In attesa di chiarimenti governativi in merito all’obbligo di sanificazione giornaliera
Addetti impegnati nella pulizia dei giochi a Ravenna
Quello di Ravenna è stato tra i primi Comuni in regione a riaprire le aree giochi dei parchi pubblici, con conseguente impegno a sanificare le attrezzature ogni giorno.
Una decisione che probabilmente non tutte le Amministrazioni possono permettersi, tanto che finora, da una rapida verifica, solo Russi pare abbia seguito l’esempio di Ravenna, in provincia.
Mentre il sindaco di Lugo, per esempio, ha firmato una nuova ordinanza in cui viene vietato esplicitamente l’utilizzo «delle attrezzature ludiche e ricreative (come ad esempio giochi per bambini, gazebo e relativi arredi) interne a parchi, giardini e spazi verdi pubblici non affidate in gestione a terzi, presenti su tutto il territorio comunale, anche se sprovvisti di segnaletica». Il tutto, si legge nell’ordinanza dell’1 giugno, «in attesa di chiarimenti governativi sull’applicazione dell’Allegato 8 del Dpcm del 17 maggio (“Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzative di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell’emergenza Covid”), che impone specifiche attività di manutenzione ordinaria e controllo periodico degli spazi e dei relativi confini, di gestione e controllo/supervisione, oltre che di pulizia approfondita (almeno giornaliera) e verifica periodica delle condizioni igieniche degli arredi e delle attrezzature disponibili nelle aree giochi».
In un post sul suo profilo facebook il sindaco Ranalli ha voluto commentare subito questa decisione: «Mi scrivete in tanti per chiedermi se i bambini possono usare i giochi nei parchi. Purtroppo non è ancora possibile, a Lugo così come negli altri comuni della Bassa Romagna.
Noi sindaci siamo i primi a provare dispiacere nel vedere quelle cordelle bianche e rosse attorno ai giochi. Sappiamo che i bambini più di tutti hanno sofferto in questa emergenza.
Ci tengo però a spiegare che la decisione di vietare per ora l’uso dei giochi è stata presa per garantire la sicurezza di tutti, alla luce anche delle linee guida comunicate dal Governo per la gestione di questi spazi. Per tenere aperte le aree gioco sono infatti previste specifiche attività di manutenzione e un continuo controllo degli spazi, oltre alla pulizia almeno giornaliera delle strutture. Sono compiti, soprattutto per quanto riguarda la sanificazione dei giochi, che devono essere affidati a persone con competenze specifiche. La legge non ci consente di utilizzare per queste attività volontari o beneficiari del reddito di cittadinanza. Non intendiamo dimenticarci dei bambini e, in attesa di chiarimenti da parte del Governo sulle linee guida, siamo già al lavoro per organizzare al meglio gli spazi a loro dedicati e la relativa gestione, in modo da garantire le necessarie condizioni di sicurezza».
L’iniziativa del Comune di Castel Bolognese, al momento unico in provincia
Il Comune di Castel Bolognese organizza la festa di fine anno scolastico nel giardino del centro sociale di viale Umberto I. Come annunciato dal sindaco Luca Della Godenza nei giorni scorsi.
Ora il Primo cittadino dà indicazioni più precise, dando appuntamento a venerdì 5 e sabato 6 giugno.
L’incontro si svolgerà in luoghi e orari extrascolastici «in modo da rendere la partecipazione spontanea, libera, volontaria e svincolata dagli obblighi scolastici.
Poiché si svolgerà interamente all’aperto, in caso di maltempo l’iniziativa sarà rinviata».
Calendario:
Scuola Secondaria di primo grado – Venerdì 5 giugno 2020
Classe III A, dalle ore 14.30 alle ore 15.30.
Classe III B, dalle ore 15.45 alle ore 16.45.
Classe III C, dalle ore 17.00 alle ore 18.00.
Classe III D, dalle ore 18.15 alle ore 19.15.
