venerdì
12 Settembre 2025

Coronavirus, nuova stretta: chiuse tutte le attività produttive “non strategiche”

Il Comune di Ravenna intanto rassicura: «Non sono in discussione generi alimentari e farmaci»

83930256 837146286767338 1464410451516325888 OIntervento a tarda sera di Giuseppe Conte che ha annunciato la chiusura in tutta Italia di tutte le attività produttive non strategiche. Quelle messe in atto sono «misure severe, ne sono consapevole, ma non abbiamo alternative. In questo momento dobbiamo resistere, perché solo così riusciamo a tutelare noi stessi» dice il premier (qui citiamo un’agenzia dell’Ansa).

Non vengono messi in discussione generi alimentari e farmaci – sottolinea in un post su Facebook il Comune di Ravenna, in attesa di ulteriori informazioni «per il nostro territorio»

Anziano faentino trovato morto sulla pista ciclabile di via Boaria

L’uomo di 72 anni pare sia crollato dalla sua bici, forse colto da un improvviso malore

Ciclista Morto FaenzaUn anziano ciclista è morto ieri a Faenza mentre stava percorrendo via Boaria. Il corpo è stato trovato nel tardo pomeriggio di sabato, sulla pista ciclabile all’altezza sottopasso. L’uomo era in sella alla sua bicicletta quando, probabilmente a causa di un malore, è stramazzato a terra all’improvviso. L’allarme, dato da alcuni automobilisti ha fatto convergere sul posto in emergenza immediatamente sia la medicalizzata del 118 che la polizia locale manfreda. Purtroppo per G.G. di 72 anni non vi era più nulla da fare.
La causa più probabile, al momento, appare un malore improvviso, in loco infatti non sono stati rinvenuti elementi che facciano presumere il coinvolgimento di altre persone nell’evento, anche se sarà necessario aspettare lunedì per gli ulteriori accertamenti che l’autorità giudiziaria disporrà sulla salma per indagare sul decesso.

Nel ravennate record negativo di 74 casi positivi in più, ma nessun decesso

Tra i nuovi contagiati 18 sono legati al focolaio della palestra del capoluogo, 20 i ricoverati in ospedale

Ambulanza Coronavirus

Con 74 casi positivi in più è record negativo in provincia di Ravenna per quanto riguarda l’incremento dei dati sul contagio da Coronavirus che complessivamente sono saliti a 287 persone infettate.
«Sono consapevole che i dati di oggi sono molto pesanti ma purtroppo ce li aspettavamo – ha dichiarato il sindaco e presidente della Provincia De Pascale – . Nei prossimi giorni i casi aumenteranno ancora e non possiamo sapere quando arriverà il picco. La speranza che dobbiamo tutti coltivare e l’impegno che dobbiamo tutti avere è che dalla prossima settimana si possa iniziare ad apprezzare l’efficacia delle misure più rigide di contenimento che sono state messe in campo e che vi chiedo dunque di continuare a rispettare con il maggior rigore possibile».

Dei 74 casi rivelati oggi, 55 sono situazioni individuate attivamente dal Dipartimento di sanità Pubblica nel corso delle indagini epidemiologiche sui casi riscontrati nei giorni scorsi. In massima parte si tratta di contatti stretti già in isolamento e sorveglianza che hanno presentato sintomi nei 14 giorni di sorveglianza attiva.

Tra questi, 18 casi sono collegati al noto focolaio che ha visto coinvolta una palestra ravennate o direttamente (per aver frequentato la palestra) o indirettamente (attraverso contatti familiari).
Si tratta pertanto di un aumento in parte atteso.

Queste 55 persone  sono in isolamento presso il loro domicilio in quanto non necessitano di cure ospedaliere. Dei 20 casi ricoverati in ospedale nessuno, al momento, ha avuto necessità di ricovero in terapia intesiva.
Per quanto riguarda, il sesso, le 74 nuove positività fanno riferimento a 33 uomini e 41 donne.

