lunedì
25 Agosto 2025

Riapre la piscina comunale di Lugo, con una nuova gestione

Da sabato 6 giugno torna disponibile il grande parco con tre vasche e campi da beach tennis

Attachment (59)Tempo di ripartenza anche per la piscina comunale di Lugo che sabato 6 giugno riaprirà i battenti.

Saranno diverse le novità, prima delle quali il cambio di gestione della struttura, tuttora di proprietà del Comune. Dopo quasi trent’anni, Co.Pro.Sport, cooperativa che gestiva la piscina dai primi anni ’90, ha ceduto il posto attraverso la cessione del ramo d’azienda a Spo.Ra – Sport Ravennate srl, società nata proprio per seguire la gestione dell’impianto lughese dall’accordo fra Pool 4.0 srl, già impegnata fra l’altro nella conduzione della piscina Gambi di Ravenna, e Idee in Movimento Ssd, società di riferimento del comitato Uisp Ravenna-Lugo che già è il principale attore nell’attività corsistica e natatoria all’interno della struttura.

Sabato 6 giugno dalle 9.30 si apriranno i cancelli di quello che è una sorta di “angolo di mare in città” per gli abitanti del territorio della Bassa Romagna grazie al grande parco fornito di tre vasche, una da 25 metri con acqua riscaldata, una con scivoli e una con idromassaggio, per un totale di 800 metri quadrati di acqua, oltre a 5mila mq di prato e centinaia di lettini e ancora, piazzole, ombrelloni, gazebo, campi da beach-tennis, area bar e ristorante-pizzeria.

Inoltre, una delle vasche della struttura al coperto rimarrà a disposizione per il nuoto in caso di maltempo.

L’impianto sarà aperto fino a settembre dalle 9.30 alle 21 nei giorni feriali e fino alle 20 nei giorni festivi.

Per rispettare tutte le normative e le linee guida studiate per contrastare la diffusione del Covid-19, in questa fase sono stati previsti percorsi obbligati di accesso e uscita differenti fra loro, in maniera da evitare assembramenti.

A Milano Marittima vietati gli addii al celibato. Stop anche agli artisti di strada

Nuova ordinanza del sindaco. Vietata pure la “vendita itinerante di prodotti floreali e oggettistica”

OASI MOVIDA DOPO COVID MILANO MARITTIMA (RA)Nel centro di Milano Marittima sarà vietato girare in costume da bagno e a torso nudo, ma anche partecipare ad addii al celibato o nubilato. Lo prevede un’ordinanza “a tutela del decoro urbano” firmata dal sindaco di Cervia Massimo Medri.

Richiamando anche i provvedimenti sul rischio del contagio da Covid-19, l’ordinanza, valida fino al 31 ottobre per le strade del centro storico, proibisce tra l’altro anche l’arte e la musica di strada, l’uso di petardi, fischietti, megafoni, e trombette, e la distribuzione di volantini o materiale promozionale, se non espressamente autorizzati dal Comune.

Vietata anche la “vendita itinerante di prodotti floreali e oggettistica varia”.

Il provvedimento si aggiunge a quello sul “numero chiuso” per la movida. Dal venerdi’ alla domenica, nei festivi e prefestivi, dalle 21 alle 3.30, la zona dei locali sarà delimitata con accessi controllati. (Ansa.it)

Lo storico titolare del bar Tazza d’Oro di Ravenna dona 5mila euro allo Ior

«Ora che mia moglie è stata operata di tumore abbiamo voluto ringraziare per il trattamento ricevuto»

Attachment (57)L’emergenza Covid-19 non ha fermato la solidarietà nei confronti della lotta contro il cancro in Romagna, a sostegno dei tanti che ogni giorno lottano contro questa malattia. Fulgido esempio di questa affermazione è la donazione appena giunta all’Istituto Oncologico Romagnolo da parte di Giacomo Donegaglia e Flora Mazzotti, coppia conosciuta sul territorio di Ravenna per avere gestito per trent’anni, dal 1963 al 1993, “La Tazza d’Oro”, bar di Piazza del Popolo.

