venerdì
18 Luglio 2025

Entra in casa con i carabinieri per mostrare i documenti ma ha la cocaina sul tavolo

Arrestato un 23enne accompagnato dai militari dopo essere stato fermato alla guida per strada

Quando i carabinieri l’hanno trovato alla guida senza documenti ha risposto che li aveva lasciati nell’abitazione vicina e poteva mostrarli ma sul tavolo di casa i militari hanno trovato della cocaina. Un 23enne è stato arrestato a Faenza nei giorni scorsi: senza precedenti penali, al processo con rito direttissimo è stato convalidato l’arresto e il giovane è tornato in libertà.

I carabinieri del Norm hanno fermato la vettura  dopo una manovra di sorpasso un pò azzardata in via Tolosano. Il ragazzo ha detto di non avere con sè i documenti, ma si è reso disponibile a mostrarli dopo averli reperiti nella sua abitazione poco distante dal luogo del controllo. Quando il 23enne ha aperto il portone condominiale ha iniziato a correre lungo le scale: una volta aperta la porta di casa e entrati all’interno i militari dell’Arma hanno notato sei involucri termosaldatidel peso di 3 grammi di coca sul tavolo della cucina. Poi è stata rinvenuta marijuana appoggiata su un tavolino davanti al divano (1,5 grammi). Sul tavolo erano presenti 5 ritagli di plastica utilizzati per il confezionamento, una busta di plastica con tagli compatibili al confezionamento e un rotolo di carta stagnola. In seguito alla perquisizione personale venivano rinvenuti anche denaro contante e, in particolare, 100 euro in banconote da 20 euro tutte riposte all’interno della tasca sinistra della giacca indossata dal giovane.

La droga, il materiale per il confezionamento è stato posto sotto sequestro e versato presso l’Ufficio corpi di reato. Il denaro, invece, è stato posto sotto sequestro e versato in apposito libretto postale giudiziario.

L’opposizione: «La giunta Pederzoli ostacola l’attività della minoranza»

Esposito, capogruppo di Insieme per Brisighella, lamenta scarsa collaborazione: mozioni e ordini del giorno non vengono discussi, interpellanze che non sono messe all’ordine del giorno, proposte di delibera non sono rese note nei tempi dovuti

BrisighellaOspitale«La giunta comunale di Brisighella ostacola l’attività dei consiglieri di minoranza». Lo afferma Angela Esposito, capogruppo della lista di centrosinistra Insieme per Brisighella, che fa alcuni esempi: mozioni e ordini del giorno che pur presentati con largo anticipo non vengono discussi, interpellanze che non sono messe all’ordine del giorno, proposte di delibera che non sono rese note ai consiglieri nei tempi dovuti. «Per il prossimo consiglio comunale del 25 novembre – afferma Esposito – avevamo presentato tre mozioni ma nella convocazione del consiglio nell’ordine del giorno non c’era traccia».

La consigliera comunale specifica quali fossero le mozioni: «Ci sembrava importante portare all’attenzione del consiglio comunale due questioni urgenti: la prima è un monitoraggio sulla modifica dell’orario di accesso agli uffici comunali, con riferimento alla decisione della giunta Pederzoli di eliminare l’apertura degli uffici il sabato mattina, e nella mozione chiediamo di predisporre un questionario di soddisfazione degli utenti da somministrare nel mese di dicembre a tutti i cittadini che accederanno agli uffici». La seconda mozione che Insieme per Brisighella avrebbe voluto discutere prendeva spunto dal “bonus facciate” introdotto dal Governo con la legge di bilancio 2020, e proponeva di intervenire finanziando un “bonus comunale facciale”, al fine di incentivare ancora di più gli interventi di manutenzione ordinaria e riqualificazione energetica degli immobili. «Volevamo avanzare la proposta di azzeramento del canone occupazione spazi ed aree pubbliche per i cantieri edili propedeutici agli interventi volti alla cura degli stabili, oppure il riconoscimento di un contributo forfetario di pari importo».

Oltre cinquanta allievi della Don Minzoni hanno ottenuto il diploma Delf

La cerimonia di consegna delle certificazioni delle competenze in francesce alla presenza delle famiglie e degli insegnanti

Diplomi 3Sono stati più di cinquanta gli allievi (o ormai ex allievi) della scuola media Don Minzoni di Ravenna che ieri, 20 novembre, hanno ricevuto il diploma di Certificazione delle competenze in Lingua Francese Delf A1  – Delf A2 conseguito durante lo scorso anno scolastico superando l’esame, dopo un corso pomeridiano all’interno della stessa scuola.

