di sicurezza, oltre ad una conseguente minore propensione ai consumi da parte dei cittadini. Per promuovere la ripresa la giunta ha valutato azioni di sollievo finanziario a beneficio della comunità locale. Tra questi, per salvaguardare il tessuto economico, l’estensione dell’agevolazione riguardante la Tosap, prevista per i pubblici esercizi, ad altre fattispecie imponibili non previste dal Decreto legge 19 maggio 2020 (cosiddetto decreto Rilancio) quali spazi o chioschi per lo svolgimento di attività artigianali e commerciali ed eventuali relative aree esterne per il consumo sul posto, nonché aree oggetto di concessione e destinate al commercio ambulante ricorrente e/o fisso. L’agevolazione consiste nella riduzione del 50% della tassa dovuta per l’anno 2020 del cui corrispettivo, circa 230mila euro, se ne farà carico il Comune.
Sono escluse dal pagamento della Tosap, le cui tariffe sono invariate dal 2007, gli eventuali ampliamenti delle occupazioni in via temporanea fino al 31 ottobre 2020, sia da parte di attività di pubblico esercizio che di attività artigianali e commerciali, essendo finalizzate ad assicurare misure minime di sicurezza e distanziamento.
La giunta nel marzo scorso aveva già deliberato di differire il termine ordinario di pagamento per l’anno 2020 dell’imposta comunale sulla pubblicità e della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche al 30 novembre 2020.

Imposta di soggiorno. La proposta della giunta nella specifica delibera che riguarda l’Imposta di soggiorno prevede di sospendere, per l’anno 2020, i termini ordinari di riversamento (15 aprile, 15 luglio e 15 ottobre) definiti all’art. 6 del vigente “Regolamento comunale per l’applicazione dell’imposta di soggiorno” uniformando il termine di riversamento in unica rata in scadenza il 30 novembre 2020, in relazione a quanto riscosso per imposta di soggiorno nel periodo da gennaio a settembre 2020. Restano invariate le scadenze per la presentazione delle dichiarazioni trimestrali da parte dei gestori delle strutture ricettive dove indicare gli importi della tassa di soggiorno riscossa dagli ospiti.

Regolamenti. A queste proposte di delibere se ne aggiunge un’altra riguardante le modifiche al regolamento generale delle entrate tributarie comunali, per adeguarlo alle nuove disposizioni normative indicate nella legge n. 160 del 27 dicembre 2019 nella quale il legislatore ha definito un nuovo schema di rateizzazione per numero di rate e di importi, lasciando decidere alle amministrazioni il numero massimo di rate concedibili per scaglioni di importi. La giunta nella delibera propone al Consiglio comunale criteri più vantaggiosi per i contribuenti e di concedere agli aventi diritto il numero massimo di rate potenzialmente concedibili, quindi 72 rispetto alle 48 fino ad ora previste.

Ancora 5 contagi registrati nel ravennate. Nessuna vittima in tutta la regione

Complessivamente in Emilia-Romagna i nuovi casi positivi al Covid-19 rilevati sono 46. 18 le persone guarite

Diagnosi Covid 19Sono cinque i nuovi casi di positività al Covid-19 riscontrati oggi in più rispetto a ieri in provincia di Ravenna: due uomini e tre donne, tutti asintomatici e in isolamento domiciliare. Il totale nel ravennate, da inizio epidemia, ammonta a 1098 malati.
Nessun decesso invece è stato registrato in tutto l’ambito regionale.
Sempre in Emilia-Romagna, complessivamente i contagi in più risultano 46, di cui 30 persone asintomatiche individuate nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali.
La gran parte dei nuovi contagi sono riconducibili a focolai o a casi già noti e a persone rientrate dall’estero.
I tamponi effettuati da ieri in tiutta la regione sono 4.459. A questi si aggiungono anche 1.576 test sierologici. I guariti salgono a 23.566 (+18): l’81,2% dei contagiati da inizio crisi.
I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 1.198 (28 in più di ieri).
Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.101 (+28), il 91,9% di quelle malate. Restano 9 i pazienti in terapia intensiva e 88 quelli ricoverati negli altri reparti Covid.
Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 23.566 (+18 rispetto a ieri): 211 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 23.355 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.567 a Piacenza (invariato), 3.731 a Parma (+2), 5.023 a Reggio Emilia (+8, di cui tre sintomatici), 4.028 a Modena (+12, di cui due sintomatici), 5.115 a Bologna (+17, di cui 11 sintomatici); 405 a Imola (invariato), 1.055 a Ferrara (+1); 1.098 a Ravenna (+5), 966 a Forlì (+1), 820 a Cesena (invariato) e 2.227 a Rimini (invariato).