«Sono sostenitore dello Ior da anni – spiega lui – e ho sempre contribuito con cifre modeste: ma ora che mia moglie è stata operata a Faenza di tumore, abbiamo deciso di dare un contributo più consistente per ringraziare del trattamento ricevuto da tutto il personale sia medico che infermieristico che sanitario. Per questo ritengo quindi che sia necessario che tutti sosteniamo la ricerca sul cancro per continuare nei progressi finora raggiunti».

La donazione effettuata da Donegaglia, per ringraziare del trattamento ricevuto dalla moglie Flora e donare speranza a quanti come lei devono affrontare il lungo e complicato percorso della malattia oncologica, è stata di 5.000 euro: un contributo davvero generoso per un privato cittadino.

«Questa offerta ci ha lasciati davvero senza parole – afferma Mario Pretolani, Presidente dell’Associazione Volontari e Amici dello IOR nonché consigliere della sede IOR di Ravenna – quando Giacomo ci ha contattati per informarci della volontà di effettuare una donazione a sostegno della ricerca non avremmo potuto immaginare tanta generosità. Siamo grati per questa manifestazione di amicizia e di fiducia da parte di un membro di spicco della nostra comunità, un volto riconoscibile per tutti quelli che vivono nella nostra città da tanti anni. L’offerta arriva poi in un momento particolare per la nostra organizzazione: come un po’ tutte le realtà nazionali e internazionali dobbiamo fronteggiare le difficoltà legate all’emergenza Covid-19, con vari eventi importanti di raccolta fondi a sostegno delle nostre attività che sono saltati o che sono stati organizzati, diciamo così, in tono minore, in ossequio alle misure di contenimento della pandemia. Ma la ricerca di una cura definitiva al cancro, come era solito affermare il nostro caro prof. Dino Amadori, non può rallentare, per i tanti che lottano contro questa malattia oggi. La donazione di Giacomo darà una bella spinta ai professionisti che combattono la loro battaglia ogni giorno in laboratorio, per donare nuove speranze ai nostri pazienti».

L’Edera al lavoro per raddoppiare il Pala Zannoni. E i saggi si sono svolti a casa

La storica società ravennate investe oltre mezzo milione di euro per ampliare la propria “casa” di Ponte Nuovo

Edera RavennaPartiranno a breve (per terminare presumibilmente già in settembre) i lavori per quella che diventerà a tutti gli effetti la nuova casa dell’Edera Ravenna, società di ginnastica di fama nazionale, tra le realtà più importanti in ambito sportivo di tutta la provincia con i suoi 900 tesserati. Si tratta dei lavori di ampliamento del cosiddetto Pala Zannoni, la tensostruttura del centro sportivo di Ponte Nuovo, già utilizzata dalle allieve dell’Edera per gli allenamenti.

Come ci spiega Rino De Santis, tra i consiglieri della società del presidente Fabio Gardella, nonché responsabile del settore ginnastica artistica (Silvia Sarini è invece la referente per la ritmica). «Abbiamo già concluso i primi lavori alla copertura della tecnostruttura esistente, mentre è in fase di realizzazione, nel cantiere dell’azienda, quella nuova, che sorgerà a fianco, su una superficie pressoché identica a quella attuale, di circa mille metri quadrati. Diventerà in particolare la nuova palestra per la ritmica, con la possibilità però per tutti di potersi espandere, grazie anche alla realizzazione di nuovi spogliatoi, al momento non sufficienti e spesso in condivisione con il calcio».

Un investimento importante, da circa 550mila euro, per un progetto presentato già da alcuni anni e che ora diventerà realtà in seguito anche alla rapida crescita della società, capace di raddoppiare i propri iscritti nel giro di pochi anni. In questi giorni dal consiglio comunale è arrivato il via libera alla fideiussione dell’Amministrazione a favore della Cassa, a fronte di un mutuo della durata di 25 anni acceso dall’Edera, così come di 25 anni sarà la concessione dell’impianto comunale a favore della storica società sportiva.