Scuola dell’Infanzia – Sabato 6 giugno 2020
Classe V B, dalle ore 9.30 alle ore 10.00.
Classe V A, dalle ore 10.30 alle ore 11.00.
Classe V C, dalle ore 11.30 alle ore 12.00.
Scuola Primaria Modulo – Sabato 6 giugno 2020
Classe V A, dalle ore 14.30 alle ore 15.30.
Classe V B, dalle ore 15.45 alle ore 16.45.
Scuola Primaria Tempo pieno – Sabato 6 giugno 2020
Classe V A, dalle ore 17.00 alle ore 18.00.
Classe V B, dalle ore 18.15 alle ore 19.15.
Scuola dell’infanzia San Giuseppe – Venerdì 19 giugno 2020
Ore 18.00 presso il parco della Scuola San Giuseppe.
Regole:
– Si potrà accedere all’area individuata solo ed esclusivamente nell’orario e nel giorno indicato.
– Le tempistiche comunicate andranno rigorosamente rispettate, non sarà possibile trattenersi una volta terminato l’incontro.
– L’ingresso e l’uscita saranno adeguatamente segnalate e differenziate.
– È opportuno che l’alunno sia accompagnato da un solo genitore ed eventuali sorelle e fratelli qualora la famiglia fosse impossibilitata a fare diversamente.
– Sia il bambino che l’accompagnatore devono essere in buona salute. Se nei giorni precedenti l’appuntamento dovessero insorgere sintomi anche lievi (febbre, tosse, raffreddore, mal di gola), Vi chiediamo di non presentarvi.
– Sarà posto a terra un segnaposto in modo che ogni alunno possa accomodarsi e vivere quel tempo in sicurezza, nel rispetto delle regole e del distanziamento fisico.
– Non sarà possibile utilizzare i servizi igienici.
– Si ricorda di indossare la mascherina e di utilizzare il gel igienizzante posto all’ingresso.
– L’adulto dovrà vigilare e sorvegliare il minore che accompagna.
– Si richiede la massima collaborazione nel rispetto delle poche ma essenziali regole indicate al fine di garantire un sereno svolgimento dell’incontro.
Per il terzo giorno consecutivo zero contagi e zero decessi in provincia di Ravenna
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 27.842 casi di positività, 14 in più rispetto a ieri: pressoché tutti questi nuovi casi, 13, sono relativi a persone asintomatiche, esito dell’attività di screening regionale.
I tamponi effettuati sono 3.001, che raggiungono così complessivamente quota 336.630, a cui si aggiungono 233 test sierologici1.
Le nuove guarigioni sono 76, per un totale di20.856:circa il 75% sul totale dei contagi dall’inizio dell’epidemia. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 2.839 (-73 rispetto a ieri).
Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi, 3 giugno, sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 2.447 (circa l’86% di quelle malate), -57 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 50 (lo stesso dato di ieri). Diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid, scesi a 342 (-16).
Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 20.856 (+76): 800 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 20.056 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Purtroppo, si registrano 11 nuovi decessi: cinque uomini e sei donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a 4.147. Gli 11 nuovi decessi – relativi tranne un caso agli ultimi due giorni – sono così ripartiti per quanto riguarda la provincia di residenza:2 in quella di Piacenza, 2 in quella di Parma e 7 in quella di Bologna (nessuno nell’Imolese). Nessun decesso nelle province di Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e da fuori regione.
Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.495 a Piacenza (+2), 3.534 a Parma (+5), 4.952 a Reggio Emilia (dato invariato), 3.922 a Modena (+4), 4.642 a Bologna (+2); 394 a Imola (come ieri); 995 a Ferrara (dato invariato). Infine, in Romagna i casi di positività hanno raggiunto quota 4.908 (+1), con 1 nuovo caso a Forlì (944). Nessun nuovo caso anche nella provincia di Ravenna (1.028 totali), a Cesena (780) e in quella di Rimini (2.156)
Dall’8 giugno da via Carducci si potrà svoltare a sinistra (Sirio non farà multe). Misura temporanea e sperimentale per monitorare gli effetti
Dall’8 giugno sarà sospesa la Ztl in via di Roma a Ravenna nel tratto compreso fra via Carducci e via Guaccimanni (Sirio non farà multe) e sarà consentita la svolta a sinistra da via Carducci. La decisione è stata presa come misura in vista dell’apertura del cantiere per la realizzazione del nuovo ponte Teodorico sui binari tra la Rocca Brancaleone e il parco Teodorico che comporterà la chiusura al traffico in corrispondenza dello stesso.
La misura ha un carattere temporaneo e sperimentale al fine di monitorarne gli effetti. Il percorso con la viabilità alternativa indicato nella cartografia già diffusa resta comunque il percorso da considerare in via prioritaria, per evitare di creare fenomeni di congestione nelle vie centrali della città.
Come già annunciato, l’andamento dei flussi di traffico a seguito della chiusura del cavalcaferrovia sarà costantemente monitorato in tutti i punti considerati maggiormente sensibili, mediante anche l’impiego di pattuglie dedicate della polizia locale, e qualora necessario saranno presi altri provvedimenti, tutti finalizzati a rendere la circolazione la più fluida e sicura possibile e ad evitare l’insorgenza di situazioni di potenziale pericolo per la circolazione.
Il primo cittadino di Cervia fa il bilancio del primo weekend di Oasi: due strade del centro recitante con ingressi contingentati
Due locali della movida di Milano Marittima, nell’area di viale Milano e viale Romagna con ingressi contingentati, sono stati sanzionati per il macanto rispetto delle regole introdotte dal Comune che prevedono consumazione solo ai tavoli e divieto di stazionamento in piedi. Lo rende il sindaco cervese, Massimo Medri, che giudica con favore il test del weekend del 2 giugno. Sulla spiaggia sono stati controllati tutti e 300 gli stabilimenti balneari.
«Il primo weekend di questa fine primavera ha premiato gli sforzi di quegli imprenditori che hanno rischiato aprendo i loro esercizi, rispettando le norme e le regole fissate dai vari decreti e ordinanze – commenta Medri –. Migliaia di persone si sono riversate sul nostro litorale alla ricerca di un po’ di relax e di ottimismo. Forse questo afflusso, inaspettato nelle dimensioni, ha colto qualcuno alla sprovvista, ma in generale la località ha tenuto e non ci sono stati grandi problemi. Le attività produttive hanno potuto sfruttare gli spazi pubblici messi a disposizione e hanno igienizzato i loro servizi nel miglior modo possibile. I controlli della polizia locale e delle forze dell’ordine hanno ridotto al minimo i fenomeni negativi. Qualche problema si è creato nel deflusso del traffico, come in tutta la costa adriatica; ma questo è dovuto al picco di presenze, per fortuna, nella giornata del 2 giugno. Casi di assembramento spontaneo inevitabilmente si sono verificati in alcune situazioni, dovuti a sensibili concentrazioni di persone e causati da comportamenti individuali sui quali è difficilissimo, se non impossibile, intervenire. Sono state rilevate anche zone del litorale, molto ridotte, dove non sempre sono state rispettate le regole da parte di alcuni gestori e dagli avventori di certi locali. Sono già intervenuti gli agenti delle forze dell’ordine, con sanzioni e provvedimenti consentiti dalla legge. Intendiamo proseguire con questa linea di controllo, tesa a perseguire gli eccessi e a colpire duramente i trasgressori, in particolare se sono recidivi. Vogliamo anche continuare a insistere con alcune sperimentazioni sul territorio, come l’Oasi di Milano Marittima, per alzare la qualità complessiva dell’offerta ed estirpare fenomeni degenerativi, come l’abuso di alcolici e comportamenti individuali, che deturpano l’immagine generale della città».