Differenziata: Ravenna migliora ma resta la provincia peggiore della regione

Nel 2019 la percentuale ravennate è cresciuta del 3,5 rispetto all’anno precedente e arriva al 59,3: le altre otto province sono sopra al 65 con il picco di Reggio a 80,6

PlasticaMigliora la percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti prodotti nel 2019 nel Ravennate ma la provincia resta ancora quella con i numeri peggiori tra le nove della regione: 59,3 percento (in crescita del 3,5 rispetto al 2018) mentre tutte le altre sono sopra al 65 con le vette di Reggio Emilia (80,6), Parma (78,5) e Ferrara (77,5). La media in Emilia-Romagna è al 71 percento, un salto in avanti di 3 punti rispetto all’anno precedente (qui il riepilogo con il dettaglio di tutti i comuni).

È la fotografia fornita dalla Regione che conta 132 Comuni – il 40 percento del totale – già oltre gli obiettivi fissati al 2020 dal Piano regionale di gestione dei rifiuti (Prgr), diversificati in base alle aree territoriali di appartenenza.

Rilevante il risultato di 101 Comuni (il 31 percento del totale) che hanno toccato o sono andati oltre quota 80 percento di differenziata; 23 (7 percento) hanno addirittura raggiunto o oltrepassato il 90 percento.

Scende sotto ai 3 milioni di tonnellate la produzione totale dei rifiuti urbani, che fa registrare una diminuzione di quasi l’1 percento rispetto al 2018. Calo record del 10 percento anche per l’indifferenziato residuo.

Per quanto riguarda le diverse tipologie di rifiuto conferite in modo separato, si segnala nel 2019 un miglioramento generalizzato: la percentuale maggiore di differenziata riguarda il verde (21,6%), la carta (18,2%) e l’umido (16%). Seguono vetro (8,7%), legno (8,3%) e plastica (8%); rifiuti da costruzione e demolizioni (4,5%) e ingombranti (4,4%); i cosiddetti “altri rifiuti” come acidi, batterie, farmaci, oli, vernici, (3,6%); rifiuti derivanti dallo spazzamento delle strade (2,9%); metalli (1,6%); Raee (1,3%) e compostaggio domestico (1,1%).

Imprese: per la ripresa c’è mezzo milione a fondo perduto dalla Camera di commercio

Dal 21 settembre aprono le domande per tre bandi dedicati a turismo, formazione e competenze strategiche, innovazione tecnologica

Foto Guberti Fronte CCIAA
Il presidente della Camera di Commercio di Ravenna, Giorgio Guberti

La Camera di commercio di Ravenna ha approvato tre nuovi bandi per la concessione di mezzo milione di euro come contributi a fondo perduto alle imprese per la ripartenza in sicurezza e garantire la continuità aziendale in risposta all’emergenza sanitaria ed economica dovuta all’epidemia da Covid-19. Tre gli ambiti di intervento: turismo, formazione e competenze strategiche, innovazione tecnologica.

Si tratta di un nuovo intervento della Camera di commercio che, dal periodo di lockdown alla ripartenza, ha già investito oltre due milioni di euro per venire incontro, in particolare, al grave deficit di liquidità delle imprese.

Tra le spese ammissibili dei nuovi tre bandi, quelle per l’igienizzazione e la sanificazione degli ambienti, l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e per la misurazione della temperatura corporea, studi, consulenze e servizi per ripensare l’organizzazione degli spazi di lavoro al fine di ridurre la prossimità fisica dei dipendenti e per chi viene a contatto con i luoghi di svolgimento dell’attività d’impresa, connessione internet e attrezzature necessarie alla connettività dei dipendenti in smart working, formazione del personale, ed altre ancora.

Sarà possibile presentare domanda di contributo con procedura telematica e firma digitale, già completa della documentazione di spesa, a partire dal 21 settembre prossimo. Le risorse saranno erogate già entro la fine dell’anno.

Pescava nelle acque davanti al poligono militare a Foce Reno: subacqueo sanzionato

L’esercito ha interrotto gli addestramenti e la capitaneria di porto ha individuato il pescatore irregolare

Rischia una sanzione tra mille e tremila euro il subacqueo trovato ieri, 15 luglio, dalla capitaneria di porto a pescare nelle acquee antistanti il poligono di tiro dell’esercito nei pressi della foce del fiume Reno. La guardia costiera è intervenuta con una motovedetta perché il direttore delle esercitazioni militari aveva dovuto sospendere gli addestramenti a causa della presenza sotto costa. Il fucile da pesca è stato sequestrato e dopo l’allontanamento del pescatore le esercitazioni sono riprese. La guardia costiera ricorda che mensilmente è emanata un’apposita ordinanza che rende note le attività giornaliere del poligono a fuoco e detta le relative prescrizioni da rispettare a mare.