«Un investimento importante – ribadisce De Santis – ma che ci permetterà anche di ridurre notevolmente i canoni di affitto per le altre palestre che fino a quest’anno eravamo costretti a utilizzare su tutto il territorio comunale. Ora l’intenzione è di portare quasi tutte le nostre allieve a Ponte Nuovo». Dove nel frattempo sono ripartiti gli allenamenti, dopo i mesi di lockdown che hanno visto l’Edera impegnata in una innovativa attività a distanza, con videolezioni per piccole e grandi allieve che si sono concluse con un vero e proprio saggio a distanza. «Le bambine erano tutte molto entusiaste, in attesa di poterci rivedere fisicamente. Certo – continua De Santis – per noi non poter fare il saggio di fine anno, con una presenza stimata di quasi 1.500 persone al Pala De André, ha rappresentato un grave danno, anche economico. Ma il Comune di Ravenna ha sempre dimostrato grande vicinanza e siamo certi che si troveranno le misure adeguate, così come salutiamo con favore la possibilità individuata dal Governo di utilizzare le quote di questi mesi come voucher per la prossima stagione».

Da segnalare anche l’annullamento di un altro evento importante: i campionati nazionali Endas di ginnastica artistica, che per la seconda volta nella storia si sarebbero dovuti tenere a Ravenna, proprio in questo periodo.

In arrivo 4,5 milioni di alberi da piantare in Emilia-Romagna nei prossimi 5 anni

Cittadini, enti locali, associazioni e imprese potranno ritirarli gratuitamente in autunno nei vivai aderenti

Quercia,Riolo TermeQuattro milioni e mezzo di alberi in più nei prossimi cinque anni, uno per ciascuno dei suoi abitanti, per fare diventare l’Emilia-Romagna il“corridoio verde” d’Italia. Una nuova pianta per ogni residente, a partire dalle prime 500 mila che saranno piantate già quest’anno e che cresceranno nei giardini privati e delle scuole, in aree pubbliche e private e che si vanno ad aggiungere alle 200 mila annuali che già la Regione distribuiva tramite i propri vivai.

Un’operazione – assicurano dalla Regione – «che equivale a fermare 26mila automobili l’anno e che porterà all’aumento del 20% del verde nelle città alla fine del 2024»: 5 metri quadri in più per ogni abitante.

Il prossimo 22 giugno apre il bando riservato ai vivai dell’Emilia-Romagna per la distribuzione gratuita degli alberi a cittadini, enti locali, istituti scolastici, associazioni e imprese. A sostenere l’intervento nel suo complesso, un maxi-finanziamento di 14,2 milioni di euro che la Regione si impegna a mettere in campo fino al 2024, con la prima tranche da 1,6 milioni di euro immediatamente disponibile.

Come è articolato il piano

Per ogni area dell’Emilia-Romagna – pianura, costa, collina, montagna – è stato definito uno specifico elenco di essenze, per lo più autoctone, tra le quali si potranno scegliere quali mettere a dimora, ritirandole dai vivai. Tutti gli alberi, di alta qualità per assicurarne l’attecchimento, saranno geolocalizzati per seguirne la crescita uno per uno.

Prende quindi il via un importante percorso di partecipazione aperto a tutti coloro che vorranno dare il proprio supporto alla piantumazione e promuovere attività di sensibilizzazione, anche in vista della Giornata nazionale dell’albero del 21 novembre.

La ripartizione dei fondi per provincia

Il totale di circa 1,6 milioni di euro messi a disposizione nel 2020 dalla Regione per acquistare nuovi alberi è suddiviso tra le province in base alla loro estensione territoriale e alla popolazione residente. Per il capoluogo regionale, Bologna, sono in arrivo oltre 310 mila euro; seguono le province di Modena (quasi 220 mila), Parma (oltre 200 mila) e Reggio Emilia (175 mila euro). Circa 154 mila euro sono assegnati rispettivamente a Ferrara e Forlì-Cesena, poi Piacenza 142 mila, Ravenna oltre 134 mila, e a Rimini quasi 91 mila euro.

Il bando

Dal prossimo 22 giugno (ore 14) i vivai della Regione potranno presentare domanda per accreditarsi ed essere autorizzati a fornire gli alberi a Comuni, scuole, cittadini, imprese e associazioni che ne faranno richiesta. Il termine di partecipazione alla selezione scade alle ore 16 del prossimo 3 luglio.

Tutte le domande saranno valutate e le aziende vivaistiche risultate idonee dovranno confermare tramite la piattaforma telematica la manifestazione di interesse ad accettare la quota di distribuzione delle piante loro assegnata.

La consegna degli alberi

Nel periodo compreso tra i mesi di ottobre e dicembre 2020, Comuni, scuole, cittadini, imprese e associazioni potranno rivolgersi ai vivai accreditati per ritirare gratuitamente gli alberi da mettere a dimora. Sarà consentita la scelta tra varietà specifiche adatte ai vari territori: piante prevalentemente autoctone coerenti con le caratteristiche ecologiche del sito di posa.

Ogni esemplare presenterà caratteristiche qualitative tali da garantirne l’attecchimento, come ad esempio apice e apparato radicale ben formati, oltre ad un adeguato rapporto altezza/diametro. Per quantitativi richiesti superiori alle 100 unità saranno richiesti i dati catastali dei terreni interessati alla messa a dimora; viceversa saranno solo richiesti i dati anagrafici del beneficiario.

A Lugo un’ordinanza conferma divieto d’utilizzo dei giochi per bambini nei parchi

In attesa di chiarimenti governativi in merito all’obbligo di sanificazione giornaliera

Pulizia Giochi Ravenna Addetti
Addetti impegnati nella pulizia dei giochi a Ravenna

Quello di Ravenna è stato tra i primi Comuni in regione a riaprire le aree giochi dei parchi pubblici, con conseguente impegno a sanificare le attrezzature ogni giorno.

Una decisione che probabilmente non tutte le Amministrazioni possono permettersi, tanto che finora, da una rapida verifica, solo Russi pare abbia seguito l’esempio di Ravenna, in provincia.

Mentre il sindaco di Lugo, per esempio, ha firmato una nuova ordinanza in cui viene vietato esplicitamente l’utilizzo «delle attrezzature ludiche e ricreative (come ad esempio giochi per bambini, gazebo e relativi arredi) interne a parchi, giardini e spazi verdi pubblici non affidate in gestione a terzi, presenti su tutto il territorio comunale, anche se sprovvisti di segnaletica». Il tutto, si legge nell’ordinanza dell’1 giugno, «in attesa di chiarimenti governativi sull’applicazione dell’Allegato 8 del Dpcm del 17 maggio (“Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzative di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell’emergenza Covid”), che impone specifiche attività di manutenzione ordinaria e controllo periodico degli spazi e dei relativi confini, di gestione e controllo/supervisione, oltre che di pulizia approfondita (almeno giornaliera) e verifica periodica delle condizioni igieniche degli arredi e delle attrezzature disponibili nelle aree giochi».

In un post sul suo profilo facebook il sindaco Ranalli ha voluto commentare subito questa decisione: «Mi scrivete in tanti per chiedermi se i bambini possono usare i giochi nei parchi. Purtroppo non è ancora possibile, a Lugo così come negli altri comuni della Bassa Romagna.
Noi sindaci siamo i primi a provare dispiacere nel vedere quelle cordelle bianche e rosse attorno ai giochi. Sappiamo che i bambini più di tutti hanno sofferto in questa emergenza.
Ci tengo però a spiegare che la decisione di vietare per ora l’uso dei giochi è stata presa per garantire la sicurezza di tutti, alla luce anche delle linee guida comunicate dal Governo per la gestione di questi spazi. Per tenere aperte le aree gioco sono infatti previste specifiche attività di manutenzione e un continuo controllo degli spazi, oltre alla pulizia almeno giornaliera delle strutture. Sono compiti, soprattutto per quanto riguarda la sanificazione dei giochi, che devono essere affidati a persone con competenze specifiche. La legge non ci consente di utilizzare per queste attività volontari o beneficiari del reddito di cittadinanza.
Non intendiamo dimenticarci dei bambini e, in attesa di chiarimenti da parte del Governo sulle linee guida, siamo già al lavoro per organizzare al meglio gli spazi a loro dedicati e la relativa gestione, in modo da garantire le necessarie condizioni di sicurezza».

Scuola, festa di fine anno in giardino, a turni, con un segnaposto per ogni bambino

L’iniziativa del Comune di Castel Bolognese, al momento unico in provincia

Scuola Bambini ZainoIl Comune di Castel Bolognese organizza la festa di fine anno scolastico nel giardino del centro sociale di viale Umberto I. Come annunciato dal sindaco Luca Della Godenza nei giorni scorsi.

Ora il Primo cittadino dà indicazioni più precise, dando appuntamento a venerdì 5 e sabato 6 giugno.

L’incontro si svolgerà in luoghi e orari extrascolastici «in modo da rendere la partecipazione spontanea, libera, volontaria e svincolata dagli obblighi scolastici.
Poiché si svolgerà interamente all’aperto, in caso di maltempo l’iniziativa sarà rinviata».

Calendario:

Scuola Secondaria di primo grado – Venerdì 5 giugno 2020
Classe III A, dalle ore 14.30 alle ore 15.30.
Classe III B, dalle ore 15.45 alle ore 16.45.
Classe III C, dalle ore 17.00 alle ore 18.00.
Classe III D, dalle ore 18.15 alle ore 19.15.

Scuola dell’Infanzia – Sabato 6 giugno 2020
Classe V B, dalle ore 9.30 alle ore 10.00.
Classe V A, dalle ore 10.30 alle ore 11.00.
Classe V C, dalle ore 11.30 alle ore 12.00.

Scuola Primaria Modulo – Sabato 6 giugno 2020
Classe V A, dalle ore 14.30 alle ore 15.30.
Classe V B, dalle ore 15.45 alle ore 16.45.

Scuola Primaria Tempo pieno – Sabato 6 giugno 2020
Classe V A, dalle ore 17.00 alle ore 18.00.
Classe V B, dalle ore 18.15 alle ore 19.15.

Scuola dell’infanzia San Giuseppe – Venerdì 19 giugno 2020
Ore 18.00 presso il parco della Scuola San Giuseppe.

Regole:

– Si potrà accedere all’area individuata solo ed esclusivamente nell’orario e nel giorno indicato.
– Le tempistiche comunicate andranno rigorosamente rispettate, non sarà possibile trattenersi una volta terminato l’incontro.
– L’ingresso e l’uscita saranno adeguatamente segnalate e differenziate.
– È opportuno che l’alunno sia accompagnato da un solo genitore ed eventuali sorelle e fratelli qualora la famiglia fosse impossibilitata a fare diversamente.
– Sia il bambino che l’accompagnatore devono essere in buona salute. Se nei giorni precedenti l’appuntamento dovessero insorgere sintomi anche lievi (febbre, tosse, raffreddore, mal di gola), Vi chiediamo di non presentarvi.
– Sarà posto a terra un segnaposto in modo che ogni alunno possa accomodarsi e vivere quel tempo in sicurezza, nel rispetto delle regole e del distanziamento fisico.
– Non sarà possibile utilizzare i servizi igienici.
– Si ricorda di indossare la mascherina e di utilizzare il gel igienizzante posto all’ingresso.
– L’adulto dovrà vigilare e sorvegliare il minore che accompagna.
– Si richiede la massima collaborazione nel rispetto delle poche ma essenziali regole indicate al fine di garantire un sereno svolgimento dell’incontro.

Covid, solo 13 casi di positività in più in tutta la regione nelle ultime 24 ore

Per il terzo giorno consecutivo zero contagi e zero decessi in provincia di Ravenna

Tamponi CoronavirusDall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 27.842 casi di positività, 14 in più rispetto a ieri: pressoché tutti questi nuovi casi, 13, sono relativi a persone asintomatiche, esito dell’attività di screening regionale.

I tamponi effettuati sono 3.001, che raggiungono così complessivamente quota 336.630, a cui si aggiungono 233 test sierologici1.

Le nuove guarigioni sono 76, per un totale di20.856:circa il 75% sul totale dei contagi dall’inizio dell’epidemia. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 2.839 (-73 rispetto a ieri).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi, 3 giugno, sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 2.447 (circa l’86% di quelle malate), -57 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 50 (lo stesso dato di ieri). Diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid, scesi a 342 (-16).

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 20.856 (+76): 800 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 20.056 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registrano 11 nuovi decessi: cinque uomini e sei donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a 4.147.  Gli 11 nuovi decessi – relativi tranne un caso agli ultimi due giorni – sono così ripartiti per quanto riguarda la provincia di residenza:2 in quella di Piacenza, 2 in quella di Parma e 7 in quella di Bologna (nessuno nell’Imolese). Nessun decesso nelle province di Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e da fuori regione.

Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.495 a Piacenza (+2), 3.534 a Parma (+5), 4.952 a Reggio Emilia (dato invariato), 3.922 a Modena (+4), 4.642 a Bologna (+2); 394 a Imola (come ieri); 995 a Ferrara (dato invariato). Infine, in Romagna i casi di positività hanno raggiunto quota 4.908 (+1), con 1 nuovo caso a Forlì (944). Nessun nuovo caso anche nella provincia di Ravenna (1.028 totali), a Cesena (780) e in quella di Rimini (2.156)

Lavori ponte Teodorico, nuova viabilità: via di Roma riapre alle auto, Ztl sospesa

Dall’8 giugno da via Carducci si potrà svoltare a sinistra (Sirio non farà multe). Misura temporanea e sperimentale per monitorare gli effetti

CarducciDall’8 giugno sarà sospesa la Ztl in via di Roma a Ravenna nel tratto compreso fra via Carducci e via Guaccimanni (Sirio non farà multe) e sarà consentita la svolta a sinistra da via Carducci. La decisione è stata presa come misura in vista dell’apertura del cantiere per la realizzazione del nuovo ponte Teodorico sui binari tra la Rocca Brancaleone e il parco Teodorico che comporterà la chiusura al traffico in corrispondenza dello stesso.

La misura ha un carattere temporaneo e sperimentale al fine di monitorarne gli effetti. Il percorso con la viabilità alternativa indicato nella cartografia già diffusa resta comunque il percorso da considerare in via prioritaria, per evitare di creare fenomeni di congestione nelle vie centrali della città.

Come già annunciato, l’andamento dei flussi di traffico a seguito della chiusura del cavalcaferrovia sarà costantemente monitorato in tutti i punti considerati maggiormente sensibili, mediante anche l’impiego di pattuglie dedicate della polizia locale, e qualora necessario saranno presi altri provvedimenti, tutti finalizzati a rendere la circolazione la più fluida e sicura possibile e ad evitare l’insorgenza di situazioni di potenziale pericolo per la circolazione.

Regole anti-movida, due locali sanzionati. Il sindaco: «Controllati tutti i bagni»

Il primo cittadino di Cervia fa il bilancio del primo weekend di Oasi: due strade del centro recitante con ingressi contingentati

OASI MOVIDA DOPO COVID MILANO MARITTIMA (RA)Due locali della movida di Milano Marittima, nell’area di viale Milano e viale Romagna con ingressi contingentati, sono stati sanzionati per il macanto rispetto delle regole introdotte dal Comune che prevedono consumazione solo ai tavoli e divieto di stazionamento in piedi. Lo rende il sindaco cervese, Massimo Medri, che giudica con favore il test del weekend del 2 giugno. Sulla spiaggia sono stati controllati tutti e 300 gli stabilimenti balneari.

«Il primo weekend di questa fine primavera ha premiato gli sforzi di quegli imprenditori che hanno rischiato aprendo i loro esercizi, rispettando le norme e le regole fissate dai vari decreti e ordinanze – commenta Medri –. Migliaia di persone si sono riversate sul nostro litorale alla ricerca di un po’ di relax e di ottimismo. Forse questo afflusso, inaspettato nelle dimensioni, ha colto qualcuno alla sprovvista, ma in generale la località ha tenuto e non ci sono stati grandi problemi. Le attività produttive hanno potuto sfruttare gli spazi pubblici messi a disposizione e hanno igienizzato i loro servizi nel miglior modo possibile. I controlli della polizia locale e delle forze dell’ordine hanno ridotto al minimo i fenomeni negativi. Qualche problema si è creato nel deflusso del traffico, come in tutta la costa adriatica; ma questo è dovuto al picco di presenze, per fortuna, nella giornata del 2 giugno. Casi di assembramento spontaneo inevitabilmente si sono verificati in alcune situazioni, dovuti a sensibili concentrazioni di persone e causati da comportamenti individuali sui quali è difficilissimo, se non impossibile, intervenire. Sono state rilevate anche zone del litorale, molto ridotte, dove non sempre sono state rispettate le regole da parte di alcuni gestori e dagli avventori di certi locali. Sono già intervenuti gli agenti delle forze dell’ordine, con sanzioni e provvedimenti consentiti dalla legge. Intendiamo proseguire con questa linea di controllo, tesa a perseguire gli eccessi e a colpire duramente i trasgressori, in particolare se sono recidivi. Vogliamo anche continuare a insistere con alcune sperimentazioni sul territorio, come l’Oasi di Milano Marittima, per alzare la qualità complessiva dell’offerta ed estirpare fenomeni degenerativi, come l’abuso di alcolici e comportamenti individuali, che deturpano l’immagine generale della città».

Calci e pugni al cane perché troppo vivace per strada: 31enne denunciato

L’animale tentava di aggredire gli altri quadrupedi e il padrone interveniva con le maniere forti ma diverse testimonianze hanno portato al sequestro della bestia

Vigili Urbani 10Per strada prendeva a calci e pugni il suo cane, un dogo-pittbull, perché ogni volta che incrociava altri cani cercava di aggredirli. Un 31enne di Faenza è stato denunciato per maltrattamento di animali e il suo quadrupede è stato sequestrato dalla procura. “Volevo educarlo, è troppo vivace”, sarebbe stata la giustificazione fornita ai carabinieri forestali del nucleo investigativo di Ravenna che hanno preso il cane al termine di un’indagine condotta dalla polizia locale manfreda.

Il ragazzo aveva preso a calci nel ventre e aveva tirato per la coda il cane per contenerlo in pieno centro a Faenza ed era stato visto da diversi passanti usare maniere brutali. Diversi cittadini hanno avvertito l’Enpa locale che ha presentato una denuncia.I vigili urbani hanno ascoltato diversi testi e tutti avrebbero riferito di aver visto in diverse occasioni il ragazzo maltrattare il suo animale.

Il cane è stato affidato al canile comunale di Faenza, dove si trova ora, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La polizia locale ricorda che: un cane in famiglia non è un oggetto, un regalo da cambiare se non ci piace più. La scelta non può essere fatta a cuor leggero e certe razze, per il bene di tutti, sono adatte solo a profondi conoscitori della razza stessa.

Acquajoss e Auai-Auai ripartono dal 6 giugno, Play Park ancora chiuso

Aperture con posti limitati, da Conselice l’invito a utilizzare la biglietteria online per evitare file. Mirabeach non riaprirà nel 2020

AcquajossDue parchi acquatici in provincia di Ravenna si preparano a riaprire. Dal 6 giugno piscine e scivoli di Acquajoss a Conselice e Auai-Auai a Lido Adriano torneranno ad accogliere i clienti con alcune nuove disposizioni necessarie per le regole contro la diffusione del coronavirus. Play Park a Punta Marina invece non ha ancora deciso come muoversi: per il momento la struttura è ancora chiusa e non c’è una data di riapertura ma non è escluso che possa riaprire più avanti. Mirabeach aveva già annunciato che per quest’anno non riaprirà.

Per chi apre vale quanto accade in molti altri luoghi pubblici: posti limitati per ridurre i rischi di assembramento. Per quanto riguarda la struttura di Conselice, il servizio biglietteria sarà disponibile in cassa nei giorni di apertura ma è stato introdotto il canale di acquisto online direttamente sul sito del parco, consigliato dai gestori per evitare file.

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