L’animale tentava di aggredire gli altri quadrupedi e il padrone interveniva con le maniere forti ma diverse testimonianze hanno portato al sequestro della bestia
Per strada prendeva a calci e pugni il suo cane, un dogo-pittbull, perché ogni volta che incrociava altri cani cercava di aggredirli. Un 31enne di Faenza è stato denunciato per maltrattamento di animali e il suo quadrupede è stato sequestrato dalla procura. “Volevo educarlo, è troppo vivace”, sarebbe stata la giustificazione fornita ai carabinieri forestali del nucleo investigativo di Ravenna che hanno preso il cane al termine di un’indagine condotta dalla polizia locale manfreda.
Il ragazzo aveva preso a calci nel ventre e aveva tirato per la coda il cane per contenerlo in pieno centro a Faenza ed era stato visto da diversi passanti usare maniere brutali. Diversi cittadini hanno avvertito l’Enpa locale che ha presentato una denuncia.I vigili urbani hanno ascoltato diversi testi e tutti avrebbero riferito di aver visto in diverse occasioni il ragazzo maltrattare il suo animale.
Il cane è stato affidato al canile comunale di Faenza, dove si trova ora, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La polizia locale ricorda che: un cane in famiglia non è un oggetto, un regalo da cambiare se non ci piace più. La scelta non può essere fatta a cuor leggero e certe razze, per il bene di tutti, sono adatte solo a profondi conoscitori della razza stessa.
Aperture con posti limitati, da Conselice l’invito a utilizzare la biglietteria online per evitare file. Mirabeach non riaprirà nel 2020
Due parchi acquatici in provincia di Ravenna si preparano a riaprire. Dal 6 giugno piscine e scivoli di Acquajoss a Conselice e Auai-Auai a Lido Adriano torneranno ad accogliere i clienti con alcune nuove disposizioni necessarie per le regole contro la diffusione del coronavirus. Play Park a Punta Marina invece non ha ancora deciso come muoversi: per il momento la struttura è ancora chiusa e non c’è una data di riapertura ma non è escluso che possa riaprire più avanti. Mirabeach aveva già annunciato che per quest’anno non riaprirà.
Per chi apre vale quanto accade in molti altri luoghi pubblici: posti limitati per ridurre i rischi di assembramento. Per quanto riguarda la struttura di Conselice, il servizio biglietteria sarà disponibile in cassa nei giorni di apertura ma è stato introdotto il canale di acquisto online direttamente sul sito del parco, consigliato dai gestori per evitare file.
L’appello del presidente della Regione: «Dobbiamo avere prudenza»
«Contando sui consigli di chi ha le competenze si è deciso, insieme, governo e regioni, di provare a riaprire il paese: dobbiamo però ricordare a tutti che bisogna mantenere il distanziamento, l’uso della mascherina e continuare ad avere prudenza, perché la quota di rischio è minore, ma c’è». Lo ha detto Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna e della conferenza delle Regioni, a proposito della riapertura, ospite di ‘Centocittà’ su Radiouno.
«Stiamo correndo i rischi – ha detto – di una situazione per cui il virus non sarà sconfitto finché non ci sarà il vaccino. Ma sono rischi molti più bassi rispetto a quando ho messo, per l’Emilia-Romagna, restrizioni più incisive che nel resto d’Italia».
Da Bonaccini segnali di speranza per il turismo: «Spero che vada meglio di quello che potevamo temere. In Emilia-Romagna ieri si vedeva tanta più gente in giro, sia al mare, sia in Appennino». (Ansa.it)
Il titolare: «Al bar era tutto in regola. Avevo concesso ai clienti di utilizzare le sedie, anche se in un’area non di mia pertinenza»
Prime multe anti-movida nel Ravennate. Lunedì sera, 1 giugno, al Baretto sul molo di Marina di Ravenna i carabinieri hanno infatti sanzionato dieci persone che stavano bevendo alcuni drink seduti in circolo, senza mascherine e senza rispettare il metro di distanza. Multe da 400 euro cadauno, che diventano 280 se pagate in tempi rapidi.