Infermiera 54enne muore durante un’escursione in montagna

In vacanza con il compagno sulle Dolomiti in Veneto, la mattina del 14 luglio è partita in solitaria per un giro sul Monte Coppolo. Un selfie inviato all’uomo dalla cima e poi si sono perse le sue tracce

96490074 10221087967500949 7014767323445723136 OUna donna di 54 anni di Ravenna, infermiera dell’Ausl, è morta in Veneto durante un’escursione sul Monte Coppolo, nelle Dolomiti bellunesi. Il corpo di Maria Cristina Zanellato è stato ritrovato all’alba del 15 luglio, cento metri più in basso rispetto al sentiero che stava percorrendo, ma era da quasi 24 ore che non rispondeva al telefono. La donna aveva lavorato al 118 fino a poco tempo fa e ora era all’ospedale Santa Maria delle Croci.

Secondo quanto riporta la stampa online locale, la 54enne era in vacanza con il compagno e la mattina del 14 luglio è partita in solitaria per un giro sul Coppolo. Verso le 12.30 aveva inviato una foto al compagno dalla cima poi si sono perse le sue tracce. Fino a tarda sera il cellulare ha squillato a vuoto e poi, quando probabilmente si è scaricato, non è stato più raggiungibile. Attorno alle 21 sono partite le ricerche.

Una squadra di soccorritori sopra un salto verticale ha trovato un bastoncino che è stato appurato appartenesse all’escursionista. L’elicottero è decollato appena fatta luce ieri mattina è ha individuato il corpo senza vita.

Addio Pd, Insieme per Cambiare corre da sola: il candidato sindaco è Paolo Cavina

Dopo due tornate da alleati, ora la lista vuole proporre una coalizione «civica, moderata e riformista». Nel 2019 la frattura con Malpezzi dopo la revoca delle deleghe a Piroddi

Cavina Per Stampa 3Nelle ultime due tornate elettorali (2010 e 2015) era in coalizione con il Pd ma alle prossime Amministrative in programma il 20 settembre a Faenza la lista civica Insieme per Cambiare (Ixc) si presentarà da sola con Paolo Cavina, attualmente consigliere comunale, come candidato sindaco. Nessuna ricucitura quindi dopo la spaccatura arrivata lo scorso novembre quando il sindaco Giovanni Malpezzi (espressione proprio di Insieme per Cambiare alla vittoria di dieci anni fa) tolse le deleghe all’assessore Domizio Piroddi in quota Ixc.

Il comunicato che annuncia la mossa parla di «candidatura indipendente, certi che non sarà una avventura solitaria». Ixc assicura che la costruzione di «una coalizione civica, moderata e riformista che si riconosca nei valori del servizio e dell’ascolto è già a buon punto». Questi i nodi cruciali dell’attività politica della lista che Cavina dovrà incarnare: lavoro, rilancio economico, sostegno alle famiglie e al mondo sociale, promozione del palio su scala nazionale di concerto con i rioni.

Covid: cinque nuovi casi in provincia di Ravenna, due sintomatici

Sono 18 i contagi registrati in tutta la regione. Nessun decesso

Tamponi CoronavirusDall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 28.989 casi di positività, 18 in più rispetto a ieri, di cui 9 persone asintomatiche individuate nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Sono i dati aggiornati alle 12 di oggi, 15 luglio.

Sono dunque 9 i nuovi casi sintomatici, nelle province di Reggio Emilia (1), Bologna (1), Imola (1), Ferrara (3), Ravenna (2) e Rimini (1). La maggior parte dei nuovi contagi sono riconducibili a focolai o a casi già noti.

I tamponi effettuati da ieri sono 3.985, per un totale di 558.766. A questi si aggiungono anche 1.520 test sierologici.

I guariti salgono a 23.548 (+37): l’81,2% dei contagiati da inizio crisi.

I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 1.170 (19 in meno di ieri).

Non si registrano decessi in tutto il territorio regionale.

Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.073, 14 in meno rispetto a ieri, il 91,7 percento di quelle malate. Restano 9 i pazienti in terapia intensiva, mentre quelli ricoverati negli altri reparti Covid scendono a 88 (-5 rispetto a ieri).