Diventato ormai un appuntamento ineludibile nella formazione degli alunni dell’Istituto San Biagio, i docenti di lingua francese Eleonora Bevilacqua e Michele Laricchia (titolare per questo nuovo a.s. nella provincia di Rimini) hanno proseguito il progetto di formazione DELF – Diplôme d’Études en Langue Française  nel nome dell’importanza della conoscenza delle lingue, e della lingua francese in particolare, in quanto portatrice di storia e bellezza.

Per  ringraziare le famiglie e i 52 alunni che hanno profuso tanto impegno nella formazione e hanno superato le prove con ottimi risultati, la professoressa Bevilacqua ha desiderato avere accanto a sé Susanna Pasini, Direttrice dell’associazione Language Team (Ravenna), le docenti madrelingua formatrici Paola Torri e Sophie Bérard e la nuova docente di lingua francese titolare presso la sede Don Minzoni, Chiara Amadei.

Ringraziamenti sono andati anche alla Responsabile dell’Alliance Française di Bologna, Anna Ciarleglio, che per precedenti impegni non è potuta essere presente e che, anche a nome della Direttrice dell’Alliance Française di Bologna, Aurélie Rambaud, ha espresso i suoi più sentiti ringraziamenti per il prezioso lavoro svolto per l’insegnamento e la promozione della lingua francese.

Estendendo i ringraziamenti alla Dirigente Scolastica Nadia Gardini (titolare a.s. 2018/2019) e all’attuale Dirigente Angela Graziani, i docenti hanno augurato ai festeggiati un avvenire costellato di soddisfazioni ed eccellenti risultati.

Gli allievi che hanno ricevuto la certificazione Delf A1 (Classe II) a.s. 2018/2019: Arianna Caldarella, Letizia Cavallari, Lorenzo Cicognani, Anna Cesari, Rossella Gambi, Alessia Pignatta Ginanni Corradini, Michela Guerra, Viola Lombardi, Sofia Maiorana, Ottavia Minori, Natali Muca, Alessio Sanviti, Gabriele Scandellari, Benedetta Velotti, Eleonora Gnugnoli, Virginia Savorani, Claudio Scarano, Marco Yu, Alice Albicini, Tommaso Bucci, Andrea Cavallari, Giulio Custro, Marco Merola, Chiara Francesca Nieddu, Ilaria Siboni, Melissia Visani.

Gli allievi che hanno ricevuto la certificazione Delf A2 (Classe III) a.s. 2018/2019

Biajo Blanc, Samuele Cavallari, Giulia Cipriani, Marco Di Nunzio, Giulia Guberti, Sara Quirici, Gemma Saviotti, Federico Alberto Danesi, Anna Bambi, Sofia Bortolotti, Matilde Gennarelli, Luca Hochard, Martina Matrone, Giulio Morana, Lucia Ruffini, Vittoria Baldrati, Francesca Basile, Luca Bertaccini, Elena Botteghi, Matilde Cacciari, Chiara Casadio, Alessia Krasimir Chomakova, Lorenzo Fabbri, Riccardo Ronconi, Simone Manno, Ernesto Moia, Andrea Benini, Ayah Shoheib, Alice Bordet.

Movimento 5 Stelle, gli iscritti scelgono su Rousseau se presentarsi alle Regionali

Il gruppo dell’Emilia-Romagna invita a votare “no”, alla “pausa elettorale”. Che vorrebbe dire esserci il 26 gennaio

Piazza Del PopoloSta facendo discutere, attivisti e non, la votazione in corso in queste ore (fino alle 20 di oggi, giovedì 21 novembre) sulla piattaforma Rousseau, con il quale di fatto si interpellano gli iscritti al Movimento 5 Stelle sulla partecipazione o meno alle elezioni regionali in Emilia-Romagna e Calabria.

I 5 Stelle si chiedono infatti se “se questa grande mobilitazione di crescita e rigenerazione sia compatibile con le attività elettorali”. D’altra parte, “partecipare alle elezioni richiede uno sforzo organizzativo, anche nazionale, e di concentrazione altissimo. Ciascuno di noi deve interrogarsi, con la massima responsabilità, sul contributo che sente di dare nei prossimi mesi, su dove sente più giusto che i suoi portavoce dirigano il proprio impegno. Deve chiedersi se pensa se siamo capaci, tutti insieme, in un grande lavoro di rete di condivisione e divisione degli incarichi, di essere utilmente presenti su diversi fronti. Qualsiasi cosa sceglieremo, la affronteremo come sempre con tutta la dedizione di cui siamo capaci. A noi la scelta”.

Ma oggi il gruppo assembleare della Regione si è schierato senza tentennamenti, invitando gli iscritti, sulla propria pagina Facebook Movimento 5 Stelle Emilia-Romagna, a votare “no”, che vorrebbe dire presentarsi con una propria lista e il proprio simbolo alle Regionali del 26 gennaio.

«Il Movimento sta attraversando una fase di cambiamento – si legge nel post del M5S Emilia-Romagna –. Ma mandare i cittadini nelle istituzioni è nel suo dna. Per questo vi invitiamo a votare ‘no’ al quesito proposto su Rousseau per permettere la presentazione della lista M5s alle prossime Regionali in Emilia-Romagna”. Il “No” sarebbe alla cosiddetta “pausa elettorale”, proposta invece nel quesito su Rousseau.

Raccolta fondi di Enpa per l’operazione che può salvare la vita del gattino Chicco

Il felino è stato recuperato a Classe in precarie condizioni di salute: un’ernia traumatica la porterebbe a morte certa

72371143 2478285742424093 6389078124146982912 NLa sezione ravennate dell’Enpa, ente nazionale per la protezione degli animali, lancia una raccolta fondi per sostenere le spese dell’operazione chirurgica che potrà salvare la vitta a Chicco, un gattino recuperato a Classe in precarie condizioni di salute. Il piccolo felino non mangiava e respirava con molta fatica: il veterinario ha diagnosticato che si tratta di un’ernia diaframmatica da trauma, ossia l’intestino è stato spinto al di sopra del diaframma a seguito di un incidente. Il micio sarà sottoposto ad intervento questa mattina, 21 novembre, «al fine di evitargli il perdurare di una ingiusta sofferenza che lo avrebbe condotto ad una indubbia morte». In considerazione dei costi elevati per le disponibilità dell’associazione, Enpa si appella «al buon cuore di quanti si mostreranno sensibili a questo caso facendoci pervenire, un seppur modesto contributo». Modalità di versamento: IBAN IT 84T0103013102000001456727 oppure all’ufficio Enpa in via Corti alle Mura n. 68 a Ravenna.

Nuova caserma dei vigili in via delle Industrie. Ma resterà anche la sede in centro

Un investimento di sei milioni di euro sostenuto da Ravenna Holding per il comando al posto degli ex uffici Atm: obbiettivo trasloco nel 2022. Il Comune si occuperà di ristrutturare l’edificio in piazza Mameli recuperando la chiesa di Santo Stefano degli Ulivi. Tempi più lunghi per l’ex dogana in darsena che dovrà essere riqualificata

Atm
La palazzina degli ex uffici Atm in via delle Industrie a Ravenna: al suo posto verrà costruito il nuovo comando della polizia locale

Sorgerà in via delle Industrie, alle porte della città, la nuova caserma della polizia locale di Ravenna. Verrà realizzata su un’area di tremila metri quadrati – inglobando la palazzina abbandonata degli uffici dell’ex Atm – e secondo le intenzioni del Comune dovrà essere una struttura «modernissima e ultra funzionale», in grado di ospitare tutti i mezzi dei vigili e di fungere anche da centro operativo di protezione civile in caso di bisogno.

Un investimento da 5-6 milioni di euro che verrà sostenuto interamente da Ravenna Holding, società “cassaforte” del Comune (proprietaria dell’area) utilizzata in questo caso come mero strumento finanziario e a cui il Comune stesso pagherà poi una locazione. Un piano già previsto da un accordo del 2010 (che prevedeva però una caserma di dimensioni molto più grandi e il contestuale trasloco dell’adiacente sede di Start, che invece con questo nuovo progetto resterà dov’è oggi) ma a cui non si era ancora dato attuazione anche perché il Comune nel frattempo ha valutato alternative che potessero permettere di evitare di costruire una nuova struttura per rigenerarne invece una esistente (ipotesi resa però molto complicata dalle stringenti norme di sicurezza e anti-sismica), con l’obiettivo oltretutto di mantenere una presenza in centro storico.

Mameli
Il comando di piazza Mameli

Nei mesi scorsi la svolta, oggi resa ancor più obbligata dopo che nei giorni scorsi un’agente è rimasta ferita per il crollo parziale del soffitto dell’ufficio in cui stava lavorando nell’attuale sede dei vigili che si affaccia su piazza Mameli, in condizioni precarie da anni, decenni secondo il decano dell’opposizione Alvaro Ancisi. La giunta, infatti, ha deciso di riqualificare anche quella, per mantenere un presidio (e la sede di rappresentanza) in centro storico, riducendone gli spazi con l’obiettivo di recuperarne anche uno da rendere pubblico e polivalente: Santo Stefano degli Ulivi, la chiesa che fu caserma di vigili del fuoco e oggi utilizzata come deposito per la polizia locale. Un investimento, quello per la completa ristrutturazione dell’attuale caserma, di circa due milioni di euro, stimato nel 2022 e già previsto nel piano triennale degli investimenti dell’Amministrazione, ma il cui importo potrebbe subire variazioni.

Darsena
L’ex dogana in darsena che ospita la polizia locale

L’obiettivo del Comune è prima di tutto quello di realizzare la nuova sede all’ex Atm con gli atti amministrativi e il bando di gara da predisporre nel 2020 per poi, «si spera – ci dice il sindaco Michele de Pascale – trasferire tutto in via delle Industrie entro il 2022» e iniziare quindi i lavori in piazza Mameli, una volta svuotata la struttura. A quel punto si ragionerà anche del contestuale svuotamento pure della sede considerata “provvisoria” di via D’Alaggio, nell’ex dogana che si affaccia sul canale Candiano, «che verrà così resa disponibile e poi riqualificata secondo usi più coerenti con la valorizzazione dell’intero quartiere sull’acqua», assicura il sindaco.

«La soluzione che abbiamo individuato per la polizia locale riduce al minimo i costi – conclude De Pascale –, lasciando la sede di Start al suo posto e mantenendo un presidio per noi fondamentale in centro, vicino alla stazione».

Dal Comune 250mila euro per una nuova sala polivalente da 100 mq al centro sportivo

La struttura sarà a disposizione delle attività della società di calcio, del comitato cittadino e altri gruppi aggregativi: sarà dotata di bagni e cucina

CamerlonaNell’area del centro sportivo comunale in via Sant’Egidio a Camerlona, frazione di Ravenna, sarà realizzata una sala polivalente per attività ricreative, aggregative e sociali. Per la struttura, la cui realizzazione è stata decisa dalla giunta comunale, si prevede un impegno di spesa di 250mila euro. Lo rende noto il Comune: «Si è resa necessaria la realizzazione per venire incontro alle esigenze della società sportiva che gestisce il campo, del comitato cittadino e di altri gruppi aggregativi di poter usufruire di un edificio per riunioni, ritrovi conviviali, conferenze, feste di paese».

La nuova costruzione, che avrà una superficie complessiva di 165 metri quadrati, sarà collocata previa rimozione di due strutture provvisorie nell’area antistante il campo di allenamento, di fronte al cancello carrabile di accesso al centro sportivo. Avrà una sala principale di 93 metri quadrati, con relativi servizi igienici; una cucina di 20 metri quadrati dotata di locali di servizio (antibagno utilizzabile anche come spogliatoio, un servizio igienico e un vano utilizzato come locale tecnico), una dispensa. L’edificio, senza barriere architettoniche, sarà costruito tenendo in considerazione il contenimento dei costi energetici nel rispetto delle vigenti normative. La sala, che sarà gestita direttamente dalla società sportiva concessionaria dell’impianto, avrà una collocazione che non ostacolerà le attività sportive e potrà mantenersi autonoma da esse.

«Dall’Etiopia al Perù: promuoviamo i diritti dei lavoratori dove sono più a rischio»

Il ravennate Andrea Cortesi è direttore generale di Iscos Emilia-Romagna: «La cooperazione internazionale non ha lo scopo di ridurre le migrazioni»

Andrea Cortesi
Andrea Cortesi con un alpaca: Iscos porta avanti da anni un progetto per aiutare gli allevatori del Perù

«Oggi il pensiero politico più diffuso sta privando di dignità l’attività di cooperazione internazionale, accostandola solo al tema della mitigazione degli effetti delle migrazioni. Mentre piuttosto è vero il contrario, ossia che a fronte di sviluppo economico, educativo, di prospettiva, la gente è possibile che scelga di trovare fortuna altrove, per sé e per il futuro dei propri figli. La cooperazione internazionale dovrebbe invece essere solo uno strumento per capire cosa succede nel mondo, per promuovere la tutela dei diritti umani, salute, educazione, lavoro, uno strumento di solidarietà e apertura al mondo».

A parlare è il ravennate Andrea Cortesi, 43 anni, direttore di Iscos Emilia-Romagna, onlus nata ormai quasi trent’anni fa su iniziativa del sacerdote Enrico Giusti, sindacalista della Cisl. «Essendo promossa da un sindacato – spiega Cortesi – al centro della nostra attività c’è il tema del lavoro dignitoso, cercando di promuovere nel mondo i diritti del lavoro, che rientrano nel grande ambito della tutela dei diritti umani». Un compito particolarmente complicato, se si pensa a Paesi dove i sindacati sono quasi inesistenti e sull’onda di una delocalizzazione sempre più spinta e in territori inesplorati. «In Etiopia per esempio – continua Cortesi – si concentrano tanti investimenti europei, cinesi, indiani, con mega parchi industriali che diventano zone franche, con 2-3 mila addetti per ogni impianto. In Mozambico, altro Paese dove siamo presenti, gli interessi sono in ambito estrattivo e qui si produce il carbone per le acciaierie della Cina. E oggi siamo al lavoro nelle serre di fiori dell’Etiopia, che dopo il Kenya è diventato il principale produttore di rose recise, anche se si fa fatica a credere che i fiori che prima erano coltivati a Sanremo oggi nascono in Africa, per poi prendere un aereo per l’Olanda, Amsterdam, e poi essere venduti in tutta l’Europa, sempre all’insegna del minor costo di produzione possibile».
«È evidente che il nostro lavoro è difficilissimo in questi contesti – continua Cortesi –, stiamo parlando di Paesi dove c’è la volontà politica di portare sul territorio questo tipo di investimenti e i sindacati quando va bene hanno 50mila iscritti, rispetto per dire ai 330mila della sola Cisl nella sola Emilia-Romagna. Senza contare che i sindacalisti sono quasi sempre insegnanti o comunque dipendenti pubblici, non certo pronti ad affrontare multinazionali che puntano sulla voglia di lavorare, anche a bassissimo costo, della gente del posto. Fortunatamente quando arriviamo noi europei a sostenere i sindacati locali, le multinazionali almeno ci ascoltano. E in questi anni possiamo dire di aver ottenuto qualche risultato, dai corsi per la salute e la sicurezza dei lavoratori a un minimo di contrattazione aziendale».

Tra i progetti che sta seguendo Iscos anche quello, particolare, degli allevatori di alpaca del Perù, dove tutto, per Cortesi, ebbe inizio. «Stavo frequentando l’università (Filosofia, ndr) a Bologna quando durante il servizio civile sono entrato in contatto con Iscos, accettando poi nel 2002 di andare in missione in Perù, in un piccolo paese sulle Ande, per un progetto finanziato dall’Unione Europea sulla sicurezza alimentare. Sono partito un po’ alla cieca, senza neppure conoscere lo spagnolo, ma ci sono rimasto tre anni…». E negli ultimi mesi, ormai quasi 15 anni fa, è partito un progetto con gli allevatori di alpaca che prosegue tuttora. «Si tratta di un animale anche da tosa, per un mercato di nicchia, con un prodotto che rientra tra le fibre di lusso. Il 90 percento viene esportato e a livello industriale in Perù tutto è in mano a due grandi gruppi, che sfruttano i produttori. Noi, con il più classico intervento di cooperazione internazionale, siamo intervenuti cercando di rompere questo schema, mettendo in contatto direttamente i produttori con i distretti tessili di Biella e Prato».

Rientrato in Italia, Cortesi è stato pian piano stabilizzato da Iscos, di cui è diventato nel 2010 direttore. «C’è stato un periodo a livello nazionale, con i governi della precedente legislatura, che si sono progressivamente stanziate sempre più risorse e il nostro lavoro ne ha tratto beneficio. A livello locale poi l’Emilia-Romagna ha continuato a mantenere alta l’attenzione verso la cooperazione internazionale, a differenza di tutte le altre regioni italiane, mentre i Comuni, già da prima della crisi economica, hanno di fatto dismesso i loro investimenti in questo ambito. Tra le persone, invece, tutto, come dicevo, si è appiattito verso il tema migratorio. Si fa sempre più fatica a parlare con la gente di temi quali lavoro, guerra, investimenti produttivi: tutto alla fine si riduce in un “non li possiamo prendere tutti qui”, come se davvero in Italia ci fosse un’emergenza migratoria, in realtà ampiamente sovrastimata».

Tra i progetti seguiti da Cortesi con Iscos anche quello post-guerra in Bosnia, «dove stiamo lavorando in un contesto pacificato, ma dove i partiti nazionalisti sono ancora tutti al governo, con i soliti discorsi nazionalisti, promuovendo la divisione linguistica, accentuando le differenze religiose e la conflittualità alla ricerca di un’identità da difendere. Ecco perché stiamo lavorando con associazioni della società civile che invece lavorano per il riconoscimento dei diritti umani, affinché la politica si dedichi invece a temi sociali, legati alla disabilità, al sostegno delle vittime di guerra a prescindere dalla loro identità nazionale». Su questo tema Iscos sta organizzando a Reggio Emilia (città dove vive oggi Cortesi) una mostra, Breaking Free, sui figli nati dagli stupri di guerra nell’ambito del conflitto serbo-bosniaco. «Cercheremo di portarla in giro per il resto d’Italia e mi farebbe piacere si potesse organizzarla anche a Ravenna…».

Gatta (Pd): «Allestire le banchine in darsena per appassionati di running»

Il consigliere comunale e runner propone di rendere accessibili tutto l’anello tra testata e ponte mobile, circa 4 km, da dotare di illuminazione per una pratica sportiva in grande crescita

Maratona Ravenna DarsenaLe banchine della darsena di città a Ravenna, tra la testata e il ponte mobile, come una grande anello di 4 km per amatori e professionisti della corsa. È l’idea di Rudy Gatta, consigliere comunale del Pd e appassionato di running, che ha depositato un’interrogazione in municipio perché il Comune si faccia promotore dell’iniziativa con l’Autorità portuale che è l’ente competente per le aree demaniali a ridosso dello specchio d’acqua. La richiesta di Gatta è innanzitutto di rendere accessibile tutto il perimetro (il tratto dove ha sede Ap sulla sponda sinistra ora è chiuso) e dotarlo di illuminazione a basso impatto energetico con interventi di sistemazione del manto stradale e a favore dell’accesso dal ponte mobile per l’accessibilità anche nelle ore notturne

«Con l’illuminazione su entrambe la banchine si potrebbe correre in sicurezza a qualunque ora – scrive il consigliere runner su Facebook –. Basterebbe poco e sarebbe facilmente sostenibile economicamente. Se poi, in futuro, facciamo installare anche una fontanella, non ci ferma più nessuno».

Gatta sottolinea che il fenomeno running è «sempre più crescente, adatto a tutte tutte le età ma richiede luoghi idonei per sostenere continui allenamenti, al riparo dai pericoli del traffico, dallo smog e accessibili a qualsiasi ora del giorno e della notte, in linea con stili di vita sempre in continuo cambiamento». Il consigliere coglie anche l’occasione parallela ai lavori per la riqualificazione della darsena «anche attraverso l’imminente realizzazione di passerelle di legno per la passeggiata lungo la prima parte della darsena e in forma spontanea esistono appuntamenti settimanali di corsa di gruppo che stanno riscuotendo successo e rendono sempre più viva questa zona della città».