La notizia è riportata sui quotidiani in edicola oggi, 3 giugno. Sul Carlino, in particolare, il titolare stesso anticipa l’intenzione di fare ricorso nel caso arrivasse anche la sanzione per il locale (che potrebbe rischiare alcuni giorni di chiusura) e spiega che durante il controllo all’interno del bar era tutto in regola. Rivelando che aveva concesso ai clienti multati di utilizzare le sedie del locale, che erano state portate però fuori dalla pertinenza dello stesso. Il titolare inoltre fa sapere che la notifica dell’infrazione parla di undici persone rilevate di cui otto identificate e sanzionate e non ci sarebbero riferimenti al rischio di chiusura che dovrebbe intervenire solo dopo la terza notifica, circostanza non accaduta.
Dopo due mesi di lockdown e i primi allentamenti delle misure restrittive, l’Italia entra ufficialmente nella sua nuova fase. Da oggi (3 giugno), infatti, è di nuovo possibile spostarsi da una regione all’altra per qualsiasi motivo e non sarà più necessaria un’autocertificazione e validi motivi per farlo.
Oltre al distanziamento sociale, anche dopo il 3 giugno, sarà sempre necessario indossare la mascherina nei luoghi pubblici come negozi, parrucchieri e su tutti i mezzi pubblici, in aereo e sul treno (in Emilia-Romagna anche all’aperto qualora non fosse possibile mantenere la distanza di un metro). Gli assembramenti restano vietati.
Cambiano le regole anche per quanto riguarda i viaggi all’estero. Per gli italiani che progettano le ferie o dei periodi fuori dai confini nazionali, c’è la possibilità di viaggiare in una serie di Paesi che apriranno le frontiere. La Francia, in particolare, dal 15 giugno eliminerà i controlli e richiederà solo un’autocertificazione. La Spagna cancellerà dall’1 luglio la quarantena obbligatoria per tutti i viaggiatori. Già nei prossimi giorni dovrebbero riprendere collegamenti aerei con le mete più gettonate per le vacanze estive. Nella penisola iberica sta per riaccendersi anche la macchina turistica del Portogallo, che a metà luglio dovrebbe essere in grado di garantire un’ampia offerta alberghiera.
Discorso a parte per la Grecia. Con una nota pubblicata dall’ambasciata, il Paese ha chiarito lunedì scorso le linee guida indicando termini e condizioni per la “riapertura” a visitatori stranieri, compresi i turisti provenienti dall’Italia. Le condizioni non sono le stesse per tutte le regioni di provenienza. I turisti in arrivo da Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto saranno sottoposti a un test al momento del loro arrivo, con conseguente quarantena.
Riapre agli italiani anche la Croazia, che chiederà ai turisti di raggiungere il paese con una prenotazione formalizzata. Stessa strategia in sostanza adottata dalla Slovenia. L’Austria, invece, dal 15 giugno consentirà la libera circolazione senza alcun controllo alle frontiere con Germania, Svizzera e Liechtenstein. Ancora da definire la situazione con l’Italia.
Al momento, in attesa di eventuali novità, semaforo rosso ai turisti italiani da Finlandia. Germania, Danimarca, Malta, Belgio, Polonia, Romania, Ungheria, Norvegia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania, Bosnia, Polonia, Montenegro, Ucraina e Russia. (Adnkronos)
Complessivamente in regione registrati 19 nuovi contagi e rilevati 12 morti, ma da attribuire all’arco di tutta la scorsa settimana
Per il territorio provinciale di Ravenna, oggi 2 giungo, non sono state comunicate nuove positività né nuovi decessi. D’altra parte sono state verificate 19 guarigioni complete ed una guarigione clinica, per la quale il paziente sarà sottoposto a tamponi di negativizzazione.