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 23.548 (+37 rispetto a ieri): 217 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 23.331 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.567 a Piacenza (invariato), 3.729 a Parma (+1), 5.015 a Reggio Emilia (+1), 4.016 a Modena (+1), 5.098 a Bologna (+1); 405 a Imola (+1), 1.054 a Ferrara (+5); 1.093 a Ravenna (+5), 965 a Forlì (invariato), 820 a Cesena (invariato) e 2.227 a Rimini (+3).

Turismo slow, Emilia-Romagna e Toscana insieme per promuovere “Le Vie di Dante”

Coinvolti 36 Comuni. L’assessore di Ravenna: «Così parliamo a un pubblico internazionale»

50115569651 864df27bb9 C“Le Vie di Dante tra Romagna e Toscana” è il nuovo prodotto turistico interregionale per il quale oggi due Regioni (Emilia-Romagna e Toscana) e 36 Comuni hanno firmato a Firenze il protocollo d’intesa che ne avvia la realizzazione. Per il Comune di Ravenna c’era l’assessore al Turismo Giacomo Costantini.

«Si concretizza un percorso lungo e appassionato – afferma Tommaso Triberti, sindaco di Marradi e delegato al turismo per la Città Metropolitana di Firenze – che ha coinvolto due regioni e 36 comuni, dove il contributo e l’impegno di Ravenna sono stati determinanti. Il Cammino attraversa un territorio ricchissimo che molto può offrire dal punto di visita turistico e culturale».

«Con questo protocollo, che coinvolge le due Regioni con Firenze e Ravenna come capofila – dichiara l’assessore al Turismo del Comune di Ravenna Giacomo Costantini – raggiungiamo un primo passo concreto che unisce tutte le istituzioni firmatarie nell’obiettivo di realizzare una proposta turistica in grado di parlare ad un pubblico internazionale. Dante Alighieri è l’ambasciatore di un territorio ricco di arte, cultura, borghi, natura, artigianato ed enogastronomia dove grazie al filo conduttore del cammino vogliamo costruire un’offerta turistica slow contrassegnata dalle tappe che segnarono il passaggio del Sommo Poeta. Il protocollo è un’iniziativa innovativa che mette le basi per la infrastrutturazione del percorso e la progettazione del prodotto turistico».

I firmatari del protocollo si impegnano a collaborare per costituire un sistema turistico di prodotto interregionale dedicato agli itinerari culturali e naturali ispirati alla figura, alle opere, ai viaggi di Dante Alighieri, tra Ravenna, Firenze e Arezzo, lungo le valli appenniniche del Bidente, del Lamone, del Montone, del Rabbi, del Tramazzo, della Sieve, lungo le vallate del Mugello e del Casentino, lungo il Valdarno superiore, sui rilievi dell’Appennino Tosco-Romagnolo e del Pratomagno solcati da tali valli, lungo la ferrovia Faentina.

Con la firma del protocollo prende il via un programma organico di collaborazione tra gli enti sottoscrittori che passerà attraverso il coinvolgimento di organizzazioni associative ed imprenditoriali private, enti, singoli cittadini del territorio per costituire una rete integrata e organizzata di soggetti-partner capaci di collaborare tra loro per realizzare un sistema turistico integrato che promuova la più ampia partecipazione della cittadinanza.

Questo protocollo si inserisce nell’interesse del Mibact a realizzare un’offerta turistica dedicata agli itinerari danteschi nell’ambito del settecentesimo anniversario della morte di Dante nel 2021 e nel Piano strategico nazionale di sviluppo del turismo 2017-2022 che prevede il sostegno alla creazione di nuove destinazioni e nuovi prodotti di valenza strategica basati sulla fruizione integrata delle risorse, sulla cooperazione territoriale e sulla qualità dell’informazione.

I Comuni che hanno firmato il protocollo sono: Brisighella – Castrocaro Terme e Terra del Sole – Dovadola – Faenza – Forlì – Premilcuore – Portico San Benedetto – Ravenna – Tredozio – Bagno a Ripoli – Fiesole – Firenze – Reggello – Rignano sull’Arno – Vaglia – Borgo San Lorenzo – Dicomano – Marradi – Palazzuolo sul Senio – Pontassieve – San Godenzo – Scarperia e San Piero a Sieve – Bibbiena – Castel Focognano – Castel San Niccolò – Chitignano – Chiusi della Verna – Montemignaio – Ortignano Raggiolo – Poppi – Pratovecchio Stia – Subbiano – Talla – Arezzo – Capolona.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi