Taglio del nastro di Robinson Pet Shop l’8 febbraio, in via Panfilia 66
Robinson pet shop apre il suo undicesimo punto vendita, il primo a Ravenna (il secondo in provincia dopo quello di Cervia).
Il negozio dedicato al mondo degli animali si trova in via Panfilia 66 e rappresenta un altro tassello del progetto pionieristico lanciato 19 anni fa da Gianni Casadei che aprì a Cesena il primo punto vendita di un marchio diffuso in Romagna «che ha nell’eccellenza dei prodotti in vendita e nella grande qualificazione del personale il suo principale punto di forza», assicurano dall’azienda.
Sugli scaffali i clienti di Robinson Pet Shop non trovano infatti i prodotti tipici della grande distribuzione ma un’attenzione prevalente agli alimenti realizzati con ingredienti biologici, a chilometro zero, naturali e human food chain (vale a dire provenienti dalla filiera alimentare umana, quindi di ottima qualità).
Ad aiutare la clientela nella scelta è personale qualificato: i dipendenti spesso hanno alle spalle studi di veterinaria, scienze biologiche, ittiopatologia, farmacia. Lo stesso titolare, Gianni Casadei, aprì il primo negozio partendo dalla sua attività di addestratore cinofilo e allevatore di pastori tedeschi. Da allora – insieme alla moglie Simona – ne cura in toto la filosofia.
L’inaugurazione è fissata per l’8 febbraio alle ore 16. Sarà presente un buffet e verrà consegnato un piccolo omaggio. L’orario del negozio è continuato, dalle 8.30 alle 19.30.
L’assessore: «Ora riflettere sul ruolo dei musei e su come possano impattare positivamente sulle persone»
È di 21.880 il totale dei visitatori della mostra Albrecht Dürer. Il privilegio dell’inquietudine (21 settembre 2019-2 febbraio 2020) e dell’esposizione del dipinto Madonna del Patrocinio (14 dicembre 2019-2 febbraio 2020) dello stesso Dürer, che si sono appena concluse al Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo.
Le mostre, organizzate dal Comune, sono state curate dal direttore del museo Diego Galizzi, affiancato per l’esposizione di incisioni da Patrizia Foglia.
Si tratta di numeri mai raggiunti dal museo bagnacavallese, che in alcuni fine settimana è stato visitato da oltre mille persone.
«Un risultato di tali proporzioni – commenta l’assessore alla Cultura Monica Poletti – è frutto dell’impegno di un’ampia squadra che ha lavorato a lungo con tenacia, professionalità e cura: dal direttore Diego Galizzi con il suo staff, i quali hanno curato la mostra, il catalogo e gli allestimenti, alla Fondazione Magnani Rocca che ha creduto nel progetto, dall’attuale e dalla precedente amministrazione al prezioso contributo della responsabile dell’area Cultura del Comune Raffaella Costa con il suo team. Fondamentale è stato inoltre il sostegno delle imprese che, anche grazie allo strumento dell’Art bonus, hanno supportato l’investimento e quello degli sponsor tecnici che hanno curato il trasporto e l’illuminazione evocativa delle aree espositive. È stata così resa possibile, insieme all’intervento del Comune, l’accessibilità a ingresso libero. Poi, accanto alla grande mole di informazione e comunicazione che ha accompagnato l’evento a livello nazionale sin dal suo inizio, localmente c’è stato l’impatto emotivo del ritorno a Bagnacavallo dopo cinquant’anni della Madonna del Patrocinio, che ha dato vita a un fitto passaparola grazie al quale molti cittadini bagnacavallesi e della Bassa Romagna non si sono voluti perdere la mostra».
«Ora – conclude Monica Poletti – riflettere sul ruolo dei musei nella società e su come possano impattare positivamente sulle persone credo sia di grande importanza. La progettazione culturale è strettamente legata all’accoglienza di un luogo e al desiderio delle persone di arricchire il proprio mondo, in termini non soltanto di cultura ma anche di interiorità e riflessione, un nutrimento sempre più necessario. Il nostro intento di creare un piccolo viaggio che, partendo dal Museo Civico arrivasse al centro della città e viceversa, coinvolgendo quanto lungo la strada fosse visibile e invisibile, nei giorni della mostra si è manifestato appieno. La Madonna del Patrocinio nella sua nicchia luminosa evocava il silenzio e trasmetteva ciò che è essenziale e Bagnacavallo ne è stata la sua perfetta cornice, così semplice e bella nello stesso tempo, così autentica e viva.»
Controlli della guardia di finanza: sei lavoratori in nero e quattro facevano più ore degli accordi, 30mila euro di sanzione per il gestore
Era inquadrato con un contratto part-time per 8 ore settimanali ma lavorava in cucina fino a 190 ore al mese con una retribuzione netta che, per talune mensilità, era di poco superiore a 300 euro. È il caso che riguarda un lavoratore del Bangladesh trovato dalla guardia di finanza in un locale di Milano Marittima. L’ispezione delle Fiamme Gialle ha accertato la presenza di sei lavoratori in nero e quattro i cui effettivi orari di lavoro non rispecchiavano i contratti di assunzione. Al gestore dell’attività è stata contestata una sanzione amministrativa per un importo di circa 30mila euro, cui si aggiunge la diffida alla regolarizzazione del Libro Unico del Lavoro. Per quanto riguarda l’omesso versamento dei contributi, è stata interessata la direzione dell’Inps per l’applicazione delle sanzioni.
L’apertura il 21 marzo. All’interno troveranno spazio un museo del libro d’artista e mostre a cura di Crac
Un evento organizzato da Crac all’interno di Villa Verlicchi prima del restauro
Verrà inaugurato il 21 marzo quello che il sindaco di Conselice, Paola Pula, vorrebbe diventasse il “polo culturale” di Lavezzola, nella riqualificata Villa Verlicchi.
In questi giorni è stato presentato il logo del nuovo progetto (ideato dal visual designer Jona Sbarzaglia), denominato Dart, acronimo di “Domus delle Arti, Relazioni e Turismo”,
Il progetto di ristrutturazione di Villa Verlicchi, a firma dell’architetto Cristina Bucchi, è stato finanziato dal programma locale Leader, approvato dalla Regione Emilia–Romagna per un costo di 400mila euro. Il progetto riporta sul territorio una serie di spazi per servizi pubblici, attività culturali e ricreative.
Il logo di Dart
In particolare troveranno sede nella villa un museo del libro d’artista, laboratori e spazi per mostre di arte contemporanea a cura del centro Crac, un centro di aggregazione per il tempo libero e per l’associazionismo sportivo, sede di associazioni di volontariato locale e spazi per eventi e iniziative all’aperto.
Villa Verlicchi è situata in via Bastia 71, nel centro storico di Lavezzola. Realizzata fra il 1876 e il 1882, divenne nel 1934 proprietà della famiglia Verlicchi, fino all’acquisizione nel 1975 da parte del Comune di Conselice, che dal 1976 al 2008 l’ha utilizzata come asilo nido.
Ogni giorno l’azienda di Lavezzola produce 135 tonnellate di pasta fresca e 60.000 piatti pronti. Stabilimento in fase di ampliamento
La famiglia Bacchini, fondatrice della Surgital
Nata quarant’anni fa come piccolo laboratorio di pastai, Surgital SpA oggi è la prima azienda italiana produttrice di pasta fresca surgelata, piatti pronti surgelati e sughi in pepite surgelati per la ristorazione, catering e canale bar. L’azienda ha la sede produttiva a Lavezzola ed è guidata da Massimiliano Bacchini, con la madre Romana Tamburini (presidente), il padre Edoardo (amministratore delegato) – che l’hanno fondata nel 1980 – e le sorelle Elena ed Enrica.
Surgital SpA è la capogruppo del Gruppo Surgital, di cui fanno parte anche Surgital France sarl, Surgital America Inc., Ca’ Pelletti Retail srl.
Lo stabilimento Surgital di Lavezzola
L’impresa vanta le più avanzate tecniche di surgelazione, grazie alle quali porta la pasta artigianale agli chef di oltre sessanta Paesi, arrivando a produrre ogni giorno 135 tonnellate di pasta fresca, 60.000 piatti pronti monoporzione e 8 tonnellate di sughi in pepite, impegnando oltre 340 dipendenti.
Un’attenzione speciale e distintiva è rivolta al processo di conservazione, che non prevede alcun additivo, ma la sola applicazione della tecnologia del freddo: “i prodotti – assicurano dall’azienda in un comunicato inviato alla stampa in occasione dei festeggiamenti dei 40 anni – sono preparati con la stessa cura con cui verrebbero fatti a casa e immediatamente abbattuti, così da mantenere intatti i sapori e le proprietà nutrizionali. Tutte le referenze arrivano in breve tempo a – 20 °C, consentendo di portare la pasta fresca in tutte le cucine del mondo. Per una resa ancora migliore, ogni singolo pezzo (anche i singoli chicchi nel caso del riso) viene surgelato separatamente secondo il Metodo IQF – Individually Quick Frozen”.
Il sito produttivo di Surgital ha a disposizione 70.000 metri cubi di celle frigorifere e un magazzino automatizzato a -20 °C da 14.000 posti pallet in cui sono stoccate oltre 600 referenze di prodotto, tutte preparate “con ingredienti della tradizione italiana e materie prime acquistate integre e lavorate nelle cucine interne, molte delle quali certificate Dop”.
Particolare attenzione da parte dell’azienda anche alla sostenibilità ambientale: grazie a un sistema integrato costituito da un impianto fotovoltaico da 1.000 kW/h e da una centrale di trigenerazione a metano con una potenza elettrica di 6.000 kW/h e a una terza centrale elettrica a turbine con potenza elettrica da 600 kW/h, lo stabilimento di Lavezzola è totalmente autonomo nell’approvvigionamento di energia elettrica e nella produzione di vapore e acqua calda per i processi produttivi. Surgital vanta così un risparmio mensile di Co2 pari a 370 tonnellate, equivalente all’anidride carbonica emessa percorrendo in automobile circa 2,5 milioni di km.
Surgital Spa ha fatturato nel 2019 78,5 milioni di euro (60 percento in Italia, 40 percento all’estero); Horeca e food service rappresentano l’85 percento, mentre il restante 15 si riferisce alla gestione direzionale nei canali Gdo, door to door e PL industriale.
Previsione del consolidato di Gruppo 2019 è di 86 milioni di euro (+7 percento rispetto al 2018); l’obiettivo 2020 è di oltrepassare i 90 milioni.
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato recentemente un piano industriale di sviluppo triennale 2020-2023 che punta a superare già nel 2021 i 100 milioni di fatturato – per tutto il Gruppo Surgital.
Il focus sarà quello di ampliare il presidio in Europa, ma guardando da vicino i mercati target più interessanti come Usa, Canada, alcune aeree del Far East (Singapore, Hong Kong, Giappone) e potenziando inoltre gli investimenti nella penisola araba (Arabia Saudita e Paesi Arabi).
Previsti investimenti anche a livello industriale, con il miglioramento della viabilità nelle aree dello stabilimento e in quelle che portano al sito produttivo di Lavezzola. Sono stati aggiunti infatti 4mila metri quadrati ai 28mila attuali della superficie dello stabilimento, con nuove linee di produzione e tecnologie che consentiranno all’azienda di aumentare la capacità produttiva e sviluppare nuove categorie di prodotto – tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021 l’ampliamento sarà completato. Nel piano ci sarà anche l’introduzione di nuovo organico, dalle 20 alle 30 persone in tre anni.
Il core business di Surgital è quello del canale Food Service, ma dallo scorso ottobre l’azienda ha lanciato il brand ‘Piacere Mio!’, entrando nella Grande Distribuzione Organizzata.
«Abbiamo analizzato per alcuni anni il comparto in cui operiamo, prima di consolidare il progetto – dichiara Massimiliano Bacchini – “Piacere Mio!” è così nato due anni fa con l’obiettivo di mettere al servizio della grande distribuzione il know-how acquisito in circa quarant’anni di attività. Oggi siamo pronti a soddisfare una reale domanda dei consumatori, quella di poter trovare al supermercato primi piatti pronti surgelati di elevata qualità e con un alto contenuto di servizio. Dagli spaghetti alla carbonara con guanciale di Norcia alle penne integrali con crema di taleggio e cavolo nero, le referenze a marchio ‘Piacere Mio!’ presenti nei supermercati oggi sono sei, ma intendiamo ampliare la gamma quanto prima, anche perché i primi risultati commerciali ci indicano fortemente che la strada intrapresa è quella giusta».
Durante gli incontri, i volontari avranno la possibilità di interpretare i bisogni nascosti delle persone intervistate a cui è possibile fare fronte prima che subentrino problematiche importanti
Circa 500 richieste sono arrivate al Comune di Ravenna da tutta Italia da parte di persone disponibili a partecipare a “Io ci sono”, il percorso partecipato che cerca volontari per ascoltare le storie delle vite di anziani soli per trascriverle in pubblicazioni da distribuire sui territori coinvolti. Saranno coinvolti 160 volontari del territorio ravennate. Si tratta di raccontare episodi lontani nel tempo, per non disperdere un patrimonio di esperienze importante per la memoria collettiva di una comunità e soprattutto vincere la solitudine e prevenire condizioni di disagio e isolamento. Il progetto, gestito dalla coop sociale Villaggio Globale, è cofinanziato dall’assessorato comunale ai Servizi sociali e dalla legge 15/2018 della Regione Emilia-Romagna. Partner sono l’associazione Per gli altri-Centro servizi per il volontariato, Acer e Auser.
Il 17 e il 26 febbraio i volontari parteciperanno a due incontri di formazione, a cura del Servizio sociale associato, tenuti da Villaggio Globale e dall’associazione Sguardi in Camera, durante i quali acquisiranno importanti informazioni sia sui metodi dell’intervista sia su come rapportarsi con persone fragili che posso essere aiutate con gesti semplici, come l’ascolto e la relazione.
Durante gli incontri tra volontari e protagonisti dei racconti, i membri della Compagnia oltre che ascoltare e scrivere le storie di vita, avranno la possibilità di interpretare i bisogni nascosti delle persone intervistate a cui è possibile fare fronte prima che subentrino problematiche importanti. Un sistema di welfare diffuso dove ciascuno è parte attiva delle possibili risposte alle necessità delle persone più fragili del nostro territorio.
L’azione della Compagnia dei racconti si concentrerà su alcune aree territoriali: Piangipane, Casal Borsetti, Marina Romea, Porto Corsini; in città il quartiere San Giuseppe (ex Anic) e il quartiere Darsena, e poi Ponte Nuovo, Madonna dell’Albero, San Bartolo e San Pietro in Vincoli.
Accanto all’azione della Compagnia, i facilitatori del percorso, il Comune di Ravenna, Acer, Auser, riuniti in un tavolo di negoziazione, coinvolgeranno ulteriormente la comunità nell’elaborazione di azioni migliorative dei servizi a favore di anziani e persone sole. Le proposte saranno contenute nel Documento di proposta partecipata che verrà consegnato all’Amministrazione comunale al fine di valutare la loro possibile integrazione all’interno del Piano annuale della gestione sociale associata 2021.
Infine, verrà redatto un vademecum da distribuire sui territori per sensibilizzare la cittadinanza al tema della solitudine: come riconoscerla, a chi rivolgersi e come prevenirla.
Con l’inizio dell’estate il percorso si concluderà con la consegna delle proposte progettuali elaborate e la presentazione delle pubblicazioni con i racconti di vita delle persone anziane sole in tutti i territori percorsi dalla Compagnia dei Racconti.
Nessun caso di infezione rilevato in Emilia-Romagna: tutti negativi gli esami effettuati sinora in via precauzionale, perché neppure casi sospetti. Attivato anche un coordinamento tra gli assessorati a Salute, Protezione civile e Trasporti
La Regione ha inviato una lettera a tutti i sindaci dell’Emilia-Romagna per invitarli ad attuare, in accordo con le Ausl, tutte le disposizione fissate dal ministero della Salute per contrastare la diffusione del coronavirus. Al momento nessun caso registrato da Piacenza a Rimini: sono infatti risultati tutti negativi i tamponi effettuati sinora in via puramente precauzionale – poiché non corrispondevano alla definizione di caso sospetto di infezione – analizzati dal centro di riferimento regionale per le emergenze microbiologiche e virologiche (Crrem) del Policlinico Sant’Orsola di Bologna.