Complessivamente i casi nel ravennate sono dunque 287, così distribuiti nei comuni del territorio: 14 residenti al di fuori della provincia di Ravenna; 129 nel comune di Ravenna; 37 nel comune di Faenza; 27 nel comune di Cervia; 23 nel comune di Lugo; 7 nel comune di Russi; 8 nel comune di Alfonsine; 6 nel comune di Bagnacavallo; 10 nel comune di Castelbolognese; 6 nel comune di Conselice; 4 nel comune di Massa Lombarda; 2 nel comune di  Sant’Agata sul Santerno; 8 nel comune di Cotignola; 2 nel comune di Riolo Terme; 1 nel comune di Solarolo, 1 nel comune di Brisighella; 1 nel comune di Fusignano; 1 nel comune di Casola Valsenio.

In regione crescono contagiati (737) e deceduti (75), ma anche i guariti (90)

Complessivamente in Emilia-Romagna i positivi sono 6705, i morti 329, 24.620 i tamponi effettuati

UnnamedContinuano a crescere in Emilia-Romagna i contagi da Coronavirus. Per gli ultimi dati disponibili oggi a mezzogiorno risultano complessivamente 6.705 casi di positività, 737 in più rispetto all’aggiornamento di ieri.
Sono 24.620 i campioni refertati, 3.867 test in più effettuati rispetto a ieri.
Complessivamente, sono 2.863 le persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi (372 in più rispetto a ieri); quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 265, 2 in meno rispetto a ieri.

E salgono a 329 (90 in più rispetto alle ultime 239) le guarigioni, 305 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 24 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, però, crescono anche i decessi, passati da 640 a715: sono 75 quelli nuovi, di cui 19 donne e 56 uomini. Per la maggior parte delle persone decedute sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse, anche plurime. I nuovi decessi riguardano 24 residenti nella provincia di Piacenza, 15 in quella di Parma, 11 in quella di Reggio Emilia, 8 in quella di Modena, 8 in quella di Bologna (di cui 1 del territorio imolese), 6 a Rimini, 1 a Forlì, 1 a Ferrara, 1 fuori regione. Nessun morto rilevato in provincia di Ravenna.

In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 1.693 (118 in più rispetto a ieri), Parma 1.014 (35 in più), Reggio Emilia 977 (204 in più),  Modena 906 (139 in più), Rimini 826 (69 in più),  Bologna 610 (di cui 163 a Imola e 447 a Bologna),  complessivamente 58 in più (di cui 19 a Imola e 39 a Bologna), Forlì-Cesena 269 (di cui 126 a Forlì, 8 in più rispetto a ieri, e 143 a Cesena, 11 in più rispetto a ieri),  Ferrara 123  (21 in più rispetto a ieri), Ravenna 287 (74 in più),

Prosegue anche oggi a ritmo serrato il lavoro della rete ospedaliera dell’intero territorio per attuare il piano di rafforzamento regionale. In tutta l’Emilia-Romagna, tra ieri e oggi, sono stati infatti allestiti ulteriori 181 posti letto per i pazienti colpiti da Coronavirus, che complessivamente passano da 3.124, a 3.305 tra ordinari (2.871)e di terapia intensiva (434).
Il commissario regionale Venturi ha sottolineato che solo una metà dei posti letto per ricoveri e terapia intensiva sono per ora occupati e che diversi altri sono disponibili nelle strutture sanitarie private della regione.

Di questi posti letto 488 sono disponibili in Romagna (in particolare: 227 Rimini, di cui 33 per terapia intensiva; 100 Ravenna, di cui 12 per terapia intensiva; 55 Forlì, di cui 8 per terapia intensiva; 73 Cesena, di cui 17 per terapia intensiva, 24 Lugo, di cui 6 per terapia intensiva; 9 a Faenza).

Supermercati, mercati, mercatini e anche cimiteri, chiusi la domenica

Ordinanza della Regione valida da domani 22 marzo fino al 3 aprile. Escluse dal divieto solo farmacie e parafarmacie

File SupermercatoQuesta mattina il presidente della Regione, Stefano Bonaccini ha firmato un’ordinanza che prevede la chiusura, a partire da domani 22 marzo, di tutti i supermercati la domenica, così come ogni tipo di mercato e mercatino, compresi i punti vendita di alimentari sia nei primi che nei secondi. La misura restrittiva varata per rafforzare le misure di contrasto alla diffusione del Covid-19, resterà in vigore fino al prossimo 3 aprile.
Il provvedimento prevede anche la chiusura al pubblico dei cimiteri comunali, garantendo, comunque, l’erogazione dei servizi di trasporto, ricevimento, inumazione, tumulazione, cremazione delle salme.

Nel dettaglio l’ordinanza regionale prevede che, ad esclusione di faramacie e parafarmacie, nei giorni festivi vengano sospese tutte le attività di commercio al dettaglio e all’ingrosso, comprese le attività di vendita di prodotti alimentari, sia nell’ambito degli esercizi di vicinato che delle medie e grandi strutture di vendita, anche quelli ricompresi nei centri commerciali o nelle gallerie commerciali.
Inoltre, sono sospesi i mercati ordinari e straordinari, i mercati a merceologia esclusiva, i mercatini e le fiere, compresi i mercati a merceologia esclusiva per la vendita di prodotti alimentari e più in generale i posteggi destinati e utilizzati per la vendita di prodotti alimentari.

«Sulla vendita di alimentari, si tratta di una misura condivisa dalla più parte delle Regioni e che qui in Emilia-Romagna era già stata annunciata autonomamente da alcuni grandi gruppi di distribuzione – afferma il presidente Bonaccini –, che avevano previsto una sospensione per le prossime due domeniche o, in altri casi, una riduzione dell’orario. Le lavoratrici e i lavoratori del settore hanno operato in queste settimane in condizioni molto difficili e in modo continuativo: mi pare sacrosanto garantire anche a loro il meritato riposo. Anche per quanto riguarda i cimiteri, sappiamo di chiedere alle persone un sacrificio, ma l’obiettivo è ridurre ulteriormente gli spostamenti, le uscite e le occasioni di contatto. Non c’è altro modo per fermare il contagio e faccio appello alla responsabilità di tutti».

Impiegata amministrativa di Ravenna Farmacie positiva al tampone ma è asintomatica

La donna è a casa, messi in quarantena i colleghi. Chiusa temporaneamente per la sanificazione la Comunale 8 contigua agli uffici

Ravenna Farmacie SedeUna impiegata amministrativa di Ravenna Farmacie è risultata positiva al tampone Coronavirus. Lo ha reso noto con una nota stampa l’azienda municipalizzata che ha sede in via Fiume Montone Abbandonato, che precisa come la donna fosse «venuta in contatto con alcune persone dell’ambiente della palestra ormai nota come “cluster” del virus, e quindi si era messa volontariamente in quarantena a casa».
Le sue condizioni di salute sono buone ed è completamente asintomatica.

«L’azienda ha svolto una valutazione sulle persone che nei giorni precedenti erano state a contatto con lei nell’ambiente di lavoro, che sono state segnalate all’Ausl: il servizio di igiene pubblica ha concordato con Ravenna Farmacie il processo da seguire – si legge nel comunicato –.  Quindi, per scrupolo, l’Azienda ha concordato che gli otto colleghi individuati siano da ieri volontariamente in quarantena, al fine di tutelare al meglio la loro salute».

L’episodio ha avuto conseguenze anche sulla contigua Farmacia Comunale 8 che nella giornata di oggi, sabato 21, ha lavorato  a battenti chiusi o comunque con forte limitazione dell’accesso, per garantire una sanificazione ancora più accurata rispetto a quelle che vengono regolarmente effettuate in questo ultimo periodo.

«Vorrei tranquillizzare tutto gli utenti e gli operatori sul fatto che l’operato di Ravenna Farmacie prosegua in maniera usuale – ha dichiarato la presidente di Ravenna Farmacie, Bruna Baldassarri – garantendo tutte le necessarie precauzioni e le misure igieniche necessarie ad evitare l’insorgere di situazioni critiche».

Cia lancia un portale web per la consegna di prodotti freschi a domicilio

Il sito per ordinare cibi da casa, sempre aggiornato, elenca anche diversi produttori della provincia di Ravenna

Mercatino Cia
Produttrice agricola Cia (foto di repertorio)

Anche i contadini della Confederzazione italiana degli agricoltori sbarcano su internet per aiutare i cittadini confinati a casa dall’emergenza sanitaria a procurarsi buon cibo fresco, senza muoversi dal proprio domicilio.

Carne, latte, frutta, verdura, olio, vino, pasta e tanto altro, ma anche piatti tipici preparati per il weekend dagli Agrichef, con un semplice click, grazie al nuovo portale di Cia, possono arrivare dalle aziende agricole alle tavole degli italiani. Nella mappa online anche aziende agricole della provincia di Ravenna, pronte a rifornire i cittadini di prodotti della terra e piatti tipici, che al momento sono: Antichi Calanchi Di Babini Daniela (Brisighella), Zinzani (Faenza), Vignoli s.s. società agricola (Riolo Terme), Apicoltura Ortolani Marcello (Faenza), Mora del Munio (Bagnacavallo).

Una particolare attenzione è rivolta agli anziani: con questa operazione l’obiettivo di Cia è consegnare loro materie prime fresche di stagione o prodotti e tutelarli da truffe e tentativi di raggiri, ripetutamente registrati in questo periodo di emergenza sanitaria. Il progetto è anche un contributo alla lotta contro l’isolamento ancor più evidente per gli anziani e in contesti marginali come quelli delle aree interne. Tra le altre cose, Cia ha siglato un accordo con Senior Italia FederAnziani.

Il sito https://iprodottidalcampoallatavola.cia.it/, online da ieri, consente a tutti, restando a casa, di acquistare e consumare, ogni giorno, i prodotti freschi della terra, ma anche prelibatezze e piatti della tradizione, con la garanzia di qualità assicurata dagli uomini e dalle donne di Cia.

Bastano pochi secondi per individuare la regione d’interesse, l’azienda più vicina e scegliere le materie prime di stagione o i prodotti, che gli agricoltori consegneranno a domicilio nel pieno rispetto delle norme igienico-sanitarie previste dal governo per contenere la diffusione del Coronavirus. La lista delle aziende agricole è in continuo aggiornamento, pertanto si invita a consultare periodicamente l’elenco.

Infine, per garantire i consumatori ed evitare le truffe, al momento dell’acquisto, sarà consegnata una parola d’ordine da utilizzare al ricevimento della spesa.

Inps, al via ausili a famiglie e imprese. Anticipato il pagamento delle pensioni

Predisposto il piano per cassa integrazione, indennizzi, congedi e bonus. Ecco il calendario scaglionato del ritiro degli assegni previdenziali

Pensioni PosteL’Inps sta mettendo a punto l’organizzazione e le procedure per l’applicazione delle disposizioni di ausilio a famiglie e imprese del decreto “Cura Italia” fra cui l’anticipo del pagamento delle pensioni dei prossimi tre mesi, che verranno erogate secondo un calendario e l’ordine alfabetico dei beneficiari degli assegni pensionistici di varia natura.

L’Inps è pronto a dare attuazione a tutte le misure del Decreto Cura Italia – si legge in una nota stampa della direzione centrale, con indicazioni valide anche per il territorio ravennate –. L’Istituto si trova a gestire 10 miliardi di euro, in poche settimane, per circa 11 milioni di utenti tra cassa integrazione e gli altri strumenti di sostegno al reddito. Uno sforzo più grande di quello che lo scorso anno ci ha visti impegnati sul Reddito di Cittadinanza e Quota 100, sia in termini di risorse economiche che in termini di utenti.
Non c’è nessun click day inteso come finestra dentro la quale si possono fare domande di prestazioni. Avremo domande aperte a tutti, ed un giorno di inizio, con un click.  Purtroppo, c’è stato un grande fraintendimento su questa formula. La spiegheremo meglio a tutti i nostri utenti.
Il congedo parentale per i lavoratori dipendenti è già attivo, e ad oggi l’Istituto registra circa 100 mila richieste di congedo con periodi dal 5 marzo.
Le procedure per la Cassa integrazione, sia quella ordinaria che la deroga, sono consolidate e ulteriormente semplificate.
I congedi per la gestione separata, gli autonomi, e i cinque indennizzi per professionisti e co.co.co, lavoratori autonomi, turismo, agricoli e spettacolo, saranno operativi nei prossimi giorni.
Le procedure e la domanda per il bonus babysitter sono in fase di avvio.

L’nps specifica anche termini e calendari per il pagamento delle pensioni: «Nei mesi di aprile, maggio e giugno il pagamento presso gli sportelli postali dei trattamenti pensionistici, degli assegni, delle pensioni e delle indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili sarà anticipato rispetto alle normali scadenze e verrà distribuito su più giorni.
Lo stabilisce un’Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, emanata il 19 marzo allo scopo di consentire a tutti i titolari delle prestazioni di recarsi presso gli uffici postali in piena sicurezza, nel rispetto delle misure di contenimento della diffusione del Coronavirus».

Il pagamento avverrà secondo il seguente calendario:
26-31 marzo per la mensilità di aprile;
27-30 aprile per la mensilità di maggio;
26-30 maggio per la mensilità di giugno.

Per la prima scadenza sono stati stabiliti i seguenti scaglioni, suddivisi in base alle iniziali del cognome del titolare della prestazione:
A-B – giovedì 26 marzo
C-D – venerdì’ 27 marzo
E-K – sabato 28 marzo
L-O – lunedì 30 marzo
P-R – martedì 31 marzo
S-Z – mercoledì 1° aprile

Anche per le successive mensilità Poste Italiane programmerà l’accesso agli sportelli dei titolari delle prestazioni in modo da scaglionare le presenze all’interno degli uffici postali. Il relativo calendario sarà comunicato in prossimità della scadenza.

La Delegata alla Gentilezza fa celebrare a Cervia la Giornata della Felicità

Nonostante l’emergenza coronavirus, il Comune di Cervia ha voluto celebrare la Giornata Internazionale della Felicità, in programma il 20 marzo.

E su proposta della Delegata alla Gentilezza (nominata recentemente) Federica Bosi è stato chiesto a tutti coloro che hanno un ruolo politico all’interno dell’Amministrazione (tra giunta e consiglio comunale) di regalare un pensiero di coraggio alla città.

Nella gallery qui sopra alcuni partecipanti, tra cui il sindaco Massimo Medri e la stessa Bosi.

Il decreto del Governo: attività motoria solo nei pressi della propria abitazione

Estese a tutta Italia le misure già in vigore in Emilia-Romagna. Vietati anche gli spostamenti verso le seconde case

MascherinaIl governo ha emesso una nuova ordinanza, con misure più restrittive per contenere il contagio da coronavirus, che di fatto estendono a tutta Italia l’ordinanza già in vigore in Emilia-Romagna da pochi giorni.

Le nuove misure, che si sommano alle esistenti, sono valide dal 21 marzo al 25 marzo, quando scade il dpcm che aveva imposto la stretta a tutti gli spostamenti e la chiusura di bar e negozi.

Il Governo ha quindi vietato quello che a Ravenna e in Emilia-Romagna era già vietato: “l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici”, resta consentito svolgere individualmente attività motoria «nei pressi della propria abitazione – citiamo un’agenzia dell’Ansa –, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona», mentre “non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto”.