Per un dato più a lungo termine, si aggiunge che le persone completamente guarite ammontano a 826 (77 delle quali nell’ultima settimana), mentre i pazienti ancora in malattia (casi attivi) sono 90 (44 in meno rispetto ad una settimana fa); di questi pazienti 44 sono ricoverati e 46 in isolamento domiciliare, di questi ultimi 28 sono asintomatici e 18 presentano sintomi compatibili con tale regime.
Sono, infine, circa 115 le persone in quarantena e sorveglianza attiva in quanto contatti stretti con casi positivi o rientrate in Italia dall’estero.
Per quanto riguarda i dati regionali si registrano 19 casi di contagio in più rispetto a ieri: di questi nuovi casi, 15 sono asintomatici, esito dell’attività di screening regionale. I nuovi decessi sono invece 12 (8 donne e 4 uomini) ma va specificato che sono riferiti non solo a ieri ma agli ultimi sette giorni, dal 25 maggio, casi per i quali si attendeva l’esito rispetto alla causa di morte da Covid-19.
I tamponi effettuati in Emilia-Romagna sono 4.271, che raggiungono così complessivamente quota 333.629, a cui si aggiungono 1.857 test sierologici.
Le nuove guarigioni sono 163, per un totale di 20.780: oltre il 74% sul totale dei contagi dall’inizio dell’epidemia. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono scesi sotto i 3mila (2.912, -156 rispetto a ieri).
La “cassaforte” del Comune registra un ottimo risultato di esercizio e il cda propone un dividendo di oltre 13,5 milioni per i soci
Carlo Pezzi, presidente e ad di Ravenna Holding
Con un utile di esercizio di 14.586.513 euro e un obbiettivo migliorato di quasi 4 milioni, il cda di Ravenna Holding – società finanziaria del Comune di Ravenna presieduta e amministrata da Carlo Pezzi – ha approvato in questi giorni il progetto di bilancio 2019. La crescita del risulato netto è stata determiata soprattutto dalle notevoli plusvalenze derivate dalla vendita di 2 milioni e mezzo di azioni Hera. Per questo gli amministratori proporranno all’assemblea che dovrà approvare il bilancio, un dividendo per i soci che ammonta a oltre 13,5 milioni di euro
I risultati economici si mantengono nel 2019 marcatamente positivi – si legge in una nota della holding ravennate – anche al netto delle operazioni straordinarie, grazie al contributo delle diverse società partecipate, ai ricavi per locazioni e contratti di service, e ai significativi interventi di razionalizzazione intrapresi nel gruppo societario negli anni, che garantiscono un pieno controllo sui costi operativi. La gestione centralizzata e coordinata attraverso la Holding delle attività delle società del gruppo, comporta economie stimabili mediamente in oltre 500 mila euro annui.
La redditività, calcolata sulla base del principale indicatore (ROE) preso a base per valutarla in rapporto al capitale proprio è oltre il 3%. La società conferma più in generale una situazione strutturale molto positiva, caratterizzata anche da una certa solidità patrimoniale e pieno equilibrio finanziario.
Anche il bilancio consolidato, che consolida integralmente le 4 società controllate del “gruppo ristretto” – Aser, Azimut, Ravenna Entrate e Ravenna Farmacie, complessivamente circa 300 dipendenti – presenta ottimi risultati, con un valore della produzione di oltre 92 milioni di euro e un utile netto di pertinenza del gruppo di oltre 16 milioni di euro.
Tutte le società Gruppo Ravenna Holding hanno chiuso i bilanci in utile e prodotto un flusso di cassa positivo, rispettando gli obiettivi economico-patrimoniali, operativi e gestionali assegnati.
Visti i risultati molto positivi, e valutati anche gli ottimi presupposti per l’esercizio 2020 alla luce dei bilanci presentati dalle partecipate, si ritiene possibile – sottolinea la nota informativa – sulla base degli indirizzi dei soci, proporre di distribuire dividendi per oltre 13,5 milioni di euro.