Nella missiva si ricorda come il Consiglio dei inistri abbia deliberato, il 31 gennaio scorso, lo stato di emergenza per sei mesi, stanziando 5 milioni di euro per l’attuazione delle misure precauzionali in seguito all’epidemia di Coronavirus in Cina. Il 3 febbraio il capo del Dipartimento nazionale di Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha firmato l’ordinanza che disciplina i primi interventi urgenti disposti in via precauzionale e preventiva, con il coinvolgimento di un Comitato tecnico-scientifico appositamente costituito del quale fanno parte tutti i soggetti istituzionali coinvolti.
La Regione ha attivato un coordinamento tra gli assessorati alle Politiche per la salute, Protezione civile e Trasporti per un raccordo univoco con il ministero della Salute e il Dipartimento nazionale di Protezione Civile, in modo da assicurare l’attuazione di tutte le disposizioni definite in via precauzionale su scala nazionale e per una gestione integrata di ogni eventuale criticità che dovesse verificarsi a livello locale.
Un percorso di quattro incontri pubblici per arrivare alla stesure del regolamento della rete interculturale. Si comincia il 6 febbraio a Mezzano. Poi Castiglione, Lido Adriano e Ravenna
Dopo la presentazione pubblica tenutasi lo scorso novembre, Ravenna Partecipa, il percorso partecipativo per la costituzione di una nuova Rete interculturale sui temi dell’immigrazione, promosso dal Comune di Ravenna, entra nel vivo e arriva direttamente sui territori, con quattro incontri partecipativi. Possono partecipare tutti i cittadini e le cittadine con lo scopo di proporre contributi, idee e buone pratiche per migliorare la qualità della convivenza, dell’integrazione e della partecipazione civica delle persone. Al termine del percorso partecipativo sarà redatto il Regolamento della Rete interculturale sui temi dell’immigrazione (Riti).
Il primo in calendario si rivolge agli abitanti di Mezzano, Piangipane e Sant’Alberto, che sono invitati giovedì 6 febbraio, alle 20 a Mezzano, nella sala Fonsetti di piazza della Repubblica 7. Il laboratorio sarà preceduto dall’esibizione di un insolito duo musicale, esempio di unione di culture attraverso l’espressione artistica: David Antonio Parici, talentuoso violinista di appena 10 anni, e Johnson Odiase alla chitarra e voce.
Gli incontri successivi si svolgeranno il 12 febbraio alle 10 nella sede del consiglio territoriale di Castiglione (per l’area Ravenna sud); il 19 febbraio alle 20 al Cisim di Lido Adriano (per l’area lidi) e il 27 febbraio alle 20 alla sala Gramsci (per l’area centro).
Il percorso Ravenna Partecipa è un progetto co-finanziato dall’assessorato all’Immigrazione e alla Partecipazione e dalla legge regionale 15/2018: «Attraverso l’incontro, la conoscenza reciproca, lo scambio e il dialogo tra cittadini e cittadine di diversa provenienza – si legge nel comunicato di Palazzo Merlato – sarà ideata e creata la Rete interculturale sui temi dell’immigrazione, nuovo strumento con cui i ravennati (di nascita o acquisiti che siano) potranno confrontarsi direttamente con l’Amministrazione comunale e agire in prima linea attraverso una modalità condivisa e inclusiva».
Info più dettagliate sul calendario degli eventi e su tutto il progetto sul sito www.comune.ra.it oppure all’indirizzo e-mail ravennapartecipa@comune.ra.it.
Due percorsi di formazione e educazione promossi dalle amministrazioni locali a Ravenna e Faenza
La crescita delle tecnologie digitali porta con sé una nuova dimensione etica e sociale – la cittadinanza digitale – che aggiorna e integra ulteriormente i contenuti dell’Educazione civica, coinvolgendo la scuola e innovandone il ruolo chiave nella formazione di futuri cittadini e cittadine. Su questo tema l’assessorato alla Pubblica istruzione e Infanzia del Comune di Ravenna e il servizio Informagiovani della Romagna faentina, con il supporto dell’associazione Psichedigitale e del professore Elvis Mazzoni dell’Università di Bologna esperto di tecnologie digitali, lanciano due percorsi distinti rivolti allo stesso pubblico e con le stesse finalità. Formare studenti, docenti e genitori sull’uso più corretto delle nuove tecnologie.
A Ravenna l’azione culturale, informativa e di sensibilizzazione parte dai nidi d’infanzia alle secondarie di primo grado, per sostenere alunni e alunne, studenti e studentesse, ma anche famiglie e insegnanti, per un uso consapevole delle Rete. Il progetto è articolato in più azioni e progetti.
Con gli istituti comprensivi statali e paritari verrà realizzato un percorso gratuito curato da Arci in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali dell’Università di Urbino. Più di mille studenti e studentesse di 45 classi delle scuole secondarie di primo grado del territorio comunale che hanno aderito, saranno coinvolti in laboratori. Sono previsti incontri anche con le famiglie, creando momenti dialogati, dove fornire conoscenze, esplicitare paure, dubbi sul possesso e l’uso delle tecnologie digitali, vedere quale approccio può essere più utile per entrare in comunicazione con figli e figlie adolescenti e trovare terreni di negoziazione.
Il secondo progetto è in collaborazione con il dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna e si rivolge a studenti, studentesse e genitori in particolare di due istituti comprensivi, Damiano e San Pietro in Vincoli, e costituirà un ambito di ricerca e innovazione. Gli grazie interventi formativi saranno portati avanti su temi strategici: protezione dei dati personali, la Carta dei diritti in internet, protezione dell’immagine e diritto d’autore in rete, la legge sul cyber-bullismo, fake news. Seguiranno laboratori partecipati finalizzati alla stesura di una bozza di regolamento scolastico per l’uso critico delle tecnologie.
Infine i gruppi Whatsapp dei genitori, strumento utile ma non privo di criticità. Nell’ambito del programma dell’Agenda digitale locale il Comune insieme alla cooperativa sociale Villaggio Globale, già a partire dal 2017, hanno scelto di collaborare con i genitori e gli insegnanti delle scuole dell’infanzia che utilizzano questi strumenti, per stabilire insieme i suggerimenti utili a un migliore utilizzo. Il progetto è stato esteso anche ai nidi comunali e, da quest’anno, sperimentalmente a due scuole primarie, Randi e San Pietro in Vincoli. Il progetto prevede la formazione di moderatori delle chat di sezione e la stesura di vademecum d’uso per sostenere la comunicazione e la collaborazione scuola-famiglia e fra famiglie.
A Faenza invece è in programma un ciclo di lezioni e laboratori tra febbraio e marzo con il coinvolgimento di venticinque classi prime e otto terze della scuola secondaria di primo grado (scuole medie) della Romagna Faentina, per un totale di 813 alunni. Si tratta di un’offerta formativa qualificata resa possibile grazie al finanziamento della Regione Emilia-Romagna per le Politiche Giovanili. I temi cruciali sono il cyberbullismo, la promozione di un utilizzo consapevole dei linguaggi digitali, il riconoscimento delle fake news, la promozione di una digital reputation consapevole, la prevenzione sui temi legati a comportamenti devianti nell’utilizzo dei linguaggi digitali. Lo scopo è rendere ragazze e ragazzi più forti e responsabili nel loro agire attraverso il web, sia dal punto di vista sociale che culturale nell’era dei social.
La proposta progettuale e la metodologia di lavoro, messe a punto e condivise direttamente con gli Istituti Comprensivi, prevede una presentazione al corpo docenti, tre incontri di due ore in classe, tre ore, sempre all’interno della propria classe, in cui ragazzi e le ragazze si attivano come “peer educators” (educatori alla pari) per proporre le attività progettate e, infine, due ore di incontro serale assieme ai genitori di sensibilizzazione sul tema e restituzione del percorso svolto con i ragazzi.
Con anche forno a legna, al posto della pizzeria chiusa da tempo su via Volano
Uno scatto durante i lavori di allestimento
Inaugura il 13 febbraio a Porto Corsini un nuovo brew pub, il secondo nel Ravennate dopo l’ormai celebre Darsenale. Si tratta, in estrema sintesi, di un locale che serve la birra prodotta in loco. In questo caso il birrificio si chiama Bajon (un omaggio alla via Baiona) ed è operativo a Porto Corsini da qualche mese, dopo una lunga esperienza come “beer firm”, ossia di produzione senza birrificio, ma utilizzando i propri ingredienti e la propria ricetta in impianti di terzi.
Simone Bedeschi, titolare del marchio Bajon, ha deciso così di realizzare il proprio sogno, quello di avere un locale dove produrre e poter allo stesso tempo anche servire la propria birra, per avere un rapporto diretto con il cliente, «che ritengo fondamentale», ci dice al telefono.
Il locale è al civico 11 di via Volano, la strada principale della località marittima, al posto di una pizzeria (“Nuovo Delfino”) chiusa ormai da tempo. Ad “accompagnare” la birra, infatti, ci saranno pizze cucinate nel forno a legna, oltre ai classici hamburger. Al momento sono in produzione (e saranno quindi in vendita al pub) quattro tipi di birra, ma presto diventeranno otto: si va da quelle in stile anglo-americano a quelle di ispirazione tedesca, fino all’ambrata all’austriaca.
A disposizione circa 75 coperti, per un locale che fino all’arrivo della primavera resterà aperto solo dal giovedì alla domenica (alla sera, per aperitivo, cena e dopo cena) per poi entrare a pieno regime tutti i giorni, lunedì escluso. «In estate Porto Corsini è una località turistica frequentata – dice Bedeschi, alla sua prima esperienza da imprenditore in un locale, interpellato sulla posizione del suo birrificio –, in inverno so che sarà più difficile, ma non essendoci altri locali del genere in zona, sono sicuro che la gente verrà appositamente a Porto Corsini, se lavorerò bene».
L’inaugurazione del 13 febbraio è in programma a partire delle 18, con tanto di buffet.
Promosso in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Ravenna e Confindustria Romagna e con il supporto di Fondazione Flaminia
Venerdì 7 febbraio, alle 15 nel Salone delle Feste di Palazzo Rasponi dalle Teste di Ravenna, Piazza Kennedy, avrà luogo l’inaugurazione della VI edizione del Master in diritto penale dell’impresa e dell’economia (a.a. 2019-2020), promosso dal Dipartimento di Scienze Giuridiche in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Ravenna e Confindustria Romagna e con il supporto di Fondazione Flaminia.
Agli indirizzi di saluto del prefetto di Ravenna e delle autorità invitate, farà seguito il convegno “Il diritto penale dell’impresa, oggi. Prevenzione del rischio nei luoghi di lavoro”, cui interverranno il prof. avv. Alessandro Melchionda (Università di Trento), il prof. avv. Dario Micheletti (Università di Siena), l’avv. Mauro Cellarosi (Foro di Ravenna) ed il dott. Umberto Poli (componente del ‘Gruppo di studio d.lgs. 231/2001’ dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e Esperti Contabili di Bologna, nonché componente del Consiglio scientifico del master).
Manutenzione ai marciapiedi, asfalto stradale e pavimentazione. La durata è di sessanta giorni
In via Cavalcoli, nel tratto tra le vie Sittignani e Gallina, e in via Lago Maggiore, nel tratto tra la via Chiavica Romea e il civico 56, sono in corso lavori di manutenzione straordinaria sulle strade e sui marciapiedi.
Gli interventi nella via Cavalcoli, lunga 430 metri, di cui 164 quelli interessati dal progetto, prevedono il rifacimento di un tratto di marciapiedi, l’asfaltatura della strada e di rimanenti tratti di marciapiedi.
In via Lago Maggiore, lunga 480 metri di cui 405 interessati dai lavori, si tratta invece di bonificare gli avvallamenti provocati dalle radici per procedere poi con la fresatura e l’asfaltatura della pavimentazione stradale. I lavori, che ammontano quasi a 100mila euro e sono finanziati nel fondo per le manutenzioni, prevedono una durata di 60 giorni.