Chiusi gli esercizi alimentari nelle stazioni ferroviarie e stop agli spostamenti verso le seconde case nei giorni festivi.

Covid-19: in provincia 70 ricoverati (10 in terapia intensiva) e 345 in quarantena

Le persone a casa si dividono tra 140 casi positivi già accertati e 215 in isolamento precauzionale dopo contatti con soggetti ammalati

Ospedale RavennaLe persone ricoverate in provincia di Ravenna con diagnosi accertata di Covid-19 sono 70, di cui dieci in terapia intensiva. Tutti i pazienti si trovano all’ospedale “Santa Maria delle Croci” del capoluogo. Altre circa 140 persone risultate positive ai tamponi sono nelle proprie abitazioni perché senza sintomi o con sintomi lievi (il totale provinciale è 213). E infine altre 215 persone sono in quarantena in isolamento domiciliare precauzionale perché collegate a casi di positività. Sono dati aggiornati al 20 marzo.

Il sindaco di Ravenna e presidente della Provincia, Michele de Pascale, fa il punto sull’organizzazione sanitaria per fronteggiare la situazione. La dotazione di 20 posti letto nel reparto di Malattie Infettive del “Santa Maria delle Croci” è stata ampliata attraverso l’utilizzo degli spazi delle pneumologia e l’attivazione di spazi di “degenza Covid” realizzati al quarto e quinto piano dei reparti chirurgici. Questo è stato possibile grazie alla limitazione dell’attività ospedaliera non urgente e alla riconversione oltre che degli spazi, anche delle relative risorse di personale, potenziate e implementate dai professionisti delle altre discipline.

Per quanto riguarda la terapia intensiva, una prima misura consiste nel trasferimento dei pazienti non affetti da Covid-19 alla rianimazione di Faenza. Nel caso in cui le necessità di alta intensità di cura per pazienti positivi obblighi all’utilizzo di tale reparto, quale disposizione ulteriore, saranno messi in campo anche posti letto delle sale operatorie dei vari presidi ospedalieri.

Contestualmente sono state avviate le procedure, già illustrate qualche giorno fa, per la predisposizione di un Covid Hospital a Lugo, dove sono attivabili in tempi rapidissimi molti posti letto.

In questo modo si potrà arrivare a circa 400 posti letto di ricovero dedicati alla covid 19, e ad ulteriori 38 di terapia intensiva, come da parametri previsti nelle linee guida.

Settimo morto in provincia con Covid-19: un 79enne con altre gravi patologie

Era ricoverato al Maria Cecilia dove era arrivato per l’asportazione di un meningioma cerebrale. È il secondo deceduto nella struttura di Cotignola

89229588 10159761704218747 3400939749911822336 NIl settimo morto della provincia di Ravenna con infezione da Covid-19 è un uomo di 79 anni residente fuori provincia ma ricoverato al Maria Cecilia di Cotignola, ospedale privato del gruppo Gvm accreditato con il servizio sanitario nazionale. La direzione della struttura comunica che il decesso è avvenuto ieri, 19 marzo, «per una concomitanza di gravi patologie pregresse». Si tratta del secondo decesso con coronavirus tra i pazienti della clinica di Cotignola.

Tra le sette morti con Covid-19 collegate al territorio di Ravenna viene conteggiato anche un faentino deceduto in un ospedale di Forlì.

Il paziente era stato trasferito da un altro ospedale il 15 febbraio 2020 e «aveva un quadro clinico estremamente compromesso fin dal momento del ricovero»: doveva essere sottoposto a un delicato intervento neurochirurgico di asportazione di un meningioma cerebrale.

Nella notte del 6 marzo, a seguito di un episodio di dispnea associato a febbre alta, è stato fatto un tampone al paziente e così accertata la positività al coronavirus. «Già all’esordio della sintomatologia sospetta – scrive ancora la direzione – il paziente era stato precauzionalmente spostato in area separata dagli altri degenti al fine di garantire la sicurezza degli altri reparti».

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