Il Consiglio di Amministrazione ha anche provveduto, in parallelo al percorso di predisposizione del bilancio, ad aggiornare Il Piano Pluriennale 2020-2022, per tenere conto di rilevanti operazioni maturate nel corso dei primi mesi del 2020. L’aggiornamento organico delle previsioni economiche e finanziarie consente di valutare compiutamente, anche in chiave prospettica, la piena sostenibilità della posizione finanziaria, per la quale si può valutare un miglioramento rispetto al Piano precedente, pur prevedendo un significativo incremento di oltre 3 milioni degli utili distribuiti nel 2020 rispetto alle previsioni.
Ravenna Holding dalla sua costituzione nel 2005 ha prodotto utili complessivamente pari a circa 126 milioni di euro, e distribuito dividendi agli azionisti (inclusa la proposta relativa al bilancio 2019) per oltre 102 milioni di euro, pari a oltre l’80% dell’utile prodotto, oltre a 35 milioni di euro per la riduzione volontaria del capitale (2015 – 2018), per un totale erogato che supera i 137 milioni di euro.
«In una fase così difficile, legata all’emergenza sanitaria – dichiara il presidente e amministratore delegato Carlo Pezzi – il consiglio di amministrazione di Ravenna Holding è particolarmente soddisfatto di presentare questi positivi risultati di bilancio. Mai come in questo caso i numeri parlano da soli, e vorrei perciò sottolineare solo alcuni aspetti che mi sembrano rilevanti.
Un risultato economico straordinario, e la possibilità, da un punto di vista finanziario, di tradurlo immediatamente in dividendi per i soci pubblici, dipendono principalmente da due società partecipate dalla Holding. La prima è Hera, una società quotata che oggi è la più importante multiutility italiana; la seconda è Romagna Acque, che opera come società “in house” a totale controllo pubblico, nel particolare e delicato settore del servizio idrico. Si tratta di realtà molto diverse tra loro, ma che rappresentano due eccellenze assolute nel loro genere.
L’altro aspetto che vorrei sottolineare è il contributo per produrre questi risultati che deriva da tutte le società del gruppo, che confermano solidi equilibri di bilancio. Tra l’altro, un dato che non si vede dai bilanci ma che ritengo importante richiamare soprattutto in questa difficile fase, è il lavoro che le donne e gli uomini, impiegati a tutti i livelli in queste società, svolgono quotidianamente per garantire servizi essenziali per i cittadini. Durante l’emergenza queste società non si sono mai fermate, ma si sono riorganizzate per dare, in sicurezza, continuità all’erogazione di servizi fondamentali quali la distribuzione dei farmaci, la gestione del trasporto pubblico, i servizi cimiteriali, le onoranze funebri, la fornitura di acqua. Le società pubbliche garantiscono servizi ai cittadini e investimenti e, se ben gestite ed efficienti, sono in grado anche di produrre risultati economici positivi. Questi risultati possono essere massimizzati attraverso il coordinamento e la integrazione operativa della Holding che, grazie anche alla forte solidità finanziaria, può trasformarli immediatamente in risorse per ulteriori investimenti e servizi, che ritornano ai cittadini attraverso gli enti locali soci».
Sul risultato di bilancio 2019 è intervenuto anche anche il Sindaco di Ravenna De Pascale (il Comune detiene il 77% delle quote della Holding, ndr) che ha commentato: «Un risultato molto positivo che dimostra concretamente che le partecipate, se gestite con lungimiranza ed efficienza, possono rappresentare una risorsa importantissima che si traduce in benefici tangibili, in investimenti per i territori, in sviluppo e benessere per le comunità. Mi preme sottolineare che questo successo è stato raggiunto nonostante la fase difficile e delicata di emergenza che stiamo attraversando, a riprova del ruolo virtuoso della Holding non solo in momenti ordinari, ma anche straordinari».