Star Wars colpisce Ravenna: raduno di fan da tutta Italia tra modelli e spade laser

Il 30 novembre e l’1 dicembre in darsena la convention nazionale degli appassionati della saga di Guerre Stellari. Modelli di veicoli, Lego, l’intervista all’ammiraglio Ackbar e poi i menù a tema

Ravenna Strikes Back
Al centro, l’assessore al Turismo di Ravenna Giacomo Costantini. A sinistra Roby Rany, presidente dell’associazione culturale EmpiRa, a destra Marco Miccoli di Bonobolabo

 

«Dopo l’impero romano e il regno ostrogoto, anche l’Impero Galattico è pronto a conquistare Ravenna». Così l’assessore al Turismo di Ravenna, Giacomo Costantini, ha presentato il grande evento dedicato a Star Wars in programma nel weekend del 30 novembre e 1 dicembre in darsena di città tra Almagià, birreria Tabeerna e spazio Mag: Ravenna Strikes Back è la convention nazionale per i fan di Guerre Stellari, una due giorni a ingresso gratuito con esposizioni di modelli, costumi, Lego, ospiti internazionali, disegni e tanto altro dedicato alla celebre saga cinematografica.

L’evento deve il suo nome al quinto capitolo del 1980 (The Emipre Strikes Back, tradotto L’impero colpisce ancora) e anticipa di poco l’uscita del nuovo film, prevista per il 18 dicembre. «Il nostro obiettivo era stupire e portare qualcosa che non si è mai visto altrove», afferma Roby Rani, presidente del fan club Empira che da dieci anni lavora per diffondere il verbo di Star Wars.

Se lo scopo principale è quello di far vivere un’esperienza immersiva al pubblico, punto di fonza dellla convention sarà la Exibit Hall, la sala di accesso che ospita alcune tra le ambientazioni che hanno maggiormente caratterizzato la saga. Qui i fan potranno ammirare veicoli iconici, dall’X–Wing di Luke Skywalker all’At–At imperiale, dalla Speeder Bike al Rancor, fino alla casa di Yoda e al tavolo tattico visto nel cortometraggio Sacrificio, il fan film prodotto dai membri di Empira. Le ambientazioni saranno rese ancor più veritiere dalla presenza dei membri della 501st Italica Garrison e della Rebel Legion Italian base, i due gruppi in costume di Star Wars riconosciuti da Lucasfilm. La Exibit Hall accoglierà anche le esposizioni di set Lego realizzati da alcuni dei più importanti master builder italiani. Si potranno provare diverse attrazioni interattive – alcune di queste solo su prenotazione mediante il sito www.ravennastrikesback.it – come VR Jedi Training per addestrarsi a diventare un Jedi con una spada laser virtuale e la Star Wars Escape Room.

Ravenna Strikes Back 2
Un figurante mostra il volantino con il programma della convention

Sempre nella Exibit Hall, entrambi i giorni alle 16, i fan potranno conoscere le voci italiane di Rey, Kylo Ren e Poe Dameron, ossia i doppiatori Benedetta degli Innocenti, David Chevalier e Gabriele Sabatini. E ancora, domenica 1 dicembre alle 14 Adrian Fartade, divulgatore e youtuber, terrà una lezione sul come sarebbe vivere realmente la Galassia di Star Wars e i suoi pianeti, alla luce delle conoscenze scientifiche che possediamo. Giacomo Lucarini terrà alle 14 di sabato 30 e alle 13 di domenica 1 una battle tra fan su quale sia la trilogia migliore, quella classica o tutto il resto, e soprattutto se sia preferibile Star Trek o Star Wars.

L’ospite d’onore della due giorni sarà Tim Rose, l’attore che ha interpretato l’ammiraglio Ackbar: alle 17 di sabato e di domenica verrà intervistato e sarà l’occasione per discutere sul suo personaggio e su quella che a parer di molti e dello steso Rose è stata un’uscita di scena troppo frettolosa.

Nella meeting room allestita alla vicina “Tabeerna” una serie di panel, incontri e interviste che per tutto il weekend intratterranno i visitatori: nel weekend ci sarà spazio per il raduno dei fan della pagina Facebook “Italia Lego Star Wars”, riflessioni sulla nascita dell’universo ideato da Lucas, aneddoti sul film Sacrificio e un tuffo tra citazioni e easter egg disseminati nella saga.

L’artistic valley, ospitata dal Magazzeno art gallery, sarà uno spazio in cui incontrare alcuni dei più bravi artisti italiani che hanno collaborato o collaborano tuttora con Lucasfilm: Piero Bockos, ad esempio, è il tatuatore ufficiale di Star Wars Italia, mentre Davide Degli Innocenti realizza con l’aerografo caschi personalizzati e ha un passato da collaboratore di Valentino Rossi. Con loro ci saranno Davide Fabbri, Ale Giorgini, Stefano Babini, Denis Medri e Kaneda, che esporrano al pubblico i loro lavori.

Buona notizia per chi viene da fuori città: Ravenna Incoming ha previsto dei pacchetti specifici che comprendono un pernottamento, l’accesso alla mostra Forever Young di Riccardo Zangelmi al Mar e una serie di sconti in alcuni ristoranti del centro storico. Per i locali, invece, saranno disponibili delle bag contenenti articoli esclusivi legati all’evento e chi vorrà potrà gustare un piatto a tema Star Wars nei locali ravennati che finora hanno aderito all’iniziativa: il ristorante Alchimia, che mette in tavola cappelletti romagnoli alla crema di latte blu di Bantha e straccetti di Drago, il ristorante pizzeria Naif, con la pizza Jedi e il piatto unico Chewbecca, Piadina Luna, il cui personale vestirà a tema per l’occasione e servirà la piadina Millenium Falcon, con l’impasto di grano saraceno, zucchine saltate, formaggio fuso e petto di pollo (alternativa con patate per i vegetariani), Akami, che proporrà i cappelletti Darth Vader, la piadina Millennium Falcon e il Chewbecca sour, la gelateria Il Divino, nei capanni del Natale in piazza del Popolo, servirà cioccolata calda ispirata alla morte nera e l’osteria i Passatelli. Per gli esercenti che volessero convenzionarsi a Ravenna Strikes Back e proporre un’offerta a tema, è possibile rivolgersi a info@ravennaincoming.it.

 

Fusignani contro Salvini: «Ha dimenticato che il blocco trivelle è del suo governo?»

Il leader della Lega ha espresso vicinanza al territorio per le difficoltà dello stop alle esplorazioni e il vicesindaco ricorda che tutto è iniziato con l’Esecutivo gialloverde

«Salvini ha dimenticato, o meglio finge di aver dimenticato, che la miope scelta della sospensione della possibilità di ricercare nuovi giacimenti è figlia dell’esecutivo che lo ha visto governare con i 5 Stelle». Il vicesindaco di Ravenna, Eugenio Fusignani, risponde al segretario nazionale della Lega che a Rimini, a margine del congresso nazionale del Sindacato autonomo di polizia, aveva speso parole di sostegno per gli amministratori ravennati alle prese con lo stop alle trivelle.

Il segretario provinciale dell’Edera di che sostenere le imprese e i lavoratori di questo settore non è una carta da giocare in campagna elettorale, ma rappresenta un impegno quotidiano, che «prescinde dalle convenienze e guarda solo al bene della nostra comunità e dell’intero Paese». Il settore oil & gas e di cantieristica offshore a Ravenna occupa oltre quattromila addetti: «All’avanguardia, proiettato nel futuro e già impegnato nello sviluppo delle energie rinnovabili, perché l’industria energetica tradizionale e quella che si occupa di rinnovabili non sono due entità separate».

Il comandante regionale della guardia di finanza in visita ai reparti di Ravenna

Il generale di divisione Giuseppe Gerli, accompagnanto dal colonnello Andrea Fiducia, ha incontrato i vertici e il personale operativi in provincia

FotoIl comandante regionale della guardia di finanza in Emilia-Romagna, Giuseppe Gerli, ha fatto visita al comando provinciale di Ravenna nella giornata odierna, 20 novembre. Il generale di divisione ha incontrato i vertici dei reparti della provincia per fare un punto della situazione sull’andamento delle attività di servizio e sulle peculiarità del contesto territoriale. Accompagnato dal comandante provinciale Andrea Fiducia, Gerli si è recato al nucleo di polizia economico-finanziaria e alla prima compagnia di Ravenna, dove ha preso visione degli esiti dei servizi conclusi e delle attività operative in corso a contrasto dell’evasione e delle frodi fiscali, degli illeciti in materia di spesa pubblica e della criminalità economica e finanziaria.

Nel corso della visita l’alto ufficiale ha incontrato il personale in servizio al quale ha espresso il proprio compiacimento per il lavoro svolto a presidio della legalità e rivolto il proprio ringraziamento per l’impegno quotidiano nella lotta all’economia criminale, a tutela del tessuto imprenditoriale sano del territorio.

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